Un Carnevale di tutti e per tutti. E’ questo il leit motiv scelto dalla Pro Loco locale per questa edizione 2020 del Carnevale di Manfredonia. Eventi ed iniziative per tutti, che vi presentiamo nel dettaglio.
Domenica 23 febbraio: a partire delle ore 10,00 Gran Parata dei 12 Gruppi e “Sfilata delle Meraviglie”, alla quale parteciperanno 6 Istituti Comprensivi della città nonché gli alunni degli Istituti superiori e Gruppi spontanei. Nel pomeriggio si terranno iniziative a cura dell’AMA (Associazione Attiva Commercio e Turismo), quali apertura straordinaria delle proprie attività dalle ore 16,00 in poi. Inoltre, sempre nel pomeriggio, ci sarà animazione lungo le strade del Centro storico, il progetto Terra, che si svolgerà in alcune scuole. Dalle ore 17,00 in piazza del Popolo le officine del progetto Terra che suona, Terra che incanta, Terra che emoziona e Terra che motiva.
Dalle ore 18 avrà luogo lo spettacolo “Carnival Talent Show”, rivolto ai ragazzi tra i 16 ed i 24 anni, un progetto per la valorizzazione del bacino artistico del territorio con l’esibizione dei giovani artisti.
Martedì 25 febbraio: sfilata di gruppi mascherati nella “Golden Night” dalle ore 18,00 in poi.
Sabato 29 febbraio: sfilata della “Notte colorata” che coinvolgerà tutti i partecipanti, dalle ore 18,00 in poi
Domenica 1 marzo: serata conclusiva e premiazione dei gruppi
Qua il programma dettagliato: http://www.prolocomanfredonia.it/il-programma/
UN TERRITORIO RICCO DI STORIA E RISORSE TURISTICHE
La Cattedrale
L’antico Duomo dedicato a Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto (488-545), risale al XIV secolo. Costruito per ospitare la Cattedra Episcopale trasferita da Siponto, custodisce dal 1327 sacre reliquie, tra cui alcuni resti del corpo di San Lorenzo. Distrutto dai Turchi nel 1620, fu ricostruito più piccolo rispetto all’originale, a causa delle ristrettezze economiche in cui si trovò la popolazione dopo il saccheggio dei Turchi avvenuto nel 1620. Negli anni ’40 del ‘900, l’interno del Duomo è stato decorato dal pittore milanese N. Penati e nel 1966, venne trasformata l’originaria facciata laterale nell’attuale sistemazione.
Al suo interno sono conservate delle pregevoli icone:
– l’Icona della Madonna di Siponto, donata, secondo la tradizione, dall’imperatore Zenone al vescovo Lorenzo Maiorano, di fatto l’icona fu regalata dai Monaci dell’Abbazia di Santa Maria a Mare delle Tremiti, in cambio dello sfruttamento di una salina nel territorio di Siponto;
– la “Sipontina”,statua lignea di pregevole fattura bizantina, raffigurante la Madonna col Bambino in posizione frontale.
Singolare il retro della statua, contenente un incavo con simbolo un “Agnus”, nel quale probabilmente venivano conservati gli arredi sacri utilizzati per la Mensa sacra.
La Chiesa di San Domenico
La chiesa e l’annesso convento sono legati ai primi decenni della fondazione della città. Voluta da Carlo d’Angiò, la costruzione del Convento Regio e della Chiesa dedicata a Maria Maddalena, fu iniziata nel 1294, quando il sovrano donò ai Frati Predicatori un sito sul tratto costiero delle mura e finanziò l’opera con un fiorino d’oro a settimana. Distrutto durante il sacco dei Turchi e ricostruito nel ‘700, il Convento oggi è sede del Municipio, ma conserva le vestigia gotiche superstiti, come il grande arco ogivale verso il mare, impostato su enormi capitelli, il loggiato ed il chiosco con il pozzo centrale.
La Chiesa è esempio di sovrapposizione di epoche e stili, conserva la facciata romanica ed il portale gotico adagiato su due leoni e la cornice di un rosone.
L’interno è ornato con altari in stile barocco e tele secentesche e settecentesche.
L’Abbazia di San Leonardo
Fondata nel XII secolo in Lama Volara, di stile romanico con influssi bizantini, l’Abbazia è impreziosita all’esterno da una serie di culture e bassorilievi significativi della mistica medievale. Ha svolto per secoli il ruolo di accoglienza dei pellegrini che percorrevano la Via Sacra, qui si fermavano prima di affrontare la Montagna Sacra e la Grotta di San Michele.
Testimone della religiosità è il ricco portale nord effigiato con episodi biblici e antichi simboli cristiani. Il complesso si compone oltre che della Chiesa romanica, anche dell’Ospedale del 1327 e dei resti abbaziali.
All’interno dell’Abbazia, ogni anno da secoli, il 21 giugno, dalla rosetta posta sulla volta della navata centrale, penetra un raggio lumino e , nell’avanzare delle ore, si posa tra due colonne poste a nord, in pratica il raggio indica l’inizio del solstizio d’estate.
Ringraziamo per le belle fotografie la Pro Loco di Manfredonia e i suoi fotografi.