Tutto ciò che attende il viaggiatore nella capitale francese e nel Parco “Disneyland Paris”. Un anno di mostre spettacolari e di favolosi artisti
Parigi – “Midnight in Paris”, il film gran successo di Woody Allen che ha conquistato l’Oscar 2012 per la migliore sce- neggiatura originale, l’ho già visto e goduto tre volte. Parigi, invece, la conosco personalmente da oltre mezzo secolo. Nella Villle-Lumière arrivai da Ferrara per la prima volta in “Vespa” con mio fratello, per preparare il primo esame di Lingua francese all’Università.
Furono lezioni favolose, che dalla Citè Universitaire fuori Porte d’Italie, tracimarono subito nel cuore dellla “Ville lumière” sulle rive prima “gauche” poi “Droite” della Senna. Come il regista americano innamorato di Parigi nel suo ultimo film, in circolazione attualmente in 140 sale cinematografiche italiane, anche il vostro studente in Vespa ha fischiettato per un mese la famosa canzone di Cole Porter “I love Paris”, girovagando fra le brasseries più fascinose della capitale, perfette per un pranzo o una cena a base di “bloc de foie gras” , “plateau de fromages du terroir”e vini della Borgogna, del Bordolese o dello Champagne.
Tutto materiale che il nostro Woody Allen poteva offrire ai suoi protagonisti di “Midnight in Paris”, ma che il vostro studente in vespa ha potuto degustare qualche decennio più tardi. Parigi continua a far sognare con i suoi Champs Elysées popolati da camminatori indefessi, “flaneurs” (perditempo) impegnati a salire o scendere di negozio in negozio, consumatori di “brasseries” di ogni tipo, compresa quella lussuosa sui Campi Elisi, monumento storico aperta dalle 8 alle 2 ( nel senso di ora di colazione e di quella da letto).
Come nel suo film, l’americano Gil di Woody entra con rispetto da “Fouquet’s” e qui incontra lo scrittore George Simenon, gli artisti Orson Welles e Joséphine Baker, ma continua a ordinare il risotto come piace a a Robert Hossein poi i ravioli di astice di cui è innamorato Jean Todt, l’ex “mago della Ferrari”. Parigi non è soltanto sogno o romanticismo, gastronomia e gioia di vivere. Parigi è cultura, ed ecco le novità 2012 nei suoi musei. Al Louvre, uno dei massimi templi della cultura mondiale, fino al 25 giugno, strepitoso omaggio a Leonardo da Vinci, di cui sarà esposto il suo ultimo capolavoro, la “Sant’Anna con Vergine e Bambino”.
La rassegna leonardesca presenta anche schizzi, disegni, studi ed altri dipinti del massimo pittore e di suoi allievi, compresa la fantomatica “Gioconda gemella”, ultima scoperta del museo Prado di Madrid. Accanto ai Leonardo, anche opere del ‘500 e di Delacroix, Degas e Max Ernst, che hanno reso omaggio al genio di Vinci. Il tutto nella Hall Napoléon.
Reso omaggio al supremo artista italiano, i visitatori di Parigi meno tradizionali e più fantasiosi potranno aggirarsi nel nuovo Museo del “ Quay (corso) Branly”, per seguire le “Exibitions: l’invenzione del selvaggio: storie di uomini, donne e bambini provenienti da Africa, Asia, Oceania e America, esposti in Occidente in circhi, fiere, zoo, dal 16° al 20° secolo”. Aperto fino al 3 giugno. Inevitabile il passaggio artistico più tradizionale: al Museo d’Orsay, tempio degli “Impressionisti”, si esibiscono, fino al 1° luglio, i “Nus di Edgar Degas”, i più affascinanti “Nudi” provenienti dai più importanti musei del mondo.
Imperdibile!
Non poteva mancare un curioso omaggio alla cucina mondiale, ed eccoci, al Museo di arti asiatiche “Guimet”, davanti ad un centinaio di oggetti delle cucine orientali, molti a noi sconosciuti. Louis Vuitton e Marc Jacobs sono invece i protagonisti, al Museo delle arti decorative dal 9 marzo al 16 settembre, della cavalcata nella moda, fra storia e innovazione. I più giovani, invece, sono attesi, fino al 2 settembre, nello stesso Museo, da “ Le storie di Babar”, mostra insolita per celebrare gli 80 anni dell’elefantino più famoso.
La musica, invece, la fa da padrone al Museo dell’Orangerie, che dedica al musicista Debussy una rassegna collegata alla famosa serie delle Ninfee del pittore Monet. Fino all’11 giugno si possono ammirare le passioni artistiche del musicista francese: dipinti, disegni e fotografie. Dal 20 aprile al 20 agosto, l’ultimo invito artistico parigino è grandemente esotico e porterà i visitatori al Palais del Tokyo, che riaprirà a metà aprile dopo un grandioso ampliamento (da ottomila a 22.000 metri quadri espositivi), realizzato giusto in tempo per ospitare la Triennale d’arte contemporanea, fino al 20 agosto.
Nel regno di Topolino
Tutt’attorno alla capitale francese, decine di richiami piccoli e grandi, dalla Reggia di Versailles ai borghi e sobborghi resi indimenticabili da romanzi e film. Ma ci sono anche le strabilianti novità fanta-tecnologiche che richiamano annualmente milioni di visitatori da tutto il mondo. Fra le altre, parliamo, qui, del regno dell’”isola che non c’è”.
A Parigi basta un biglietto della RERlinea A, destinazione Marne La Vallée, per entrare, senza incantesimi, nel mondo della fantasia pura e nei sogni senza tempo. Per tutti i “Peterpan” del globo, l’isola che non c’è si chiama “Disneyland Paris” che, proprio quest’anno, per la precisione il 12 aprile, festeggia i suoi primi Vent’anni. Al suo quinto compleanno, ha trasformato il Castello della bella addormentata in una torta gigante. Per il suo decennale ha addirittura aperto il parco attiguo “Walt Disney Studios”, dedicato al cinema.
Ora prepara una festa lunga tutto un anno che prenderà il via, il primo aprile, tra strabilianti suoni e luci con lo spettacolo notturno “Disney Dream”, in un turbinio di effetti speciali e fontane musicali, o con la nuova parata “La magie Disney”, dove i personaggi di favole e fumetti indosseranno l’abito più magico. Sarà possibile anche abbracciare dal vivo il festeggiato Mickey che vi attende nel suo speciale camerino con abiti di scena ed oggetti con le orecchie. Il tutto senza svelare gli appuntamenti ancora “top-secret” (top come topolino).
E per dormire si può scegliere tra l’economico ”far west” dell’Hotel Cheyenne, magari accolti da un comodissimo “pagliericcio” in una finta prigione, e il lussuoso e incantato “Disneyland Hotel” con vista e accesso diretto al parco, oppure gli altri alberghi a tema a pochi passi dai due parchi. Anche la gastronomia è una magica favola: a Disneyland si può scegliere l’”Auberge de Cendrillon”, dove gustare le scarpette di cioccolata di Cenerentola o la zuppa fatta con la sua zucca, oppure, al “ Walt Disney Studios Park” trasformarsi in attore e pranzare direttamente sul set all’”En Coulisse Restaurant” senza dimenticare le cucine da tutto il mondo o gli spuntini veloci magari seduti in un fast food anni ’50 o in un saloon.
Info: Atout France, Ente del turismo francese in Italia, Via Tiziano 32, MIilano 20145 – Tel. 02 5848657 / 02 58486212; www.franceguide.com