A cura di Domenico Carola
(Esperto UPLI. Già comandante dirigente di Polizia Locale, membro della Commissione di riforma del Codice della Strada, redattore de IlSole24Ore).
L’editore del portale web Turismo Itinerante e della rivista Turismo all’Area Aperta, Claudio D’Orazio, sempre attento alle esigenze degli amanti del turismo all’aria aperta, ha inviato al Governatore ed all’Assessore al Turismo della Regione Marche una nota, in relazione al decreto presidenziale n. 142 del 30 aprile 2020 che all’articolo 1 recita:
da 1 a 3 ….omissis
4) E’ altresì consentita la navigazione con unità da diporto al di fuori dei casi di cui ai precedenti commi. Oltre al conduttore dell’imbarcazione può essere prevista la presenza a bordo solo di un’altra persona.
5) E’ obbligatorio il rientro in giornata presso l’abitazione abituale.
In tale nota, si introduce la possibilità di equiparare gli autocaravan alle imbarcazioni, richiedendo quindi di includere anche i camper nell’articolo 1 del Decreto, al paragrafo 4 e 5, essendo anche gli autocaravan dei mezzi ricreazionali, e quindi usufruibili dalla famiglia.
L’istanza per l’inserimento è dettata e supportata dalla considerazione che per i componenti dei gruppi familiari, che tra l’altro hanno vissuto insieme il lockdown, viaggiare sia con un natante che con un autocaravan, entrambi mezzi ricreazionali ancorché di mare e di terra, non comporta alcun tipo di contatto con estranei ed il pieno e puntuale rispetto dei protocolli di sicurezza previsti, e segnatamente quello della distanza sociale e dell’autoprotezione.
Va anche evidenziato che i nostri mezzi ricreativi possono essere, facilmente e con periodicità, oggetto di processi di sanificazione e, quindi, rispettare tutte le disposizioni e regole di autotutela alla quale siamo sottoposti e che stiamo pedissequamente sperimentando.
Ulteriore opzione, a nostro favore, viaggiatori all’aria aperta, è quella di poter disporre e soddisfare sia il principio della “distanziamento sociale”, sia quello dell’autoprotezione.
Per onestà intellettuale mi rendo conto che in questa emergenza parlare di viaggiare può apparire davvero un esercizio velleitario e inutile: ed io sono il primo ad essere completamente d’accordo su questa impostazione. Ma quale “amante del camper e della vacanza autogestita” sono anche fermamente convinto, qualora venisse inserito nel comma quanto richiesto che potremo riprendere, anche se in ambito regionale a muoverci all’interno della nostra “capsula del tempo” (come è sempre piaciuto definire il camper dal nostro direttore editoriale), con la gioia di poter ricondividere con i nostri cari la bellezza di una Regione che si offre ai nostri sguardi affamati, proprio davanti al parabrezza del veicolo.
Per tutte queste motivazioni auspichiamo che l’istanza possa essere presa in considerazione dalle Autorità in indirizzo ed anzi essere antesignana di analoghe iniziative nazionali.
Per completezza di informazione, riporto la nota di Claudio D’Orazio e con l’occasione intendo ringraziarlo a nome di tutti noi per tutto quanto fa e per come si spende per promuovere sempre di più l’arte del Turismo Itinerante.
Clicca QUA per visionare la nota inviata alla Regione Marche