Di Tania Turnaturi
La Guida Sushi 2025 del Gambero Rosso torna a celebrare un cibo, il sushi (da “su” che significa aceto e “meshi” riso), che ha conquistato i palati di tutto il mondo. Dopo l’esordio nel 2021 e la pausa successiva di trasformazione dei ristoranti nipponici in Italia anche a causa della pandemia da Covid-19, questa nuova edizione era molto attesa. Tra sushi bar, insegne fusion, fine dining, osterie, take-away e delivery, la Guida del Gambero effettua una selezione accurata dei migliori luoghi dove gustare il cibo giapponese più famoso al mondo, con 223 indirizzi di insegne che hanno investito in qualità e innovazione, tra sapori autentici, ma anche contaminazioni più moderne, per un cibo sempre più popolare che continua ad attirare nuovi consumatori.
Le Tre Bacchette
Sono 32 le insegne di eccellenza riconosciute con le Tre Bacchette che offrono le migliori proposte di sushi, per la maggior parte a Milano da sempre aperta alle influenze internazionali e oggi capitale della cucina giapponese, essendo stata una delle prime località nel nostro Paese ad aprire ristoranti nipponici. A partire dal celebre Poporoya che apre nel 1989 con lo chef Hirazawa Minoru, detto Shiro, che pian piano è riuscito a vincere la ritrosia degli italiani per una cucina allora misteriosa.
Costituiscono una grande sorpresa, invece, regioni come la Puglia e la Campania, più legate alle tradizioni mediterranee che tuttavia, negli ultimi anni, hanno vissuto un incremento significativo di ristoranti di specialità giapponesi, spesso reinterpretate con un tocco locale. Assente il Molise.
“In questo volume ci sono tante storie di amore per la cultura nipponica, storie di giapponesi che hanno voluto trasmettere al nostro Paese la grande eredità gastronomica di cui sono testimoni e storie di italiani, folgorati dalla cucina del Sol Levante. La nostra selezione cerca di evidenziare le esperienze di eccellenza incentrate intorno al sushi” spiega Pina Sozio, curatrice della Guida.
Premio Speciale I Maestri del Sushi, con sponsor Kikkoman
È il riconoscimento alla carriera dei più grandi chef che hanno fatto scuola in materia di cucina giapponese: la Guida celebra 8 grandi nomi, con due nuovi ingressi, accanto agli storici milanesi già premiati nella prima edizione: Francesco Preite di Moi Omakase a Prato, un ambiente intimo ed elegante dove assaporare una fantastica cucina nipponica che ha trasformato la cittadina toscana in un punto di riferimento per gli amanti della tradizione giapponese in Italia; Ignacio Hidemasa Ito di Otoro81 a Napoli, protagonista di un vero e proprio polo del cibo e del benessere distribuito in 1200 mq nel centro della città con una cucina fusion di altissimo livello. Gli altri Maestri del Sushi a Milano sono: Haruo Ichikawa di Ichikawa; Masashi Suzuki di Iyo Omakase; Hirazawa Minoru di Poporoya; Ikeda Osamu di Shiro Poporoya; Wicky Priyan di Wicky’s Innovative Japanese Cuisine; Yoshinobu Kurio di Yoshinobu.
Gli altri Premi Speciali
La novità dell’anno con sponsor Mundi Riso assegnato ad Azabu10 a Milano, in zona Bicocca, aperto nella primavera del 2023, il locale del neanche trentenne Gianluca Arcieri è un tributo al pesce crudo, cotto e soprattutto frollato.
Valorizzazione del sake, con sponsor JFC è assegnato a due locali, Sakeya a Milano, uno dei templi italiani del sake con più di 150 etichette provenienti da 47 differenti prefetture e un menu con piatti di livello in abbinamento ai distillati ideati dallo chef Masaki Inoguchi, detto Masa; Hiromi – La Maison a Roma, nuovo progetto di una famiglia imprenditoriale che conta già diverse insegne di cucina e pasticceria nipponica in città e che propone una selezione di oltre 160 etichette di sake, cui si aggiunge anche un’interessante proposta di pairing con i cocktail, tra signature e classici.
Miglior servizio di sala va a Umi a Salerno, che è anche tra le eccellenze con le Tre Bacchette. Locale ispirato alle locande nipponiche, rivisitato in chiave elegante e moderna con arredi minimal chic, offre un servizio professionale e attento per una cucina tradizionale giapponese di qualità.
Miglior proposta di bere miscelato è per Moon Asian Bar a Roma, sul rooftop dell’Hotel Valadier, locale di gran classe per una cena, ma anche un aperitivo con una drink list, che propone tanti classici, ma anche diversi signature in chiave asiatica. Ugualmente interessante la pregiata carta dei sake.