Di Tania Turnaturi
Si è svolta a Firenze al Palazzo dei Congressi l’XI edizione del Salone Archeologia e Turismo Culturale, organizzato da Archeologia Viva (Giunti Editore), momento di esposizione e confronto delle iniziative legate al mondo antico e alla valorizzazione dei suoi giacimenti culturali, oltre alle tematiche sull’ambiente e turismo sostenibile, le politiche culturali e le scoperte che fanno la storia.
Piero Pruneti, ideatore dell’iniziativa e direttore di Archeologia Viva, così ha sintetizzato il focus della kermesse: “Il tema centrale è il pianeta e il professor Mario Tozzi ci esporrà il rischio che corriamo come homo sapiens. Riguardo le civiltà del passato, l’Egitto è il simbolo dell’archeologia, conosciuto fin dai banchi di scuola, ed esponiamo in esclusiva mondiale la ricostruzione della tomba di Nefertari che nella Valle del Nilo in Egitto è chiusa per motivi di conservazione. Altra tematica importante è il rapporto con i cosiddetti extracomunitari, che lavorano in Italia e a cui dobbiamo trasmettere il valore della nostra cultura e dei nostri beni culturali perché saranno loro, nel futuro, a gestirli e valorizzarli”.
La ricostruzione in scala 1:1 della “Sala delle Sette Vacche Sacre del Toro e dei Quattro Timoni Celesti” (Primo annesso laterale) della Tomba di Nefertari con la Grande Sposa Reale al cospetto delle divinità egizie, è a cura delle egittologhe Donatella Avanzo e Silvana Cincotti, che hanno illustrato ai visitatori il corredo iconografico. Proposto all’interno anche il percorso olfattivo creato dal maestro profumiere Meo Fusciuni, sulla scia dell’essenza di piante e materie prime usate nei rituali dei templi dell’antico Egitto.
La Valle d’Aosta, regione ospite, ha festeggiato i 2050 anni dalla fondazione di Augusta Praetoria con un ricco programma di convegni, spazi dedicati, degustazioni, performance folkloristiche.
Presentato il report sul Turismo Culturale 2025 di The Data Appeal Company, dal sales director Mario Romanelli, che misura l’andamento del turismo culturale elaborando i dati della piattaforma per destination marketing & management D/AI Destinations. Con un Sentiment dell’86%, le 10 attrazioni più recensite vedono al primo posto il Colosseo e altri cinque siti della capitale.
Il Salone ha ospitato a Villa Vittoria la III edizione del premio ACTA-Archeological & Cultural Tourism Award, attribuito dal Gruppo Italiano Stampa Turistica a coloro che si impegnano nella promozione e divulgazione del turismo culturale ed archeologico, con il patrocinio di Toscana Promozione Turistica. “È un premio che sollecita il mondo del giornalismo a lavorare seriamente” ha dichiarato Piero Pruneti.
Ideato da Clara Svanera, il premio è stato consegnato alla presenza di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Leonardo Marras assessore regionale al turismo della Regione Toscana e Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica.

“La cultura modifica gli assetti del richiamo turistico e tourismA, vetrina delle novità, modifica il profilo identitario dei luoghi. Il premio ACTA condensa il messaggio di tourismA, premiando chi si fa portavoce della bellezza del patrimonio culturale” ha affermato il presidente Giani. .
“Attribuire un riconoscimento a coloro che mantengono e promuovono i beni culturali d’Italia e del mondo significa per noi contribuire alla diffusione dei valori e saperi. Significa far conoscere luoghi da scoprire e tutelare, favorirne il rispetto, la valorizzazione e la fruizione, promuovere identità. In una parola, contribuire allo sviluppo di un turismo colto, diffuso e informato” ha dichiarato Sbrina Talarico presidente Gist.
Il Premio Migliore sito archeologico è stato attribuito alle Grotte di Pertosa-Auletta, ritirato da Maria Rosaria Carfagna, presidente Fondazione MiDA. Sito di straordinaria bellezza “olistica” di interesse archeologico e naturalistico, formato dall’erosione dell’acqua nel corso di millenni offre un affascinante viaggio sotterraneo, tra stalattiti, stalagmiti e formazioni rocciose. Le Grotte di Pertosa sono parte di un ecosistema ricco di biodiversità, ospitando diverse specie di flora e fauna, alcune rare o endemiche.
Come Miglior museo è stato premiato il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ponte tra culture, ma anche laboratorio di idee che si impegna attivamente a coinvolgere la comunità locale attraverso eventi, laboratori e attività didattiche, con l’intento di rendere l’archeologia accessibile a tutti. Il premio è stato ritirato da Daniela Costanzo, funzionaria archeologica del Museo.
Il premio per il Miglior articolo giornalistico è stato assegnato al giornalista Mauro Pigozzo per l’articolo pubblicato dal Corriere della Sera “Le sfingi di Covolo”, una delle meraviglie naturali, geologiche e archeologiche italiane, imponenti colonne di roccia che si ergono come sentinelle nel paesaggio montano veneto.
Il premio speciale al Miglior divulgatore patrimonio culturale è andato a Lucca Comics & Games che aderisce al panorama culturale italiano e mondiale come veicolo di creatività, diversità e interazione tra varie forme d’arte. La kermesse è un laboratorio di cultura globale, celebrando non solo il fumetto e il gioco, ma promuovendo un dialogo interculturale attraverso la condivisione di idee, stili e narrazioni, in un ambiente dinamico, stimolante e inclusivo. Il premio è stato ritirato dal direttore Emanuele Vietina.
Per il Miglior sito UNESCO il riconoscimento è andato al sito del Battesimo AL MAGHTAS (Giordania), classificato patrimonio Unesco dal 2015. Il sito riveste importanza storica ed ecumenica straordinaria, tradizionalmente riconosciuto come il luogo del battesimo di Gesù Cristo, meta di pellegrini di tutte le tradizioni religiose e luogo di unità e dialogo interreligioso, cui si aggiunge il valore archeologico e naturalistico. Destinazione strategica soprattutto nel 2025, anno del Giubileo. Il premio è stato ritirato da Nadia Pasqual, ufficio stampa Visit Jordan in Italia.

Il Premio speciale donne e saperi è stato assegnato al Museo della Paglia e dell’Intreccio di Signa, importante realtà per la preservazione delle tradizioni femminili legate all’artigianato del territorio che affonda le radici nella storia della comunità, dove le tecniche di lavorazione della paglia sono state trasmesse di madre in figlia. Il museo offre laboratori e attività didattiche per le nuove generazioni, valorizza il contributo delle donne e promuove un’identità culturale che affonda le radici nel passato, ma guarda al futuro. Hanno ritirato il premio Angelica Benelli, presidente associazione Museo Michelacci della Paglia e dell’Intreccio e Alberto Cristianini sindaco di Signa.