A cura di Franca Dell’Arciprete Scotti
Passeggiare seguendo i resti di una muraglia italica, ripercorrere le peregrinazioni di Dante tra Verona e Soave, lasciarsi incantare dalle raffigurazioni del Lago realizzate da Goethe, fino ad arrivare ai campi di battaglia contro l’esercito austriaco. Castelli e fortificazioni non mancano nel territorio veronese: tracce più o meno imponenti di storia economica, politica, culturale e artistica, disseminate in tutta la provincia ed entrate a pieno diritto anche nella sua conformazione paesaggistica. Una breve guida ad alcuni di questi monumenti, per essere pronti a esplorarli.
Ad esempio il Castello Scaligero di Malcesine, con il colore chiaro della torre principale in contrasto con il blu del Lago e del cielo, offre una incomparabile vista panoramica dalla piattaforma del “Rivellino” e dalla stessa torre.
Monumento nazionale dal 1902, il Castello ospita il Museo di storia Naturale. Nella “Sala Goethe”, che in precedenza era una polveriera costruita dagli Austriaci, sono esposte le immagini del lago e del Castello che Goethe stesso aveva realizzato durante il suo viaggio in Italia.
A Peschiera del Garda vale senz’altro una sosta per la visita alla città fortificata, dichiarata Patrimonio Unesco, mentre attraversando il Ponte di Castelvecchio si arriva all’omonimo Castello, uno dei punti di interesse da non perdere a Verona: oggi ospita il Museo civico, che conserva sculture, dipinti, affreschi e una collezione di armi esposta nella Torre del Mastio. Questa fortezza fu fatta costruire da Cangrande II della Scala ma al suo interno venne collocata, in tempi recenti, anche una statua del suo predecessore, Cangrande I, che aveva offerto ospitalità a Dante presso la sua corte durante l’esilio del Poeta da Firenze. Tra le torri del castello vi è anche un giardino pensile.
Con la caratteristica merlatura che svetta tra le colline dei vigneti, il Castello di Soave è una fortificazione costruita a scopo difensivo contro le incursioni degli Ungheri e vanta, dai suoi camminamenti, una splendida vista che arriva fino ai Monti Lessini.
Il presente articolo è tratto dalla nostra rivista GRATUITA Turismo all’Aria Aperta di FEBBRAIO.