Dopo il grande successo dell’edizione primaverile, torna il week end di Castelli Aperti FVG, il 5 e 6 ottobre con 17 dimore aperte ai visitatori. Dal mare del golfo di Trieste alla montagna friulana, passando per le vigne dorate del Collio, Castelli Aperti è l’occasione perfetta per tornare indietro nel tempo e scoprire storia e tradizione transfrontaliera di questo territorio all’estremo est italiano, melting pot culturale tra Italia e le vicine Austria e Slovenia.
Grazie all’opera del Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia, manieri normalmente non accessibili si svelano in tutta la loro bellezza, tra saloni nascosti e giardini degni di una fiaba.
Durante le visite, è possibile scoprire i dettagli più interessanti della storia di ogni castello, ma c’è di più: a far da guida saranno gli stessi castellani, che condurranno il pubblico in un viaggio all’insegna dell’arte e dell’architettura, unito a qualche curiosità sulla dimora e sulle tradizioni che si tramandano di generazione in generazione.
Le curiosità
Ogni dimora preserva con cura tutto il fascino dell’epoca passata, come il Castello di Spessa nel quale fu ospite Giacomo Casanova, con le sue cantine medievali e il bunker a 18mt di profondità, o la dimora di Flambruzzo, dov’è ancora presente la scrivania di Pietro Badoglio. Curioso e affasciante anche Palazzo Steffaneo Roncato che, divenuto ospedale militare nella prima guerra, ospitò per lunghi periodi Gabriele D’Annunzio.
Il programma: le 17 dimore
Per l’edizione autunnale 2019 apriranno 17 dimore, in tutte le quattro province del Friuli Venezia Giulia:
– in provincia di Pordenone Palazzo Panigai Ovio (Pravisdomini), Palazzo D’Attimis Maniago e il Castello di Cordovado;
– nella provincia di Udine saranno Palazzo Romano (Case di Manzano), il Castello di Villalta (Villalta di Fagagna), Rocca Bernarda (Ipplis di Premariacco), il Castello di San Pietro (Ragogna), il Castello di Flambruzzo (Rivignano Teor), Palazzo Steffaneo Roncato (Crauglio di S. Vito al Torre), Casaforte La Brunelde (Fagagna), il Castello di Ahrensperg (San Pietro Al Natisone), e le dimore di Strassoldo di Sopra e Strassoldo di Sotto;
– in provincia di Trieste il Castello di Muggia;
– in provincia di Gorizia il Castello di San Floriano del Collio, il Castello di Spessa di Capriva e Palazzo Lantieri.
L’ingresso ad ogni singolo castello è di 7 euro (3,5 euro per i bambini dai 7 ai 12 anni). La prenotazione non è necessaria. Per maggiori informazioni è consigliabile visitare il sito del Consorzio www.consorziocastelli.it, con orari e aperture aggiornati, oltre al programma completo della nuova edizione oppure la pagina Facebook www.facebook.com/CastelliApertiFriuliVeneziaGiulia.
Focus: Il Castello di Spessa a Capriva del Friuli
“Romance is in our nature”: romantica è l’essenza che si scopre visitando il Castello di Spessa di Capriva del Friuli, che con la sua inconfondibile silhouette svetta sulla cima di una piccola altura, nel cuore del Collio goriziano, terra di grandi vini e antica storia. Il magnifico maniero, che ebbe tra i suoi ospiti Giacomo Casanova, anche quest’anno, in occasione della manifestazione Castelli Aperti, organizzata dal Consorzio Salvaguardia Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia, aprirà le porte al pubblico domenica 6 ottobre. La manifestazione nasce con l’intento di valorizzare le testimonianze storiche rappresentate dai siti castellani e dalle fortificazioni della Regione ed è la perfetta occasione per chi desidera scoprire alcuni fra i castelli più belli della Regione, non sempre aperti al pubblico.
Per tutta la giornata al Castello di Spessa si potranno così visitare la chiesetta, i saloni storici arredati con mobili, quadri, porcellane d’epoca e le cantine storiche, scavate in profondità sotto il castello, dove ha luogo l’affinamento dei vini prodotti dall’omonima azienda. Sono le più antiche e scenografiche del Collio e si sviluppano su due livelli: quello superiore risale al periodo medievale, il secondo, che si trova a 18 metri di profondità, è un bunker militare realizzato nel 1939 dall’esercito italiano ed utilizzato sia da quello tedesco che da quello americano come avamposto fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Ora ha il compito ben più gradevole e pittoresco di custodire al meglio le barriques, grazie alle ideali temperatura e umidità. Nel Wine Shop Casanova, ricavato in rustici edifici all’entrata del castello, sarà offerto un assaggio di un pregiato vino del Castello.
Ringraziamo gli organizzatori e i loro fotografi per le immagini.