Tra le esperienze imperdibili di una vacanza tra le Dolomiti Bellunesi, c’è quella di dormire in rifugio, molto più vicini al cielo di quanto siamo generalmente abituati. Di solito, la notte in rifugio si trascorre d’estate, a conclusione di una più o meno lunga camminata a conquistar vette.
Una buona parte dei rifugi dolomitici sono in effetti chiusi, durante l’inverno, perché l’accesso è difficoltoso o impossibile a causa della neve.
Alcuni rifugi, però, riaprono anche con il freddo, proprio per approfittare della bellezza delle cime dolomitiche innevate: sono spesso rifugi a portata di automobile o funivia.
Per rendere addirittura perfetta l’esperienza invernale in rifugio, alcune strutture del Bellunese si sono dotate di sauna… il paradiso, dopo una lunga giornata sulle piste da sci o dopo ore al freddo, nella meraviglia cristallizzata dei Monti Pallidi.
La sauna più alta delle Dolomiti è a 2752 metri sul livello del mare, ed è una sauna panoramica. Il rifugio Lagazuoi se ne sta altissimo sopra Cortina d’Ampezzo, tra i parchi naturali di Fanes e Sennes, al confine con il Trentino Alto Adige, e dalla sua terrazza esterna si gode di una vista magnifica – non a caso qui si organizzano diversi corsi e set fotografici.
Quassù dove cento anni fa soldati da ogni parte d’Italia combatterono terribili battaglie (contro il freddo, anche), sono disseminate un po’ ovunque le tracce della Grande Guerra: d’estate si possono percorrere, meglio se in discesa, le gallerie del Lagazuoi, ma d’inverno si sale e si scende solo con la funivia del passo Falzarego (l’ultima salita è alle 16,40).
Può essere un’idea arrivare in rifugio dopo una giornata trascorsa con gli sci ai piedi – qui siamo nel paradiso della discesa, tra la conca Ampezzana e la Val Badia – proprio quando il sole comincia a calare, per godersi il tramonto dalla cima del Lagazuoi, e ammirare la reazione cromatica delle cime al modificarsi delle tinte del cielo.
Volendo (e prenotandosi per tempo), si può vivere un tramonto sulle Dolomiti al calduccio, nella sauna panoramica del rifugio: una botte di legno con vista sulle vette squadernate ai piedi del Lagazuoi. D’inverno è ancora più bello rifugiarsi in questo bozzolo caldo, mentre tutto attorno sono cumuli e cumuli di neve e i cieli di fine giornata infiammano le montagne che brillano di neve.
Contatti:
Tel: 0436-86730 / 340-7195306
Web: www.rifugiolagazuoi.com
Al rifugio Scoiattoli l’area benessere si trova direttamente sotto il cielo, a 2255 metri di quota. All’aperto: ed è particolarmente apprezzata proprio d’inverno.
I gestori del rifugio hanno installato una grande vasca in legno d’abete appena fuori della struttura ricettiva: allo Scoiattoli si sta perciò in ammollo – sorseggiando champagne, se lo si desidera – sotto il cielo stellato, e se si allunga la mano si tocca la neve, tutta attorno.
Naturalmente, l’acqua della vasca è riscaldata grazie a una stufa a legna, perciò è davvero possibile trascorrere il tramonto e poi l’inizio della notte all’aperto, senza patire il freddissimo dell’inverno a queste altitudini. Il rifugio si trova proprio sulle piste da sci, perciò è la meta naturale di tanti appassionati di discesa, che non chiedono di meglio che continuare a stare all’aria aperta e guardare le magnifiche Cinque Torri immersi fino al collo nell’acqua calda… Anche lo Scoiattoli domina la conca Ampezzana, come il Lagazuoi, e si raggiunge con la seggiovia Cinque Torri, al passo Falzarego.
Contatti:
Tel: 0436-867939 / 333-8146960
Web: www.rifugioscoiattoli.it
Al rifugio Staulanza, ai piedi del massiccio spettacolare del Pelmo, ci sono sia la sauna a botte che la tinozza finlandese: perciò, dopo una giornata di discese nel comprensorio dello Ski Civetta, si ha anche qui l’imbarazzo della scelta.
Il rifugio Staulanza si trova sulla strada, proprio in cima al passo omonimo che collega lo Zoldano alla Val Fiorentina. È quindi facilmente raggiungibile in auto, ed è un’ottima base di partenza per qualche giorno di sciate. In rifugio è anche possibile noleggiare le racchette da neve, e ne vale la pena, perché quest’area attorno al Caregon del Padreterno (così si chiama anche il Pelmo, il trono di Dio) è davvero mozzafiato.
Ogni giovedì dal rifugio parte una camminata notturna con le ciaspe: alla luce delle torce frontali e della luna, lontani dalla pazza folla delle piste da sci di giorno, i gestori del rifugio accompagnano i visitatori a scoprire l’inverno delle silenziosissime notti dolomitiche, e poi li accolgono, al rientro, con una rinvigorente cena a base di specialità della cucina ladina.
Contatti:
Tel: 0437-788566 / 388-7900120
Web: www.staulanza.it