Vacanza: fonte di relax, mare, sole e dolce far niente. E’ proprio questa la formula vincente che Pietro e Monica hanno usato per questo loro viaggio in camper in Grecia, seguiti dalle figlie Camilla e Carolina e da simpatici amici che li hanno raggiunti.
Si sposteranno tra spiagge e campeggi, assaporando varie specialità greche e gustando la vista di bellissimi paesaggi di mare. Tutto in un’atmosfera di spensierata vita famigliare che rende sempre ogni attimo speciale e da condividere.
Martedì 28 luglio
Dopo aver recuperato all’alba Camilla al campo scout in provincia di Massa Carrara (comodo!!) alle 12.10 partiamo da casa. Il contachilometri segna 50.100.
Sosta da McDonald per il pranzo (promessa fatta alle figlie) e alle 13.10 imbocchiamo l’A14 a San Lazzaro, direzione sud. Alle 15.20 siamo al porto di Ancona.
In 10 minuti scarsi facciamo il check-in al banco della Superfast e ci mettiamo in fila con altri camper sul piazzale apposito. Alle 16.30 cominciano ad imbarcare.
Ci mettono nel punto più aperto del ponte, addirittura quasi del tutto scoperti anche sopra.
Ci colleghiamo alla 220v e poi ci dedichiamo a varie attività in attesa di salpare. Alle 18.15 la nave lascia il molo di Ancona.
Giri vari per la nave, poi una bella cena fredda dato che non si deve usare il gas in navigazione (anche se c’è sempre l’italiota che si deve fare gli spaghetti……). Tramonto spettacolare. Film. Alle 23 si va a letto per cercare di dormire.
Mercoledì 29 luglio
Dormito così così, non tanto per la temperatura (anzi, abbiamo anche chiuso qualche finestra ed usato i lenzuoli per coprirci) ma più che altro per il rumore e la luce (i fari del ponte non si spengono mai). Io mi sveglio alle 6 ora italiana.
Metto gli orologi avanti di un’ora, mi bevo un caffè (ancora tiepido) dal termos preparato ieri pomeriggio mentre eravamo in attesa sulla banchina.
Piano piano si svegliano anche gli altri membri della famiglia. Inganniamo il tempo guardando fuori dai finestroni e cercando di vedere i delfini. Lo stesso fenomeno che ieri sera cucinava col gas, stamattina è andato a vuotare la cassetta thetford nei bagni. Si commenta da solo. Alle 10.20, ora greca (che useremo da ora in poi) attracchiamo a Igoumenitsa.
Alle 11.20 sbarchiamo e come prima cosa andiamo a fare un poco di spesa, subito fuori città, verso Ioannina. Diventiamo un po’ matti a trovare la strada per Drepano (a nord, verso l’Albania) posto che ci è stato consigliato. Dopo aver chiesto a due persone, ci arriviamo. Per i nostri gusti c’è un po’ troppa gente ma per un primo bagno veloce può andare. Dopo il bagno pranziamo in camper e alle 14 ripartiamo.
Sempre verso l’Albania, dopo Sagiada (dove vediamo un lungomare “termale” dove le persone si ricoprono di fango) proseguendo lungo la strada costiera che punta a nord, vediamo in riva al mare dei camper. Scendiamo. La spiaggia non è il massimo, stretta, sassosa e con parecchie alghe, ma ci sono le docce e il mare è pulito. Si sosta proprio in riva al mare col tendalino aperto.
C’è una piacevole brezza. Relax totale. Verso le 19,30 dopo che ci siamo tutti fatti la doccia in spiaggia per toglierci il sale di dosso ceniamo con pasta al tonno preparata da Camilla (la figlia maggiore, di 13 anni e mezzo) che è appena un po’ scotta, ma nel complesso buona. Al tramonto siamo un po’ tormentati dalle zanzare.
Mentre sto lavando i piatti, sento Carolina (figlia minore, nove anni e mezzo) che urla dalla riva del mare “…… qualcosa mi ha preso il piede…..!! … La mia ciabatta!!” Preoccupati, cerchiamo di capire cosa succede. Intanto Camilla grida: “un polipo!!!” Pietro corre e recupera la ciabatta di Carolina cui è attaccato … un polipo che, vistosi afferrato, sputacchia qualcosa e molla la presa.
Carolina piange disperata, Pietro non riesce a recuperare le sue ciabatte perché i sassi gli fanno male ai piedi. Passato lo spavento torniamo in camper e scherziamo sull’accaduto mentre scriviamo quanto successo oggi su questo diario.
Giovedì 30 luglio
Ancora a Sagiada. Pietro si sveglia alle 7.30 e parte per una camminata. Camilla, che ieri sera aveva detto di voler andare con lui, rimane invece a dormire. Devo tenere Ira in camper fino a che lui non è molto lontano perché non è più in grado di seguirlo per tanti chilometri, ma se lo vede partire vuole andare con lui. Io ozio fuori dal camper, leggendo in riva al mare.
Mattinata di completo relax. Le bimbe fanno il bagno divertendosi con le tavole da body surf sulle piccole onde che ci sono. Anche Ira azzarda una nuotata, pur di seguirmi. Pranzo leggero poi un po’ di riposo all’ombra del tendalino, mentre le bimbe fanno un po’ di compiti delle vacanze (che rottura).
Pomeriggio Pietro va a fare un’altra camminata, stavolta verso l’Albania, scoprendo così più avanti, sulla sinistra della strada, una fontanella col rubinetto sul retro e anche poco più avanti rispetto alla fontana, un’altra bella baietta. Serata rilassante guardando in tv un po’ di gare dei mondiali di nuoto. A letto con l’accompagnamento di un’orchestra il cui cantante deve avere i crampi alla pancia.
Venerdì 31 luglio
Io e Pietro ci svegliamo alle 7.30. Andiamo a fare acqua alla fontanella individuata ieri da Pietro poi partiamo in direzione sud. Poco dopo Plataria, in direzione di Sivota, troviamo il camping Nautilus che ci consente di scaricare nere e grigie.
(dopo qualche incertezza della signorina alla reception che ci voleva far scaricare in un tombino cieco – non oso pensare cosa sarebbe successo se le avessimo dato retta, considerando che il wc nautico tiene 40 litri + i 150 delle grigie).
Non vogliono essere pagati. Arriviamo ad Ammoudia e ci mettiamo sul solito molo. Passiamo il pomeriggio in spiaggia. Compro delle ottime verdure da un camioncino che viene a vendere ai camperisti. La sera, dopo la doccia, andiamo a cena in uno dei tanti ristoranti sul molo (euro 50 in 4). Ci godiamo un po’ il fresco seduti fuori dal camper e poi a letto.
Sabato 1 agosto
Abbiamo dormito benissimo. Alle 7.30 io mi sveglio e stavolta faccio io una bella camminata. Bagnetto e poi ozio all’ombra. Vado a fare un po’ di spesa alimentare. Finalmente alle 11.30 arrivano anche i due camper degli amici di Padova e Genova con cui trascorreremo le vacanze.
Dopo un pranzo leggero e veloce, pomeriggio in spiaggia in pieno relax poi ci spostiamo a Gliki dove ci sono le sorgenti dell’Acheronte (che è lo stesso fiume che sfocia ad Ammoudia). Troviamo posto per sostare proprio sotto gli eucalipti, all’ombra. Cena al ristorante in riva al fiume (quasi con i piedi in acqua) per 44 euro ogni famiglia (2 adulti e 2 ragazze). Notte fresca e riposante.
Domenica 2 agosto
Sveglia verso le 8.00. Alle 7 Onofrio ha chiamato Elena, dicendo di essere sbarcato a Igoumenitsa e che ci sta raggiungendo. Arrivano anche Onofrio e Diana e così siamo praticamente al completo.
Risaliamo l’Acheronte ….. brr ….. in parecchi punti nuotiamo anche. Siamo forti!!!!. Torniamo ai camper. C’è un gran caos con tanti greci che fanno il picnic domenicale.
Dopo un souvlaki pita (euro 1,50 cadauno) e qualche altro spizzico, alle 15 partiamo. Ci dirigiamo prima verso Preveza, poi a Vonitsa (dove facciamo anche gasolio) continuando poi sulla E55 che taglia all’interno.
Finalmente alle 19.30 siamo a Krioneri. Le ragazze fanno tutte il bagno nella fonte fredda, in una possa stile piscina, prima che la fonte stessa si getti in mare.
Poi ci spostiamo dopo il paese, lungo i mare. Grigliata in compagnia, chiacchiere e poi a letto.
Lunedì 3 agosto
Sveglia prestino. Bagno mattutino, colazione, passeggiata. Alle 11 ci muoviamo e andiamo a prendere il traghetto per il Peloponneso ad Adirio (euro 10 a camper).
Prendiamo quindi l’autostrada poi dopo Diakofto usciamo e proseguiamo lungo la costa. Compro il pane. Il fornaio mi chiede se sono italiana, alla mia risposta affermativa, mi regala anche un grappolo d’uva.
Ci fermiamo sotto degli eucalipti per un bagno e per il pranzo. Ripartiamo, dopo aver fatto la cassa comune. Riprendiamo l’autostrada a Xylokastro. A Corinto troviamo un Carrefour e facciamo spesa.
Quindi andiamo allo stretto. Qui compro la solita calamita a Camilla. Foto di rito sul ponte (con Adry che si tiene attaccato al parapetto perché soffre molto di vertigini)
Ripartiamo e alle 19.45 siamo al lago Vougliamenis. Ci sono un casino di camper!!! Almeno 8 … e che caspita. Noi andiamo a vedere anche all’Heraion, ma ci sono tante macchine e anche 4 cuccioli randagi e non si riesce a sostare. Ceniamo dopo aver fatto il bagno. A letto. Molto caldo. Io non riesco a dormire e alle 3 mi metto fuori dal camper.
Martedì 4 agosto
Sveglia alle 6.30. Oggi cultura: Micene. A Corinto rifacciamo gasolio e poi prendiamo la nuova autostrada per Tripoli. Arriviamo a Micene alle 11.30. Paghiamo solo noi adulti per l’ingresso (8 euro a testa). Visitiamo prima le rovine e poi il museo. Partiamo quindi verso Epidauro e i Garmin (maledetti navigatori) ci portano fuori strada, all’antica Epidauro ad un altro teatro.
Dopo varie peripezie troviamo quello “buono” che sono ormai le 14.30. Qui incontriamo anche Paolo e famiglia. Tutti insieme, alle 16.30 lasciamo il luogo archeologico e ci dirigiamo verso Porto Heli. Dopo Didyma (indicata da un cartello con scritto Costa Bianca) ritroviamo la nostra spiaggia con la chiesetta e l’albergo abbandonato. Pace e tranquillità, bagni e chiacchiere, con i camper proprio in riva al mare.
Mercoledì 5 agosto
Vita da spiaggia. Non senza essermi concessa prima una bella camminata mattutina con bagno in mare finale, prima che si sveglino tutti gli altri.
Diana cattura due polipi e Onofrio raccoglie delle ostriche. Pranzetto ottimo con un antipasto da re. Tutto relax.
Pietro porta le ragazze (con gli altri uomini del gruppo) ad esplorare l’albergo abbandonato e si divertono un mondo a raccontare loro storie assurde e un po’ paurose. Cena poi dopo le solite chiacchiere di rito, tutti a dormire. All’inizio fa un po’ caldo, poi dal mare arriva una gradevolissima brezza.
Giovedì 6 agosto
Sveglia presto. Salutiamo Paolo e famiglia che proseguono per Atene. Noi quattro camper ripartiamo e la prima sosta la facciamo a Nafplio dove in un supermercato facciamo una bella spesa. Viaggiamo parecchio.
Aprendo il freezer Pietro mi fa involontariamente cadere su di un piede una bottiglia di minerale gelata. Forse 4° dito rotto nel piede sinistro. Me lo fascio usando il 3° dito come stessa.
Ci fermiamo a Plaka, sotto Leonidio, dove era segnalata un’AA ma è un semplice piazzale di cemento al sole e il proprietario ci dice che vuole 5 euro, sia che ci fermiamo 2 ore sia che ci fermiamo anche la notte.
Ripartiamo e dopo pochi km ci fermiamo in uno spiazzo lato strada vicino a una bella spiaggetta che ci permette anche un bel bagno. Pranziamo. Proseguiamo ancora.
Brividi a Kosmas perché il passaggio in paese è davvero allucinante, stretto, con un enorme albero in mezzo alla strada, chiesa e ristoranti con gli immancabili tavolini fuori. Ci spostano i tavolini per farci passare.
Proseguendo, saliamo in montagna e ci becchiamo anche un po’ di pioggia. Fa pure freddino. Scendiamo a valle. Alle 19.30 siamo agli imbarchi per l’isola di Elafonissos.
Per stanotte ci fermeremo alla taverna Oasis. Qui se uno non cena da loro paga 7 euro per la sosta, se cena la sosta è gratis.
Andiamo a cena e mangiamo davvero bene (la moussaka fatta dalla moglie di Andreas, il gestore, è forse la migliore che ho mai mangiato). Fatichiamo a finire tutto. Spesa 42 euro a famiglia (2 adulti e 2 ragazze). Notte un po’ umida.
Venerdì 7 agosto
Sveglia alle 7. Preparativi veloci e alle 8 prendiamo tutti il ferry per l’isola (25,40 euro di cui 22 il camper, 1 euro per adulto e 0,50 per bambino) Giriamo per l’isola esaminando le varie possibilità di sosta e alla fine optiamo per l’area vicino alla spiaggia di Simos (10 euro al giorno + 3 euro per la corrente). Nel pomeriggio io e Pietro prendiamo in prestito lo scooter di Onofrio e andiamo in paese.
Compriamo dei retini da pesca alle ragazze e delle torte perché oggi è il compleanno di Fabio. Cena con grigliata di pesce e torte. Notte ottima.
Sabato 8 agosto
Io mi sveglio presto e allora alle 7, con l’mp3 nelle orecchie vado fino in paese e torno (4 + 4 km). Alle 8.20 sono di ritorno al camper. Andiamo tutti in spiaggia. Relax totale. Sembra di essere ai caraibi, acqua cristallina e sabbia bianca impalpabile. Paghiamo l’area anche per oggi.
Scoppia quindi un “casus belli”. Arriva la polizia, prende le targhe di tutti i camper presenti nell’area e chiedono anche il documento ad Onofrio. Dei romani che sono anche loro nell’area ne fanno un caso, si spaventano e se ne vanno. Noi ci fidiamo delle rassicurazioni del proprietario dell’area a restiamo.
Rifacciamo la cassa comune e Pietro e Onofrio vanno in motorino in paese a prendere gyros e souvlaki pita per tutti. Cena gustosa e “meritato” riposo.
Domenica 9 agosto
Sveglia presto. Stamani tira molto forte il vento. Dobbiamo chiudere i tendalini. Paghiamo la sosta e poi torniamo in spiaggia. Alle 19 ci avviamo al porto. Prendiamo il traghetto e torniamo a Vinglafia, alla taverna Oasis da Andreas. Anche stasera fantastica cena (12 euro a persona). Scarichiamo anche nere e grigie nel comodo pozzetto. Chiacchiere e poi tutti a dormire.
Lunedì 10 agosto
Sveglia alle 7.30. Tutti approfittiamo dell’area per caricare acqua. Alle 9 si parte. Prendiamo la strada “rossa” verso nord. Passando vediamo un paesino: Archangelos. Sembra degno di nota per una prossima volta. Dopo Demonia, un’altra spiaggia grande con camper in sosta, dopo una chiesetta bianca e azzurra.
Tra Elia e Kokkina c’è una lunga spiaggia, vicino a un campeggio in disuso, con docce e possibile sosta sotto gli eucalipti. Vediamo un Lidl e quindi si fa una bella spesa. Poco prima di Gythio ci fermiamo in una spiaggia per pranzo ma è bruttina. Poco dopo c’era la famosa spiaggia del relitto …. Grrrrr. Alle 15 si riparte. Ci fermiamo a Gythio parcheggiando sul lungomare, all’ingresso del paese.
Prendiamo gelati e frappuccini mentre passeggiamo. Un po’ di shopping. Pallina, calamita, un cappello per me, un pareo per Camilla. Ripartiamo e alle 17.50 siamo a Kamares. Nella spiaggia dove ci fermammo nel 2003 ora c’è un cartello con divieto di campeggio. Parcheggiamo a “pettine” senza aprire né tirare fuori nulla. Serata tranquilla.
Martedì 11 agosto
Mi sveglio alle 7.00 e vado a fare una bella camminata in salita, sempre col mio fido mp3.
Giornata in spiaggia. Veniamo “adottati” da un gatto che si piazza vicino ai camper e pare non volersene più andare.
Alle 14 andiamo a mangiare (siamo in Grecia no???) alla taverna (circa 11 euro a persona). Pomeriggio tra bagni e letture. Cena con una bella carbonara. Guardiamo un po’ le stelle cadenti poi tutti a dormire.
Mercoledì 12 agosto
Sveglia alle 8.00. Partenza 8.40. Per distrarre il gatto gli mettiamo latte e croccantini lontano dai camper. Prendiamo la strada “rossa” che fa il giro del Mani in senso orario. Casini e stradini vari per trovare una spiaggia. In una manovra rompiamo anche le viti dell’ingombro inferiore destro. Compriamo pane e latte. Cerchiamo la spiaggia che si trova dopo le grotte. C’è.
Ci sono anche tanti tanti camper (alcuni come al solito esagerano, con atteggiamenti da stanziali) poi onestamente l’acqua è anche un po’ sporca. Bagno, pranzo, pennichella. Ripartiamo verso le 16. Non troviamo altre possibilità di sosta. Ad Areopoli facciamo spesa poi proseguiamo. Troviamo una fontanella che va piano ma almeno ci permette di caricare un po’ di acqua.
Dopo tante peripezie, alle 20 ci fermiamo in un parcheggio in riva al mare a Agios Nikolaos. Mangeremo ognuno nel proprio camper. Dopo cena alcune ragazze restano in camper. In un gruppo facciamo una passeggiata in paese. In un’edicola compriamo “Repubblica”. Tutti a dormire.
Giovedì 13 agosto
Dormito bene e al fresco. Sveglia alle 7.10. Colazione. Compriamo scatolette per Ira. Alle 8.30 si parte. Purtroppo in pieno paese vediamo a terra morto (investito) uno dei gattini che avevamo accarezzato ieri sera. Mi fanno una tristezza infinita i due fratellini che vanno a vedere il fratello senza capire ciò che gli è successo e gli danno le musatine come per invitarlo ad alzarsi.
Rimango col “magone” per un bel pezzo. Per fortuna le ragazze, ancora mezze addormentate, non si sono accorte di nulla. A Kalamata facciamo gasolio. Un po’ di casini perché Onofrio deve comprare una batteria per i servizi e fatichiamo a trovare un posto dove la vendono. Compriamo tiropita e un’altra cosa super e buona che non ricordo come si chiama.
Arriviamo alla baia di Voidokilia dopo il solito tour avventuroso tra ulivi e strettorie. Parcheggiamo alla bell’e meglio perché dove c’erano posti liberi una signora li stava tenendo per gli amici …… vabbè. Bagno, pranzo, bagno. Intanto telefoniamo al camping scelto sulla guida, che ci tenga i posti. Verso le 18 noi partiamo e andiamo al campeggio.
Ci assegnano delle belle piazzole tutte vicine, all’ombra, anche se per la spiaggia dobbiamo attraversare la strada. Arrivano poco alla volta anche gli altri e ci sistemiamo per qualche giorno di pausa. Doccia abbondante in campeggio, barbecue e relax.
Venerdì 14 agosto
Sveglia presto. Passeggiata con Pietro e Camilla fino ai negozi in paese. Compriamo il pane, un giornale, un capello per Camilla e una sdraietta. Relax in spiaggia. Cena in compagnia. Bagno notturno e spaghettata olio aglio e peperoncino a mezzanotte. Tutto ciò è piaciuto tantissimo alle ragazze perché era la prima volta che facevano una cosa simile.
Sabato 15 agosto
Sveglia presto. Corsa in spiaggia armata di mp3. Molto vento. Mi si rompe la brandina comprata ieri …. Grrrrrrrrrrrr Spesa. Compriamo un braccialetto a Carolina. Dopo cena si riordina perché domani si parte. Mentre cuciniamo nella zona fornelli del camping un episodio divertente. Abbiamo oramai decretato che non abbiamo 6 figlie sparse ma 6 lupi affamati.
Quindi essendo in 14 si stava discutendo sul fare circa 1,5 kg di pasta, mentre io friggevo gli anelli di cipolla e la mia amica Silvia cuoceva il fegato alla veneta. In quel mentre arrivano le mamme di due famiglie piemontesi. Sentiamo che discutono anche loro sulla quantità di pasta da cuocere e decidono di farne 4 etti per 8 persone … !!!!!!
Appena si allontanano scoppiamo a ridere come matte perché Silvia dice di essersi sentita come “Frenco oh Frenco” davanti alla “signora Pautasso”.
Domenica 16 agosto
Sveglia alle 7.30. Camper service per tutti poi paghiamo il campeggio (96 euro per tre notti – 3 adulti, 1 bimba e un cane + corrente) Alle 9.45 partiamo in direzione nord. Ci fermiamo a Kiparissia per un bagno fra le onde, un buon pranzo e un po’ di riposo. Alle 17 andiamo a Kalo Nero. Parcheggiamo in riva al mare, in fondo al paese.
Prendiamo informazioni dai volontari del WWF sula visita per vedere le tartarughe. Ci consigliano anche, per cenare, di allontanarci dal lungomare e di andare all’interno, verso la stazione, da Lukas. Andiamo a cenare abbastanza presto (117 euro per 14 persone, con roba che avanza) Ottima anche la qualità del cibo.
Alle 22, rientrati ai camper, seguiamo poi i volontari lungo la spiaggia, per vedere se qualche tartarughina sta uscendo dal nido. Non abbiamo fortuna. Compriamo una maglietta per le ragazze, che serve anche per finanziare i volontari.
Lunedì 17 agosto
Sveglia alle 6 per provare di nuovo a vedere le piccole. All’inizio nulla, poi grazie ai nostri amici di Padova, vediamo una piccola lasciare il nido e prendere il mare. Davvero emozionante. Purtroppo in spiaggia vediamo anche un cagnone bianco e nero morto. Uffa. Colazione poi alle 9 si parte.
Dopo aver sbagliato strada, alle 10.40 siamo ad Olimpia (ingresso 12 euro per due adulti – ragazzi fino a 18 anni gratis). Finita la visita andiamo a Pyrgos. Facciamo spesa in un centro commerciale. Alle 15.30 ripartiamo. Arrivati a Patrasso, il Garmin di Onofrio ci porta un po’ a spasso. Alle 17.30 saliamo sul traghetto che ci riporta in continente.
Alle 19 siamo a Krioneri. C’è molto vento. Cena in compagnia poi a letto.
Martedì 18 agosto
Il vento ha soffiato fortissimo tutta la notte e dura ancora. Verso le 9.30 decidiamo di muoverci. Ci dirigiamo verso Astakos. Ci fermiamo per fare gasolio. Astakos è brutta, non ci piace, quindi proseguiamo. Poco dopo, sulla sinistra, vediamo una strada asfaltata che scende verso il mare.
La imbocchiamo e ci ritroviamo in una specie di campeggio “autogestito” di roulotte, tutte con il loro bel recinto intorno. Ci fermiamo anche noi. Relax e bagni nell’acqua bassa e limpida. Cena con carne alla brace. Vento giusto, né troppo né poco. Bella dormita.
Mercoledì 19 agosto
Stanotte abbiamo capito che i recinti intorno alle roulotte non sono decorativi. Alle 3 circa mi sono svegliata per il male di denti. Mentre stavo per scendere dalla mansarda a prendere un calmante, sento Onofrio che parla fuori dal camper. All’inizio pensavo fosse già mattina. Poi mi accorgo che è piena notte, e Onofrio sta girando intorno ai camper con la torcia, allora dico a Pietro di andare a vedere.
Lui scende dal camper e si trova circondato da ….. maiali!!!! Ce ne sono di grandi, di piccoli, di medi. C’è anche una mamma con i piccoli. Nel frattempo si affaccia sulla porta del suo camper Silvia che mi chiede: “c’è un orso??” . Torniamo a letto e quando il calmante fa effetto mi riaddormento anche io. Ci svegliamo alle 8.30. Purtroppo la nostra vacanza è agli sgoccioli. Domani sera ci aspetta il traghetto.
Colazione, lavaggio piatti. Un po’ di relax con un buon libro in riva al mare. Pietro va a passeggiare. Camilla fa un po’ di compiti. Ceniamo con spaghetti al riccio di mare pescato da Diana e Onofrio. Un film per le bimbe. Corsetta serale dietro i maiali.
Giovedì 20 agosto
Ultimo giorno in Grecia. Sveglia alle 5.45 e alle 6 si parte. Alle 7.30 passiamo il casello per il tunnel di Preveza. Alle 8.30 siamo nel P a pagamento a nord di Parga (8-17 5 euro). Giriamo per il bel paesino e facciamo un po’ di shopping. Alle 11.30 si riparte. Alle 13 siamo a Sagiada. Sono comparsi ovunque i cartelli “no camping” uffa!!! Facciamo acqua alla stessa fontana di quando siamo arrivati in Grecia.
Andiamo però due baie più avanti verso l’Albania. Anche qui bel posto e doccia in spiaggia. Ci fermiamo anche se c’è il cartello. Stavolta in spiaggia c’è una signora greca che non vuole che Ira vada in acqua. Facciamo il bagno lo stesso, solo un po’ più in là. Pranzo tutti insieme.
Alle 16 noi facciamo un ultimo bagno (sigh … sniff) poi alle 17 con un bel po’ di “magone” salutiamo gli altri (che rientrano domani) e partiamo verso Igoumenitsa.Ci fermiamo sul lungomare a comprare gyros pita che mangeremo in nave per cena (5,40 euro per 4 persone)
Facciamo il check-in (un po’ di fila perché uno davanti a me fa casino con dei cambi di prenotazione e poi un signore arabo, dopo averci provato due volte, al terzo tentativo riesce a passarmi davanti. Lo riprendo in inglese ma finge di non capirmi) Alle 18.30 siamo in fila sul molo. Dietro di noi si ferma un camper di Bologna, comprato anch’esso da Ropa.
Due chiacchiere con la famiglia che è a bordo, aspettando la nave che arriva (e quindi parte) con più di un’ora di ritardo. Purtroppo è già piena e quindi finiamo in seconda fila, lontani dai finestroni. Caldo, anzi molto caldo. Mettiamo un ventilatore puntato su Ira. Dopo aver tutti e 4 fatto una bella doccia nei pulitissimi bagni della nave, andiamo al bar per farci un aperitivo.
Tornati al camper ceniamo (e c’è sempre chi in barba ai divieti e alla sicurezza cucina). Dopo cena Pietro e le bimbe guardano il film dei Simpson mentre io cerco di dormire in mansarda ma la poca aria che arriva è caldissima. Per la notte Pietro si mette in dinette, Carolina nel castello in alto e io e Camilla in mansarda con il ventilatore grande ai piedi.
Venerdì 21 agosto
Sveglia alle 5 e poi di nuovo alle 8. Dormito malissimo per il caldo, anche perché ogni tanto Camilla con i piedi rovesciava il ventilatore e non arrivava più aria. Colazione col caffè del thermos. Poi cerchiamo di ingannare il tempo. Leggendo, giocando a carte (burraco), Carolina col Nintendo e un giretto sulla nave.
Alle 11.30 la nave attracca ad Ancona. Aspettiamo un bel po’ prima di poter sbarcare perché 3 pirla di francesi che avevano l’auto parcheggiata sulla rampa che consente di scendere si presentano dopo più di 20 minuti ed essere stati chiamati all’altoparlante più volte. Si beccano ovviamente gli sfottò dei camperisti e di tutti gli altri che sono rimasti bloccati a causa loro.
Finalmente, alle 12.30 sbarchiamo anche noi. Autostrada un po’ trafficata. Panino veloce. Alle 16 siamo a San Lazzaro a recuperare le chiavi di casa. Andiamo subito alla casa di riposo a trovare mia mamma (che purtroppo come sempre non ci riconosce) alle 18 siamo a casa. Ci manca già la Grecia …… Km.52724