Un paese in movimento, vivo e pieno di colori. Strade gremite, bambini gioiosi per le vie del paese, maschere variopinte, allegria, giochi, satira ed umorismo. Vi presentiamo il Carnevale di Valderice (TP), giunto ormai alla sua XXVIII edizione, una delle manifestazioni di maggiore rilievo nel comune valdericino.
Organizzato dal Comitato Carnevale con il patrocinio del Comune di Valderice, la manifestazione conta ormai migliaia di visitatori che accorrono a vedere sfilare i carri allegorici (ogni anno diversi) fatti di polistirolo e carta pesta, lungo la via principale. Valderice si veste di colori, musica e di allegria, acquista una nuova vita e diventa luogo di condivisione e di spensierata allegria per tutti!
VALDERICE, UNA CITTADINA MEDIEVALE RICCA DI STORIA
Valderice era anticamente chiamata Paparella, poiché al centro del paese vi era un laghetto popolato appunto da papere. La parola “Valderice” indica chiaramente la sua collocazione nella valle di Erice, la storia del suo territorio è millenaria ed è collegata a quella del Monte, San Giuliano sino al 1934, poi riprende il nome di Erice. Nel raggiungere Erice, Valderice , fu attraversata da elimi, punici, latini, arabi e via via da tutti quelli che abitarono la vetta.
E’ proprio a Valderice, esattamente a S. Andrea che il proconsole di Sicilia Asinnio Nicomaco Giuliano nel III sec. d.C. trascorse periodi di villeggiatura nella villa di famiglia, e qui fu ospitato Virgilio, che affascinato dagli stupendi panorami, trasse ispirazione per i libri III e V dell’Eneide.
Nel Medioevo sorsero cenobi (luogo in cui più monaci facevano vita comune) e chiesette rurali che furono meta di processione e sedi di culto, ma è solo tra l’Ottocento e il Novecento che sorsero i nuclei abitativi di San Marco e Paparella, in conseguenza del fenomeno migratorio dal monte verso la campagna, per il crescente sviluppo dell’agricoltura, dalla rigidità del clima in vetta e dalla difficoltà nei trasporti dei prodotti agricoli.
UN TERRITORIO CON TANTE RISORSE TURISTICHE DA VISITARE
IL MOLINO EXCELSIOR
Si tratta di un pregevole esempio di archeologia industriale sia per i macchinari presenti all’interno, sia per la struttura architettonica dei primi del ‘900 con motivi decorativi di gusto tipicamente liberty. Sulla facciata è possibile ammirare oltre che l’insegna “Molino Excelsior” anche un rilievo raffigurante la dea Cerere su di un carro trainato da un’aquila,con il motto “l’industria attraversa i monti”.
Questo opificio, destinato alla macinazione del grano, fu costruito per volere di Vincenzo Gervasi nel 1904 su un terreno di sua proprietà.
Al suo interno si conservano tutti i macchinari in ghisa, larice e acciaio, forniti dalla ditta italo-svizzera “F.lli Buhler” , alla quale si deve anche la progettazione dell’impianto. L’impianto rimase aperto fino agli anni ’60 del secolo scorso e fu abbandonato fino a quando nel 1997 venne acquistato dall’Amministrazione Comunale di Valderice che lo destinerà in parte a museo di se stesso e in parte a locali per attività culturali e di rappresentanza.
L’ARCO CAVALIERE
L’Arco del Cavaliere è quel che rimane di una cappelletta aperta da quattro lati, sotto la cui cupola veniva collocata l’immagine della Madonna di Custonaci,padrona del grande comune di Erice, per sostare ed essere esposta alla venerazione dei fedeli che si raccoglievano numerosi in quel luogo , quando la venerata veniva trasportata da Erice a Custonaci e viceversa perché interponesse la sua autorevole intercessione per far placare pestilenze, cessare guerre, scongiurare siccità e carestie. Niente, dunque , di artistico o monumentale , ma solo la testimonianza di una tradizione secolare di una popolazione che in quel rito affermava e tramandava un difficile rapporto sociale e religioso.
LA PINETA E IL TEATRO NINO CROCE (EX SAN BARNABA)
Uno dei polmoni verdi di Valderice è la Pineta Comunale, attrezzata con campi da gioco, all’interno della quale si trova il moderno Teatro Nino Croce ( ex San Barnaba) , all’aperto, inaugurato nel 1993 e realizzato nel sito di una ex cava di calcarenite. Nel punto più basso di essa è sistemato il palcoscenico , un piano a forma semicircolare; la cavea, formata da gradoni concentrici può contenere 1000 posti a sedere. Nella stagione estiva vi si svolgono eventi culturali e rassegne teatrali, concertistiche e cinematografiche.
Dalla pineta attraverso un viottolo si può raggiungere la collina di San Barnaba sulla quale, oltre le bellezze naturali , sono da apprezzare i resti di insediamento monastico. È proprio sotto la collina di San Barnaba che vi è il Belvedere un eccezionale punto paronimico che dà su Bonagia, Lido Valderice,Rio Forgia, Cornino e la riserva naturale di Monte Cofano. Nel passato molte persone dopo la passeggiata all’interno della Pineta si soffermavano a vedere questo spettacolo “il Belvedere”.
LA TONNARA DI BONAGIA
Probabilmente già esisteva nell’epoca romana. È certo che i regnanti normanni la resero un bene del demanio regio. La torre fu costruita verso la fine del XVI secolo, nel contesto di una linea di fortificazione della costa, voluta dalla Deputazione del Regno Spagnolo contro la minaccia dei pirati. La Tonnara venne concessa a privati in gabella; ma nel 1638 fu venduta a donna Caterina Stella, in qualità di tutrice del figlio Antonio, il quale ottenne il titolo di “Barone della Tonnara di Bonagia”. Da allora e fino all’unità d’Italia la Tonnara fu posseduta e gestita da diverse famiglie private, e alla fine per lascito testamentario dalle suore di S. Chiara a Palermo. Con l’abolizione delle corporazioni religiose nel 1866, la Tonnara passò di nuovo al demanio. Il visitatore troverà solo i simboli del passato, giacché la Tonnara è stata disarmata, le strutture vendute e trasformate in grande e lussuoso complesso turistico alberghiero.
RIO FORGIA
È una meta turistica molto ambita per il suo mare cristallino e per la bella movida resa interessante negli ultimi anni. Il candore della spiaggia e la limpidezza delle acque fanno di Rio Forgia una delle mete più ambite dai turisti a Valderice. L’acqua è cristallina di colore verde smeraldo-azzurro con sfumature turchesi, il fondale è sabbioso.
Per altre info: https://prolocodivalderice.it/
Ringraziamo per la collaborazione la Pro Loco di Valderice