Nel cuore della città un incomparabile complesso architettonico è inserito tra i monumenti patrimonio mondiale dell’umanità Unesco.
Destinazione ideale per una gita in Provenza, nobile città medievale, cuore della cristianità in un secolo delicato e cruciale, Avignone si presenta oggi nel suo dipartimento di Vaucluse come una città solenne e nel contempo disinvolta, ricca di cultura e di arte di vivere. Con un ponte da leggenda e il famoso Palazzo dei Papi, le mura intatte dei palazzi del diciassettesimo e diciottesimo secolo in tutta la città vecchia, giardini ariosi, chiese e musei di incredibile bellezza, Avignone sorprende i visitatori anche per l’atmosfera rilassata che vi si respira.
Passeggiare nella città vecchia è nello stesso tempo un’attività piacevole e culturalmente intrigante. Si alza lo sguardo su monumenti che trasudano storia e vengono alla memoria momenti fondamentali della storia d’Europa: non solo lo spostamento del Papato ad Avignone durante il 1300, ma anche le vicende personali, sentimentali e poetiche di Francesco Petrarca. Qui, nella cattedrale di Avignone, il poeta conobbe Laura, divenuta per lui sinonimo stesso dell’amore e della dedizione assoluta.
Poco lontano da qui, vicino alla fonte di Vaucluse, il poeta la rivide con i capelli sciolti e la immaginò cosparsa di una pioggia d’oro, dedicandole una delle sue poesie più celebri. Ma torniamo in città senza farci distrarre troppo da memorie letterarie e percorriamo un itinerario ideale che tocca tutti i monumenti principali di Avignone. Innanzi tutto i due luoghi dichiarati “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO: il Palazzo dei Papi e il Ponte Saint Bénezet.
Il Palazzo dei Papi è il simbolo della potenza dell’Occidente cristiano nel XIV secolo. Edificato in meno di vent’anni a partire dal 1335, rappresenta l’opera di due papi, Benedetto XII e il suo successore, Clemente VI, durante il periodo passato alla storia come “Cattività Avignonese” per indicare l’esilio del Papato da Roma, sua sede storica. Il complesso è il più importante palazzo gotico del mondo (basti pensare che occupa 15 000 metri quadrati di superficie, pari a 4 cattedrali gotiche), e offre ai visitatori più di venti aree, dove si sono svolti eventi che hanno avuto ripercussioni a livello mondiale, tra cui gli appartamenti privati dei Papi e i meravigliosi affreschi eseguiti dall’artista italiano Matteo Giovannetti.
Il complesso presenta una teoria di torri, corti, appartamenti, cappelle costruite intorno alla chiesa di Notre Dame de 54 TURISMO all’aria aperta Doms che si distingue per l’unità architettonica unica nel suo genere. Tutto cominciò all’inizio del XIV secolo, quando durante terribili scontri all’interno della cristianità, con Roma sottoposta a lotte intestine e il papato in difficoltà nei suoi rapporti con il re di Francia, fu eletto papa il francese Clemente V, allora arcivescovo di Bordeaux, che decise di non recarsi nella sede tradizionale, ma di istallarsi in maniera provvisoria ad Avignone. Era il 1305. Il papato rimarrà ad Avignone fino al 1377, ospitando 7 papi e 3 antipapi. In questi anni la piccola, tranquilla Avignone divenne improvvisamente il centro del mondo cristiano, richiamando politici, artisti, banchieri, in grado di trasformare l’antico palazzo episcopale in una residenza adatta al papato.
I lavori del “palazzo vecchio” di Benedetto XII iniziarono nel 1335 con la costruzione del mastio all’esterno del palazzo, noto come “la Tour des Anges”a; fu quindi costruita la Grande Cappella, parallela alla Cattedrale Notre-Dame des Doms. Dal 1338 al 1342, vennero demolite e ricostruite le varie ali del palazzo, situate attorno ad un chiostro fiancheggiato da due potenti torri, che creavano l’impressione di un’austera e potente fortezza. Nel 1342, dopo la costruzione della Torre Garde-Robe, addossata al lato meridionale della Torre des Anges, Clemente VI intraprese nel 1344 “l’Opus Novum”, dalla sala della Grande Audience, sormontata dalla Grande Cappella. La costruzione dell’ala dei Grands Dignitaires, a squadra, ha creato un ampio ed imponente Cortile d’Onore.
La volontà di difesa divenne meno visibile, le facciate più eleganti. All’interno, abbondano volte ad ogiva e sculture. In questo ambiente lavorò sin dal 1343 Matteo Giovannetti, pittore viterbese, dirigendo artisti venuti da tutta Europa e in meno di trent’anni Avignone divenne una delle più belle corti d’Europa. Dopo la partenza dei Papi, la Città Stato di Avignone ed il Comtat Venaissin rimasero di proprietà della Santa Sede ed il Palazzo servì da residenza a legati e a vicelegati italiani fino all’annessione di questi territori alla Francia, nel 1791, durante la Rivoluzione. Saccheggiato durante questo periodo di disordini, fu quindi utilizzato come caserma fino al 1906, quando, ritornato alla città di Avignone, cominciarono i restauri.
Nel 1995 il Palazzo e il centro storico di Avignone sono stati classificati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Se è vero che il Palazzo dei Papi accoglie più di 650.000 visitatori all’anno e fa parte dei 10 monumenti più visitati di Francia, bisogna però dire che il periodo di maggior richiamo è senz’altro la stagione estiva, quando si svolgono nel Cortile d’Onore del Palazzo le rappresentazioni del Festival di Avignone, fondato da Jean Vilar nel 1947. Il Palazzo dei Papi di Avignone non è solo storia e cultura, ma anche piacere del gusto e della gola.
La Bottiglieria del Palazzo dei Papi, situata nella sala dell’artiglieria, offre dal 1999, una selezione di circa cinquanta tipologie di vini e uno spazio conviviale nel quale i sommeliers sono a disposizione 365 giorni l’anno. I vini prodotti sulle rive del Rodano sono rinomati fin dal Medio Evo, e hanno conquistato un posto di rilievo tra i grandi DOC francesi. La Bottiglieria del Palazzo dei Papi è sostenuta dall’Interprossion dei vin DOC Côte du Rhône e Vallée du Rhône, di cui Avignone è la capitale e offre degustazioni e possibilità di acquistare i migliori vini del territorio Côtes du Rhône a prezzo di produzione. C’è anche un Palazzo segreto: ogni sabato e domenica, da settembre a fine maggio, è possibile fare una visita guidata appassionante di luoghi solitamente chiusi al pubblico.
Un’occasione per ammirare gli scavi più recenti, apprezzare la tranquillità dei giardini nascosti, entrare nell’intimità della vita dei pontefici che hanno soggiornato qui. Un brunch, accompagnato dai vini delle Côtes du Rhône verrà servito sulla terrazza dei Grandi Dignitari. Il sabato alle 12h30 e la domenica alle 10h30 (Prenotazione obbligatoria).
Palazzo dei Papi www.palais-des-papes.com
Dopo la pausa golosa, ecco a pochi passi dal Palazzo/Fortezza, i magnifici giardini nel rocher des Doms, da cui si gode un panorama straordinario sul Ponte di Avignone, il Rodano, la vigna du Pape. Qui si comprende come Avignone offra una ambiente architettonico unico, classificato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità: l’insieme é costituito da Pont Saint-Bénezet, Remparts, il Museo del Petit Palais, la Cathédrale des Doms, i Giardini des Doms e da impressionanti muraglie su cui si stagliano le quattro gigantesche torri del Palazzo dei Papi.
Ovviamente tutti riconosceranno nell’antico Pont Saint Bénezet, il “Pont d’Avignon” reso celebre dalla popolare canzone. Ma non tutti sanno che questo ponte sul Rodano, durante il periodo del papato, collegava il palazzo alle residenze cardinalizie costruite al di fuori delle mura vere e proprie del palazzo. Per chi vuole poi rifugiarsi negli interni, ecco le ricche collezioni dei musei avignonesi, testimonianza della magnificenza conosciuta dalla città con l’istituzione del Papato. Il Museo del Petit Palais, all’interno di un’antica casa arcivescovile dell’epoca di Papa Giovanni XXII (inizio XIV secolo), ospita la collezione Campana di pitture italiane del Medioevo e del Rinascimento.
Nelle sale del Museo Calvet è esposta una collezione di Belle Arti con opere di Soutine e Manet, mentre il Museo Angladon, che si trova in un hotel particulier della città vecchia, presenta al pianterreno i capolavori del XIX° e XX° secolo (Degas, Van Gogh, Cézanne, Picasso) e al primo piano le collezioni di oggetti d’arte, mobili e quadri dei grandi maestri.
www.petit-palais.org www.musee-calvet-avignon.com www.angladon.com www.avignon-tourisme.com
Paradisi naturali Dalla cultura alla natura. Nei dintorni di Avignone si distendono due magnifici parchi naturali. Il Parco Naturale Regionale del Queyras si estende in sette comuni tra i quali Saint-Véran, il comune più alto d’Europa. Incuneato verso la frontiera italiana, il parco offre un tipico paesaggio montano e paesi tra i più belli delle Alpi, dalle tradizioni culturali molto forti.
Nel suo territorio si trovano le pendici del Monviso, la cui vetta è sul versante italiano. Il territorio è oggi conosciuto soprattutto per le possibilità di sport all’aria aperta, sci in inverno ed escursioni a piedi in estate. Un capitolo a sé merita il ciclismo: nel parco si trovano infatti due dei passi alpini più celebri del Tour de France, il Colle dell’Agnello verso l’Italia e il Col de l’Izoard verso Briançon.
Il Parco Naturale del Luberon, inserito nella Rete Mondiale di Riserve della Biosfera dell’UNESCO, comprende 72 comuni nel dipartimento di Vaucluse e Alpi d’Alta Provenza, e ospita 1.500 specie vegetali, 135 specie d’uccelli, 2.300 specie di farfalle: il parco del Luberon, in un’area fortemente abitata, presenta una grandissima varietà di territori, flora, fauna. Lungo le pendici del Massiccio del Luberon si succedono ambienti diversi: garrigue (macchia mediterranea), praterie alpine, boschi di querce e larici, falesie e gole scavate da fiumi impetuosi rappresentano un territorio di passaggio tra gli ultimi anfratti alpini e le pianure provenzali.
www.parcluberon.fr www.hautes-alpes.net
Aree di sosta: www.provenceguide.it/campingavignon/avignon/detail.aspx
Tra arte e tecnologia
La regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra è un vero e proprio museo a cielo aperto. Ecco allora l’ultimo ritrovato della tecnologia: l’applicazione GalleryPaca, disponibile gratuitamente in italiano e scaricabile per iPhone e Android, che offre un itinerario a scelta tra i 50 luoghi che hanno affascinato i grandi maestri. La forza e lo splendore della natura, l’intensità della luce, la brillantezza dei colori hanno reso questa regione il luogo dei “pittori di paesaggio”, come Cezanne, Dérain e Van Gogh. L’applicazione può dunque aiutare ad organizzare il proprio viaggio sulle orme degli artisti, mostrare le opere pittoriche legate all’itinerario che si sta percorrendo, sentire spiegazioni sulle opere e scoprirne i segreti. Tra gli itinerari previsti c’è anche Il Palazzo dei Papi ad Avignone, collegato alla omonima opera di Signac del 1909.
Testo e foto di Franca Dell’Arciprete Scotti