Era il 1982 e Cocciante cantava “In bicicletta”. La donna ispira un inno d’amore pedalando accanto all’uomo dagli occhi accesi d’entusiasmo, si fermano e mangiano un panino sorridendo. La scena descrive perfettamente il viaggio compiuto da Gabriella e Claudio, i quali visitano la Croazia in camper ma spostandosi sempre in bicicletta, in luoghi romantici, notturni e lungomari pieni di stelle.
Non mancano belle gite in traghetto per le Isole di Cres e Krk. Un’escursione ai laghi Plitvice immersi nella natura che offre scenari incantevoli con le sue cascate, laghetti e boschi. Il parco nazionale di Punta Corrente: parco-bosco con un migliaio di specie botaniche dove si può anche praticare bird watching e fare arrampicate sulle rocce.
Il canale di Lemme unico fiordo dell’Adriatico e tanto tanto mare di acque cristalline con spiagge di ciottoli, scogli o ghiaia, ed ovviamente quelle di sabbia. Esistono anche spiagge per nudisti/naturisti che i nostri amici avvistano spesso.
Qualche visita anche alle bellezze storico artistiche nelle città di Poreč, Rovigno e Pola. Ma in questo viaggio la protagonista assoluta è senz’altro la natura coi suoi paesaggi marini, campestri e lagunari, le notti stellate, il tutto condito da un romanticismo di fondo che non manca mai in questa coppia amante dei viaggi all’insegna del sole, del mare e del relax.
Dal 30 giugno al 15 luglio
Equipaggio:
Claudio e Gabriella. Marito e moglie in fuga dalla quotidianità
Km. percorsi: 1760
Km. percorsi in bicicletta: 80
Mezzo: Ford Flash 04 da tre posti a noleggio
Carburante consumato: 174,96 litri per un totale di 251,64 euro
Aree sosta, campeggi: 480,76 euro
Pedaggi – traghetti: 207,64 euro
Ingressi, parcheggi, varie: 89,50 euro
Spesa totale: 2.685 euro (tutto compreso)
Martedì 5 giugno
Eccoci qua. Dopo una pausa di tre anni, io e Claudio siamo ritornati alla Romauto Vacanze per noleggiare un camper. A disposizione troviamo proprio quello che cercavamo. Un Ford Flash 04 da 3 posti. Infatti in questa nuova avventura che avrà inizio il 30 giugno, i nostri compagni di viaggio Piero e Maria Teresa non potranno essere presenti, perché sono diventati nonni.
Firmiamo il contratto e felici facciamo ritorno a casa. Ora iniziamo a pensare all’itinerario. Una meta nuova per noi, la Croazia. Abbiamo voglia di mare bello, qualche città d’arte e tanta natura.
Mandiamo subito una email all’Ente del Turismo Croato di Milano, dal quale nel giro di pochi giorni riceviamo guide e depliant dove possiamo consultare campeggi e itinerari per poi approfondire meglio le ricerche in internet e leggere altri diari di camperisti.
Come prima informazione leggiamo che in Croazia è vietato il campeggio libero e soprattutto di notte non è possibile effettuare soste al di fuori delle zone consentite. Non esistono neppure aree camper come siamo abituati a vedere negli altri paesi.
Venerdì 29 giugno
Il grande giorno si sta avvicinando. Oggi la giornata sarà dedicata tutta ai preparativi. Unica nota dolente per me, non sono molto in forma e fa un caldo infernale. Quindi procede tutto a rilento. Per precauzione telefono pure al mio medico e mi faccio prescrivere qualcosa, nel caso mi dovesse servire durante la vacanza.
Alle 11,50 io, Claudio e mio babbo andiamo alla Romauto Vacanze per ritirare il camper. Passiamo da casa di Piero e Maria Teresa i quali ci salutano con in braccio il loro nipotino Manuel e dopo qualche minuto ci lasciamo con baci, abbracci e un po’ di tristezza, perché tutti i precedenti viaggi in camper li abbiamo fatti con loro. Questa sarà la nostra prima esperienza da soli.
Alle 12,45 arriviamo a casa. Alle 14 Claudio ritorna al lavoro e io provo a caricare qualcosa sul camper, ma fa troppo caldo. Decido di rimandare a quando inizierà a scendere un po’ il sole. Alle 18,30 ritorna a casa Claudio, ceniamo e assieme a mio babbo iniziamo a caricare le biciclette nel garage.
Poi iniziamo a sistemare tutto il resto. Finalmente alle 23 è tutto pronto e facciamo rientro in casa. Una bella doccia e alle 23,45 Claudio mi saluta e va a dormire dentro al camper. Buonanotte.
Sabato 30 giugno (Ravenna/ Poreč – 370 km.) (Laguna di Poreč in bicicletta – 4 km.)
h. 7 sveglia. Ultimi preparativi. Telefoniamo a Piero e Maria Teresa, salutiamo i miei genitori e alle 8,30 partiamo. Percorriamo la Romea. La strada è abbastanza trafficata ma scorrevole. Alle 11 entriamo in autostrada a Venezia. Il traffico continua ad essere scorrevole. Alle 12,30 arriviamo al casello di Trieste e paghiamo 9,50 euro.
Ci fermiamo subito per fare rifornimento (25,68 litri = 43 euro). Proseguiamo e alle 13 ci fermiamo nelle vicinanze di Rabuiese per rilassarci un attimo, per fare il punto della situazione e per pranzare con insalata di riso. Impostiamo il navigatore “evitando strade a pagamento” e percorrendo la strada normale attraversiamo la Slovenia, senza pagare la Vignette.
Come avevamo letto in qualche altro diario di viaggio, la strada è abbastanza stretta e tortuosa. Comunque, procedendo lentamente e facendo molta attenzione ai cartelli di colore giallo che indicano le strade normali, alle 15,20 arriviamo al confine sloveno e dopo 5 minuti a quello croato.
Non ci fermano e non ci controllano i documenti. Appena oltrepassato il confine, ci fermiamo in uno dei tanti punti di cambio e decidiamo di cambiare 200 euro in 1.450 kune. Percorriamo un tratto di autostrada da Dragonja a Poreč e paghiamo 3 euro. Ci fermiamo alle porte di Poreč (Parenzo in italiano) per dare un’occhiata al catalogo dei campeggi.
Decidiamo di andare al Camping Zelena Laguna – un tre stelle. (Coordinate: 45°11’46.716/E 13°35’21.006). Alle 16,45 ci fermiamo alla reception. Ci forniscono una piantina del campeggio e ci danno l’opportunità di scegliere la piazzola libera che vogliamo. Scegliamo la n. 365.
Scarichiamo le biciclette e ritorniamo alla reception dove consegniamo i documenti e comunichiamo che abbiamo intenzione di fermarci 2 notti e di usufruire della corrente elettrica. Pagheremo una tariffa superiore del 20%, perché non raggiungiamo le 3 notti. Il campeggio è grandissimo e tenuto molto bene.
La piazzola che abbiamo scelto è molto grande, ben ombreggiata, con vista mare e praticamente ci troviamo di fronte alla zona dei naturisti. Usciamo dal campeggio e percorriamo un tratto di pista ciclabile a Zelena Laguna. Scattiamo qualche fotografia e alle 18,30 facciamo ritorno al nostro camper. Fa molto caldo e c’è parecchia umidità.
Ci riposiamo un po’ all’ombra della nostra veranda e ci beviamo una birra. Io vado per prima a fare la doccia nei bagni del campeggio. Sono molto belli e soprattutto molto puliti. Alle 20 siamo pronti per metterci a tavola. Scaldiamo le cotolette che ci ha preparato ieri la mamma, insalata, dolce e brindisi con la birra.
Riordiniamo, laviamo i piatti e alle 21.45, sempre in bicicletta, usciamo dal campeggio e percorrendo la pista ciclabile, facciamo un tratto della Laguna di Poreč. E’ veramente molto bella e ben tenuta. Il clima in questo momento è ottimo. Ci sediamo un po’ in riva al mare, in mezzo alla pineta, tenuemente illuminata. L’atmosfera è molto romantica.
Ci sono delle persone che stanno praticando lo sci nautico al buio, senza il motoscafo. Boh! Domani con la luce capiremo il funzionamento. Alle 23 facciamo ritorno sul camper. Ci prepariamo e andiamo subito a letto. Siamo molto stanchi e fa abbastanza caldo. Lasciamo le finestre aperte. Speriamo di dormire. Buonanotte.
Domenica 1° luglio (Laguna di Poreč/ Poreč in bicicletta – 11 km.)
h. 7,30 sveglia. Abbiamo riposato molto bene. Facciamo colazione, ci prepariamo qualche panino e alle 9,50 partiamo in bicicletta. Ci fermiamo nuovamente a vedere lo sci nautico senza motoscafo e capiamo il funzionamento. Si tratta di un impianto di trascinamento. Con una fune dall’alto si viene trascinati come se si fosse attaccati dietro ad un motoscafo ed il percorso è di forma ovale.
Come in tutti gli sport, ci sono quelli alle prime armi che fanno “ridere” e quelli bravi che fanno le acrobazie. Scattiamo un po’ di foto poi proseguiamo per la magnifica pista ciclabile nella Laguna di Poreč. E’ veramente bella, asfaltata e con l’erba ben curata ai lati della stradina. Poi, fra saliscendi, sole, tanto caldo, varie soste per le foto, alle 11,50 arriviamo nel centro storico di Poreč.
Parcheggiamo le biciclette. Con un Wi-Fi libero comunichiamo con Piero. Iniziamo il giro della cittadina. Poreč è la più visitata dell’Istria. E’ molto caratteristica e si nota bene lo stile veneziano. La piazza centrale è tenuta benissimo e ci sono delle bancarelle dove vendono prodotti artigianali. La Basilica di Sant’Eufrasia decorata con mosaici in oro è veramente bella.
Le viuzze strette e lastricate sono piene di negozi, bar, ristoranti e gelaterie. Insomma una bellezza, anche perché ci sono molte piante e fiori a fare da cornice al tutto. Alle 13,30 ci fermiamo a mangiare i nostri panini e un po’ di frutta. Nelle vicinanze si trova un pub con un Wi-Fi libero molto potente e con Skype parliamo con i miei genitori.
Facciamo ritorno nella piazza centrale e alle 14,30 ci fermiamo nella trattoria “da Tony” per riposarci un po’ e gustarci una bella birra fresca. Ritorniamo alle biciclette e in tutta calma, percorriamo il lungomare (anche questo veramente molto bello) e alle 15,30 iniziamo la strada del ritorno.
La pista ciclabile che attraversa la pineta, con a destra il mare, fa quasi “invidia” e dopo varie soste per qualche fotografia, arriviamo nuovamente alla Laguna di Poreč dove ci fermiamo all’ombra della pineta. Stendiamo i nostri teli sul prato e ci rilassiamo un po’. Ci guardiamo lo spettacolo gratuito dello sci nautico, poi Claudio va a fare il bagno.
In questo punto bisogna fare molta attenzione perché ci sono molti sassi e per scendere in acqua si usa la scaletta, come si può trovare in una piscina. E’ tutto molto curato e ordinato. Ci sono pure le docce. Alle 18 facciamo ritorno sul camper. Facciamo il bagno e ceniamo con cotolette, verdura e un dolcetto. Qualche brindisi con la birra.
Riordiniamo e in bicicletta, alle 21, partiamo per andare a vedere nella sala tv del campeggio la finale degli Europei della partita di calcio Italia/Spagna. Io mi metto a sedere fuori e ne approfitto per scrivere il nostro diario. Claudio non aspetta neppure il finale della partita. Infatti l’Italia sta perdendo due a zero e alla fine sarà sconfitta.
Facciamo un giro in bicicletta per il campeggio e facciamo ritorno al camper passando dalla zona dei naturisti. E’ tutto molto curato e molto bello. Alle 23 siamo a letto. Fa molto caldo e c’è parecchia umidità. Anche questa sera lasciamo le finestre aperte. Buonanotte.
Lunedì 2 luglio (Poreč/Canale di Lemme/Rovigno – 40 km.) (Rovigno in bicicletta – 8 km.)
h. 7,40 ci alziamo, facciamo colazione, ci prepariamo e alle 9,20 siamo quasi pronti per lasciare il campeggio. Consultiamo un po’ i nostri depliant e alle 10,20 ci rechiamo a scaricare/caricare l’acqua. Oggi fa molto caldo. Alle 10,30 ci fermiamo alla reception del campeggio per pagare (660,88 kune – circa 90 euro) e partiamo.
Salutiamo la bella Poreč e seguendo il navigatore, imbocchiamo una strada secondaria in mezzo ai campi con direzione Rovigno. Alle 11 ci fermiamo in un punto panoramico molto bello per fotografare il Canale di Lemme, l’unico fiordo dell’Adriatico. Qualche fotografia e poi ripartiamo.
Il termometro che rileva la temperatura esterna del nostro camper ci dice che fuori ci sono 44 gradi. Sarà rotto? Non è affatto rotto. Ci sono proprio! Alle 11,50 arriviamo al Camping Porton Biondi di Rovigno, un tre stelle. (Coordinate: N. 45° 5’ 44, 21” E 13° 38” 28, 25”). Alle 12, siamo già posizionati nella nostra piazzola, la n. 17.
Questo campeggio, a differenza di quello precedente, è più piccolo e fatto a terrazzi. Anche questo è ben tenuto, pulito, ma soprattutto molto comodo. Infatti è quello più vicino al centro di Rovigno. Pranziamo con una bella insalata e tonno e alle 14,15 partiamo in bicicletta. Siccome fa molto caldo, ci mettiamo alla ricerca di una spiaggia con un po’ d’ombra.
Ricerca risultata nulla. Infatti in questo punto tutte le spiagge sono in cemento e completamente senza ombra, oppure dove si trova un po’ di ombra è già occupata da altre persone. Finalmente troviamo un magnifico prato, molto grande, in riva al mare, con una fila di pini (i quali distano qualche metro dal mare). Ci fermiamo, stendiamo i nostri teli e ci rilassiamo un po’.
Verso le 16 ci avviciniamo al mare. Decidiamo di fare il bagno, facendo molta attenzione, perché sono tutti sassi. L’acqua è caldissima. Alle 17,30 in bicicletta, partiamo per il centro di Rovigno. Ci fermiamo a fare delle fotografie al porto e poi proseguiamo per le vie del centro. Ci sediamo un po’ a bordo della fontana che si trova nella piazza e ci gustiamo il panorama.
A Rovigno non abbiamo trovato neanche un Wi-Fi libero. Tutti richiedono la password. Alle 18,30 facciamo ritorno al camper. Ci riposiamo un po’, ci beviamo una birra fresca e poi andiamo a fare il bagno. Questa sera ceniamo con tagliatelle al ragù e piselli. Riordiniamo e alle 21,50, sempre in bicicletta, ritorniamo in centro a Rovigno il quale dal campeggio dista solamente 1 km.
La strada si percorre bene, a parte una bella salita che toglie il fiato. Rovigno di sera è ancora più bella. Con le sue luci e i suoi ristoranti sul mare, le barche ……… ci ricorda Parga, in Grecia. Giriamo un po’ per il centro e arriviamo fino alla Cattedrale di Sant’Eufemia, percorrendo a piedi le bianche viuzze acciottolate e molto scivolose. Da qui il panorama è stupendo.
Uno spettacolo di luci, stelle e questa sera c’è pure la luna piena. Alle 23,15 iniziamo a fare ritorno alle nostre biciclette e successivamente al camper. La temperatura è bellissima. Alle 23,45 siamo sul camper. Fa molto caldo e andiamo a letto quasi subito. Buonanotte.
Martedì 3 luglio (Rovigno in bicicletta – 10 km.)
Questa mattina volevamo dormire fino alle 8, invece alle 6 siamo stati svegliati da una serie di tuoni molto forti. Ci alziamo, usciamo e ci guardiamo un po’ attorno. Decidiamo di staccarci dalla corrente elettrica. Nel giro di pochissimi minuti inizia a diluviare. Fortunatamente piove fortissimo ma con assenza di vento.
Però dopo pochi secondi, la tenda della nostra veranda è carica di acqua e sta rischiando di rompersi. Fatichiamo parecchio per chiuderla, perché era diventata molto pensante. Dopo vari tentativi ci siamo riusciti. Copriamo le selle delle biciclette e torniamo dentro al camper, tutti bagnati. Ci cambiamo e facciamo ritorno a letto, sperando che finisca di piovere al più presto.
Alle 7,50 vediamo spuntare un pallido sole. Ci alziamo e iniziamo a stendere la roba bagnata, ad asciugare e a riordinare un po’. Il clima è migliorato e si respira meglio. Facciamo colazione, ci prepariamo qualche panino e alle 10,15 partiamo in bicicletta per visitare bene il centro di Rovigno. La prima sosta la effettuiamo al porto dove ci sono molti gabbiani che si lasciano fotografare sul molo.
Poi arriviamo subito al caratteristico mercatino, dove vendono prodotti locali tra cui frutta, verdura, miele, formaggi……. nonché pesce e carne. Lo troveremo aperto fino a sera inoltrata. Parcheggiamo le biciclette e iniziamo a girare in lungo e in largo facendo varie soste per ammirare e fotografare i panorami. Anche oggi fa molto caldo, ma c’è molta meno umidità di ieri.
Alle 13 ci fermiamo a mangiare i nostri panini e non essendoci neppure un Wi-Fi libero, telefoniamo ai miei genitori. Poi iniziamo a salire fino alla chiesa di Sant’Eufemia. Una volta arrivati, ci accorgiamo che proprio di fronte si trova un parco con un magnifico bar da dove si vede un panorama mozzafiato. Siccome fa molto caldo e vista la fatica fatta per la salita, decidiamo di fermarci un po’.
Io mi prendo una bella limonata fresca e Claudio una birra. Spendiamo 22 kn. Da questo punto panoramico capiamo perché Rovigno viene chiamata la perla dell’Adriatico. La sua costa frastagliata tutta circondata da una lussureggiante vegetazione, le verdi isolette (13 in totale) che ha di fronte, rendono questo luogo magico.
Dopo una mezz’oretta di riposo, facciamo ritorno alla Cattedrale. L’interno è in stile Barocco. Decidiamo di salire sul campanile, alto 60 metri, per vedere ancora meglio il panorama. Paghiamo 2 euro a testa. La visione è veramente bella. Scattiamo un po’ di foto e molto lentamente scendiamo dal campanile. Infatti i gradini non sono proprio il massimo della sicurezza.
Scattiamo qualche altra fotografia alla Santa che si trova in cima al campanile e che funge anche da segnavento. Facciamo ritorno alle biciclette e alle 15,40 ci dirigiamo verso il parco naturale di Punta Corrente, il quale si trova a sud del centro di Rovigno, a circa 1,5 km. Senz’altro la bicicletta è il modo migliore per visitarlo.
Si tratta infatti di un bosco con piante secolari che ogni tanto si interrompe per lasciare posto a prati che arrivano fino al mare. Ogni tanto si incontra un punto di ristoro. Ci fermiamo in un baia di ciottoli bianchi e Claudio fa il bagno in un acqua bellissima e trasparente. Ci riposiamo un po’, poi percorrendo la pista ciclabile a ritroso. sia dentro che fuori dal parco, ritorniamo a Rovigno.
Ci fermiamo al mercato per acquistare un po’ di frutta e verdura (80 kn – abbastanza cara) e alle 17,30 facciamo ritorno al nostro camper. Mangiamo un po’ di frutta e studiamo l’itinerario per domani. Facciamo il bagno, ci prepariamo e alle 20,30 usciamo. Questa sera abbiamo deciso di cenare fuori. Percorriamo in bicicletta il lungomare e ci fermiamo a fare qualche fotografia.
Infatti il sole sta tramontando e il panorama è veramente bello. Notiamo proprio dove ci siamo fermati, una bellissima e tranquilla trattoria con i tavoli all’aperto, proprio di fronte al mare e al panorama di Rovigno (sembra una cartolina). Non ci pensiamo due volte. Parcheggiamo le biciclette, ci sediamo ad un tavolo e ordiniamo una grigliata di carne mista e 2 birre.
Il piatto che ci portano è veramente delizioso, ben presentato e soprattutto ottimo. Iniziamo a cenare e a brindare. Qui troviamo anche un Wi-Fi libero e riusciamo a comunicare con i miei genitori e con Maria Teresa. Paghiamo 180 kune e in bicicletta ritorniamo in centro a Rovigno.
Passeggiamo un po’ nel lungomare e alle 23 facciamo ritorno al camper. Alle 23,30 siamo a letto. Questa sera fa meno caldo. Buonanotte.
Mercoledì 4 luglio (Rovigno/Isola di Cres – 90 km.) (Cres in bicicletta – 5 km.)
h. 7,30 sveglia. Ci alziamo, facciamo colazione, ci prepariamo, scarichiamo/carichiamo e con tutta calma, alle 10,15 dopo aver pagato le due notti con la corrente elettrica (408 kune – circa 55 euro) partiamo con direzione Porozina – Isola di Cres. Entriamo in autostrada e usciamo dopo appena 6 km. pagando 5 kuna. Seguiamo il navigatore verso Brestova per l’imbarco. C’è poco traffico.
Alle 11,30 arriviamo alla biglietteria Jadrolinija e paghiamo in totale 293,53 kn. L’imbarco sarà alle 12,45. Io ne approfitto per scrivere il diario e Claudio si prepara un caffè. Alle 12,25 saliamo sul traghetto. Scendiamo dal camper e ci mettiamo su un ponte all’ombra. L’attraversata dura 20 minuti. Alle 13,10 scendiamo dal traghetto a Porozina sull’Isola di Cres e ci dirigiamo verso la cittadina stessa.
La strada che percorriamo è stretta e tutta curve. Fuori ci sono 41 gradi. Fortuna abbiamo il condizionatore. Alle 13,45 arriviamo al camping Kovačine a Cres (Cherso) un tre stelle. (Coordinate: 44° 57’ 46” N 14° 23’ 49” E). Claudio scende dal camper e si dirige alla reception. Fa ritorno alle 14,10 tutto sudato e affaticato parlando da solo. Infatti questo campeggio è enorme.
Anche qui lo hanno mandato a scegliersi la piazzola e così lui ha fatto, sfidando i saliscendi e il sole. Entriamo e ci posizioniamo nella zona rossa alla piazzola n. 4. Pranziamo con una bella insalata e Simmenthal, poi ci riposiamo un po’ all’ombra della nostra veranda. Claudio fa ritorno alla reception per farsi dare la password di internet, essendo in questo campeggio compreso nel prezzo.
Parliamo con Skype con i miei genitori e con i nostri amici. Alle 17 partiamo in bicicletta e ci dirigiamo verso la spiaggia, proseguendo per la pista ciclabile che praticamente costeggia il mare e che arriva fino a Cres. La distanza è solamente di 1 km. C’è chi fa il bagno, chi prende il sole, chi pesca, chi fa sport e chi va in barca. Insomma, c’è di tutto, tra cui anche numerosi bar, ristoranti e gelaterie.
Ci fermiamo in una spiaggia tutta di sassolini. Claudio fa il bagno. L’acqua è stupenda, trasparente e freschina. Sono le 18 e in questo momento la temperatura è quella giusta. Si sta talmente bene che non ci accorgiamo che sono già le 19,45 e il sole sta quasi per tramontare. Rientriamo e alle 20 siamo sul camper. Andiamo a fare il bagno. Prepariamo la cena. Questa sera garganelli con i piselli.
Alle 21 siamo a tavola. Ceniamo in tutta calma. Qualche brindisi con il vino bianco frizzantino e dopo aver riordinato, alle 22,30 partiamo in bicicletta per andare a fare un giro in centro a Cres. La pista ciclabile di sera è ancora più bella e la visione delle luci che illuminano la cittadina da lontano crea un’atmosfera molto suggestiva.
A fare da cornice al tutto, questa sera c’è anche la luna che si specchia nel mare. In pochi minuti arriviamo in centro a Cres. Rimaniamo senza parole dalla bellezza dell’impatto. Si può descrivere come una cartolina. Il suo porticciolo è rotondo e tutto circondato da piccole barche di pescatori ben allineate e ordinate. Le abitazioni sono tutte unite fra di loro e separate ogni tanto da piccole viuzze.
Parcheggiamo le biciclette e passeggiamo un po’ a piedi. La temperatura questa sera è ottima. Alle 23,30 facciamo ritorno alle biciclette e alle 23,45 siamo al camper. Dopo pochi minuti siamo a letto. Buonanotte.
Giovedì 5 luglio (Cres in bicicletta – 8 km.)
Questa mattina ci siamo svegliati alle 6,30. Infatti è arrivato vicino a noi un camperista sloveno un po’ rumoroso. Verso le 7 ci alziamo, facciamo colazione, ci prepariamo qualche panino e alle 9,30 partiamo in bicicletta per andare a visitare Cres di giorno. Ripercorriamo la pista ciclabile fermandoci ogni tanto per scattare qualche fotografia.
Arrivati in centro, parcheggiamo le biciclette e iniziamo la nostra visita in lungo e in largo, fermandoci ogni tanto all’ombra per gustarcela meglio. Alle 12 facciamo ritorno alle biciclette e ci dirigiamo verso il nostro campeggio. Ci fermiamo dopo poco, lungo la ciclabile, all’ombra della pineta.L’acqua è meravigliosa e ne approfittiamo per fare il bagno. Mangiamo i nostri panini e ci riposiamo un po’.
Si sta molto bene e i grilli ci fanno compagnia. Alle 15 decidiamo di cambiare posizione. Raccogliamo le nostre cose e proseguiamo verso il campeggio. Proseguiamo per la pista ciclabile nell’altra direzione. E’ ancora più bella. Asfaltata in mezzo ai pini e agli ulivi con alla nostra destra una varietà di piccole spiagge di sassi, oppure piattaforme artificiali o scogli ma, soprattutto un mare stupendo.
Senza rendercene conto attraversiamo la zona dei naturisti. Infatti improvvisamente i bagnanti sono diventati quasi tutti senza costume, ma per loro non è assolutamente un problema. Il mare e la vegetazione sono veramente belli. Decidiamo di fermarci. Parcheggiamo le biciclette e ci posizioniamo in una piccola spiaggia di sassi.
Sono le 16,30. Claudio fa il bagno e io prendo il sole. Il tempo vola. Infatti sono già le 18. Ci prepariamo e ripercorriamo nuovamente la pista ciclabile. Ci fermiamo nel supermarket del campeggio per prendere un po’ di frutta, verdura, pane e yogurt. Alle 18,30 siamo sul camper. Con il computer portatile ci colleghiamo con Skype. I miei genitori sono in linea. Che bello!! Ci vediamo pure con la webcam.
Navighiamo un po’ in internet e alle 20 andiamo a fare il bagno. Ceniamo con piadina, salsiccia, verdura, vino frizzantino e un buon caffè. Riordiniamo e alle 22,15 usciamo nuovamente in bicicletta e ripercorrendo la pista ciclabile, facciamo ritorno in centro a Cres. Parcheggiamo le biciclette e giriamo un po’ a piedi. Questa sera c’è parecchia gente.
Acquistiamo qualche souvenir e un bel gelato. Arriviamo fino al molo. Questa sera vi troviamo una magnifica sorpresa. Infatti ci sono attraccati molti velieri da crociera che praticamente fanno il giro delle isole e quando arrivano ai porti, hanno per spostarsi, le biciclette al seguito. Troppo bello. Ci viene quasi voglia di salirci.
Prendiamo qualche catalogo e un sito internet per le prenotazioni ………. non si sa mai nella vita! Siamo stanchi, quindi decidiamo di fare ritorno al camper. Una bella pedalata lungo la ciclabile. Il clima è fantastico. A mezzanotte siamo sul camper. Buonanotte.
Venerdì 6 luglio (Cres/Osor/ Mali Lošinj – 61 km.) (Mali Lošinj in bicicletta – 6 km.)
h. 8 sveglia. Ci alziamo subito e iniziamo i preparativi per la colazione e per la partenza. Fa già caldo ma si sta molto bene. Studiamo un po’ l’itinerario per la giornata di oggi. Alle 10 Claudio si reca alla reception per pagare le 2 notti con la corrente elettrica (473,25 kune – circa 63 euro). Ci rechiamo a scaricare/caricare e alle 10,35 usciamo dal campeggio con direzione Lussino.
La strada che percorriamo è stretta e tutta a curve. Sembra quasi di essere in montagna. h. 11,15 stiamo proseguendo. C’è poco traffico e lungo il tragitto incontriamo diversi camper. Fuori ci sono 37 gradi. Alle 11,20 arriviamo a Osor. Parcheggiamo in un comodissimo parcheggio libero che si trova proprio all’inizio della cittadina. Abbiamo percorso 35 km.
Visitiamo la piccola e magnifica città, con la sua via dedicata alla musica. Andiamo a vedere la spiaggia in cemento e il suo magnifico mare. Percorriamo anche un bel tratto della via che la circonda protetta dalle mura. Dopo aver scattato diverse fotografie, alle 12,40 facciamo ritorno sul camper. Visto l’orario decidiamo di pranzare velocemente. Quindi una bella insalata, affettato, frutta e caffè.
Alle 13,20 siamo pronti per salutare Osor e arrivare a Lussino. Attraversiamo il ponte girevole che collega l’isola di Cres con quella di Lussino e dopo pochi metri ci fermiamo ad un distributore per fare il pieno. Spendiamo 280,16 kune. Proseguiamo. C’è pochissimo traffico. h. 14 ci fermiamo al Lidl di Mali Lošinj per acquistare un po’ di frutta, verdura, yogurt e latte.
Non essendoci posto per parcheggiare il camper, Claudio mi aspetta fuori lungo la strada. Alle 14,15 arriviamo al Camping Čikat – un due stelle – di Mali Lošinj. (Coordinate: 44° 32’ 9” N 14° 26’ 59” E). Claudio si reca alla reception e poi a scegliere la piazzola. Ci posizioniamo in una bella grande, sotto ai pini, la n. 806. Oggi abbiamo percorso 61 km. Ci prepariamo e alle 15,35 usciamo.
Ritorniamo alla reception a prendere un po’ di depliant e partiamo in bicicletta dentro al campeggio percorrendo tutta la pista ciclabile che affianca il golfo di Čikat. Una meraviglia. Tutta circondata da pini con a fianco il mare azzurrissimo e trasparente. La gente prende il sole e fa il bagno ovunque. La percorriamo fino alla fine, dove diventa un sentiero, il quale a piedi arriva fino a Mali Lošinj.
Noi ritorniamo indietro e decidiamo di fermarci in una spiaggetta tutta nostra, a fare il bagno. Sono le 17. Che meraviglia! h. 18. Ci gustiamo il panorama e il silenzio interrotto solamente dalle onde del mare e dal frinire dei grilli. Alle 18,30 decidiamo di fare ritorno. Ripercorriamo la magnifica pista ciclabile e alle 19 siamo sul camper.
L’unica nota dolente sono due ripide salite proprio dentro al campeggio, ma con le bici a mano non c’è nessun problema. Andiamo a fare la doccia. Questa sera abbiamo fatto la fila. Boh!! Strano, sarà stato l’orario di punta. Alle 20 siamo a tavola con tagliatelle al ragù di piselli, salame, formaggio e vino rosso.
Guardiamo l’orologio e decidiamo di prendere il trenino che parte proprio dall’ingresso del campeggio per il centro della cittadina. Quindi sparecchiamo velocemente, mettiamo i piatti sporchi nel garage e di corsa, alle 20,45 saliamo sul trenino pagando 20 kune. Dopo 15 minuti scendiamo al Lidl. Da li, il centro è veramente a pochi passi. Passeggiamo un po’ per il centro di Mali Lošinj. E’ veramente bello.
Nel lungo mare ci sono ormeggiate delle barche bellissime. C’è parecchia gente, ma è tutto molto ordinato, pulito e tranquillo. Bellissima è la piazza centrale dove c’è pure un gruppo che suona musica internazionale. Alle 22,15 ci accorgiamo che inizia a lampeggiare sul mare. Ci rechiamo alla fermata del trenino, il quale arriva in perfetto orario, alle 22,30.
Paghiamo nuovamente 20 kune per il ritorno e dopo pochi minuti partiamo. Inizia a tirare parecchio vento. E’ in arrivo un temporale. La strada per fare ritorno al campeggio è tutta in salita, quindi il trenino è molto lento. Viene quasi voglia di scendere e di spingerlo. Alle 22,45 arriviamo al campeggio.
Corriamo al camper proprio appena in tempo per raccogliere la veranda, i panni stesi e per coprire le biciclette. Alle 23 siamo dentro al camper. Fuori tuona e piove forte. Alle 23,30 siamo a letto. Buonanotte.
Sabato 7 luglio (Mali Lošinj / Veli Lošinj in bicicletta – 14 km.)
h. 7,30 sveglia. Ci alziamo subito. C’è un po’ di roba da riordinare. Stendiamo i panni, facciamo colazione, laviamo tutti i piatti, compreso quelli di ieri. Guardiamo un po’ l’itinerario per la giornata di oggi e ci prepariamo qualche panino. Alle 10,15, dopo aver fatto tutte le nostre cose con calma, partiamo in bicicletta.
Non essendoci la pista ciclabile, percorriamo la strada fino al porto di Mali Lošinj (Lussinpiccolo). Scattiamo qualche foto nella piazza centrale e proseguiamo verso Veli Lošinj percorrendo tratti bellissimi in discesa e altri più faticosi in salita. Arriviamo alla pista ciclabile che costeggia il mare. E’ stupenda! Si trova completamente in mezzo alla pineta.
Ogni tanto ci fermiamo a scattare qualche fotografia e ne approfittiamo per ammirare il panorama. E’ veramente bello e rilassante. Ci sono molte insenature naturali non facili da raggiungere, ma comunque piene di persone che fanno il bagno in un mare azzurrissimo. Alle 12,15 arriviamo a Veli Lošinj (Lussingrande). Parcheggiamo le biciclette e seduti in una panchina all’ombra mangiamo i nostri panini.
Alle 12,45 iniziamo a visitare a piedi la piccola ma bellissima cittadina. E’ uno spettacolo di colori. Le sue case, le viuzze, le barche e il panorama che si vede dalla chiesa è veramente bello. Verso le 14 facciamo ritorno alle biciclette e ripercorriamo la pista ciclabile. Ci fermiamo in una spiaggetta in cemento e scogli per rilassarci prima all’ombra, poi successivamente al sole.
Facciamo il bagno e verso le 16,30 iniziamo a percorrere la strada del ritorno. Molto duro e sotto al sole è l’ultimo tratto in salita, prima di arrivare nuovamente a Mali Lošinj. Alle 17 ci troviamo in piazza. Scattiamo un po’ di foto, giriamo in bicicletta per il molo, poi ci dirigiamo verso al Lidl per fare una piccola spesa. Alle 18 siamo sul nostro camper.
Ci riposiamo un po’ gustandoci una birra fresca e studiando un po’ l’itinerario per domani. Alle 19 andiamo a fare il bagno. Questa sera non c’è stata la fila alle docce. Poi cena con una bella bistecca e insalata, sorbetto al limone e un buon caffè. Alle 21,40 usciamo per andare a fare una passeggiata all’interno del campeggio. Raggiungiamo a piedi la pista ciclabile in riva al mare.
Di sera è veramente uno spettacolo. Il fondale del mare è illuminato con delle luci e l’acqua è talmente limpida che sembra quella di una piscina. Il cielo è un tappeto di stelle e questa sera non c’è un briciolo di umidità. Questo spettacolo che vi ho descritto è la nostra notte rosa, fatto di silenzi, luci e stelle. Bellissima!
Se penso alla confusione che ci sarà questa sera nella nostra riviera Romagnola!! Alle 23 siamo di ritorno al camper. Buonanotte.
Domenica 8 luglio (Mali Lošinj / Baška – 103 km.) (Baška in bicicletta – 3 km.)
h. 7,30 sveglia. In questo campeggio, essendo più grande, c’è più movimento di mezzi e di persone, già molto attive anche se oggi è domenica. Però è molto bello e ben tenuto. Ci prepariamo per la partenza. Facciamo colazione, un po’ di pulizie e ci rechiamo alla reception per pagare le due notti con la corrente elettrica. (403 kune – circa 54 euro).
Poi scarichiamo/carichiamo e alle 9,35 partiamo dal campeggio con direzione Merag all’isola di Cres per prendere il traghetto per l’imbarco per l’isola Krk con arrivo a Valbiska. Ci dispiace lasciare Lussino con i suoi tanti sentieri sia pedonali che ciclabili, il mare trasparente e le bellissime insenature.
Un gioiellino Lussingrande con le sue case colorate, la chiesa e il campanile e molto più ampia e moderna Lussinpiccolo. Avere avuto un po’ di tempo in più sarebbe stato bello fare un’escursione nell’arcipelago di Lussino dove vive una colonia di delfini. Alle 10,05 ripassiamo da Osor. Fuori ci sono 35 gradi. Salutiamo da qui l’isola di Lussino, prolungamento naturale dell’isola di Cherso.
Alle 10,35 ripassiamo da Cres. C’è poco traffico. Alle 11 arriviamo in fila a Merag per l’imbarco. Claudio scende per fare i biglietti. Paga 39 euro che corrispondono a 263 kune. Alle 11,45 partiamo. Il traghetto è pieno. Alle 12,10, dopo 25 minuti di navigazione arriviamo all’isola di Krk. Ci sono 37 gradi e c’è pochissimo traffico.
Alle 12,55 arriviamo al Camping Zablaće, a Baška, enorme, assolato ma vicinissimo al mare e al paese. E’ un tre stelle. (Coordinate: 44° 58’ 0” N 14° 44’ 42” E). Abbiamo percorso 103 km. Parcheggiamo fuori dal campeggio in colonna con altri mezzi. Claudio scende e si reca alla reception. Gli metto in testa il cappellino. Mi sa che gli servirà.
Alle 13,20 siamo nella zona verde, spazio libero e il numero che ci danno è il 428. Questa zona è completamente senza alberi, ma è bellissima perché è su prato, con vista monti. Ci fermeremo due notti anche qui. Alle 14 siamo a tavola con insalata e tonno. Essendoci in questo camping il Wi-Fi compreso nel prezzo, ci colleghiamo con il computer, con Skype.
Forse siamo un po’ lontani, si sente male, ma un saluto ai miei lo riusciamo a fare. Alle 16,30 usciamo in bicicletta. Ci dirigiamo verso la spiaggia. E’ affollatissima e non c’è posto neppure per un telo. Giriamo un po’ in bicicletta, arriviamo fino al porto e saliamo anche un po’ in alto per vedere il panorama.
Ritroviamo gli appartamenti gestiti da Maria dove eravamo già stati anni fa con i nostri amici e il ristorante Cicibela. Scattiamo un po’ di foto poi, sempre in bicicletta, ci dirigiamo verso la fine della spiaggia. In questo punto c’è molta meno gente e la spiaggia confina con quella autorizzata ai cani. Stendiamo i nostri teli. Qui la spiaggia è di sassolini abbastanza piccoli. Facciamo il bagno.
Il mare è trasparente e l’acqua è calda. Poi ci rilassiamo un po’ e ci divertiamo a guardare diversi cani, di varie taglie, che fanno il bagno con i loro padroni. Il clima è ottimo e rimaniamo in spiaggia fino alle 19,30. Poi andiamo a fare il bagno. Prepariamo la cena. Questa sera penne con pomodoro e olive. Alle 21,15 siamo a tavola. Brindisi con vino bianco, salame e dolcetto.
Ridendo e scherzando abbiamo finito il vino. Io sono “brilla” e fatico ad andare a lavare i piatti. Alle 22,25 usciamo in bicicletta. Le parcheggiamo e facciamo un giro nel lungomare il quale è tutta zona pedonale, piena di negozi, ristoranti, gelaterie. Facciamo ritorno sul camper alle 23,45. Questa sera è meno caldo e nel nostro prato a guardare le stelle si sta proprio bene. Buonanotte.
Lunedì 9 luglio (Baška in bicicletta – 5 km.)
h. 7,45 sveglia. Ci alziamo e prepariamo la colazione. Questa notte è stato freschino e abbiamo dormito benissimo con la copertina. Facciamo colazione poi ci prepariamo per andare in spiaggia. Leghiamo l’ombrellone alla bicicletta di Claudio e alle 10 partiamo. Visto che la zona di ieri ci era piaciuta, ritorniamo li. Essendo lunedì, c’è un po’ meno gente.
Fa già molto caldo. Andiamo subito a fare il bagno. L’acqua è bellissima. Praticamente fra un bagno e l’altro ci accorgiamo che sono già le 13. Alle 14 facciamo ritorno al camper lasciando in spiaggia ombrellone e teli. Pranziamo con insalata e Simmenthal. Navighiamo un po’ in internet e alle 16,30 ripartiamo.
Prima di fare ritorno in spiaggia, ci fermiamo in un negozio di articoli da mare, e acquistiamo un tubo azzurro in polistirolo per nuotare e dopo pochi minuti facciamo ritorno al nostro ombrellone. Ci buttiamo subito in acqua. Una meraviglia!! Con il tubo si sta a galla senza fare nessuna fatica e si fanno pure le “acrobazie”.
Sembra di essere nel Mar Morto, non si affonda. Sono le 17. La temperatura è stupenda. Rimaniamo in spiaggia fino alle 19. Poi in bicicletta raggiungiamo la parte vecchia della città di Baška. E’ veramente molto bella. Facciamo ritorno al camper. Sono le 20,30. Claudio si accorge che la luce non funziona, quindi neppure il frigorifero. Panico! Da quanto tempo sarà mancata la corrente elettrica?
Fuori, durante la giornata di oggi c’erano 40 gradi. Dopo vari controlli, Claudio si accorge che la spina staccata era quella della prolunga. Evidentemente qualcuno passando, oppure dei bambini giocando, l’hanno staccata. Questo campeggio è molto bello e ben tenuto. L’unica cosa è che essendo un campeggio libero, le colonnine per la luce non sono molte e gli attacchi sono un po’ vecchi.
Quindi ci sono molti fili, anche con prese doppie. Riordiniamo, andiamo a fare il bagno e ceniamo con un bel piatto di tagliatelle al ragù, formaggio e vino frizzantino. Alle 22,15 usciamo in bicicletta per andare a fare due passi nella parte vecchia della città. Parcheggiamo le biciclette nel pittoresco porticciolo e da questa posizione ammiriamo tutta la spiaggia di sassolini bianchi, lunga quasi 2 km.
Raggiungiamo il centro storico percorrendo le strette e lastricate viuzze (pure scivolose). Anche questo molto caratteristico, con i suoi negozi, bar, ristoranti. Acquistiamo qualche souvenir. Alle 23,45 facciamo ritorno al camper e andiamo a letto. Questa sera è freschino e si sta molto bene. Buonanotte.
Martedì 10 luglio (Baška /Isola di Rab/ Plitvička Jezera – 329 Km.)
h. 7,30 sveglia. Tira il vento e c’è il sole. Facciamo colazione, ci prepariamo per la partenza e andiamo alla reception per pagare le due notti con la corrente elettrica. Spendiamo 516,40 kune (circa 69 euro). Scarichiamo/carichiamo e alle 9,40 usciamo dal campeggio con direzione i laghi di Plitvice, circa 190 km. Alle 10,45 arriviamo al ponte che collega l’isola di Krk alla terraferma.
C’è il pedaggio da pagare, ma oggi il passaggio è libero. Ci fermiamo in una piazzola per fare il punto della situazione. Siccome le mete che vogliamo ancora visitare sono i laghi di Plitvice e l’isola di Rab, pensiamo di andare prima all’isola, per evitare il traghetto durante il fine settimana, pensando ci sia più confusione. Così facciamo.
Percorriamo la litoranea detta anche la Magistrala che offre panorami assolutamente mozzafiato. Alle 12, stiamo proseguendo tranquillamente. La strada è tutta curve e c’è pochissimo traffico. Fuori ci sono 39 gradi. Alle 12,35 arriviamo all’imbarco per il traghetto a Jablanac per l’isola di Arbe (Rab). Paghiamo 34,20 euro e alle 13 partiamo.
Il traghetto è più piccolo degli altri presi fino ad ora ed è pienissimo. I mezzi sono molto fitti e si fatica quasi a scendere dal camper, perché lo sportello si apre appena. Alle 13,10 arriviamo all’isola di Rab. Mentre stavamo scendendo, eravamo talmente fitti, che ormai stavamo urtando lo specchietto di un pullman turistico che si trovava proprio di fianco a noi.
Ci ha avvisato con un urlo un operaio del traghetto. Dalla nostra posizione, non potevamo di certo vedere lo specchietto. Ci è andata bene! Alle 13,30 arriviamo al camping Padova III (Coordinate: 44° 45’ 8” N 14° 46’ 28” E) che dista solamente 2 km dal centro di Rab. Claudio scende e si reca alla reception. Torna verso le 14 e decide di andare via.
Nel campeggio il posto ci sarebbe, ma è incasinatissimo, con mezzi molto fitti, parcheggiati ovunque e in maniera disordinata. Quindi ci dirigiamo verso la seconda possibilità, l’autocamp San Marino che si trova a Lopar a 12 km. dal centro di Rab. (Coordinate: 44°49’ 24” N 14° 44’ 13” E). Sono le 14,20. Solito iter dei campeggi in Croazia.
Loro non ti dicono che non c’è il posto. Ti danno la cartina e ti vai a cercare la piazzola che più ti piace. Claudio scende e torna alle 14,45 tutto sudato e sconsolato. Ha girato tutto il campeggio ma qui il posto non c’è. Cosa fare? Parcheggiamo nel parcheggio esterno del campeggio e pranziamo con un po’ di formaggio e verdura.
Decidiamo di ritornare nella terra ferma, visto che in Croazia non è possibile, anzi è vietatissimo fare campeggio libero.Sono le 15,30 e ci dirigiamo nuovamente verso il traghetto. Alle 15,45 ci fermiamo in un distributore e facciamo il pieno (265 kune – 28 litri). Chiediamo al benzinaio se oltre ai due campeggi ci possano essere delle aree per i camper, ma anche lui ci conferma che ci sono solo quelli.
Ci sarebbe anche un terzo campeggio, ma è molto piccolo e non è attrezzato per i camper. Alle 15,50 arriviamo nuovamente all’imbarco del traghetto. Scendiamo di corsa per fare nuovamente il biglietto. Ripaghiamo 34,20 euro e al volo riusciamo ad entrare. Infatti alle 16 partiamo.
Cosa dire…….. da immagini viste, l’isola di Rab deve essere bellissima, è anche chiamata l’isola dell’amore, ma essendo molto piccola, chi intende visitarla è meglio che prenoti da casa la piazzola del campeggio. Noi, con i soldi spesi oggi nel traghetto, fra andare e ritornare, faremo finta di essere andati a mangiare al ristorante (in Italia).
Alle 16,10 siamo sulla terraferma e ripercorriamo la litoranea fino a Senj e ci dirigiamo verso i laghi di Plitvice (Plitvička Jezera – National Park). Inizialmente la strada è tutta a curve, poi si normalizza. L’andatura però è blanda a causa dei molti limiti che vanno dai 40 ai 60 km orari. Incontriamo numerose pattuglie di polizia munite di laser.
Il panorama che ci circonda è di montagna. Parecchi sono i villaggi che attraversiamo. Si vedono molte case dove sono ancora ben visibili i segni che la guerra ha lasciato lo scorso decennio e che devastò il paese. Si incontrano anche diverse lapidi e fiori che ricordano i caduti in guerra. h. 19. Stanchi ma contenti arriviamo al Camp Korana (Coordinate: N 44° 57’ 02” E 15° 38’ 28”) con Wi-Fi gratuito.
Ci fermeremo due notti. Il camping è enorme, alberato, silenzioso e le piazzole sono libere. Sembra di essere in montagna. Ci danno il numero di ingresso n. 206. Entriamo. Giriamo un po’ per cercare la nostra sistemazione e ci mettiamo sotto ad un albero in una bella piazzola. Ci posizioniamo, ci attacchiamo alla corrente e iniziamo a preparare la cena. Claudio va a fare il bagno.
Nel frattempo, con tutto il posto che c’era, un camper di francesi si mette proprio vicinissimo a noi. Uffa!!! Ceniamo con salsiccia, insalata e alle 22 usciamo per fare due passi. Questo campeggio è proprio bello, così immerso nel verde e il suo angolo dedicato ai bungalow, che sono delle piccole baite.
Così nel buio ci fermiamo a guardare il cielo che questa sera è un tappeto di stelle. Alle 23 andiamo a letto. Buonanotte.
Mercoledì 11 luglio (Plitvička Jezera)
h. 7 sveglia. C’è il sole!!! Le previsioni avevano messo tempo variabile per oggi. Speriamo bene! Facciamo colazione dentro al camper, perché fuori ci sono 19 gradi. Prepariamo i panini e alle 8,45 ci rechiamo di fronte all’ufficio informazioni da dove partirà il bus gratuito che ci porterà all’ingresso dei laghi di Plitvice che distano 7 km. dal nostro campeggio.
Alle 9 in punto arrivano tre pullman e dopo pochi minuti partiamo. Noi abbiamo deciso di scendere al secondo ingresso, da dove partirà il sentiero H, quello che vogliamo fare noi, con durata dalle 4 alle 6 ore. Ci rechiamo alla cassa e paghiamo due biglietti (110 kune) e acquistiamo una cartina del parco (20 kune). Alle 9,45 siamo alla fermata del trenino gommato (che è poi un trattore trasformato).
Il nostro itinerario toccherà tutti i 16 laghi e il percorso si effettua partendo dall’alto, scendendo verso il basso. Dopo una ventina di minuti, arriviamo alla stazione superiore. Facciamo una piccola sosta nei bagni e iniziamo a seguire il percorso H su comode passerelle di legno. Una piacevolissima passeggiata nel verde, tra laghetti color smeraldo e tantissime cascate. Il bosco è meraviglioso.
Unico neo per noi amanti delle fotografie, è che la gente camminando, dondola le passerelle, quindi è molto faticoso fare le fotografie. Alle 12,20 facciamo una breve sosta per mangiare i nostri panini. Poi proseguiamo. A metà percorso, dopo circa 20 minuti di fila, ci imbarchiamo su uno dei tanti battelli elettrici, per una “crociera” sul lago, della durata di circa 20 minuti.
Arrivati troviamo un magnifico punto di ristoro, con ristoranti, area con tavoloni per picnic, negozi di souvenir e i bagni. Ci riposiamo un po’ poi proseguiamo a piedi per la seconda parte dell’itinerario, forse la più bella. Arriviamo alla grande cascata poi, visto l’orario, decidiamo di uscire dall’ingresso uno. Sono le 16,20. Ci rechiamo alla fermata del pullman, che ci riporterà al camping Korana.
Arriva alle 16,45. Alle 17 siamo sul camper. Essendo così appiccicati al camper dei francesi, decidiamo di cambiare piazzola. Dopo pochi minuti siamo in un magnifico prato con luce e acqua a portata di mano. Ci posizioniamo. Qui si che è bello! Io prendo un po’ di sole e scrivo il diario. Cosa dire……….. merita venire in Croazia anche solo per vedere i meravigliosi laghi di Plitvice.
Alle 18,50 vado a telefonare ai miei con Skype. Qui si sente veramente bene e parliamo per molto tempo. Poi vado al market del campeggio per prendere un po’ di frutta e verdura e faccio ritorno al camper. Certo che così in mezzo alla natura si sta proprio bene. Facciamo il bagno poi prepariamo la cena. Questa sera penne al sugo di pomodoro e olive.
Che bella la nostra piazzola, un vero paradiso. Riordiniamo e alle 22 andiamo a fare due passi dentro al campeggio. Una meraviglia. Anche questa sera è freschino e il cielo è un tappeto di stelle. Alle 23 siamo a letto. Buonanotte.
Giovedì 12 luglio (Plitvička Jezera /Pola – 345 km.) (Pola in bicicletta – 1 km.)
h. 2, mi sveglio. Fuori sta tirando un vento fortissimo. Fortuna che ieri sera avevamo messo dentro tutto e raccolto la veranda. Chiudiamo tutte le finestre e ritorniamo a dormire. Alle 7,30 sveglia. Anche questa mattina facciamo colazione all’interno del camper, perché fuori fa freschino. Ci prepariamo. Anche oggi c’è il sole, ma è meno limpido di ieri e c’è qualche nuvoletta.
Alle 9,20 siamo pronti per partire. Andiamo a scaricare/caricare. Qui lo scarico è diverso da tutti gli altri fino ad ora incontrati. Infatti non c’è la grata, ma un’apposita colonnina che ha lo scarico in un tubo laterale. Quindi dobbiamo scaricare con la bacinella e buttare l’acqua dentro al tubo.
Poi, direttamente con il camper, ci rechiamo alla reception e paghiamo le due notti con la corrente elettrica. (380 kune – circa 51 euro). Alle 9,40 partiamo con direzione Senj. Il navigatore ci manda per un’altra strada, non quella percorsa all’andata. Almeno il primo tratto percorso da noi, è risultato troppo stretto e impegnativo.
Al primo paese che incontriamo, dopo circa 3 km., decidiamo di ritornare indietro e di percorrere quella che già conoscevamo. Ripassiamo davanti agli ingressi dei laghi e proseguiamo. Anche oggi c’è poco traffico. Cerchiamo di rispettare al massimo i limiti stradali. Incontriamo diverse pattuglie della polizia munite di laser. Attraversiamo parecchi villaggi.
Gli abitanti, di fronte alle loro case, vendono i prodotti tipici che sono il miele, il formaggio e la grappa. Alle 10,50 ci fermiamo e acquistiamo un formaggio di capra (100 kune) e 1 kg. di miele di acacia (50 kune). Proseguiamo continuando a rispettare i limiti. Noi, generalmente, non andiamo mai molto forte, ma con questa andatura, ci sembra di andare a piedi.
Però non è pesante la cosa, perché tutti rispettano i limiti e nessuno da in escandescenza. Alle 11,30 entriamo in autostrada. Abbiamo deciso di dirigerci verso Pula (Pola). h. 12,20 il tempo è nuvoloso e tira vento. h. 13 ci fermiamo in un distributore. Facciamo il pieno e paghiamo 350 kune. Pranziamo nell’area sosta con insalata di tonno, formaggio e un caffè. Alle 13,50 ripartiamo.
E’ nuvoloso e ci sono 25 gradi. Alle 14,05 paghiamo al casello di Rijeka 116 kune. Proseguiamo e alle 15,30 usciamo dal casello di Pola pagando 9,66 euro. C’è il sole e ci sono 33 gradi. h. 16 arriviamo al campeggio Stoja di Pola. (Coordinate: 44.859626 – 13.81453) Prima di arrivare abbiamo perso un po’ di tempo per colpa di una deviazione a causa di lavori in corso.
Come al solito ci rechiamo a scegliere la piazzola (la n. 193). Qui il Wi-Fi è gratuito e oltre a quello del campeggio si prende anche quello del vicino ristorante-pizzeria. Facciamo un saluto ai miei genitori e a Maria Teresa con Skype e alle 17,30 usciamo in bicicletta per vedere i dintorni del campeggio. Ci fermiamo in una baia, dove Claudio fa il bagno.
Poi, verso le 18,30, essendo arrivata l’ombra, cambiamo spiaggia. Il panorama che ci circonda è molto bello e rilassante. Alle 19,30 facciamo ritorno sul camper. Come arriviamo rimaniamo sorpresi da due “effetti” rumorosi che al nostro arrivo non c’erano.
Un vecchio condizionatore di un negozio esterno al campeggio che sembra un’elica di un elicottero e un piano bar con musica molto alta sempre nel ristorante vicino a noi. Mah!!!! Speriamo bene. Non abbiamo voglia di spostarci! Andiamo a fare il bagno, poi prepariamo la cena. Questa sera garganelli al ragù, tigelle con formaggio, dolcetto e birra.
Sentiamo nuovamente i miei genitori e alle 22.40 usciamo a fare due passi nel campeggio. Fa caldo. Alle 23.15 facciamo ritorno al camper. La musica del piano bar è terminata alle 23,30. Rimane il condizionatore e il caldo. Speriamo di dormire. Buonanotte.
Venerdì 13 luglio (Pola)
Alle 4 mi sono svegliata io. Tira parecchio vento. Quindi ci alziamo per chiudere la veranda e ritorniamo a letto.
Alle 8 ci alziamo. C’è il sole e continua a tirare il vento. Prepariamo la colazione.
Si rompe la caffettiera grande. Fortuna abbiamo quella piccolina.
Prepariamo i panini e alle 10 usciamo e andiamo alla fermata dell’autobus. Alle 10,10 arriva.
Facciamo i biglietti a bordo (22 kune in totale) e dopo 20 minuti circa arriviamo in centro.
C’è parecchio traffico.
Scendiamo ai giardini e iniziamo la visita della città di Pola. Si presenta molto bene. Ci sono però parecchi lavori in corso, specialmente nelle strade.
Passiamo dall’Arco dei Sergi e passeggiando per la zona pedonale arriviamo alla piazza centrale dove si trovano il Palazzo Municipale e il Tempio di Augusto.
Proseguiamo e andiamo a visitare la chiesa e il Convento Francescano (14 kune).
Veramente molto belli. Arriviamo al Museo Storico dell’Istria e al Teatro Romano. Paghiamo 20 kune.
Da questo punto si gode di un bellissimo panorama della città di Pola, compreso l’anfiteatro. Ci sediamo un po’ all’ombra e mangiamo i nostri panini. Poi ci incamminiamo verso l’Arena, che è anche il simbolo della città croata. Paghiamo 80 kune. E’ veramente molto bella, in pietre bianchissime che con il cielo azzurro, sembrano tutte finestre.
Poi scendiamo nei sotterranei. Sono stati ben restaurati e valorizzati con una mostra di reperti archeologici sulla lavorazione delle olive. Praticamente un frantoio. Per finire la visita alla città, ci rechiamo alla Cattedrale. Sarebbe bella, con il suo campanile staccato, ma è un po’ troppo sacrificata fra le case e le bancarelle di fronte alla sua piazzetta.
Alle 16,20 riprendiamo l’autobus (altre 22 kune) che ci riporta al campeggio. Sosta per uno spuntino e una birra fresca e a piedi ci rechiamo alla spiaggia del nostro campeggio. Sono le 17,30. L’acqua è bellissima e trasparente. Ci sono i sassi, ma facciamo il bagno benissimo. Con il mio nuovo salvagente mi diverto proprio tanto. Si fanno le acrobazie.
Direttamente dalla spiaggia, con un Wi-Fi del vicino ristorante, sento con Skype i miei. Poi ci rilassiamo un po’ al sole. A quest’ora si sta proprio bene, anzi benissimo. Claudio si addormenta e io scrivo il diario. Alle 19,40 facciamo ritorno al camper e ci rechiamo a piedi alla reception per chiedere se hanno escursioni da fare per le isole Brioni. Ci dicono che sicuramente domani ci sarà il mare mosso.
Allunghiamo comunque di una notte la permanenza in questo campeggio. Non abbiamo voglia di spostarci domani, solo per una giornata. Qui si sta molto bene. Alle 20,10 andiamo a fare il bagno poi prepariamo la cena. Questa sera bistecche con patatine e carciofini, vino rosso e allegria. Insomma, anche questa sera cena quasi al buio, anzi illuminata dalla luce del garage.
Claudio si lamenta del nostro “corredo” da campeggio. Non abbiamo il tappeto per terra, il tavolino è piccolo e le sedie sono da ufficio. Vorrebbe pure lo stendino. Laviamo i piatti e alle 22,40 andiamo a fare un giro per il campeggio. Anche questo è molto grande e ci divertiamo a guardare ogni tipo di sosta.
Rimaniamo “sconvolti” da un cane di taglia molto grande, credo uno spinone, che campeggia vicino alla roulotte dei suoi padroni con una super cuccia in legno. Non abbiamo parole. Ma come l’avranno trasportata, ci chiediamo? Alle 23,40 siamo sul camper. Questa sera c’è un clima bellissimo. Buonanotte.
Sabato 14 luglio (Pola in bicicletta – 5 km.)
h. 7,20 sveglia. C’è il sole. Ci alziamo con calma. Sentiamo i miei genitori, Piero e Maria Teresa. Facciamo colazione, ci prepariamo e alle 10 usciamo dal campeggio in bicicletta. Ci fermiamo lungo la strada nel promontorio di Stoja in una spiaggia di scoglio. Oggi niente bagno. C’è il mare molto mosso, ma è bellissimo lo stesso. Ci stendiamo all’ombra di pini e ci gustiamo il panorama.
Ci bagnano un po’ con le onde, prendiamo il sole, insomma totale relax sulle spiagge ed il meraviglioso mare della Croazia. Alle 13,45 raccogliamo le nostre cose e alle 14,10 siamo sul camper. Pranzo con insalata di tonno, caffè. Decidiamo di ritornare in centro a Pola. Alle 16,20 usciamo per andare a prendere l’autobus, ma per qualche secondo lo perdiamo. Aspettiamo quello successivo alle 16,30. Paghiamo 22 kune.
Scendiamo nuovamente ai giardini e ci dirigiamo verso il porto. Qui riconosciamo il punto dove con il camper di hanno fatto deviare a causa dei lavori in corso. Da qui partono le navi che fanno le escursioni per le isole Brioni. Ritorniamo in centro, acquistiamo qualche souvenir e alle 19 riprendiamo l’autobus e facciamo ritorno al camper.
Ci rechiamo al supermarket del campeggio dove acquistiamo un po’ di vino, birra, olio, marmellata per finire le kune rimaste. Sono le 20,20. Torniamo al camper e iniziamo a riordinare il garage e a caricare le biciclette. Facciamo il bagno, poi, mentre stavamo preparando per la cena, sentiamo il vento cambiare e il cielo diventare nero.
Inizia a fare dei grossi goccioloni, quindi questa sera le tagliatelle al ragù di piselli ce le gustiamo dentro al camper. Riordiniamo, sentiamo i miei e alle 22,40 scendiamo per fare due passi. Temporale passato. Ci sono le stelle. Praticamente ha tirato solo del vento e ci ha fatto mangiare dentro, ma si stava bene lo stesso. Alle 23 siamo a letto. Domani dobbiamo fare ritorno a casa. Buonanotte.
Domenica 15 luglio (Pola/Ravenna – 422 km.)
h. 7,20 sveglia. Non ho proprio voglia di ritornare a casa e sono in preda ad una crisi depressiva. Ci alziamo e iniziamo a riordinare per il rientro. Disfiamo il letto, facciamo colazione, sentiamo i miei e facciamo un po’ di pulizie. Alle 9,50 Claudio si reca alla reception per pagare. Alle 10,20 ancora non lo vedo fare ritorno. Inizio a preoccuparmi. Decido di andargli incontro. Stava ritornando.
Mi dice che c’era molta fila e quando è stato il suo turno, non ha funzionato ne la carta di credito ne il bancomat. Quindi ha dovuto pagare in contanti e in euro (102 euro) per 3 notti con la corrente elettrica. Io gli riferisco che nel suo cellulare è arrivato il messaggio che è stata richiesta l’autorizzazione del pagamento del campeggio.
Ritorniamo alla reception, rifacciamo la fila e spieghiamo l’accaduto. L’impiegata telefona al recapito telefonico per avere informazioni sulla transazione e gli confermano che il bancomat non è stato accettato e che l’operazione e di conseguenza l’sms, sono nulli. Speriamo bene di non aver pagato de volte, anche perché ……. vatti a spiegare dopo. Facciamo ritorno al camper.
Non riusciamo a capire come mai tutte e due le tessere non abbiano funzionato! Alle 11, dopo aver perso più di un’ora, decidiamo di partire senza scaricare/caricare, perché nel frattempo si era fatta la fila dei camper. Usciamo dal campeggio e riusciamo ad entrare in autostrada, seguendo il navigatore, senza passare dal centro e proseguiamo fino al confine.
Paghiamo 7,78 euro e in poco tempo arriviamo al confine croato e successivamente a quello sloveno. Sono le 12. Da qui inizia il tratto più antipatico, arrivare in Italia, attraverso la Slovenia, senza pagare l’autostrada, non volendo acquistare la vignetta dovendo fare solo pochi chilometri. Proseguiamo per la strada normale e arriviamo dove anni fa c’era il confine italiano, alle 12,45.
Ci dirigiamo verso Trieste per entrare in autostrada. Tira parecchio vento. In autostrada, improvvisamente ci si apre il lunotto superiore del camper. Corro immediatamente per chiuderlo. Fortuna non si è rotto. Alle 13,20 ci fermiamo per fare il pieno a Trieste e proviamo a pagare con la carta di credito. Ha funzionato benissimo. Paghiamo 48 euro. Proseguiamo.
Alle 13,50 ci fermiamo in un’area sosta per pranzare con insalata, Simmenthal, frutta e caffè. Alle 14,45 ripartiamo. C’è il sole. Alle 15,40 usciamo dal casello di Venezia est pagando 9,50 euro e proseguiamo per la SS 309 Romea. Alle 16,30 stiamo proseguendo tranquillamente. In questo orario c’è poco traffico.
Alle 17,50 arriviamo a Ravenna al Villaggio Anic e nel piazzale Mattei, scarichiamo le acque del camper. Ora non ci resta che dirigersi verso casa. Siamo felici di riabbracciare i nostri cari, ma ci dispiace tantissimo aver terminato le nostre due settimane di ferie. Cosa dire……. l’esperienza è stata molto positiva, tanti pensieri sono andati ai nostri amici rimasti a casa……… la Croazia è bellissima.
Non pensavamo proprio che così a pochi chilometri da casa nostra, ci fosse un paese così bello, ben attrezzato, curato e anche gentile come la Croazia da girare in camper ed in bicicletta. Noi non abbiamo avuto nessun tipo di problema e ci torneremo sicuramente, anche perché le località da vedere sono veramente tante. Alle 18,15 arriviamo a casa. Baci baci.