Premessa – Quest’anno c’è stata molta indecisione prima di partire; le opzioni tante, era compresa anche quella di rimanere in Puglia con qualche giorno di Mare a Otranto e poi il ritorno alla routine delle interviste per Menica e per me il nuovo lavoro di baby sitter con il mio primo nipotino Marcolino.
Su internet, avevamo già visto viaggi organizzati per i camperisti e incominciavamo a prenderli seriamente in considerazione, specie per i viaggi cosiddetti “difficili”, dove in gruppo e con una guida sul posto, tutto è più facile; ed è così che è nata l’ipotesi di un viaggio in Albania paese vicino, ma nello stesso tempo lontano, dalle cosiddette mete turistiche preferite dai camperisti.
E’ inutile negare che nei confronti degli albanesi in genere, si nutre una certa diffidenza, con e senza ragione, ma ciò non può essere motivo d’esclusione di questo paese dalle mete turistiche da visitare, anzi, va incrementato l’impegno turistico, per un’inclusione definitiva nell’Europa. Purtroppo, gli impegni lavorativi di mia moglie e le due date estive dei matrimoni delle mie due nipotine, non mi hanno permesso di aggregarmi al preconfezionato viaggio organizzato, quindi ho “accarezzato l’idea” di partire comunque, magari con qualche amico.
Lanciato l’invito senza esito, ho proceduto da solo:
Raccolgo notizie sull’Albania, ci sono posti come Butrinto, Saranda, Himara, Porto Palermo, Girocastro, Ksamil, molto interessanti, alcuni come Butrinto e Girocastro sono siti patrimonio dell’UNESCO; su google map verifico le strade e completo il tutto leggendo alcuni diari di Bordo e acquistando una cartina stradale. L’unica che sono riuscito a trovare della marco polo comprende anche la Slovenia la Croazia la Bosnia la Serbia il Kosovo il Montenegro e la Macedonia.)
Mi metto in contatto con Alek che è un ottimo cineoperatore e fotografo albanese, pubblicizza l’Albania, vola con il suo deltaplano e realizza ottimi reportage; mi conferma la sicurezza e la bellezza dei luoghi che ho intenzione di vedere, ci siamo tenuti in contatto telefonicamente, anche se per ragioni tecniche non ci siamo potuti vedere.
Stabilita la data di partenza, per il 31 di luglio, e, quella del rientro per il 13 di agosto, provvedo al bonifico del costo del traghetto a un’agenzia di Otranto per un passaggio open-dek con partenza da Bari, la mia Città e arrivo a Igoumenizza, così potrò visitare il sud dell’Albania e sostare nella mia Grecia per una settimana.
IL VIAGGIO
Martedì 31 luglio (la partenza)
Partenza porto di Bari con nave BRIDGE della compagnia- Ventouri s-Ferries- prenotato e pagato biglietto agenzia di Otranto, prezzo 300 euro con passaggio ponte open dek camper Miller da sette metri.
La tariffa del biglietto è ottima rispetto ai costi delle altre agenzie, comunque mi aspetto la fregatura:
La nave non promette molto, spartana e malridotta, desta qualche piccola preoccupazione specie per le sue scialuppe di salvataggio in disarmo, del resto l’obiettivo non è quello di una nave crociera dove comunque può accadere di tutto gli ultimi eventi “Schittinici” insegnano. Per me e mia moglie serve il “distacco” dalla costa barese (e non solo), e ciò avviene alle ore 20,30. Nell’attesa ho conosciuto un tizio che con un furgone trasporta tomaie in Bulgaria, m’informa che la nave è molto lenta, infatti, arriverà a Igoumenizza verso le 12 del giorno dopo anziché alle otto.
Mercoledì 1 Agosto (Igoumenizza-Sagiada-Saranda-Ksamil) Km 100
Sbarcato a Igoumenizza seguo l’indicazione Sagiada, cartelli per l’Albania e il confine non ci sono, ma dopo una trentina di kilometri (attenzione all’ultimo tratto, per una biforcazione della strada non fatevi trarre in inganno andate verso destra) mi trovo alla dogana greca e poi quella albanese .
Un’ora di attesa per uscire, un’ora per entrare dopo aver fatto l’assicurazione al camper per quindici giorni (17 euro), Menica si reca al beauty- free per le stecche di sigarette (Camel-Malboro) al prezzo di 20 euro ciascuna.
La strada che imbocchiamo va verso Saranda, vogliamo raggiungere un campeggio a Ksamil località sul mare che dista circa 17 km a sud di Saranda, è l’unico campeggio che ho trovato su internet e con il quale mi sono scambiato e-mail per raggiungerlo.
La strada è buona, asfaltata da poco, ma senza vita (pochissime le auto incrociate) mentre percorriamo questo tratto mi accorgo di uno svincolo con la scritta Ksamil la strada è sterrata e stretta, non mi convince e prosieguo per Saranda . Questa la chiamano superstrada, non ci passa nessuno, tranne una tartaruga, calcolo il suo tempo e l’attraverso senza investirla.
Dopo una sessantina di kilometri dal confine si arriva a Saranda, bisogna fare molta attenzione alle buche e per alcuni tratti la strada è sterrata, si vedono i cantieri all’opera. Arrivati al bivio con Girocastro, prendo l’indicazione Saranda, una salita a gomito su una strada disconnessa con l’asfalto liscio mette a dura prova il mio 2800jtd, le gomme appena cambiate slittano ma niente di più.
La città Albanese è diventata famosa per il suo turismo di massa, moltissimi alberghi tutti concentrati sul lungomare, ristoranti -locali che ricordano le nostre mete turistiche tradizionali, ma queste strade vanno veramente strette per il mio camper e ciò m’induce a invertire subito la rotta e prendere la strada litoranea in direzione Ksamil.
Dopo circa 17 km a sud di Saranda arriviamo, Ksmail è un piccolo villaggio di fronte allo stretto di Corfù, anche qui, però si vedono alberghi, ristoranti, case in costruzione ovunque senza un piano regolatore, il governo ha incominciato a correre ai ripari abbattendo alcune costruzioni, lasciando pilastri e solai sventrati dalle ruspe che creano l’effetto terremoto.
Il nostro campeggio è ben indicato sulla strada all’inizio del paese con un cartello sulla destra. Ormai siamo arrivati sono circa le 16.00 il sole scotta per l’ anticiclone sahariano che quest’anno non ci ha dato tregua, dietro di noi un altro camper, una coppia di tedeschi con due gemelli di 6 anni.
L’ingresso non promette molto, appena entrati dal cancello due box servizi in bella vista, (un bagno e una doccia fatto con tegole di legno), due camper e una roulotte, e Alexander con la moglie ci accolgono con grande cortesia
Ero già preparato a questi campeggi, ne avevo trovato qualcosa di simile sul mar nero, quando andai a Istanbul, ciò che mi ha sconcertato è stata la grande ospitalità dei proprietari che nonostante non parlassero l’italiano, con un inglese scolastico come quello di mia moglie riuscivano a farsi capire e a capire anche me…..e tutto dire.
![]() |
![]() |
I loro volti raccontano di gente onesta e lavoratrice che con i risparmi del loro lavoro in Grecia si sono costruiti una casa con delle stanze da affittare e una piccola area attrezzata per i camper e le tende. Comunque, il primo impatto con l’Albania è andato bene , qui resteremo per tre giorni anche perché non manca nulla dall’elettricità all’acqua allo scarico su ogni piazzola, e persino il deodorante nel bagno con carta igienica e un lavandino lindo e pinto, (non ci crederete …forse uno dei bagni più puliti che abbia mai visto in un campeggio).
La moglie di Alexander ci prepara due frappè di caffè al ghiaccio, serviti in due calici di vetro, accompagnati da due bottigliette di acqua minerale ghiacciata; meglio di così non potevamo essere accolti. Va comunque precisato che in Albania i campeggi sono scarsi o quasi inesistenti, ma i due che abbiamo trovato hanno il Wireless.
Sistemato il camper, siamo andati di fronte alla spiaggia che dista circa 100 metri per fare il nostro primo bagno albanese. Abituato al mare del Salento e a quello delle isole greche, questo mare e questa spiaggia di ciottoli mi ha lasciato leggermente deluso.
Ritorno dal mio primo bagno in acque albanesi e provo subito la doccia, è calda ed efficiente, Menica intanto concorda con la moglie di Alessandro l’acquisto di pesce fresco per la cena, tornerà più tardi con una ombrina da 1200 grammi, pagata 10 euro , acquistata da una “pescheria in costruzione” gestita da amici di Alexander.
La sera ceniamo, il pesce fatto sulla brace è troppo, perciò lo divido con i tedeschi e i loro due bimbi che gradiscono molto. Un bicchiere di grappa e di amaro pugliese consolida l’amicizia con questa giovane coppia , mi racconteranno, nel solito inglese, delle loro tappe fatte in Albania. Sono confermate le mie prime impressioni in riferimento alla sicurezza, e alla loro ospitalità.
Giovedì 2 Agosto (visita a Ksamil)
I nostri amici tedeschi partono al mattino, scambio di mail saluti e poi si decide per una scarrozzata in bici, Menica riprende la bicicletta dopo molti anni con un po’ di difficoltà per qualche chilo in più, comunque se la cava.
Seguiamo il percorso pedonale lungo la spiaggia, e arriviamo verso il centro del paese, il caldo si fa sentire ci fermiamo a un chiosco per una bottiglia di acqua minerale da litro (1 euro) abbiamo capito che dobbiamo cambiare gli euro in lek.
Lasciamo sul muretto della spiaggia le due bici, ci mettiamo sotto uno degli ombrelloni che sono a disposizione per i bagnanti sulla spiaggia di fronte all’isolotto, ombrellone lettino a disposizione, ho tentato di pagare ma nessuno mi ha saputo dire a chi rivolgermi.
Il mare è Pulito con scogli e ciottoli, ma frequentato fino a riva da acquascooter che sfrecciano tra i bagnanti.
Verso le 13 ci rimettiamo sulle bici per visitare il paesino pieno di spiaggiette rumorose che bombardano i timpani a suon di musica hause per giovani; troviamo la Banca di Tirana, dove cambiamo 150 euro per avere in cambio 20360 lek (1 euro pari a 135 lek) poi entriamo nel piccolo supermercato adiacente poco fornito.
Al rientro troviamo accanto al nostro camper un’altra coppia di tedeschi che girano l’Albania con la due cavalli della citroen camperizzata , certamente non passano inosservati.
Il pomeriggio lo passiamo con una coppia giovane di Terni giocando a briscola. Anche Le loro impressioni sull’Albania sono rassicuranti, unico problema le strade incomplete di cui ho già avuto un assaggio, ma sulla sicurezza e sull’ospitalità degli albanesi nulla da eccepire. Loro viaggiano con un pulmino camperizzato volkswaghen , rimesso a nuovo dallo stesso Corrado che oltre a fare le pizze si diverte con il fai date, la sua ragazza Kasia si è laureata e come premio stanno girando i Balcani per arrivare a Istanbul e ritornare in Italia passando dalla Polonia paese natio di Kasia.
La sera, la trascorriamo con loro, cenando all’italiana o meglio alla barese, spaghetti con cozze e datteri di mare (li ho comprati dal mio amico della pescheria) pepata di cozze preparata da Kasia e insalata greca frutta e solita grappa dei conti Zeuli e amaro pugliese.
Venerdì 3 agosto (Butrinto) (Ksamil –Butrinto ) km 5
Il mattino dopo aver salutato i nostri amici di Terni che partono per la Grecia per poi proseguire per Istanbul, prendiamo il bus per Butrinto. L’ingresso del sito è di fronte ad una chiatta che unisce le due sponde….dello stretto . sull’altra sponda arriva la strada per ksmail che non ho preso all’andata perché sterrata, comunque mi dicono che è solo per un breve tratto poi si regolarizza.
Paghiamo all’ingresso 700 lek a testa per visitare il sito ritenuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2000, non trovando la guida che parli l’italiano, ci accontentiamo di una guida scritta da 10 euro.
Il sito e molto interessante riguarda Butrinto città dell’EPIRO con i suoi resti risalenti dal VIII al X secolo a.C. poi diventata protettorato romano poi contesa tra bizantini, Bulgari, Angioini, Veneziani fino ad arrivare a un certo Alì Pascià che ha seminato ovunque in Albania castelli in sua memoria. Il sito merita un approfondimento per l’estensione delle rovine e perché immerso in un parco nazionale che si estende dal mare al lago di Butrinto attraverso uno stretto alle appendici della penisola di Ksamil di fronte a Corfù. Meno interessante il museo che hanno rimesso in piedi nel 2005.
Verso le 15 andiamo a pranzo nel ristorante adiacente al sito…..paghiamo 1200 lek (circa 9 euro) mangiamo due insalate e due birre per poi rientrare a ksamil.
Ritorniamo un po’ distrutti ceniamo e preparo il camper per la partenza il giorno dopo.
Sabato 4 agosto (Porto Palermo-Himara) ksamil-Porto Palermo- Himara (70km)
Oggi è il Compleanno di Menica ,compie 57 anni io ne ho qualcuno in più 62.
Lasciamo al mattino il campeggio, salutiamo Alessandro e la moglie, mia moglie lascia regalini e paga il conto, loro chiedono per tre notti 40 euro comprensivo del lavaggio robe in lavatrice, noi ne diamo 45 per ripagarli per la loro disponibilità e cortesia.
La nuova meta è Himara, dove ho già segnato sulla cartina un secondo campeggio; ripassiamo per Saranda senza attraversarla e costeggiamo nuovamente il mare, il paesaggio è bello con spiagge che purtroppo non si possono raggiungere con il camper.
Dopo un’ora circa ci fermiamo a Porto Palermo, una postazione militare della marina albanese divenuta un rudere della testimonianza del regime passato; lasciamo il nostro camper nel parcheggio del ristorante omonimo, per farci un bagno nella magnifica insenatura. Sulla riva della spiaggia due camper, uno francese e l’altro Italiano più una roulotte locale; tutti in campeggio libero .
Il mare è limpidissimo, sempre ciottoli sulla riva i soliti ombrelloni di canna che sistematicamente urto quando mi alzo, la sdraio, e nessuno che mi chiede denaro…. sembra che questa forma di cortesia sulla spiaggia sia comune qui in Albania; ci immergiamo dopo aver scambiato le solite impressioni anche con questa famiglia del nord Italia che per la seconda volta è in vacanza in Albania, lui non la smette mai di parlare e mi racconta di infiniti posti che ha visitato senza mai andare in campeggio . Con il camper viene da Durazzo Tirana e Valona, ha attraversato il valico di liogarase, in pratica è innamorato dell’Albania penso più per i costi contenuti per il mangiare per il gasolio e per la possibilità del campeggio libero.
Con l’acqua turchese che ci invita a nuotare pensiamo di rimanere anche la notte e ripartire il giorno dopo. Comunque verso le 14 andiamo a pranzare nel ristorante, ordiniamo qualcosa di locale a base di carne non mangiamo troppo bene e paghiamo relativamente molto. Chiedo se è possibile sostare e avere l’elettricità per la notte , nessun problema. Il pomeriggio lo passiamo a fare bagni il fondale comunque è una delusione solo alcuni ricci ma anche vuoti, un peschereccio arriva e porta pesce.
Verso le 17 con un sole ancora caldissimo cambio di programma: decidiamo di ripartire verso Himara dove ho segnato sulla carta Campig Himara, lo troviamo subito perché è proprio all’ingresso del paese sulla destra lo gestiscono due fratelli, uno di loro Denim, molto cortesemente mi invita ad entrare nella stradella adiacente dove è stato allestito uno spazio sul terreno per far sostare camper o roulotte.
Il campeggio vero e proprio è per solo tende canadesi già sistemate quali alloggi temporanei per i saccopelisti. Dopo circa mezz’ora per la manovra, mi ritrovo nuovamente a sostare assieme al la “due Cavalli” la coppia dei tedeschi mi hanno preceduto.
E’ tutto precario, lo sconsiglio per i camper.
Ci fermiamo a cenare in un albergo ristorante sul lungomare c’è differenza rispetto a Ksamil, qui gli alberghi sono completi c’è movimento e la spiaggia è più ampia e attrezzata , penso che molti albanesi , almeno quelli che se lo possono permettere, vengano ad Himara a villeggiare .
Circolano Mercedes , Audi, Range rover, e BMW macchine di grossa cilindrata vecchie e nuove. Seduti vicino al nostro tavolo una coppia di giovani albanesi che parlano bene l’italiano con la loro bimba, ci raccontano di essere ormai cittadini italiani perché lavorano da anni nel nord Italia, sono in Albania per le vacanze e per il matrimonio del fratello di lei. Una curiosità:
In Albania , usano festeggiare per due giorni il matrimonio, il primo con i genitori e parenti di lui, il secondo con i genitori e parenti di lei , chiedevo il perché di questa usanza, risposta : ciò serve per evitare contrasti tra le due famiglie di solito a fine festa è consuetudine alzare un po’ il gomito… .Comunque per chi è interessato …un pranzo di un matrimonio in Albania costa sui 30 euro . Questa Nazione incompiuta riserva sempre sorprese, dalle strade ,dove ti capita di tutto, pensate che non è difficile incontrare pastori sul bordo della strada che scuoiono agnelli o pecore per venderli ai passanti, oppure un gregge o addirittura una mandria di buoi che ti attraversa la strada .
Domenica 5 agosto ( Himara- valico di Liogarase- parco Dilikati ) km 73
Al mattino ci facciamo un bel Bagno nell’acqua azzurra e fresca quasi rigenerante di Himara , prendiamo il solito ombrellone di canne e due lettini, però questa volta paghiamo 4 euro. Nel pomeriggio, dopo un piccola pennichella all’ombra degli ulivi del nostro campeggio ,nessuno intorno a noi, decidiamo di ripartire, paghiamo 15 euro e dritti verso Valona sul Valico di Liogarase 1200 metri di altezza, da tutti ritenuto “difficile” per i camper, ma bellissimo come panorama.
La costa è incantevole , peccato che le spiagge non sono raggiungibili con il camper; tra le varie ed eventuali , nell’attraversamento di un villaggio vengo imbottigliato in un senso unico alternato: va spiegato che un albanese alla guida è come un pilota di formula uno .
Menica ,sconvolta , scende dal camper per guidarmi nella retromarcia, ma quello che posso al massimo fare e scostarmi il più possibile su un lato della strada, mentre i gentilissimi albanesi in senso contrario mi sfiorano lo specchietto riverso. Passato questo momento emergenziale, continuiamo verso Valona.
Siamo sulla discesa del valico e penso già ad un posto per la notte, vedo una scritta “parking con la figura di autobus”.
Entro nel parcheggio e chiedo di poter pernottare , concordo il prezzo di 10 euro, con attacco luce e acqua a volontà .
Senza volerlo ci troviamo all’ingresso del parco di Delikati, cena a base di carne e trota pescata dal loro laghetto, al prezzo di 2000 lek in due (quindici euro), ci servono una loro pietanza particolare un dolce tipo budino non eccezionale per i miei gusti ma che comunque accetto per non dispiacere l’ospitalità.
Questa è stata l’unica notte l’abbiamo passata con le copertine( un po’ di fresco lino).
Al mattino seguente prima di partire, dopo esserci stato offerto un caffè espresso, Menica ha dato da bere con un biberon ad un piccolo cerbiatto.
Lunedi 6 agosto ( Valona- Durazzo–Tirana- 40km-Tirana-Fier- Girocastro) totale 500km
Partiamo al mattino verso le 9 in direzione Valona…una città di 125.000 abitanti.
I soliti alberghi sulla costa e le spiagge pianeggianti a ridosso della strada con una serie di ombrelloni a vista. Il mare e la spiaggia non mi attraggono, ci fermiamo nel centro della città, per trovare una banca per il bancomat.
Si continua verso Durazzo, dove ho il riferimento di un campeggio El Pamer da dove potremo organizzare una visita più accurata delle citta di Valona –Durazzo- Tirana con eventuali tour organizzati.
La strada da Valona a Durazzo è ampia e molto frequentata, l’aspetto del paesaggio è molto simile al nostro , trovi di tutto dall’esposizioni di mobili, ai sanitari e saloni automobilistici, non si contano le insegne di ditte italiane che operano nei servizi e nell’edilizia, un fermento industriale tipico delle aree urbane che stanno trasformando l’economia di tipo agricolo con una più moderna.
La ricchezza di fiumi e montagne costituiscono una risorsa indispensabile per il futuro dell’Albania , speriamo che questa ricchezza non comprometta il paesaggio e che lo stesso turismo venga indirizzato e sostenuto in modo più sensato valorizzando luoghi di indubbio valore storico naturalistico. Alle porte di Durazzo una città di oltre 300 mila abitanti, inizia la ricerca del nostro campeggio, troviamo l’indicazione della località riportata sulla guida internet e giriamo , per cautela chiedo a un meccanico se esiste nei paraggi il campeggio Paemer, da quel momento abbiamo solo girato nel vago, alla fine troviamo il solito supermercato.
La ricerca del campeggio, ci ha fatto girare per le strade di Durazzo, sembra che tutto si riversi sul porto e sulle spiagge del suo litorale come del resto Valona.
Intanto si sta facendo quasi l’ora di pranzo, abbiamo preso qualcosa nel supermercato perciò mangiando e guidando tiro dritto verso Tirana per chiudere il tour del nord Albania decisamente meno interessante come mare e come paesaggio rispetto alla parte sud.
La strada è a quattro corsie, s’intensifica l’aspetto industriale e commerciale , niente ci fa pensare a quell’Albania che avevamo assaporato . Arriviamo nella piazza nel centro di Tirana la capitale dell’Albania con circa 800 mila abitanti, una metropoli in espansione con edifici moderni , cerchiamo un posto per parcheggiare il nostro camper, poche sono le indicazioni che ci da un vigile,,,, proticamente non ci sono camping ci fermiamo nei pressi di una banca Italiana dove Menica finalmente riesce a prelevare i Lek con il suo Bancomat .
Il caldo a Tirana è quasi insopportabile saranno circa 40 gradi all’ombra, un posto per il camper mi diventa quasi impossibile trovarlo, ed ecco che decido ancora una volta di prendere la strada del ritorno passando da Durazzo con la speranza di trovare questo benedetto campeggio e così poter visitare con calma le tre città più importanti dell’Albania.
Tirana- Durazzo , sono distanti circa trenta chilometri, in una mezzora siamo di nuovo a Durazzo, prendiamo la strada per Valona e intravediamo il cartello del campeggio, non faccio in tempo a girare il destino mi obbliga a tirare dritto. Oggi è una giornata storta, l’unica cosa con questo caldo è arrivare al più presto senza sostare a Girocastro e teminare il nostro giro albanese. Arriviamo a Fier, e da li prendiamo la strada per Girocastro, attraversiamo tratti sterrati in fase di completamento e nel pomeriggio finalmente arriviamo .
Girocastro:
Anche questa volta mi devo affidare al mio intuito, dopo aver attraversato la strada esterna al paese, intravedo un autolavaggio Bus, con un grosso spiazzo e un bar…mi fermo, mi si avvicina un giovane il proprietario, chiedo di pernottare, lui mi accoglie con la solita disponibilità albanese, mi mette a disposizione la corrente e l’acqua in cambio non mi cerca nulla , sono io che devo insistere per dargli dieci euro, lui si disobbliga offrendomi della birra e il caffè il giorno dopo.
Martedì 7 agosto (Girocastro-Ioannina-Parga)Km 161
Alle nove siamo in città a visitare la parte medioevale che è particolarissima almeno per le irte salite.Abbiamo un appuntamento con una ragazza guida che è stata allertata dal nostro amico Alek la vedremo al bar verso le 12 dopo che avremo visto il castello e il museo di giro castro…..da lei avrò altre informazioni sull’ Albania, dove una dipendente del museo prende 250 euro al mese, mentre giovanottoni scorazzano con bolidi da migliaia di euro quando tornano per le ferie in paese, strano, sembra proprio che la fortuna economica provenga tutto dall’estero.
Girocastro, ha una parte detta “città vecchia “ che è riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, e un paese di 25 mila abitanti, un centro culturale molto importante un castello che è una fortezza del V secolo d.c. dove si mescolano culture greche-romane-turche e albanesi. All’interno vengono custodite le armi dell’ultima guerra, d’effetto le prigioni ,che utilizzate nei secoli (per ultimo l’occupazione nazista quella greca e quella italiana) rendono particolarmente scoperto il ricordo di un amaro passato.
Il precedente regime socialista che ovunque viene riportato alla mente con i suoi innumerevoli bunker, di fatto ha liberato il paese rendendolo comunque vittima di blocchi ideologici che per anni l’hanno isolata dal resto dell’occidente. Si ha l’impressione che la svolta democratica degli ultimi decenni, produca ancora effetti indesiderati, Sembra che dopo il 20 hoxsa che di fatto ha comunque liberato la stessa albania ma l’ha a sua volta rinchiusa in una introversa e autoritaria dittatura socialista che viene vissuta nostalgicamente da quelli di
anche se sono ancora evidenti i segnali dell’ ultimo regime che rendendo indipendente questo paese, ha garantito una pur minima forma di sviluppo industriale legata al blocco sovietico prima e quello cinese dopo. Comunque un popolo che ha della storia da raccontare nel bene e male con una sua cultura , frutto di secoli di occupazione e crogiuolo di popoli e razze diverse che hanno prodotto la tipicià identitaria dell’Albania.
Verso le 14,00 ripartiamo con destinazione Ioannina -Grecia
Arriviamo verso le 15 al confine, l’attraversiamo e siamo in Grecia direzione Ioannina, la strada ottima ma il caldo è ancora più soffocante, Menica vuole fermarsi, ogni tanto mi rimprovera il tour de force che stiamo facendo e il rammarico per non aver visitato i monumenti delle città di Durazzo, Valona, e Tirana, ha ragione, ma tutto ciò sarebbe stato possibile con la sosta al campeggio el Pamer, di Durazzo, che avrebbe variato di fatto il programma. Alle 17 siamo a Parga dopo aver preso l’autostrada che va da Ioannina a igoumenizza pochissime le auto incontrate segno di una crisi greca che si tocca con mano.
Il campeggio lichos …….lo conosco perché gia stati due anni fa con i miei amici Dado e Teresa, si stende su terrazze che vanno a finire sulla baia di licno…….prima di arrivare all’insenatura di Parga, ci assegnano un posto proprio a ridosso della spiaggia che naturalmente cambiamo il giorno dopo per troppa vicinanza al raccoglitore di immondizie con annesse zanzare.
Mercoledi 8 – agosto (Parga- spiaggia)
La spiaggia di…….quest’anno , sembra meno curata, il mare non è pulito come di solito lo è qui, le zanzare molte oltre ad una vera e propria invasione di cimici…Una delusione, comunque decidiamo di restare e organizzarci per qualche escursione.
Sono giornate caldissime l’unica soluzione e stare nell’acqua . Ovviamente l’Albania mi manca sotto l’aspetto della novità e degli imprevisti, ma a questa età è bene rilassarsi un po’ durante le vacanze prendendo un po’ di sole. Tutta la giornata la passiamo in spiaggia.
Giovedì 9 Agosto (Parga-spiaggia –visita paese)
Ovviamente non conosciamo la solitudine a me e mia moglie piace conoscere gente scambiare impressioni conoscenze così una coppia di giovani greci al fianco del nostro camper ci consigliano di visitare il fiume Acheronte vicino al sito archeologico di Negromantio. La sera prendiamo un taxi andiamo a Parga che è sempre una meraviglia per la sua collocazione per le viuzze e per la movida notturna, entriamo in una delle agenzie che organizzano tour turistici e prenotiamo per Sabato , paghiamo in totale 70 euro e poi ceniamo in uno dei locali tipici sul lungomare.
Venerdì 10 Agosto (parga- pedalò)
La crisi di astinenza dei frutti di mare si fa sentire, prenoto al mattino per due ore un pedalò concordo 16 euro con Maria, e poi parto con Menica con pinne ed occhiali e con la canna da pesca . Il mare oggi è bellissimo, ci allontaniamo dalla spiaggia per arrivare dietro le rocce nella prima insenatura a destra.
Menica pesca due pesci “sbarrette” io raccolgo sott’acqua una ventina di ricci sufficienti per la crisi , pranziamo ovviamente al camper, facendo sempre conoscenze nuove, questa volta tocca a due ragazzi romani con il loro piccolo di due anni che mi ricorda tanto il mio Marcolino.
Sabato 11 Agosto (visita al sito di Arta- fonte dell’Acheronte)
Al mattino di buon ora scaliamo il campeggio per arrivare sulla strada che porta a Parga dove verremo prelevati dal bus che ci porterà prima al sito di Arta – Necromantio e poi al fiume Acheronte.
Nell’attesa facciamo colazione presso un ristorante sulla strada e alle 10 circa ci prelevano il Tour organizzato ha due guide turistiche, uno parla inglese, l’altra il greco, siamo sfortunati con le guide.
A circa 20 chilometri arriviamo al sito archeologico, ho capito solo che c’era un’oracolo- una chiesa e dei resti e tombe che non ho capito se di origine paleocristianie o altro. Questa volta nemmeno una guida scritta perciò non posso dare molte notizie vi aiuterò con una foto.
Terminato il preambolo culturale che è d’obbligo in Grecia , ci portano ad un Bar dove ci dissetiamo, e poi dritti verso la foce dell’Acheronte. Appena arriviamo vediamo Camper in sosta di tutte le nazionalità alcune tende nell’area circostante il fiume tutto immerso in un verde lussureggiante ed una frescura che mi fa scordare tutto il caldo fin’ora sopportato, ovviamente facciamo il giro sul cavallo che attraversa a passo d’uomo il fiume (15 euro)
e poi dritto alla fonte dove a piedi nudi anzi con il solo costume ci addentriamo nell’acqua ghiacciatissima del fiume che ci lascia per un po’ congelati ed immobili per la forte escursione termica . Tutto ok alla fine mi calerò completamente nel fiume a nuoto assieme ad altri attempati temerari, non siamo morti.
Domenica 12 Agosto
Siamo arrivati al giorno prima della partenza, ieri è stata una giornata veramente faticosa, oggi la dedichiamo tutta al mare e alla spiaggia per prendere l’ultima tintarella prima di ripartire. Dimenticavo stamattina i nostri amici greci sono partiti al loro posto una famiglia di Cuneo simpaticissimi, hanno montato nella piazzola adiacente alla mia, due tende e un gazebo, con una velocità e una organizzazione straordinaria ,sono in quattro moglie marito e due dei loro quattro figli. Mattina e pomeriggio mare, la sera cena nella solita taverna .
Lunedi 13 agosto partenza da igoumenizza -47 Km
Alle 13 lasciamo il campeggio, saluti di rito pago alla cassa per sei giorni 144 euro (24 euro al giorno)e via per igoumenizza. Dopo un’ora circa siamo alla ricerca di un supermercato che avevamo già visitato due anni ors ono, niente da fare, ha chiuso i battenti, e come lui altri negozi, anche quelli più signorili che rendevano l’interno di igoumenuzza un vero salottino. Questa è l’evidenza della crisi che ha colpito la grecia e non solo….Ci fermiamo in un ristorante dove prendiamo qualcosa da mangiare, un salto in un piccolo supermercato per i soliti biscotti e uzo e poi al porto per ripartire la sera alle otto.
Martedì 14 Agosto (arrivo a Bari)
Si intravede la costa Pugliese
Anche questa volta il solito ritardo, siamo arrivati a Bari alle 12 invece che alle 10.
FINE
ITINERARIO andata blu-ritorno rosso totale 1500 km
RIEPILOGO COSTI
ALBANIA sei pernottamenti (Costo campeggi e parcheggi) totale 80 Euro.
Ristoranti supermercati 150 euro
Biglietti ingressi + assicurazione 60 euro
Gasolio 110 euro (costo litro circa euro 1,33)
Totale Euro 400 (sei giorni) ALBANIA Km.1000
GRECIA sei pernottamenti 24 euro x 6 = 145 Euro
Ristoranti + supermercato 200 euro
Costo biglietti ingressi + taxi 155 euro
Gasolio 50 euro (costo litro circa 1.57)
Totale Euro 500 (sei giorni) GRECIA km.500
TOTALE ALBANIA/GRECIA/TRAGHETTO A/R 1150 euro
12 giorni + 2 di viaggio 400+450+300= 1200 euro….non è poi tanto!
CONCLUSIONI:
Per quanto riguarda l’Albania, confermo la precarietà di alcune strade e della guida degli albanesi, la parte sud è nuova pertanto percorribile nella maggior parte dei tratti a nord non ci sono problemi tra Valona- Durazzo- Tirana.
Il mangiare non è il massimo, comunque costa veramente poco andare in ristorante
Il gasolio è ancora conveniente anche se gli aumenti si fanno sentire giornalmente
L’ospitalità e la sicurezza ottime, ovviamente per quello che è stata la mia breve esperienza
I posti da visitare come Butrinto e Girocastro, valgono da soli un viaggio specifico per l’Albania
Consiglio di cambiare gli euro in Lek per avere meglio il rapporto dei costi
Il mare è più pulito e bello al sud, così come le spiagge e il paesaggio.
Assicuratevi il camper con la tariffa minore ma state attenti a non fare incidenti per non avere sorprese.
Per la Grecia non ho niente da aggiungere è nel mio cuore la preferisco per il suo mare e per le sue isole, mi spiace vederla così preoccupata per la crisi. Dimenticavo La fonte dell’Acheronte la consiglio per chi soffre di caldo. Saluti Michele