Un territorio ricco di emergenze storico-culturali e ambientalistiche. Siti come Segesta, Selinunte, Marsala e ben quattro riserve naturali ne sono la testimonianza.
Trapani, antica ‘Drepanon’ (città a forma di falce) è bagnata da tutti i lati dal mare. La città, fin dalle origini, si è sviluppata attorno al suo porto, inizialmente come villaggio sicano e poi come borgo fortificato in cui per secoli hanno vissuto pescatori, commercianti, artigiani di diversa provenienza.
Il porto continua a esserne il cuore pulsante, trovandosi a ridosso del centro storico e dall’estrema punta rappresentata dalla Torre di Ligny, ultimo lembo d’Italia, dove è ubicato il Museo della Preistoria, attualmente chiuso per restauri, raggiungibile percorrendo una stretta via circondata dal mare. Interessante anche il Museo Pepoli che ha sede nel trecentesco convento dei Padri Carmelitani ampiamente rimaneggiato tra il Cinquecento e il Settecento.
Nelle numerose sale viene illustrato, insieme alle collezioni di pittura e di scultura, lo svolgimento delle arti figurative nel territorio trapanese, con particolare riferimento alle arti decorative e applicate nelle quali la città di Trapani ha sempre primeggiato soprattutto per quanto riguarda il settore delle opere in corallo, maiolica, oro, argento e della scultura dei presepi.
Il Museo è contiguo al Santuario della SS.ma Annunziata, dove è conservata e venerata la bellissima statua di marmo della “Madonna di Trapani”, opera concordemente attribuita a Nino Pisano (metà sec. XIV). Il trapanese è un territorio ricco di emergenze storico-culturali e ambientalistiche. A testimoniarlo ci sono, sotto il profilo storico-culturale, siti come Segesta, Selinunte, Marsala prospiciente l’isola di Mothia, Alcamo, Mazara del Vallo e altre piccole località.
Sotto il profilo ambientalistico, ci sono luoghi come la Riserva Naturale dello Zingaro, la Riserva Naturale orientata Saline di Trapani e Paceco, la Riserva Naturale dello Stagnone, la Riserva naturale orientata Bosco di Alcamo, le acque termali.
Cominciamo dalle principali località della provincia:
Segesta, fondata dagli Elimi, inserita in un sistema di dolci colline che racchiudono i suoi preziosi gioielli: Il Tempio dorico-siculo del V secolo a.C. e il Teatro Greco del II secolo a.C.
Il Tempio è un elegante edificio dorico dalle proporzioni di rara armonia ed è uno dei monumenti più perfetti a noi giunti dall’antichità. A circa 1.200 metri dal tempio ci sono i resti, anch’essi ben conservati, di un teatro. Fu eretto nel 430 a.C., in periodo ellenistico, ma sotto la dominazione romana. E’ costituito da un perfetto e vasto emiciclo di 63 mt di diametro sistemato su un pendio roccioso. Durante la stagione estiva il teatro diventa la “Scena millenaria per i classici del mondo” con la messa in scena delle tragedie greche e spettacoli teatrali.
Selinunte, colonne e rovine di colossali di templi greci si offrono alla visione incantata del visitatore. Una sorta di acropoli fondata nella metà del VII secolo a.c., Selinunte è tra i parchi archeologici più importanti del mediterraneo, con la più straordinaria raccolta di rovine, espressione più completa della civiltà Siciliota dei secoli IV e V a.C.
Marsala, l’antica Lilibeo, fondata dai Cartaginesi nel 397 a.c., ebbe un ruolo rilevante durante la dominazione Araba. Nel museo ospitato presso il baglio Anselmi è conservato il relitto di una nave Punica, unica imbarcazione lunga, cosiddetta “liburna”, appartenente al periodo classico.
Mothia, posta all’interno dello stagnone di fronte a Marsala, insiste in una area di circa 40 ettari. Molti i monumenti e i reperti archeologici, in particolare la necropoli arcaica del VIIVI secolo a C. e il “tophet” dove venivano sacrificati i bambini, la casa dei mosaici e il museo.
Alcamo, Il nome Alcamo ha origine araba, Manzil Alqamah, (Alqamahnome di un cocomero velenosissimo, Manzil-casale-stazione) sorto nel secolo XII lungo la via commerciale che da Palermo conduce alla costa.
Tra il secolo XV e il XVII lo sviluppo della città è dovuto all’insediamento di numerosi gruppi religiosi che spingono l’espansione oltre la cinta muraria. La città divenne dei Conti di Modica fino agli inizi del XIX; grazie ai numerosi resti di case signorili è tuttora visibile il carattere feudale. Nel settore monumentale è di grande risalto il Castello dei Conti di Modica, edificato nel sec. XIV, a pianta romboidale, con due torri quadrangolari e due cilindriche; sino ad oggi è possibile trovare, nella parte nord, le bifore in stile gotico. Alcamo è famosa per aver dato i natali a Cielo o Ciullo d’Alcamo, il poeta citato da Dante e al quale è attribuito il “contrasto” amoroso “Rosa fresca aulentissima” della metà del 1200.
Mazara del Vallo, la città vanta uno dei porti pescherecci principali d’Italia, e una produzione di vini pregiati. Qui si trova il museo del Satiro nella Chiesa di Sant’Egidio dove si può ammirare il Satiro danzante recentemente emerso dalle profondità marine.
Altre località che vanno visitate sono: San Vito Lo Capo antico borgo di pescatori. Vanta la spiaggia più bella e il mare più limpido d’Italia. Salemi dal cui Castello Normanno Garibaldi proclamò, con il tricolore in mano, l’avvenuta unità d’Italia il 14 maggio 1860, dichiarandone Salemi capitale. Custonaci, cittadina che nasce intorno alla fine del XVIII secolo, a seguito di iniziative borboniche di assegnazione delle terre incolte. Nei pressi si può visitare la Grotta di Scurati dentro la quale esiste un vero e proprio villaggio- museo delle tradizioni locali con case, negozi e stradine. Ogni anno, in occasione del Natale, viene allestito nella grotta un suggestivo Presepe Vivente
La provincia di Trapani è nota anche per le emergenze ambientali e naturalistiche che la distinguono. Per averne un’idea, basta pensare che è circondata da ben quattro riserve naturali che descriviamo brevemente di seguito.
La Riserva Naturale dello Zingaro, è la prima riserva istituita in Sicilia ed è un ambiente di un eccezionale interesse vegetazionale e floristico per la presenza di piante rare e animali non riscontrabili altrove nell’Isola. Perfettamente organizzata dal punto di vista della fruizione, la riserva è visitabile solamente a piedi non esistendo al suo interno strade carrabili.
La Riserva Naturale dello Stagnone, è la più grande laguna della Sicilia (oltre 2000 ettari). Ambiente di interesse straordinario all’interno della quale si erge l’isolotto di Mothia.
La Riserva naturale orientata Bosco di Alcamo, è ricoperta da una rigogliosa pineta ove residuano lembi di una antichissima sughereta. Ha assunto notevole importanza in quanto ricca di fauna stanziale. Le acque termali, che troviamo nella zona rientrano a pieno titolo tra le acque ipertermali sulfuree radioattive altamente mineralizzate, ricche di idrogeno solforato e di molti altri composti sulfurei. Esse sgorgano ad una temperatura di 46-47°C con una portata di 38 litri al secondo.