A cura di Rosanna Ojetti
Dichiarata nel 1995 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, Ferrara è una splendida cittadina, uno dei luoghi d’eccellenza del Rinascimento italiano. Il suo centro storico medievale è uno dei meglio conservati e oggi la suggestiva fusione tra nuovo e antico è tale da renderla una delle città più artisticamente moderne d’Europa. I secoli di dominio della dinastia potente e illuminata degli Este hanno, tra l’altro, lasciato in eredità un patrimonio di inestimabile valore tutto da scoprire. La decadenza sotto gli ultimi Estensi, l’assorbimento poi nello stato pontificio (fine del XVI secolo) provocò successivamente il declino di questa città che durò fino al suo ingresso nel nuovo stato unitario. Un risveglio economico si ebbe alla fine dell’Ottocento quando nel Ferrarese fu impiantata su larga scala la bieticoltura e Ferrara divenne il principale polo saccarifero italiano. Il settore agricolo ha mantenuto nel tempo un peso rilevante nell’economia del territorio. Ma Ferrara è anche città di turismo culturale. E’ infatti sede, tra gli altri, di un Museo Archeologico Nazionale, di una Biblioteca Comunale Ariostea, del Castello Estense, simbolo della città,el ben noto Palazzo dei Diamanti e di un Teatro Comunale che risale agli ultimi anni del Settecento. Dunque ecco una realtà variegata, per un turista che voglia scoprire l’affascinante storia di questa cittadina immortalata dalla penna di Giorgio Bassani. La definizione di “città delle biciclette” lascia trasparire lo spirito di Ferrara, città dall’atmosfera rilassante grazie anche ai numerosi spazi verdi e alle sue strade vivibili anche a piedi. Un suggestivo itinerario da proporre è quello di raggiungere lungo corso Ercole I d’Este, una delle più belle vie “Porta degli Aungeli” da dove partono 9 chilometri di mura che abbracciano il centro storico e lungo le quali baluardi, torrioni, porte e orti cinquecenteschi si succedono a testimonianza delle diverse tecniche difensive elaborate nel corso dei secoli. Le mura, immerse nel verde, rappresentano un luogo d’incontro e di relax per i cittadini e per i turisti attratti dalla possibilità di “vedere” bellezze e rilassarsi Nel centro storico la Cattedrale di San Giorgio è un mirabile esempio di gotico del XII secolo. Una Cattedrale la cui bellezza lascia senza fiato per la luminosità dei marmi e le molteplici decorazioni. Lasciata la Cattedrale si raggiunge il Castello Estense affiancato da alcuni edifici in stile liberty, vero e proprio cuore pulsante della città, eretto per volere di Nicolò II d’Este nel 1385 e che testimonia in pieno il suo ruolo di reggia rinascimentale. Il Castello Estense è sede di una pregevole collezione di manufatti e di alcune opere di due grandi artisti originari di Ferrara quali Boldini e De Pisis. Si tratta di capolavori rimasti nascosti a seguito del terremoto del 2012 e ora restituiti al pubblico grazie alla loro esposizione nelle sale del castello.
Una visita è d’obbligo a Palazzo Schifanoia, eretto nella seconda metà del Trecento e ampliato sotto gli Este a metà del 1400, fulgido esempio di dimora estense destinata alla rappresentanza e agli svaghi di corte. Fra i tanti saloni da visitare da non perdere è quello celebre con il ciclo dei mesi.
Ferrara è anche città universitaria. Un posto d’onore lo merita a questo proposito la piazza del Duomo, luogo d’incontro di studenti, e le sue vie limitrofe affollate soprattutto il mercoledì sera nella speciale occasione del “mercoledì universitario”. A Ferrara la grande stagione culturale degli Estensi ha inizio nel 1391 con la fondazione dell’Università e crebbe a tal punto da rendere la città uno dei principali fulcri culturali europei. In città giunsero umanisti quali Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Tiziano, Mantegna e letterati quali Pico della Mirandola, Ariosto e Tasso che scrissero parecchie opere per omaggiare i duchi d’Este. Nel 1492 la città si ingrandì con l’opera urbanistica “Addizionale Erculea” ispirata da principi razionali tali da renderla una delle prime città moderne d’Europa. Il fiore all’occhiello dell’Addizione è indubbiamente Palazzo dei Diamanti, edificio composto da 8500 blocchi di marmo bianco striati di rosa e sporgenti, appunto come piccoli diamanti tali da creare effetti di luce suggestivi. All’interno il Palazzo presenta un cortile rinascimentale e al primo piano la Pinacoteca Nazionale che conserva opere di eccezionale valore. Un’esperienza particolare e mistica è la visita al Cimitero Ebraico che racchiude molto della storia di Ferrara. Qui si trovano la tomba di Giorgio Bassani che, di famiglia ebrea è vissuto a Ferrara fino al 1943, ha narrato spesso in chiave autobiografica la persecuzione della sua gente durante il fascismo, e quella dei Finzi Magrini cui lo scrittore si ispirò per la storia della famiglia Finzi Contini.
GASTRONOMIA
La gastronomia ferrarese è fortemente legata alla presenza della Corte Estense che considerò per lungo tempo la città luogo d’eccellenza per la ricerca culinaria del tempo. Oggi la cucina ferrarese affonda le sue radici in una grande quantità di piatti tipici, sintomi di come l’arte culinaria abbia sempre avuto un ruolo di primo piano per il territorio, ma soprattutto di una cucina fatta di ingredienti semplici e genuini. Quasi tutti i primi piatti hanno una caratteristica comune: la presenza della pasta sfoglia. Alcune proposte: i cappellacci alla zucca, così chiamati perché ricordano la forma del cappello dei contadini, il tortino di zucca con scaglie di grana, i tortelli alle ortiche ripieni di ricotta. Quale secondo piatto come non citare la famosa salama da sugo dal sapore intrigante, fiore all’occhiello dei piatti tipici ferraresi, risalente addirittura alla corte estense. E per accompagnare il tutto i vini proposti dall’Enoteca Estense al Brindisi, considerata una delle più antiche poiché risale al 1435, che “trasuda” rinascimento a tutti gli effetti. Tra i suoi avventori più illustri Benvenuto Cellini, Ludovico Ariosto e Torquato Tasso. L’arte, la cultura, l’atmosfera e la sua gastronomia: insomma in ogni sua pietra Ferrara custodisce una bellezza struggente, antica e unica, come se per qualche arcano mistero fosse stata risparmiata dallo scorrere del tempo!
Il presente articolo è tratto dalla nostra rivista GRATUITA Turismo all’Aria Aperta dell’Aprile 2017.