Vi presentiamo un bellissimo diario di viaggio scritto per Turismo Itinerante dai nostri amici Giuseppe e Daniela (che ringraziamo!) nel corso delle loro vacanze in Sicilia dal 28 dicembre 2018 al 17 gennaio 2019. Buona lettura!
28/12/2018
Non avendo fatto ferie quest’estate ci concediamo una piccola vacanza invernale in Sicilia sperando nel meteo clemente. Per accorciare la fatica della guida, ci imbarchiamo con la nave da Civitavecchia direzione Palermo al costo di €.278,52 (camper, cabina e due persone). Salpiamo alle 19 e dopo una notte tranquilla sbarchiamo a Palermo.
29/12
Dopo qualche problemino col navigatore che all’uscita del porto ci manda verso la discarica comunale facciamo tappa a Sferracavallo. Passeggiata fino all’isola delle Femmine e grande abbuffata di pesce al ristorante Delfino (€.56 in due) poi camminata lungo mare per digestione e sosta al camping Olimpia a Santa Flavia vicino a Bagheria. Meravigliosa vista sul mare e montagne intorno.
30/12
Gita con scooter per visitare Bagheria. Villa Cattolica sede del museo Guttuso e della galleria d’arte moderna. Nell’esedra è collocato il bellissimo sarcofago del pittore disegnato da Manzù. Poi villa Palagonia che rivediamo, sempre bella ma assolutamente bisognosa di restauri. Panorami del lungo mare di S.Flavia, S.Elia e Aspra. Ci segnalano di vedere l’Arco Azzurro una meraviglia naturale conosciuto come l’arco degli innamorati, ma nel periodo invernale l’accesso è chiuso e ci consoliamo acquistando al porto gamberoni freschi e scorpacciata a pranzo. Spostamento verso Agrigento. Dopo diverse circumnavigazioni inutili, finalmente troviamo l’area sosta Punta Piccola Park direttamente sul mare.
31/12
Sveglia e colazione con vista mare. Poi passeggiata fino alla Scala dei Turchi (una conformazione naturale di un bianco abbagliante dove il tempo e la natura hanno scavato gradoni ed è piacevole avventurarsi.) L’avevamo già vista in una vacanza precedente ma è sempre spettacolare rivederla anche perche una antiestetica costruzione direttamente sulla spiaggia è stata finalmente abbattuta ridando al panorama il suo giusto valore. Nel pomeriggio vorremmo fare un giro con lo scooter ma una brutta sorpresa mi attende, il mio casco è introvabile, si parte quindi alla ricerca per l’acquisto di uno nuovo. Qui ho tastato con mano l’infinita disponibilità e gentilezza del popolo siciliano e dopo vari tentativi finalmente posso acquistarlo a prezzo vantaggioso. Equipaggiata ci dirigiamo verso Siculiana, piccolo paesino arroccato su un promontorio che domina una vallata confinante col mare. Visitiamo il castello Chiaromonte di origine araba, ma ora adibito a matrimoni e convegni. La piccola cappella è veramente romantica e la sala ricevimenti è estremamente scenografica come tutto l’insieme esterno per organizzare un matrimonio da favola. Intirizziti dal freddo rientriamo per prepararci per l’ultima notte dell’anno.
1/1/2019
Sveglia tardi e passeggiata ad Agrigento. Il centro storico molto vecchio e tenuto male oltre che molto sporco, la Cattedrale è in restauro ed è possibile vederne solo un pezzo. Notevole l’abside in stile barocco siciliano con tre soffitti diversi molto belli. Festeggiato a pranzo l’anno nuovo in compagnia di camperisti che trascorrono diversi mesi in quest’area sosta. Nel pomeriggio ci rechiamo di nuovo a Siculiana per visitare la chiesa del SS.Sacramento ma purtroppo è chiusa e così sarà per moltissime chiese durante la vacanza. Ritornando ci fermiamo a Capo Rossello, un’insenatura tra la scala dei Turchi e il Lido Rossello. E’ il tramonto e il panorama toglie il fiato tra i chiaroscuri della costa bianca, il mare e la roccia scura della baia.
2/1
Direzione Piazza Armerina.Il navigatore ci porta su una provinciale che assomiglia ad una strada di campagna, stretta con buche enormi ma ci ripaga il panorama bellissimo. Piccole alture con campi ben arati,alberi di olivo e piante di fichi d’india, purtroppo la strada è disseminata di sacchi di spazzatura che non mancano mai. La villa romana del Casale è veramente splendida. mosaici meravigliosi conservati perfettamente e molto ben descritti. Con un biglietto comulativo di €.14 si visita la villa, gli scavi di Morgantina ad Aidone ed il museo archeologico. Gli scavi ricoprono uno spazio enorme ma i cartelli esplicativi sono illeggibili e per dei profani come noi sono risultati assolutamente oscuri. Il museo invece è molto interessante pezzo principale la Venere di Morgantina dalle forme giunoniche. E’ quasi sera ma decidiamo di visitare Piazza Armerina ed ancora una volta il navigatore ci tradisce portandoci in pieno centro storico,dove persone gentili ci aiutano a far manovra per uscire indenni dai vicoli stretti del paese. Troviamo parcheggio in piazza e girando noto parecchi palazzi barocchi in stato di abbandono e penso che doveva essere una città molto ricca nel ‘700 . Pensiamo di dormire in agriturismo a pochi chilometri, impostiamo il solito navigatore (ma oggi non è giornata) e ancora una volta ci abbandona portandoci in un viottolo di campagna. Finalmente in uno slargo vorremmo far manovra per ritornare indietro quando si affianca una macchina con una gentilissima coppia che ci offre il parcheggio di casa sua per passare la notte. Molto stupiti per la gentilezza accettiamo.
3/1
Dopo una visita alla bellissima tenuta del sig.Vittorugo e avuto in regalo una bottiglia di olio di loro produzione cerchiamo di visitare Piazza Armerina . Dico cerchiamo perché appena parcheggiato inizia a nevicare e quindi preferiamo andarcene. Raggiungiamo Caltagirone parcheggiando all’area sosta S.Giovanni, comoda al centro ma invasa dall’immondizia e lo scarico è debordato e inutilizzabile. La cittadina è ricca di palazzi settecenteschi e chiese tutte obbligatoriamente chiuse. Scendiamo la famosa scala di Santa Maria del Monte decorata con maioliche, molto scenografica ed addobbata da piante che da lontano formano un albero di natale con tanto di stella. Interessante il complesso dei frati cappuccini con opere di notevole valore. Sosta pomeridiana per deliziarci con i classici cannoli e per scaldarci un po’. Fa veramente molto freddo. Ultima visita al Museo Diocesano con una piacevole raccolta di acquasantiere oltre a vari pezzi di argenteria e quadreria religiosa. Ritorniamo all’area e decidiamo di ripartire con direzione agriturismo Gigliotto (lo stesso che dovevamo raggiungere la sera precedente). Arriviamo senza problemi e ci concediamo la cena al ristorante dell’agriturismo.
4/1
Sveglia con la neve, un piccolo strato che dopo poco se ne va. Con il sig. Elio visitiamo la cantina con conseguente acquisto di vino da loro prodotto ammirando il panorama dall’alto del complesso. Desistiamo di visitare Piazza Armerina in quanto il cielo sembra promettere altra neve e ci dirigiamo a Gela. Vorremmo visitare il museo archeologico molto decantato nelle guide ma naturalmente è chiuso. Dopo varie preghiere in quanto era presente il personale il direttore ci permette di entrare. Davvero bello anche se piccolo,con reperti antichissimi e una pregevole raccolta di monete. Ci raccontano di una barca che trasportava numerosi reperti esposti ripescata in fondo al mare e restaurata ma ancora nascosta al pubblico non si sa perché e tutto questo rattrista molto. Continuiamo la visita verso Capo Soprano ammirando le fortificazioni greche scoperte sotto le dune di sabbia e ancora in buono stato. Molto bella la lunga spiaggia di sabbia. Nel pomeriggio dobbiamo incontrarci con camperisti residenti a Niscemi che ci accompagnano a visitare il Museo della cultura contadina e storia naturale appena inaugurato. Parecchio interessante, ben allestito e la spiegazione della nostra guida che ha contribuito alla raccolta degli oggetti donati dalla popolazione fa capire con quanto amore è stato voluto e creato il museo. Peccato il freddo gelido che ci accompagna. In serata siamo a cena in casa di un camperista del gruppo con altri soci e le tavole sono imbandite come solo sa fare la gente del sud.
5/1
Ancora risveglio con la neve. Dopo varie indecisioni raggiungiamo Comiso,breve visita alla parte antica del paese. Niente di speciale e raggiungiamo il castello di Donnafugata tra prati con già l’erba verde, muretti divisori a secco che caratterizzano la zona ragusana, aranceti, limoni e olivi e tanti fichi d’india. Nel castello vi è una mostra esposta nelle varie sale di abiti della Bella Epoque che ben si integrano con l’arredo del palazzo. Molto bello il parco con alberi secolari dai tronchi enormi. Si riparte e fermata a Scoglitti ma un vento impetuoso impedisce la passeggiata. Altra sosta a Punta Braccetto e per finire Punta Secca. D’obbligo la foto accanto alla “casa di Montalbano” e si riparte verso Marina di Ragusa per la sosta notturna nel parcheggio in Piazza Padre Pio assieme ai camperisti di Niscemi aggregandoci per la gita di domani.
6/1
Finalmente stamattina il termometro segna +15°, ma dobbiamo recarci nell’area sosta di Marina in quanto le necessità di carico e scarico incombono. All’arrivo ci accoglie il gestore in costume da bagno e a torso nudo (noi con giaccone invernale) e con un indirizzo ferreo sulle varie manovre (ma se serve a tenere ordine va bene così) . Terminato il lavoro assieme ai soci ci dirigiamo a Ispica. Il Presidente ci fa da guida accompagnandoci nella visita alle due chiese più importanti. In Santa Maria Maggiore esiste una confraternita di laici denominata fazzoletti rossi proprio per il fazzoletto rosso indossato che si occupa di organizzare le varie feste religiose inscenando con rappresentazioni le varie processioni. Ci rechiamo infine nelle cave d’Ispica dove hanno predisposto il Presepe vivente, molto suggestivo in quanto ambientato nelle grotte stesse. Sosta notturna all’area Club Piccadilly di Donnalucata.
7/1
Ci incontriamo con amici che da anni vengono a svernare qui ed avendo l’auto ci accompagnano gentilmente a Ragusa Ibla cuore del barocco siciliano. La chiesa di S.Giorgio preceduta da una monumentale scalinata, il giardino ibleo con un bellissimo viale di palme e un panorama mozzafiato e tutto il nucleo medievale dove per fortuna molte case sono state restaurate salvando balconi magnifici. Passeggiata veloce a Modica per visitare la chiesa di San Giorgio che presenta una facciata molto scenografica in quanto la scalinata che precede l’entrata parte da due vie sottostanti. Ripartiamo e con l’auto visitiamo Scicli serale, molto traffico e impossibilità di parcheggio.
8/1
Oggi riusciamo a parcheggiare e conosciamo Scicli cittadina Unesco. E’ collocata ai piedi di tre alture una delle quali è costellata di grotte dove un tempo vivevano le famiglie. Su un altro colle sorge la chiesa abbandonata di San Matteo da cui si domina uno splendido panorama. Palazzi e balconi settecenteschi ci portano in un’atmosfera da antica Sicilia con baronie e immagini gattopardesche. Piccolo giro ancora a Modica dove visitiamo la famosa pasticceria Bonaiuti ma niente acquisti, quel tipo di cioccolato non mi piace. Lungo corso Umberto (la via principale) sorge la chiesa di San Pietro su una scalinata adorna di statue degli apostoli ma sta facendo buio e preferiamo tornare.
9/1
Stamattina pioggia e vento fortissimo. Il mare è in burrasca e lasciamo l’area sosta costeggiando il mare. Pozzallo con la fabbrica dismessa del film di Montalbano e le continue serre che ci accompagnano ai vari lati della strada, Isola delle correnti estremità sud della Sicilia dove i due mari si incrociano. Il vento è fortissimo, ma da temerari ci dirigiamo lungo la spiaggia verso lo scoglio che divide i mari. Passeggiata faticosissima ma inebriante. Pachino facciamo acquisti di pomodori,pranziamo a Porto Palo col camper che ogni tanto dondola per il gran vento e infine Marzemini. Piccolo borgo carino tra vecchie tonnare e industrie della lavorazione del pesce, qualche acquisto e direzione Noto con sosta all’area Noto Parking immersa tra alberi di limoni.
10/1
Dopo varie indecisioni per la pioggia decidiamo di rischiare e ci avviamo in scooter a Noto. E’ distesa su un colle ed è una città a carattere settecentesco rinata dopo lo spaventoso terremoto del 1693 ricostruita con pietra dal colore dorato che crea un’atmosfera tutta particolare. La strada è breve e parcheggiato davanti alla Porta Reale ci incamminiamo lungo corso Vittorio Emanuele dove sorgono i monumenti più importanti . Palazzo Vescovile molto sfarzoso, Chiesa di Santa Chiara con annesso monastero con cartelli esplicativi che raccontano la vita delle monache e la salita alla terrazza panoramica da dove si gode un magnifico panorama. Il Duomo interamente ricostruito dopo il crollo del 1996 e di fronte Palazzo Ducezio sede del Municipio dove si può visitare la sala degli specchi stile Luigi XV(ora adibita a rappresentanza o matrimoni) , il Teatro e nella parte alta numerosi palazzi nobiliari di cui molti bisognosi di restauro. Acquisto di qualche dolcino e rientro al camper. Dopo pranzo ci rechiamo alla villa del Tellaro consigliata su diversi siti. Resti di villa romana trovati sotto una masseria abbandonata, belli i mosaici ma il contesto lascia molto a desiderare. Ripartiamo con direzione Siracusa arrivando all’Ippocamper dove la responsabile dell’area ci coinvolge raccontandoci la storia dei vari monumenti cittadini ma in maniera molto umoristica.
11/1
Isola di Ortigia, la parte antica della città di Siracusa, collegata alla terraferma tramite un ponte. Iniziamo da piazza Archimede con la fontana di Artemide che raffigura il momento nel quale la ninfa Aretusa diventa sorgente. Poi Tempio di Atena nonché Duomo, spettacolare l’interno con le colossali colonne. Fonte Aretusa (con la sua leggenda) la sua acqua dolce ed un enorme cespuglio di papiro all’interno, chiesa di Santa Lucia alla Badia con quadro di Caravaggio, castello Maniace immenso e da cui si gode un grandioso panorama. Visita al mercato segnalato come una piccola copia della Vucciria, spuntino in una stuzzicheria sul porto poi la Giudecca (quartiere ebraico) con vicolini e case strette a più piani ed infine il santuario della Madonna delle Lacrime. Un edificio particolare di forma piramidale sorto a motivo di un’immagine della Madonna di proprietà di due sposi che nel 1953 pianse per alcuni giorni. E’ la chiesa più alta della città ed è visibile da ogni lato.
12/1
La visita di Siracusa continua con il parco archeologico Neapolis. Il grande Teatro sormontato da piccole grotte con vasche d’acqua scolpite nella roccia, i resti delle Latomie, il teatro romano un po’ abbandonato, l’Ara di Ierone. Emozionante l’orecchio di Dioniso, un enorme apertura a forma di orecchio nella cui grotta imponente ed immensa grazie alla particolarità acustica si sentono benissimo echi e voci dei turisti avvalorando la leggenda in cui il Tiranno ascoltava non visto le lamentele dei prigionieri. Un’ultima curiosità ci fa tornare nel quartiere ebraico dove nei sotterranei di un albergo è stato ritrovato il più importante e suggestivo “miqwè” (bagno di purificazione rituale ebraico) d’Europa, di epoca bizantina. L’interno, al fondo di una scala, è particolare. In una stanza tre piccole vasche con gradini contenengono acqua dolce, ai lati altre due piccole nicchie ognuna con una vasca simile. Purtroppo molte sono le supposizioni ma niente di certo riguardo ai riti che vi si svolgevano ma è stato interessante, qualcosa di nuovo da visitare. Giro al mercato con acquisto di pesce e frutta ( meraviglia sui prezzi) e partenza per Catania con sosta al camping Jonio direttamente sul mare
13/1
Essendo un po distante dal centro prendiamo lo scooter. Giardini Bellini ricchi di piante centenarie e una vista sull’Etna da cartolina. Piazza del Duomo rettangolare e armoniosa per l’insieme degli edifici che la circondano. Nel mezzo c’è la fontana dell’Elefante scolpito nella lava che sostiene un obelisco egiziano. La chiesa di Badia sant’Agata permette di raggiungere la cupola in ascensore e offre un panorama incantevole su Catania, il mare e l’Etna. Nel Duomo è impossibile avvicinarsi alla tomba di Sant’Agata ed all’altare tutto transennato, niente visita al palazzo del Municipio perché è tardi. Castello Ursino sede del museo comunale presenta una mostra di Dalì. Risulta piacevole la commistione tra gli antichi reperti, la quadreria e la stravaganza del genio Dalì. Una scoperta: il Teatro romano sorge in mezzo alle case, anzi negli anni ’50 sono state abbattute diverse abitazioni costruite proprio su di esso. Particolarità che esisteva anche ai tempi dei romani è l’allagamento dell’orchestra a causa di un fiume che scorre sotto la città. Con la guida vediamo il convento dei Benedettini il secondo più grande d’Europa. Ristrutturato dopo anni di abbandono ora è un ateneo ma rimangono i saloni con gli stucchi e affreschi del periodo d’oro del convento. Addirittura nei sotterranei tocchiamo con mano la colata di lava su cui sorge una parte del monastero.
14/1
Scogli lavici formano finestre romantiche sul mare ed è quasi un saluto per l’ultimo giorno nell’isola. Sosta ad Acitrezza paese nettamente marinaro e passeggiata lungo la spiaggia dei Ciclopi sempre attorniati da rocce laviche. Direzione Messina e dopo aver girato da uno scalo all’altro finalmente il traghetto parte (€.56). Rimaniamo in camper e dopo una breve traversata siamo a Villa San Giovanni direzione Reggio Calabria dove domani visiteremo il museo archeologico con i famosi bronzi. Il tempo è pessimo ma d’altronde salutandoci i siciliani ci hanno pregato di riportare il freddo al nord, non ricordano un’inverno così freddo e noi che eravamo venuti per goderci un po’ di caldo………
15/1
Museo Archeologico grande e molto ricco di reperti dalla preistoria agli insediamenti greco-romani. Ma naturalmente la fanno da padroni in una stanza tutta per loro i due bronzi assolutamente meravigliosi. Passeggiata lungomare fino alla Basilica la più grande della Calabria di stile eclettico liberty con l’interno decorato in maniera molto particolare. Sono dipinte circa duecento croci uncinate, che nulla hanno a che vedere con il nazismo, ma simboleggiano il sole e la luce dell’avvento del Cristo. Continua il viaggio di rientro costeggiando il mare con relativo tramonto e foto di rito e arrivo a Padula con tracce di neve ai lati della strada e monti intorno innevati. Sosta all’agriturismo Tre Frati e cena con specialità locali.
16/1
Visita al paesino di Padula in provincia di Salerno di impronta medievale, strade strette tra saliscendi. Chiese chiuse ma possiamo visitare il museo del cognome, unico nel suo genere. Un’ente privato che si occupa di formare l’albero genealogico delle persone. Rivisitiamo la Certosa di san Lorenzo la più grande d’Europa sempre magnifica tra stucchi e decori barocchi con i suoi numerosi chiostri e la scala monumentale alla fine del percorso. Non serviva a niente solo apparenza per gli ospiti ma dice tanto su quanto erano ricchi i certosini. Si riparte e sosta notte all’area camper di San Gemini in provincia di Terni.
17/1
Oggi si rientra
SCHEDA DI VIAGGIO
Viaggio effettuato:Dal 28 dicembre 2018 al 17 gennaio 2019
Autori: Giuseppe e Daniela
Il veicolo: Arca
Km. Percorsi: 2815
Per la sosta: Camping Olimpia S.Flavia (PA) – Punta Piccola Park Porto Empedocle – Gigliotto Agriturismo Piazza Armerina – Camping Piccadilly Scicli – Noto Parking Noto – Ippocamper Siracusa – Camping Ionio Catania – Agriturismo Tre Santi Padula (SA)