Oggi vi portiamo in Umbria, une delle tante bellissime regioni italiane che vi consigliamo di andare a visitare non appena ci saremo lasciati il periodo delicato alle spalle. Buona lettura!
A cura di Pier Francesco Gasperi
Acquasparta è nel cuore d’Italia in Umbria in provincia di Terni, proprio a ridosso della superstrada E45 (Ravenna Orte). E’ una vera sorpresa, fare una uscita dalla Superstrada per una sosta ed visita di qualche con un bel pranzetto o cena, visto che la cittadina è dotata di una stupenda area camper. Meritatamente fa parte dei Borghi più belli d’Italia. Di origine romana, il suo nome deriva dal latino Aquas Partas per via della sua posizione tra le fonti dell’Amerino e di Furapane nella Valle del Naia. Nel Medioevo Acquasparta faceva parte delle cosiddette Terre Arnolfe e, dopo alcuni passaggi a beneficio di signori ecclesiastici (fra cui anche il vescovo di Todi), fu ceduta alla famiglia Cesi che vi eresse l’omonimo palazzo (XVI secolo). La cittadina fu anche sede, agli inizi del Seicento, della ricostituita Accademia dei Lincei grazie all’interesse del duca Federico Cesi. Tutt’oggi si può ammirare la piazza restaurata davanti al Palazzo Cesi e le famose “terme amerino” che, secondo la leggenda, vennero fatte sgorgare da san Francesco intorno al 1200. Ogni anno si svolge la famosa “Rievocazione rinascimentale”, con spettacoli, taverne e gare tra le tre contrade. Nel periodo natalizio nelle date del 26 dicembre e del 1º – 6 gennaio ogni anno ad Acquasparta viene rappresentato il Presepe vivente per le vie del borgo. Un altro evento molto noto è il carnevale dei bambini che si svolge tutti gli anni nel periodo di carnevale.
Il palazzo Cesi è situato, sul luogo dell’antica rocca, in Acquasparta (provincia di Terni), nell’omonima piazza e fu edificato nel Cinquecento per volontà del porporato Federico Aquitani Cesi. Per secoli fu attribuito al Vignola, ma ormai è certo che il progetto fu realizzato nel 1561 da esponenti della sua scuola: Guidetto Guidetti, poi Giovan Domenico Bianchi. La nuova costruzione è notevole ed occupa un territorio della città notevole. Federico Cesi ricostituì, nel 1609, nel palazzo, l’Accademia dei Lincei, istituita a Roma nel 1609: lo scienziato vi morì il I agosto 1630. La costruzione è articolata nel sistema progettuale della piazza, della residenza signorile e della loggia. L’interno è riccamente decorato secondo la maniera tipica del tempo e i lavori furono eseguiti in due momenti: nel 1579 da Giovan Battista Lombardelli che eseguì la parte principale; tra il 1618 e il 1624 (anno in cui vi fu ospitato Galileo Galilei) il Linceo commissionò la conclusione degli affreschi a un pittore nordico e ad uno romano. L’immobile restò disabitato per tanti anni e fu recuperato dall’Università di Perugia che, nel 1973, lo riportò in agibilità, per utilizzarlo come sede di manifestazioni culturali. Nel 2013 è rientrato in possesso del comune di Acquasparta che, dalla primavera dell’anno successivo, dopo aver stipulato una convenzione con l’ateneo perugino, ha avviato un programma di ripresa e valorizzazione dello storico edificio.
Acquasparta riserva un’altra importante sorpresa costituita dai piaceri del palato diversi i locali di stuzzicheria e ristorazione ove si può apprezzare la cucina umbra, tra cui uno particolarmente apprezzato per il rapporto qualità prezzo veramente unico. Una vera sorpresa. Si tratta della Trattoria Il Mangiafuoco, già il nome è tutto un programma, un simpatico locale che si trova sull’ingresso della città in bella vista sulla principale strada d’accesso. Si possono gustare gli ottimi pici ed altre paste, cinghiale, capriolo e piatti particolari, con l’immancabile carne chianina dalle ottime costate alle tagliate ai sughi di carne. Tutto curato amorevolmente da cui traspare la vera passione per la cucine de la cura del cliente. La sorpresa più grande oltre che dall’ottimo pranzo o cena è costituito dal conti finale Solitamente per piatti tipici o chianina il prezzo è ragguardevole. Qui veramente siamo rimasti sorpresi. Il prezzo come si può definire politico e popolare, proprio come succedeva nelle vecchie osterie di un tempo. La soddisfazione di Mangiafuoco è quella di vedere i clienti che diventano amici soddisfatti e contenuti. Oltre all’ottima cucine la cordialità di Mangiafuoco e Signora sono davvero insuperabili. Da provare assolutamente. Si rammenta la possibilità di sostare nell’area camper attrezzata, comoda anche per una sosta tecnica. Facile da raggiungere da nord a sud e ben segnalata dalla superstrada E45 uscita Acquasparta.
Il presente articolo è tratto dalla nostra rivista GRATUITA Turismo all’Aria Aperta del Novembre 2017.