Vi proponiamo oggi questo articolo che vuole essere un grandissimo tributo affettivo a quella che è da sempre una grande passione degli italiani: la bicicletta. Uno sport, un mezzo di trasporto, un modo per distrarsi, socializzare e fare turismo. In attesa di pter tornare tutti insieme a divertirci e scorazzare in libertà.
A cura di Salvatore Braccialarghe
Alzi pure la mano chi non ha mai desiderato di possedere una bella bicicletta, una di quelle che – fin da bambini – ci hanno fatto sempre sognare… E, oggi come ieri e soprattutto nelle prime fasi di questa passione, non ha alcuna importanza il modello, la marca, la leggerezza, i materiali o la sua stessa tecnologia: ciò che conta è soprattutto quel rapporto d’amore che ciascuno di noi è oggi (ed è stato ieri) capace di instaurare con questo “cavallo di ferro”, così come lo chiamavamo noi bambini in quegli anni ormai perdutamente lontani! Oggi, da adulti, purtroppo abbiamo dovuto abbandonare quel sogno, relegandolo solo al mondo dei ricordi, anche se mai dimenticato del tutto. Ed allora basta una bella giornata di sole, una strada pianeggiante (gli anni e la pancetta si fanno sentire sulle due ruote), un minimo di “gamba buona” (come si dice tra appassionati) e via verso una bella sgambata nel verde, lontano dal traffico smodato delle nostre città, oltre che dal suo maleodorante smog. E così riscopriremo quella piacevole sensazione di essere noi quel “motore” che ci permette di muoverci, senza emettere alcun scarico inquinante, né di aver bisogno di fare rifornimento: basta, per questo, qualche buon panino e – magari – un buon bicchiere di vino! E così pedalando alla cadenza che per noi è la più corretta, potremo goderci nel silenzio più assoluto quel dolce rumorio prodotto dallo scorrere della nostra catena sui denti del cambio… Insomma piacevolissime sensazioni che possono, ancora oggi, farci innamorare (di nuovo?) di questo veicolo a pedali, splendido e versatile nella sua essenziale semplicità: un telaio leggero, due ruote, due pedali, una catena, un manubrio e un sellino.
Forse troppo poco per correre verso l’ebbrezza dei grandi passi dolomitici, ma molto (anzi tutto il necessario) per una bella passeggiata sul mare, magari nelle prime ore di una mattinata assolata o nella luce calda e avvolgente delle ore del tramonto. Da soli o in compagnia, perché la bici sa vestire perfettamente anche i panni perfetti di uno strumento, simpatico e innocente, nel favorire nuove amicizie, nel rendere possibili conoscenze e approcci anche insperati. Poi noi tutti siamo sempre pronti ad entusiasmarci per ogni grande classica del ciclismo e poco importa che si tratti di una corsa in linea, come ad esempio la classica Milano-Sanremo, o di un Giro o di un Tour a tappe: l’entusiasmo è quello testimoniato dalle decine di migliaia di appassionati che si assiepano lungo le strade per ore, per vedere transitare, in un attimo, il folto gruppo di corridori.
E già perché il ciclismo sa interpretare sia il ruolo di sport individuale che quello, altrettanto affascinante, di sport di squadra e di gruppo: perché, alla fine, l’importante è pedalare, pedalare e pedalare ancora! Qualcuno lo fa con tutte le sue forze, impegnandosi allo stremo delle sue forze per vincere la fatica che gli attanaglia i muscoli e gli annebbia la testa, altri lo praticano con un’innata e tranquilla pedalata, ammirando il paesaggio che li circonda, ascoltando il cinguettio degli uccellini, rialzandosi dai pedali magari per fare una telefonata urgente, concedendosi tutte le pause che il nostro scarso allenamento alla fatica finisce con il richiedere… Ma l’importante è trovare la voglia di inforcare la nostra bici e decidere se svoltare a sinistra o a destra al primo bivio che incontreremo: e magari lì, dopo quella svolta, troveremo altri amici con cui potremo pedalare o potremo ammirare un panorama semplicemente spettacolare, magari in solitudine.
Tutte queste emozioni e queste sensazioni sono solo alcune delle tante che ciascuno potrebbe declinare, ma si tratterebbe solo di esperienze assolutamente uniche e del tutto personali. Nessuna perplessità però: se fossimo alla ricerca didati ed elementi che ci potessero permettere di valutare in modo più compiuto il “fenomeno bicicletta” allora avremmo a disposizione una serie di dati ufficiali ed incontrovertibili su questo straordinario mondo. Ed ora proviamo a illustrarvene alcuni. La Federazione Ciclistica Italiana pubblica una raccolta di dati statistici relativi all’attività federale, aggiornati alla stagione 2016. E’ da notare come, in quell’anno, i tesserati ammontassero ad oltre 110.000 e, di questi, quasi 15 mila fossero quelli iscritti nella categoria dei “giovanissimi”. Nello stesso anno il tesseramento femminile faceva registrare oltre 74.000 donne, di cui oltre 2000 erano quelle iscritte come “giovanissime”. Come ben sappiamo, anche grazie al clamore suscitato dalle splendide prestazioni dei nostri atleti alle recenti Olimpiadi Paralimpiche, risultano ben 440 gli iscritti, sempre nel 2016, in questa speciale categoria! E sono più di 3800 (3879 per la precisione) le Società ciclistiche affiliate. E se questo è il primo quadro generale che fotografa bene il grande sviluppo del ciclismo nel nostro Paese, un altro dato importante ci viene fornito dal mondo della produzione nostrana delle bici: infatti l’Italia si conferma, ancora oggi, come uno dei più importanti produttori di biciclette! Infatti, secondo un recente studio della Camera di commercio di Milano, in Italia si contano complessivamente ben 641 fabbriche di biciclette, con una crescita del 9,5% per quanto riguarda l’esportazione di biciclette “Made in Italy” in tutto il mondo. Tutto questo non fa altro che confermare quanto questo mezzo meccanico sia ormai entrato nelle abitudini di vita di un numero sempre crescente di appassionati.
Ed è proprio in considerazione di quanto interesse ruoti intorno a questo straordinario (e particolare) mondo che sono lieto di annunciare a tutti i nostri tanti Lettori ed Amici che, fin dai prossimi mesi, dedicheremo un’apposita rubrica sulla nostra Rivista che si occuperà proprio di biciclette. Questo per dare un’informazione completa non solo sulle novità che il mercato delle due ruote periodicamente propone, ma anche per offrire utili spunti per tutti gli appassionati, portando alla loro attenzione anche manifestazioni ed appuntamenti che puntualmente si svolgono un po’ in tutte le nostre Regioni.
Il presente articolo è tratto dalla nostra rivista GRATUITA Turismo all’Aria Aperta di Luglio/Agosto 2017.