Riceviamo e pubblichiamo con grande piacere questo bel diario di viaggio composto a Capodanno e dintorni dai nostri amici Giuseppe e Daniela con Camper Arca (che ringraziamo anche per le bellissime fotografie!!!). Buona lettura!
Anche quest’anno ci siamo presi un mesetto di riposo per visitare un po’ di Portogallo. Vari diari di viaggio ci hanno aiutato a preparare l’itinerario. Per le soste ci siamo serviti delle app: Park4night e Camper contact.
27/12/2019
Partiamo in mattinata da Mantova ma numerose code tra Arenzano e Savona ci fanno ritardare parecchio sulla tabella di arrivo e quindi ci fermiamo a St.Martin de Crau vicino ad Arles (parcheggio per 6 camper)
28/12
Riprendiamo il viaggio ma la sfortuna ci perseguita. Perdiamo circa due ore rimanendo fermi in autostrada a causa di un incidente e senza altre soste arriviamo a sera a San Sebastian. L’area sosta è piena e quindi ripieghiamo al camping Igueldo (€.23) a 7 km. dal centro
29/12
Il pullman passa a poca distanza dal campeggio e ci porta direttamente in centro. E’ una splendida giornata di sole e si apprezza ulteriormente la graziosa cittadina. Arriviamo alla spiaggia chiamata Concha che ricorda nella forma proprio una conchiglia. Rimaniamo meravigliati alla vista di diverse persone che fanno il bagno mentre su un’altra spiaggia numerosi surfisti tentano di cavalcare le onde. Pranzo e partenza per Bilbao. Arrivo all’area sosta Kobeta sopra una collina con veduta di tutta Bilbao sottostante. Fermata del bus vicino che ci porta in centro. La visita della cattedrale è a pagamento comunque ne vale la pena, passeggiata fino al mercato della Ribiera ed essendo domenica è aperto solo il piano terra con diversi bar che servono innumerevoli stuzzichini e rientro al camper per la cena.
30/12
Ritorniamo in centro per terminare il percorso. Stadio, chiesa di S.Nicola con un altare ligneo imponente, il ponte Zubizuri di Calatrava, il museo Guggenheim lungo il fiume con la sua architettura strabiliante tra pietra calcarea, pannelli di titanio e vetro, con la scultura Maman un grosso ragno un po’ inquietante e il cane Puppy alto 13 metri e realizzato completamente con fiori di diversi colori. Passeggiamo per il Casco Viejo la parte più antica tra palazzi e strette stradine, piccoli acquisti al mercato della Ribiera e rientro. Dopo pranzo ripartiamo con direzione Santander. Lungo la strada cerchiamo una rivendita di bombole di gas, qualche intoppo per la messa in opera ma finalmente arriviamo a Santillana del Mar, grazioso paesino medievale tra i più belli della Cantabria ben conservato ricco di ristoranti e negozietti. Notevole la Colleggiata di Santa Juliana. Dormiamo in un grosso parcheggio all’inizio del paese molto comodo.
31/12
Il tempo è sempre bello anche se è buio fino quasi alle 8.30. Foto di rito al paese e partenza per Comillas. Purtroppo essendo l’ultimo giorno dell’anno i musei sono chiusi anche se ci sarebbero diverse attrazioni da visitare tra cui uno denominato Il Capriccio di Gaudì e grazie alla gentilezza di un confinante con la villa ci fa vedere dal suo giardino l’esterno del palazzo. Riprendiamo il camper con meta S.Vicente della Barquero. Posto turistico, pranzo al ristorante “Al Pescator”con vista oceano (festeggiato in anticipo fine anno). Si riparte direzione Ribadeo. A Navia scaricato gratuitamente in area sosta vicino al campo sportivo e sosta notturna alla foce di un fiume con piccolo brindisi di fine anno.
1/1/2020
Al mattino uno splendido sole e un’altrettanta splendida vista sul mare cantabrico ci danno il benvenuto per un nuovo anno. In programma c’è la visita a Les Catedrais, un insieme naturale di rocce e grotte che durante la bassa marea è possibile esplorare a piedi. Purtroppo il mare invade ancora la spiaggia e ci accontentiamo di vederle dall’alto. Comunque il panorama d’insieme è meraviglioso e imponente. Durante il viaggio è scesa la nebbia che ci accompagna per un lungo tratto, quando riappare il sole vediamo finalmente ampie vallate, boschi e prati verdi, non sembra assolutamente di essere a gennaio. Ci colpiscono anche i tipici granai galiziani chiamati Horreos costruzioni in pietra poggiati su pilastri che venivano usati per conservare il raccolto e tenere lontani i topi.
Arriviamo a Finsterre e vediamo alcuni pellegrini che percorrono l’ultimo tratto del cammino di Santiago. Il posto è suggestivo e malgrado ci sia diversa gente si respira comunque una sensazione di grandezza e libertà forse è proprio per la sensazione di essere al punto più estremo del continente europeo e alla fine del mondo conosciuto nei tempi antichi. Purtroppo il tempo è nuvoloso e quindi niente tramonto sull’oceano perciò ce ne andiamo al camping As Canceles di Santiago de Compostela.
2/1
Dopo colazione decidiamo di non prendere il bus per il centro che dista circa due Km. ma avviarci a piedi illudendoci di partecipare al cammino dei pellegrini. Il paese è vecchiotto ma pulito, la cattedrale si presenta maestosa in una piazza con edifici altrettanto imponenti. Purtroppo l’interno è pieno di ponteggi e si riesce solamente a vedere la tomba di S.Giacomo. Molto ricca e con statue lignee dorate a grandezza naturale, non c’è coda e quindi la visita è molto breve. Ci dirigiamo al mercato rionale curiosando tra i vari banchi, sosta in un bar per una cioccolata e churros che a sera sono ancora solo sullo stomaco. Visitiamo poi la collegiata di San Martino. Meraviglioso l’altare ligneo con colonne tutte intarsiate e bellissimo il coro. Al piano superiore dal matroneo vista sull’altare dove domina la statua di S.Martino, un’antica farmacia e un altro coro ligneo raffigurante numerosi santi. Ci concediamo in una piccola trattoria un piatto di polpo alla galiziana, molto buono e pian pianino ce ne torniamo al camping.
Essendo ancora presto ci mettiamo in moto per avviarci a Braga in Portogallo. Qui c’è un’ora in meno dell’Italia, riprogrammiamo gli orologi e malgrado le coordinate per raggiungere un’area sosta vicino al Santuario ed essendo buio ci perdiamo e preferiamo fermarci in un parcheggio qualsiasi per la notte.
3/1
Ripartiti e con la luce del sole fatti diversi metri arriviamo al parcheggio che avremmo dovuto raggiungere la sera prima vicinissimo al Santuario di Bom Jesus. Io che sono pigra prendo la funicolare mentre Giuseppe sale a piedi la scalinata che porta in cima al Santuario. La chiesa non è niente di speciale ma la gigantesca scalinata barocca ai cui lati sorgono 14 cappelle con all’interno statue che raffigurano la via Crucis è monumentale. Seconda tappa Guimares cittadina patrimonio Unesco dove nacque il regno del Portogallo. Parcheggiamo sotto il castello che è veramente imponente e passeggiata sopra le mura, visita al palazzo dei duchi di Braganza (Paco dos Dugues). La residenza presenta enormi stanze arredate, soffitti a carena di nave, ricchi arazzi e una piccola cappella tutta in legno il tutto molto coinvolgente.
Pranzo e direzione Porto, campeggio Madalena fuori città ma con bus comodo per il centro. Dedichiamo poche ore alla visita in quanto è già buio, notiamo l’eccentricità della stazione ferroviaria le cui pareti interne sono ricoperte di azulejos.
4/1
Bus e arrivo al capolinea Trindade. Iniziamo gli assaggi di pastel de nata dolcetti che cercheremo continuamente in ogni città della vacanza in quanto buonissimi. Chiese con pareti esterne o interne ricoperte di azulejos, interni con altari grandiosi in legno dorato, magnifici palazzi, una libreria liberty dove perdersi tra libri purtroppo nessuno in italiano, la cattedrale con un chiostro rivestito di azulejos e una magnifica vista sulla città. Scendendo lungo il porto un via vai di gente, i locali con tavoli all’esterno, sole e una temperatura gradevole. Ci fermiamo a mangiare in un piccolo locale sul fiume a base di baccalà.
Visita alle cantine del Porto ma nessuno parlava italiano e quindi abbiamo rinunciato e fatto ritorno al camper per ripartire ed arrivare ad Aveiro in serata in un parcheggio vicino al centro.
5/1
Passeggiata nel centro città che paragonano a Venezia. A parte un unico canale navigabile che attraversa la cittadina e solcato da imitazioni di gondole che trasportano turisti niente l’accomuna. Acquisto del dolce tipico:ovo moles (tuorli d’uovo crudi e sciroppo di zucchero avvolti in un’ostia) non male e partenza per Costa nova do Prado. Bel paesino turistico, molto ordinato e con caratteristiche case dipinte a righe con colori pastello ad imitazione delle cabine del mare. Pranziamo in camper con un sole bellissimo e caldo. Continuando il viaggio un lungo percorso di dune e camminamenti in legno evitano di calpestare le stesse preservando l’ecosistema dell’arenile e dividono le spiagge dai centri abitati. Piccoli paesini con casette ad un piano con i muri ricoperti di maioliche . Arrivo a Coimbra in area sosta vicino al fiume. Passeggiata in centro, visita alla chiesa di Santa Cruz decorata all’interno di azulejos, maestoso l’altare e le cappelle laterali. Salita fino all’università abbastanza impegnativa
6/1
Risalita fino all’università la più antica del Portogallo e visita alla biblioteca Joanina con sale riccamente decorate in oro e legni pregiati, la cappella reale con le pareti rivestite di azulejos e un grande organo dorato e il palazzo reale adattato in seguito a sale scolastiche altrettanto sontuose. Il Duomo la cui facciata ricorda un palazzo normanno mentre l’interno è romanico con un bel chiostro. Come vedremo in seguito in ogni città portoghese c’è un caratteristico negozio arredato tutto a scatolette di vari pesci in conserva soprattutto di sardine e ci lasciamo tentare all’acquisto. Proseguiamo per Batalha per visitare il Monastero domenicano di S.Maria della Vittoria patrimonio Unesco. Meraviglioso, impossibile elencare tutte le bellezze da vedere tra cui il portale, la chiesa gotica ,il chiostro e la cappella incompiuta.
Poi Alcobaca il monastero cistercense S.Maria di Alcobaca anche questo patrimonio Unesco. E’ più spartano del precedente ma spiccano le tombe dei reali e la chiesa gotica pur nella sua semplicità. Tramonto sull’oceano a Nazarè purtroppo senza le famose onde, ma dal faro resta comunque un bellissimo spettacolo. Arrivo area sosta Obidos e cena al ristorante.
7/1
Visita ad Obidos graziosa cittadina medievale tutta di case bianche e circondata da mura merlate ben conservate. Bel panorama dall’alto del castello. Giornata di spiagge lungo la costa da Peniche con Capo Carvoeiro in giù. Passeggiata lungo le coste scoscese dove si infrangono onde tranquille e vicino al faro ci sono dei massi uno sopra l’altro che sembrano messi dall’uomo a formare strane sculture ma sono assolutamente concrezioni naturali modellate dall’acqua e dal vento. Pranziamo di fronte all’oceano e riprendiamo il viaggio, scendendo lungo la costa si incontrano grandi spiagge e case sparse. Poi vallate coltivate a vigneti.
Arrivo a Mafra in un parcheggio ( coord. 39,9340-9,3264) proprio vicino al palazzo. Oggi è martedì è chiuso ma dormiamo qui per essere già pronti all’indomani.
8/1
Visita all’imponente palazzo barocco che fu prima monastero e ospedale, poi palazzo reale, alla grande biblioteca rococò in cui vive una colonia di pipistrelli per salvaguardare i libri dagli insetti e all’annessa chiesa ma la nebbia all’uscita lascia vedere poco dei dintorni. Direzione Sintra sostiamo in parcheggio gratuito e abbastanza vicino alla fermata del bus che con un unico biglietto ci porta prima in centro a visitare il palacio National in stile medievale in cui spiccano due enormi camini bianchi mentre l’interno presenta numerose stanze decorate e spettacolari e poi di nuovo il bus ci porta al Palacio da Pena. Un’eccentrica costruzione eclettica dove si mescolano diversi stili architettonici ed è stato il rifugio estivo dei reali del Portogallo.
Visto il tempo nebbioso rinunciamo ad andare a Cabo de Rocha e ci dirigiamo verso Lisbona al camping Monsanto. Lavatrice e cena
9/1
Bus per Lisbona, un’ora di viaggio per traffico intenso e scendiamo al capolinea in Praca do Comercio grande piazza cui si affacciano palazzi imponenti e essendo la città fatta di salite e discese ci prepariamo mentalmente alla fatica. Prima occhiata alla stazione del Rossio, le porte d’entrata sono a ferro di cavallo e la facciata stile neo manuelino, poi visita alla cattedrale niente di particolare. Prendiamo il bus con formula hop on-hop off per 24 ore così da poterci spostare comodamente e scendere e risalire ai vari monumenti. Torre di Belem, il monumento delle Scoperte Geografiche, la chiesa con la tomba di Vasco de Gama, il monastero dos Jeronimos con una facciata spettacolare con le guglie slanciate verso il cielo ed un chiostro bellissimo. Sosta per un pasteis de Belem alla pasteleria più rinomata e dopo una bella coda finalmente tocca a noi ma sinceramente alla fine preferiamo quelle mangiate a Bilbao. Altra fila all’Elevador di Santa Justa struttura in ferro con all’interno un ascensore che ci porta ad una terrazza panoramica, è quasi il tramonto e la vista su Lisbona è magnifica. Passeggiata in centro guardando vetrine e rientro.
10/1
Seconda giornata a Lisbona. Tour ancora col il bus Hon off fino a Piazza di Spagna e discesa a piedi lungo il viale principale tra case e alberghi di lusso. Prendiamo un trenino a cremagliera “Ascensor da Gloria” che raggiunge il barrio alto e dal Miradouro di Sao Pedro ammiriamo un bellissimo panorama sulla città. Ci incamminiamo aiutandoci con due ascensori che arrivano quasi al Castello de Sao Jorge, piccola salita e passeggiata sulle mura del castello, caffè al bar attorniati da pavoni in libertà, altro panorama sulla città e in una parte della torre del castello è stata allestita una camera oscura con un sistema ottico di lenti e specchi che permette una visione a 360° della città in tempo reale. Purtroppo la spiegazione è in portoghese ma è comunque una novità interessante. Di fianco all’uscita un piccolo negozio vende pastel de Bacalanj (polpetta a base di baccalà e un simil gorgonzola) corredata da un bicchierino di porto il tutto servito con un originale piattino da asporto, naturalmente l’assaggio è doveroso. Con la metro andiamo nella zona nuova Parque das Nacoes dove si è svolto l’Expo 98. Colpisce soprattutto lo stile delle nuove costruzioni, la stazione progettata da Calatrava, la torre Vasco de Gama e il ponte a lui intitolato lungo 17 km. Giro con la telecabina sul fiume Tago per apprezzare al meglio il panorama sottostante. Riprendiamo il bus e con un giro lunghissimo ritorniamo al camping.
11/1
Partenza con direzione Cascais, giornata splendida con sole e cielo azzurro. Graziosa cittadina, pulitissima e molto turistica con belle ville e alberghi eleganti. Direzione Boca do Inferno dove le onde dell’oceano si insinuano nelle spaccature infrangendosi con forza creando grotte e anfratti spettacolari. Il viaggio continua attraversando una strada tra pini ed eucalipti molto suggestiva, si apre poi ad alture ricoperte di ranuncoli a formare un manto giallo che si staglia contro l’azzurro del cielo arrivando poi a Cabo de Roca la punta più occidentale dell’Europa .Passeggiata sulla scogliera, il panorama è immenso ma le onde gigantesche promesse non arrivano. Ripartiamo per pranzare in riva all’oceano a Gincho Beach , finestre del camper aperte e onde che si infrangono sulla spiaggia contornata da scogli e dune altissime dall’altra parte della strada.
Si ritorna direzione Lisbona e passato il ponte 25 aprile rotta Evora ed il paesaggio cambia completamente. Campi arati e numerose vigne con animali liberi al pascolo, boschi di sugherete, pini marittimi ed eucalipti panorama veramente riposante. Sui pali elettrici nidi di cicogne in quantità. Arrivo ad Evora parcheggio dietro un distributore vicinissimo al centro ma al mattino scopriamo un’area sosta con servizi a circa 1km. dal centro.
12/1
Visita di Evora costeggiando le mura che circondano la parte antica della città poi passando per Jardim Publico ricco di piante e ben tenuto, visitiamo la Cattedrale, il chiostro e salita alla Torre dove spazia un bel panorama e dall’alto riusciamo a vedere l’Aqueduto da Agua de Prata lungo 19 km costruito intorno al 1500 per fornire di acqua la città. Proseguendo arriviamo alla chiesa di San Francesco con una macabra cappella tutta ricoperta di ossa umane. Acquistiamo gli ultimi pastel de nata e ci fermiamo a pochi chilometri dal confine per l’ultimo pranzo in Portogallo. In Spagna ci accompagnano gli stessi panorami precedenti. Arrivo a Caceres cittadina Unesco all’area sosta Calle Lope de Vega. Piacevolissima città con il centro antico perfettamente conservato percorribile solo pedonalmente con bei palazzi e torri in stile medievale. Notevole la cattedrale in stile gotico con imponente retablo in legno di cedro. Dall’alto della chiesa il panorama ci immerge in un altro tempo
13/1
Il viaggio tra Caceres e Salamanca è noioso, il nulla per chilometri tra qualche bosco di sughero e pochissimi villaggi. Arrivo a Salamanca parcheggio vicino al Fiume e comodo alla città da dove si scorgono le guglie della cattedrale. Le due cattedrali comunicanti tra loro la Vieja romanica e gotica e la Nueva esterno gotico interno barocco magnifiche, i palazzi tutti in pietra chiara tra cui spicca la casa de las Conchas tutta adornata da numerose conchiglie ,Plaza Major uguale a quella di Madrid ma più grande, l’antichissima Università e il pregevole convento di S.Stefano. Alla sera cena a base di tapas e birra ammirando Plaza Major tutta illuminata.
14/1
Vigne e campi arati ci accompagnano verso Valladolid . Arrivo in parcheggio 5E./24ore vicino al centro. La solenne cattedrale mi lascia distaccata ma bella l’Università con pareti ricoperte a metà altezza di azulejos e quello che mi stupisce è l’entrata libera e nessuno che controlli. Bella la chiesa di S.Pablo ma parecchie sono chiuse. Grande mangiata al ristorante “El Figon de recoletos”la cui specialità è l’agnello cotto in modo particolare e consigliato da due nonni molto gentili che ci hanno accompagnato lungo un tratto di strada raccontandoci di conoscere alcune città italiane. Nel pomeriggio volevo vedere sia la casa di Cervantes ma era già chiusa che quella di Colombo ma apriva alle diciotto ed eravamo molto stanchi quindi rientro al camper a riposare.
15/1
Mattina dedicata tra spesa e lavanderia, oggi è anche il primo giorno di grande freddo e pioviggina. Arrivo a Burgos nel pomeriggio e parcheggiamo vicino al castello. Scendiamo la lunga gradinata che ci porta in piazza dove imponente e perfettamente conservata spicca la Cattedrale gotica…. è semplicemente magnifica, per fortuna l’audioguida è in italiano ed apprezziamo al meglio le varie meraviglie all’interno . Spostiamo il camper perché il posto ci sembrava troppo isolato per la notte e troviamo un parcheggio più in centro. Fa molto freddo e ci impigrisce per cui rimaniamo in camper.
16/1
Passeggiata in centro a Burgos, bella la porta detta Arco di S.Maria e l’imponente statua a cavallo del Cid Campeador nell’omonima piazza, spostiamo il camper per visitare il monastero di S.Maria Real di las Huelgas. Monastero femminile cistercense del 1110. Ospita una trentina di suore di clausura che occupano una parte non visitabile, ma quella praticabile (purtroppo la guida era in spagnolo)è molto interessante. La Chiesa in stile cistercense, pezzi d’arte di grande originalità tra cui un arazzo arabo in oro e argento, varie tombe dei re di Castiglia finemente decorate. Dopo il pranzo riprendiamo la via del ritorno.
Sosta a S.Jean de Luz dove all’inizio del viaggio non abbiamo potuto fermarci in quanto l’area sosta era piena. Ora riusciamo a trovare uno spazio e ci godiamo la visita del paesino con una temperatura piacevolissima. Il luogo è carino con alcune case a graticcio e la chiesa di S.Jean Baptiste molto particolare con soffitto a volta e balconi laterali in legno posti su tre piani e qui fu celebrato il matrimonio fra Luigi XIV e l’infanta Maria Teresa di Spagna. Passeggiata lungo la promenade fiancheggiando la spiaggia e le eleganti ville in riva al mare, tramonto sull’oceano.
17/1
Sveglia con la pioggia e tappa verso Carcassone. Piove ininterrottamente fino all’arrivo all’area. Finalmente smette e dopo una breve passeggiata su strada sterrata tra alberi di platano che costeggiano un torrente (il tutto molto romantico)si arriva alle mura della cittadella. Giro all’interno ma è tutto chiuso anche se il paese è ben conservato e rientriamo al camper.
18/1
Torniamo alla cittadella visitiamo la chiesa con belle vetrate ma il paese in questa stagione è proprio morto pochissime attività aperte e quindi ripartiamo per la Camargue. Arriviamo ad Agues Mortes nel pomeriggio parcheggiando in area sosta proprio accanto alle mura 22E/24 ore. La cittadina sorta tra paludi e saline è circondata da una lunga cinta muraria ed ogni tanto una porta ne interrompe la continuità. Con un unico biglietto si può visitare la Torre Costanza e fare il giro sui bastioni, il tutto molto avvincente. Giro per il paese e ci fermiamo a bere un succo e una birra e ci pelano, comperiamo un po’ di biscotti in un bellissimo negozio arredato con molteplici pasticcini e praline ai vari gusti e ci pelano e quindi ce ne torniamo al camper e dopo le foto di rito del tramonto sulla palude ceniamo e burraco serale.
19/1
Meta Le Lavandue che conosciamo ma ci piace molto ritornarci. Parcheggio in riva al mare molto mosso e dopo pranzo passeggiamo per il centro. Nel ritorno prendiamo una stradina che costeggia gli scogli bassi in riva al mare e ogni tanto gli spruzzi delle onde tentano di bagnarci. Volevamo passare la notte lì ma visto il tempo ci avviamo verso l’Italia considerando la nostra vacanza finita.
Sosta al camping Nervia di Camporosso e cena al ristorante a base di pesce
Bilancio del viaggio: tempo clemente quasi tutto il viaggio malgrado fossimo in inverno. Purtroppo ogni monumento o chiesa era a pagamento ma di fronte a certe bellezze non ci si tira indietro. I chilometri sono stati parecchi ma ha tutto funzionato alla perfezione anche le aree sosta sempre soddisfacenti. Alla prossima!