Da Bergamo alla Baviera passando attraverso il Tirolo e Salisburgo. Questo è l’itinerario proposto dall’allegra famigliola di Chiara che ci racconta il suo viaggio in camper attraverso meravigliosi scenari paesaggistici, artistici e storici.
Luoghi assolutamente immancabili sulla loro mappa sono stati il trampolino del Bergisel, Innsbruck, Salisburgo con la casa natale di Mozart, Wattens col museo Swarovski Kristallwelten, Kehlstein luogo di villeggiatura di Hitler, il lago Königssee, le miniere di sale di Salzberg e per concludere la valle di Ötztal dove nel 1991 fu scoperta la Mummia del Similaun risalente al 3300 a.C.
Itinerario: Tirolo e Salisburgo (Austria) – Baviera (Germania)
Periodo: fine agosto
Città di partenza: Bergamo
Equipaggio: famiglia di 5 persone (2 adulti e 3 bambini di 14 – 12 – 7 anni)
1° giorno: Viaggio da Bergamo a Innsbruck. Al Brennero, acquistiamo la “Vignette”, che è una sorta di abbonamento per l’uso delle autostrade austriache (€ 8 per 10 giorni di validità). Sulla strada di accesso a Innsbruck (uscita Innsbruck Sud), troviamo l’avvenieristico Stadio di salto con gli sci Bergisel, che visitiamo al prezzo di € 17,50 per l’intera famiglia.
La visita si rivela ben più interessante di quanto potessimo aspettarci: il trampolino Bergisel ha ospitato nel 1964 e nel 1976 i Giochi Olimpici Invernali e ogni anno è sede di una nota gara di salto con gli sci. E’ possibile salire, a piedi o con una moderna funicolare, fino alla linea di partenza dei saltatori e godere di una vista impressionante sullo scivolo del trampolino e sull’intera città di Innsbruck.
La visita si conclude con una galleria fotografica dei migliori saltatori del mondo e l’ascesa al monumento alle Olimpiadi. A Innsbruck parcheggiamo gratuitamente in Kapuzinerstrasse, nella zona dell’Università, in prossimità della ferrovia. Visitiamo il grazioso centro storico della città, con la famosa “casa dal tettuccio d’oro”.
Tante fontanelle di acqua fresca e buonissima. In molti negozi è possibile acquistare o degustare speck tirolese. Impossibile pernottare in città, perciò decidiamo di recarci a Wattens (13 km da Innsbruck in direzione Salisburgo) e dormiamo in uno dei 5 parcheggi liberi del Kristallwelt di Swarovski (il parcheggio è completamente deserto)
2° giorno: visita al Kristallwelt (apertura h. 9:00 – prezzo € 11 adulti, gratis bambini fino a 15 anni). L’aspettativa era di visitare la fabbrica Swarovski e di apprendere qualcosa sulle tecniche di lavorazione dei cristalli, invece si tratta di una galleria di arte moderna dove le espressioni artistiche ruotano intorno all’uso del cristallo in varie forme e dimensioni.
A parte il nostro bimbo più piccolo che si diverte un mondo, rimaniamo tutti piuttosto scettici di fronte agli abbinamenti arte-cristallo proposti nella mostra…l’essenzialità di Keith Haring mal si sposa con l’inno al superfluo di uno Swarovski…Lo spazio vendita conclude la visita: i prezzi sembrano leggermente più bassi di quelli esposti nei negozi italiani.
Al pomeriggio partenza per Salisburgo. Usciamo a Salzburg Nord e sostiamo al campeggio Nord-Sam, facilmente raggiungibile (indicazioni stradali ben posizionate). Il campeggio è piccolo ma ben organizzato: acqua calda a volontà, bagni riscaldati (il che non gusta perché nonostante i venti africani che hanno reso torrida l’estate europea 2012, sono bastati due giorni di pioggia per portare la temperatura locale intorno ai 15 gradi), piccola piscina, possibilità di ordinare pane fresco per il mattino del giorno successivo, supermercato Spar a 300 mt dal camping, pista ciclabile per Salisburgo; Internet, però, è a pagamento (€ 3,00 al giorno)
3° giorno: andiamo a Salisburgo percorrendo la bellissima pista ciclabile che costeggia un affluente del Salzach (circa 5 km, seguire le indicazioni per Zentrum Uber). Ampio parcheggio per biciclette vicino al ponte Staatsbruck, che oggi è ornato da centinaia di luchetti dell’amore). Pranziamo al Restaurant Cafè Beverly, in una laterale di Griesgasse, pasto gradevole prezzi contenuti (Wiener Schnitzel € 8,90 – Mixed Grill € 15,90).
Visitiamo la casa natale di Mozart (cimeli vari, quadri, strumenti musicali, spartiti, etc): all’inizio ci delude un po’, poi alcuni oggetti d’epoca catturano il nostro interesse e danno significato alla breve visita. Saliamo a piedi alla Fortezza (nel prezzo del biglietto è comunque compresa anche la salita in funicolare): da qui si gode un panorama suggestivo sui monti della Baviera e sulla città di Salisburgo).
Le esposizioni presenti fra le mura della Fortezza propongono temi fra loro poco coerenti (marionette, armi, vita dell’arcivescovo di Salisburgo, oggettistica della prima guerra mondiale); tuttavia vale la pena di spendervi un paio d’ore anche soltanto per la stupenda vista dall’alto.
Suggerimento: per la famiglie, la Salzburg Card non è molto vantaggiosa perché non contempla sconti per famiglia, mentre i singoli luoghi da visitare sì; inoltre, è piuttosto cara e i musei chiudono presto, pertanto è difficile sfruttarla a dovere.
4° giorno: decidiamo di visitare il “Nido d’aquila” (Kehlstein), in Baviera, luogo di villeggiatura di Adolf Hitler. L’autostrada da prendere è la A10, direzione Villach, uscita Grodig. Prima di raggiungere Berchtesdagen, si svolta a sinistra verso Obersalzberg. Consigliamo di parcheggiare il camper nel primo parcheggio che si incontra sulla sinistra e di proseguire a piedi fino al piazzale da cui partono i pullman diretti al Kehlstein (gli altri due parcheggi sono piuttosto congestionati e a pagamento).
L’alternativa al viaggio con il pullman è una bellissima escursione a piedi di circa due ore (dislivello 800 mt circa), su strada per lo più asfaltata, quasi interamente nel bosco. Purtoppo è piuttosto difficile ottenere informazioni sul sentiero da intraprendere per raggiungere la vetta…più di un tedesco ha chiesto a noi quale direzione seguire!
In breve, bisogna seguire la strada percorsa dai pullman per circa mezzora, poi ci sono buone indicazioni per proseguire su un sentiero dedicato a pedoni e mountain-bikes. Anche la durata della camminata è difficile da prevedere: la segnaletica sul sentiero dice 2 ore e ¾, il venditore di biglietti per il pullman almeno 2 ore ….noi ci abbiamo impiegato 1 ora e 50 minuti.
La scelta di andare a piedi ci ha permesso di stare a contatto con la bellissima natura bavarese (abbiamo anche visto qualche scoiattolo) e di avvicinarci gradualmente alla meta, caricandoci di aspettative. In realtà il Nido dell’aquila non ci è parso molto valorizzato: l’edificio è interamente adibito a ristorante, non vi sono descrizioni né documenti storici, quasi si volesse annullare una parte di storia.
L’unico modo per avere qualche informazione è acquistare un libretto in vendita allo piccolo chiosco di souvenir (o recarsi al centro di documentazione di Obersalzberg, che non abbiamo visitato perché chiude alle 17:00) . Vale comunque la pena di recarsi al Nido d’Aquila anche soltanto per la vista mozzafiato che si gode da lassù: il Konigssee, le alpi bavaresi, Salisburgo, lo Schafberg e montagne a 360°.
Alla sera dormiamo nel parcheggio dove avevamo sostato al mattino: silenzioso, in mezzo alla natura.
5° giorno: raggiungiamo il Konigssee, lago circondato da montagne, alimentato da fiumi sotterranei, dall’acqua limpidissima e molto fredda. Poco prima di arrivare la lago c’è un grande parcheggio dove è possibile sostare anche di notte (€ 4:00 per 24 ore).
Ogni giorno 17 traghetti attraversano il lago in due ore circa, facendo tappa in 3 luoghi d’interesse: Kessel, da dove è possibile intraprendere un’escursione in montagna; St. Bartholomae, caratterizzata da una particolare chiesetta dai tetti rossi; Salet, da cui parte un sentiero che conduce al lago Obersee, da cui si vede “la cascata più alta della Germania” (non particolarmente impressionante).
Il personale sul traghetto intrattiene i turisti con divertenti racconti di cui però non abbiano capito una parola; i tedeschi ridevano tutti come matti. La bellezza di questo lago è soprattutto la natura incontaminata che lo circonda; è un luogo molto rinomato, che ogni giorno richiama parecchi visitatori e per questo motivo al pomeriggio si formano code all’imbarco, in particolare a St. Bartholomae.
La passeggiata serale ci ha riservato l’inaspettata vista dei traghetti rimessati in caratteristiche casette di legno.
6° giorno: spese a un supermercato locale. Ci stupisce il reparto panetteria: decine di api ronzano intorno ai dolciumi e la commessa continua a servire imperterrita ignorando le piccole operaie che si soffermano in piccoli gruppi sull’una e sull’altra leccornia; e, ancora più stupefacente, i clienti del reparto entrano, acquistano e se ne vanno come se la situazione fosse assolutamente normale.
Riempita la dispensa, visitiamo le miniere di sale di Salzberg, sulla strada di ritorno dal Konigssee. E’ un’avventura veramente divertente per i bambini. Ci vestiamo con le divise dei minatori ed entriamo nella miniera a bordo di un trenino. Oggi è il compleanno di Andrea e la guida si rende disponibile a fargli gli auguri in italiano, il nostro piccolo è molto contento!
Nella miniera ci divertiamo scivolando sugli scivoli usati dai minatori e attraversando il lago salato sotterraneo. Due ore particolari, anche se al freddo (temperatura costante 12 gradi). Al pomeriggio ci spostiamo sul Chiemsee, un lago abbastanza grande, che i tedeschi chiamano “il mare di Baviera”.
C’è una pista ciclabile che copre l’intero giro del lago (65 km), ma il tempo peggiora pertanto riusciamo a fare solo qualche chilometro poi siamo costretti a rientrare in campeggio (Camping Kupferschmiede presso Seebruck – campeggio molto semplice, docce calde a pagamento). Inizia a piovere veramente a dirotto … peccato non poter fare una passeggiata serale sul lungo lago.
7° giorno: la vacanza sembra terminare all’insegna del brutto tempo, perciò anticipiamo il rientro, decidiamo però di finire in bellezza sostando al centro termale Aqua Dome, circa 50 chilometri a sud-ovest di Innsbruck, nella Valle di Oetz, in località Lagensfeld.
Per raggiungere la Oetztal (che è proprio la Valle in cui è stato trovato l’uomo preistorico ibernato denominato Oetzi), passiamo necessariamente da Innsbruck e, visto il brutto tempo, decidiamo di visitare, in poco più di un’ora, il piccolo ma grazioso Museo della Campana fondato dalla famiglia Grassmayr, costruttori di campane da più di 400 anni ed esportatori in tutto il mondo (Familiekarte: € 18,00)
8° giorno: relax al centro termale, i bambini si divertono molto sullo scivolo con effetti sonori e luminosi e con la macchina fotografica subacquea. Le nuvole si sono alzate e ora capiamo come abbia fatto Oetzi a rimanere così integro fino ai giorni nostri: mentre nel fondovalle pioveva, sulle montagne circostanti è scesa neve abbondante (ed è il 1° settembre!).
In serata: rientro in Italia passando dal Brennero. Il bilancio di questa vacanza è molto positivo, in realtà siamo già stati in Austria parecchie volte e non siamo mai rimasti delusi.
Brevi note sul viaggio in Baviera
Uso di internet: mentre in Austria abbiamo facilmente reperito Wi-fi zone gratuite (ad esempio all’interno della casa natale di Mozart e nell’atrio dell’Aqua-Dome), in Germania non ne abbiamo trovata nessuna, neppure all’interno degli Uffici Informazioni (anche nei campeggi si paga almeno 3 euro)
Diesel: sia in Austria che in Germania è più economico che in Italia (€ 1,44/1,59 al litro)
Alimentari: generalmente più economici che in Italia (frutta e verdura provenienza Italia: 1,99 al Kg; latte: circa € 1, 10 al lt; carne locale ottima ed economica)
Ingressi ai Musei e alla varie attrazioni turistiche: sia in Austria sia in Baviera sono generalmente piuttosto cari, ma le visite sono ben organizzate e sono quasi sempre previsti sconti particolari per le famiglie; i parcheggi invece hanno prezzi contenuti (ma difficilmente è necessario sostare nei parcheggi a pagamento, visto gli immensi spazi di cui dispongono questi luoghi, la cui densità abitativa deve essere veramente bassa).