Il nostro viaggio inizia a Livorno dove ci imbarchiamo (il 1°/9 alle ore 23 circa) per Palermo sulla MN Coraggio della Linea GNV con sistemazione camping on board (€ 416 a/r).
2 settembre 2010 (Palermo – Scopello – San Vito Lo Capo: km. 124)
Arriviamo a Palermo alle 16 circa accolti da un incredibile caldo umido per cui decidiamo di rimandare la visita della città al ritorno.
Iniziamo il nostro giro della Sicilia in senso antiorario dirigendoci verso San Vito Lo Capo: lungo la strada ci fermiamo ad ammirare lo splendido scenario marino di Scopello con la sua secolare tonnara.
Ci sistemiamo al Camping La Pineta – Via del Secco 88, tel. 0923972818 (€ 18,30/giorno – 10% sconto Plein Air) ottima base strategica per scoprire con lo scooter i meravigliosi dintorni.

A San Vito Lo Capo ci fermiamo tre giorni godendoci il relax nella profonda e sabbiosa spiaggia del paese, facendo lunghi bagni nelle sue acque turchesi oppure tuffandoci nel limpido mare color verde smeraldo del vicino Golfo di Cofano.
Alla sera girovaghiamo per le animate e profumate (da innumerevoli tralci di gelsomini) vie di questa cittadina, che si prepara a festeggiare dal 22 al 27 settembre il Festival Internazionale del cous cous. E come primo assaggio delle delizie locali ci gustiamo squisiti cannoli con la ricotta e le famigerate granite siciliane ai vari sapori (a nostro parere ottimo l’accostamento gelso e mandorla).
Alla casa del cous-cous Enzo Battaglia – Via Principe Tommaso 8, tel 0923621488 – abbiamo mangiato il cous-cous sanvitese (con una ricca zuppa di pesce) accompagnandolo con il vino locale Bianco di Nera: squisito!
Veramente fantastica è stata l’escursione in catamarano alla Riserva dello Zingaro con ripetuti bagni in un mare di impareggiabile bellezza!
5 settembre (San Vito Lo Capo – Trapani: km. 69)
Dopo soli 60 km. raggiungiamo a Trapani l’area di sosta Le Saline presso l’omonimo Hotel in via Libica km. 4 – Nubia Pacco (TR) – tel. 0923868056 (riferimento stazione di servizio IP).
Con lo scooter raggiungiamo Erice superba cittadina medioevale in magnifica posizione panoramica che, dall’alto dei suoi 750 mt., domina il mare, le vaste saline e le isole Egadi. Ci inoltriamo per le strette e tortuose viuzze pavimentate all’antica scoprendo qua e là amene piazzette circondate da nobili edifici. In una delle molteplici pasticcerie comperiamo, volendoli assaggiare un po’ tutti, un vassoio di pasticcini tipici siciliani alla ricotta, alle mandorle, ai pistacchi… che, rientrati in camper, ci gustiamo a conclusione di questa bella, calda e variegata giornata!
6 settembre
In mattinata con lo scooter ci inoltriamo lungo le strade che corrono a fianco delle saline e ci soffermiamo ad ammirare e fotografare queste enormi “vasche” che illuminate dal sole e dai cristalli di sale assumono suggestivi effetti di luce. Visitiamo il Museo del sale dove sono custoditi gli antichi attrezzi di lavoro e un mulino a vento ancora in attività.

Assistiamo inoltre alle “coltivazioni” del sale praticate a mano così come accadeva due millenni e mezzo addietro in epoca fenicia. All’ora di pranzo visitiamo il centro storico di Trapani con bei palazzi nobiliari e chiese barocche. Pranziamo in pasticceria con una squisita granita al gelsomino e l’immancabile cannolo di ricotta!
Nel pomeriggio quasi di fronte a Marsala, dove il mare forma una laguna chiamata Stagnone, raggiungiamo l’imbarcadero per l’isola di Mozia (M/B Arini e Pugliese € 5 + € 9 a persona l’accesso all’isola con la visita del Museo e sito archeologico). L’ Isola deve la sua fama a Joseph Whitaker uno degli inglesi che si erano dedicati a partire dall’800 alla produzione del vino in Sicilia.
Appassionato ricercatore fu il primo ad interessarsi al patrimonio archeologico di Mozia, acquistò l’isola e vi condusse gli scavi che portarono alla luce gli insediamenti fenici dell’isola dal VIII secolo a.c. al 397 d.c. quando fu distrutta dal greco Dionisio di Siracusa.
Il museo, creato dallo stesso Whitaker, con i suoi reperti storici è molto interessante; deludente è invece lo stato di degrado, trascuratezza ed abbandono della vegetazione e dei sentieri che percorrono l’isola. Alla sera ritorniamo alle Saline per ammirare dalla Torre di Nubia il tramonto sul mare e l’isola di Favignana circondati da un magico caleidoscopio di colori e dall’aria profumata di iodio.
7 settembre (Trapani – Selinunte – Eraclea Minoa: km. 170)
Con il camper ripartiamo verso Marsala e, arrivati in città, percorrendo un bel nuovo lungomare, raggiungiamo il Museo Archeologico ospitato nel Baglio Anselmi, vecchio stabilimento vinicolo. Il museo raccoglie reperti preistorici ritrovati nel territorio di Marsala e nell’isola di Mozia e soprattutto i resti di una nave punica lunga 35 metri recuperata nel 1984 nelle acque dello Stagnone.
Percorrendo la SS115 che attraversa vasti territori ora pianeggianti ora collinari con lussureggianti coltivazioni (vigneti soprattutto nella zona di Marsala), arriviamo a Selinunte. L’area archeologica di Selinunte (€ 6 cad.) ricorda le lotte tra greci e cartaginesi per il predomino sull’isola e rappresenta una delle più affascinanti testimonianze della civiltà antica. E’ di sorprendente bellezza il vasto parco archeologico situato in suggestiva posizione isolata con il complesso di Templi monumentali del V° sec. a.c. e l’Acropoli sulla sommità del colle a picco sul mare.
Ci attardiamo tra le rovine che con il calar del sole assumono un caldo color dorato in contrasto con lo sfondo azzurro del cielo e il blu del mare. Arriviamo quindi dopo una cinquantina di km. al campeggio di Eraclea Minoa.
8 settembre
Al risveglio scopriamo la magnifica posizione di questo “village” immerso in un bosco di pini ed eucalipti: alle spalle alti dirupi bianchi, calcarei e gessosi e di fronte un mare verde-azzurro che fa da sfondo ad un’ampia spiaggia sabbiosa (€ 9,50 persona meno 10% soggiorno min. 2 gg.).
Decidiamo di trascorrere in questo paradiso due giorni facendo lunghe passeggiate e rigeneranti corse mattutine sul lungo arenile dorato in una quiete assoluta animata soltanto dal canto degli uccelli, dal frinire dei grilli e dal ritmico mormorio delle onde.
10 settembre (Eraclea Minoa – Agrigento: km. 50)

Dopo aver visitato il sito archeologico di Eraclea situato sulle alte falesie bianche riprendiamo la SS 115 alla volta della Valle dei Templi di Agrigento; attraversiamo le colline dell’agrigentino coltivate a vite, ulivo, con ampie vedute della fertile valle del fiume Platani. Parcheggiamo nell’ampio parcheggio di fronte all’ingresso dei Templi (€ 5) e ci accingiamo a visitare i Templi dell’antica colonia greca di Akragas costruiti nel V sec. a.c. in tufo arenario (€ 10 a persona sito + museo).
Anche qui non dispongono di materiale illustrativo o di una piantina dettagliata. Ci tratteniamo fino al tramonto ad ammirare gli imponenti Templi dorici che risplendono a quest’ora di un caldo color ambra. Pernottiamo nel vicino campeggio Valle dei templi – Viale Emporium Agrigento tel. 0922411115 (€ 19 – 10% sconto Plein Air).
11 settembre (Agrigento – Piazza Almerina – Marina di Ragusa: km. 215)
Con lo scooter raggiungiamo il Museo archeologico regionale situato a breve distanza dal sito archeologico. E’ ospitato nel trecentesco Convento San Nicola ed è di fondamentale importanza per capire la storia di Agrigento e delle zone limitrofe. Impressionante è il gigantesco Telamone in pietra alto 6 metri proveniente dal Tempio di Giove Olimpico.
Ritorniamo in campeggio e, ripreso il camper, ci dirigiamo verso Piazza Almerina attraversando dolci colline dorate dalle coltivazioni di grano tagliato e distese verdeggianti di ulivi e vigneti. Ci rechiamo subito a vedere la famosa Villa Romana del Casale nota a tutto il mondo per gli splendidi mosaici pavimentali.
Rimaniamo estasiati ad ammirare la bellezza e la maestosità dei numerosi ambienti decorati con splendidi mosaici risalenti al III-IV sec. d.c. quasi tutti in ottimo stato di conservazione. Inoltrandoci sempre più verso l’interno attraversiamo campi collinari dominati da coltivazioni di grano (brulli e color ocra, ma sovente anneriti da incendi) e di fichi d’india fino ad arrivare a Caltagirone.
Era nostra intenzione fermarci in questa città per scoprire le sue bellezze barocche, ma soprattutto per acquistare souvenirs della famosa ceramica calatina da regalare al nostro ritorno a casa. L’impatto con la città è però desolante: l’area attrezzata camper occupata da zingari, un vasto parcheggio con bidoni della spazzatura stracolmi, sacchetti e rifiuti ovunque…. Via, via,… che brutto biglietto da visita per una città dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità!
Quando arriviamo a Marina di Ragusa è quindi già tardi ma siamo premiati dall’ottima accoglienza nella nuova area attrezzata TantoPerCamper (Contrada Castellana, via Donnalucata, tel. 3389054207 – 3393453846 con vaste piazzole su… prato all’inglese! € 12 a notte).
12 settembre
Michele e Vittorio i gentili gestori dell’Area Attrezzata ci danno utili indicazioni per esplorare al meglio le località che vogliamo visitare… comprese le mete… gastronomiche!
Iniziamo con una bella colazione al Caffè delle Rose in piazza Duca degli Abruzzi di Marina di Ragusa con ottimi cannoli di ricotta e pistacchi. La spiaggia sabbiosa della Marina è ampia e profonda e degrada dolcemente su un bel mare limpido.
Con lo scooter raggiungiamo poi Ragusa. La città si estende alle pendici meridionali dei Monti Iblei ed appare divisa in due parti: la Ragusa nuova costruita sull’altopiano e Ibla situata più in basso riedificata dopo il terremoto del 1693 secondo la vecchia struttura medievale.
Visitiamo Ragusa con importanti palazzi barocchi e Ragusa Ibla con le case addossate e le strade strette e tortuose disseminate di Chiese e campanili che svettano tra i tetti. Su tutte domina la superba mole del Duomo di San Giorgio una delle massime espressioni dell’architettura sacra barocca.
Oziare in piazza del Duomo (gustando granite al gelso con panna), passeggiare lungo la via che porta ai giardini Iblei ci permette di cogliere curiosi aspetti di vita e di costume.
Proseguiamo il nostro viaggio e raggiungiamo Modica, splendida città d’aspetto barocco arroccata in posizione scenografica tra due valloni. Anche Modica ricostruita dopo il terremoto del 1693 secondo schemi settecenteschi è stata inserita nella lista Unesco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Particolarmente scenografico è il Duomo di San Giorgio, maestoso e solenne, posto al vertice di una alta scalinata con un ricco e decorato interno. In Corso Umberto 1° 159, l’arteria principale della città bassa, troviamo l’antica dolceria Bonajuto (dal 1880) e dopo diversi assaggi comperiamo tavolette di cioccolato alla cannella, al pepe bianco, alla maggiorana, cioccolatini al peperoncino, dolcetti siculi, nidi di scorze di arance caramellate, pistacchi… (giuro, non esagero!)
Prima di ritornare al camper ci fermiamo a Donnalucata nel Ristorante Pizzeria Acquamarina a mangiare un’ottima pizza.
13 settembre (Marina di Ragusa – Donna Fugata – Marzamemi: km. 113)
Ripartiamo con il camper e andiamo a vedere il Castello di Donnafugata, residenza ottocentesca di nobili siciliani di un secolo fa. Le 28 stanze aperte al pubblico delle 122 esistenti conservano i ricchi arredi dell’epoca e rendono l’idea della raffinata vita dei “baroni” siciliani di un secolo fa. A circa 8 km. dopo Modica vediamo le indicazioni per le Cave d’Ispica, grotte che risalgono ai primi insediamenti umani, utilizzate poi come catacombe dai cristiani, ma purtroppo essendo domenica pomeriggio l’ingresso è chiuso; in compenso visitiamo Il Mulino ad Acqua “Cavallo d’Ispica” uno dei pochi mulini ancora esistenti nato secondo la concezione araba “con la ruota orizzontale che gira per caduta dell’acqua”. La zona che percorriamo per raggiungere Pachino è straordinariamente bella con estese coltivazioni di vitigni, grano, fichi d’india, olivi e un susseguirsi di serre a perdita d’occhio per la coltivazione dei famosi pomodorini. Pernottiamo nel camping Forte di Marzamemi (deludente: disturbato e poco pulito – € 20).
14 settembre
Oggi trascorriamo una stupenda giornata raggiungendo a bordo del nostro scooter tutte le calette del promontorio di Pachino, scoprendo belle e selvagge spiagge sabbiose, antiche tonnare abbandonate, piccoli borghi di vecchie casette in pietra di pescatori davanti a porticcioli con vecchie barche tirate a secco.
Raggiungiamo il Capo delle Correnti l’estremità più meridionale d’Italia con una lunga spiaggia dorata davanti ad un mare cristallino. Alla sera assieme ad un altro camper di Sondrio decidiamo di pernottare nell’area mercatale di Marzamemi.
Girovaghiamo per il caratteristico borgo (un tempo tonnara) con il palazzo del principe, la chiesetta e le casette dei pescatori affacciate sulla bella piazza e ci fermiamo a cena in riva al mare presso il ristorante La Conchiglietta.
15 settembre (Marzamemi – Oasi di Vendicari: km. 31)
Dopo aver salutato i nostri nuovi amici ed esserci scambiati informazioni sulle nostre prossime mete proseguiamo il viaggio verso la Riserva Naturale Oasi di Vendicari.

Seguiamo le indicazioni Agriturismo Calamosche e dopo km. 2,5 su strada sterrata arriviamo all’area attrezzata (€ 12).
Spartana, ma in bella posizione tra mandorli e ulivi e soprattutto di fronte all’ingresso della Riserva Naturale.
Dopo una passeggiata di venti minuti lungo un sentiero odoroso di macchia mediterranea si arriva in una baia mozzafiato con spiaggia di sabbia dorata dolcemente degradante in un mare trasparentissimo, caraibico.
Rimaniamo a bearci in questo paradiso fino al tramonto che ancora ci sorprende nei sentieri che si inerpicano sulla scogliera mentre continuiamo a fotografare scenari dai colori incantevoli.
16 settembre (Vendicari – Noto – Siracusa: km. 48)
Come da previsioni, nella notte si è scatenato un forte temporale ed al mattino un cielo plumbeo ci ha costretti a riprendere il viaggio rinunciando ai bagni e allo snorkelling lungo le frastagliate scogliere di questo mare stupendo.

Dopo solo una decina di chilometri arriviamo a Noto giustamente definita la perla del barocco siciliano. Percorrendo C.so Vittorio Emanuele, la via principale, incontriamo importanti piazze su cui si affacciano imponenti chiese barocche precedute da alte scalinate, eleganti e nobili palazzi nei caldi colori della pietra locale.
Il Duomo perfettamente ricostruito e restaurato nel 2007, dopo il crollo del 1996, è di inestimabile bellezza: pur nella semplicità al suo interno le colonne alte e slanciate di un bianco sublime ne esaltano le forme barocche. Dalla terrazza della Chiesa di Santa Chiara si gode di una splendida vista scenografica sui tetti delle abitazioni, dei monasteri, delle scalinate, sulle cupole e i campanili che impreziosiscono la città.
Pranziamo presso il caffe Sicilia bar storico in C.so v. Emanuele 125 con cassata, cannoli e Moscato di Noto!… e a merenda… granite al mandarino e alle fragoline di Noto con panna: una delizia! Ritorniamo sulla SS115 con destinazione Siracusa sotto un cielo che diventa sempre più nero. Pernottiamo nel parcheggio Von Platen A.A. nel cuore della città (via Augusto Von Platen 38; e-mail: parcheggio_vonplaten@alice.it; € 18)
17 settembre
Ad un solo chilometro dall’area attrezzata raggiungiamo il ponte che collega la piccola isola di Ortigia, il nucleo urbano più antico della città. E’ difficile descrivere le intense emozioni e sensazioni che si provano nel passeggiare in questa straordinaria e suggestiva città.
Il folclore del mercato degli ortaggi e del pesce con i venditori-strillatori (abbiamo comperato gamberoni e pesce spada a € 10 il kg.), il pittoresco e popoloso rione medievale vicino a vie con eleganti negozi sedi di prestigiose banche, i palazzi nobiliari, le sfarzose chiese dalla facciata barocca, gli edifici barocchi arricchiti dai tipici mensoloni e balconi panciuti in ferro battuto, i vicoli ed i cortili arabeggianti, il castello Maniace efficace difesa militare, il lungomare fiancheggiato da romantici localini… ma soprattutto rimaniamo incantati da piazza del Duomo segnalata come tra le più suggestive piazze d’Italia.
Il Duomo dalla elegante facciata barocca ornata da statue conserva al suo interno le antiche colonne del tempio di Atena del V sec. a.c. e sfarzose cappelle barocche.
18 settembre (Siracusa – Etna: km. 107)
Svegliati alle 8 in punto dal concerto delle campane del vicino Santuario della Madonna delle lacrime e dopo la ormai consueta colazione con cannoli di ricotta in una delle numerose pasticcerie di Siracusa, ci dirigiamo al parco archeologico della Neapolis la zona più rappresentativa dell’antica città greca ( € 6).
La vasta area che comprende il Teatro Greco, l’Anfiteatro romano, la necropoli, la cava di calcare con l’orecchio di Dionisio e la grotta dei cordai sono grandiosi e ben conservati… nonostante i 2500-3000 anni di storia ed il susseguirsi di dominazioni.
Nel pomeriggio riprendiamo il viaggio. Superiamo Catania lungo strade obbligate tortuose e sconnesse a causa delle deviazioni per lavori nella tangenziale e proseguiamo per Nicolosi fino alla meta finale: il Rifugio Sapienza a mt. 1950 sull’Etna. La strada ben asfaltata sale con ampi tornanti in un suggestivo ambiente prima fertile con piante da frutto e vigne, poi boscoso e infine tra distese di colate di lava antiche e più recenti.
Arriviamo verso il tramonto e rassicurati dalla presenza di una decina di camper in prevalenza tedeschi e francesi decidiamo di pernottare quassù. E’ un’emozione unica e straordinaria quando al calar della notte sopra di noi un tetto di stelle, ai nostri piedi un tappeto di luci della baia di Catania splendidamente illuminata e tutto intorno montagne di lava dalle forme più diverse e strane.
19 settembre
Oggi abbiamo vissuto un’esperienza straordinaria: la salita ai crateri centrali dell’Etna il vulcano attivo più grande d’Europa. Organizzato dal Gruppo Guide Alpine (€ 60 cad.) siamo saliti con la funivia fino a mt. 2500, poi con un fuoristrada fino a mt. 2920 e proseguito a piedi fino a mt. 3345.

Sempre a piedi siamo ritornati al rifugio Sapienza passando per il belvedere della Valle del Bove. L’escursione fatta in totale sicurezza accompagnati da una guida si svolge in un ambiente irreale tra fiumi di lava consolidata, spessi strati di cenere lasciati delle esplosioni eruttive, improvvisi conetti vulcanici fumanti, ghiaccio del precedente inverno conservato sotto coltri di cenere.
Arrivati alla sommità degli enormi ed impressionanti crateri fumanti odorosi di zolfo, siamo circondati da un paesaggio lunare e lo sguardo spazia in un panorama spettacolare fino a scorgere il mar Tirreno con le isole di Salina e Vulcano! Questa incredibile oasi naturale con il suo ambiente del tutto unico merita di essere annoverata tra le meraviglie del Mondo!
Rimaniamo talmente affascinati da questa esperienza e per la magnifica posizione panoramica del parcheggio (€ 10 al giorno) che decidiamo di fermarci ancora una notte. Nella notte una bufera di pioggia e vento fa scendere la temperatura a 7° e ci costringe ad accendere la stufa.
20 settembre (Etna – Giardini Naxos: km. 103)
La tortuosa ma ben asfaltata strada che scende sul versante nord dell’Etna fino a Zafferana Etnea attraversa uno spettrale e selvaggio paesaggio causato dalle eruzioni del 1991-93. Visitiamo Zafferana Etnea dove comperiamo miele, di cui è grande produttrice, e marmellate biologiche e proseguiamo sulla SS120 fino a Randazzo suggestivo paese i cui edifici e strade sono costruiti con la pietra lavica.
Rimaniamo affascinati dalla bellezza delle sue numerose Chiese di epoca medievale, importanti palazzi, ma soprattutto dalla austera semplicità delle cupe case lungo i tortuosi vialetti.

Purtroppo il brutto tempo ci costringe a rinviare l’escursione alle Gole dell’Alcantara dove arriviamo nel pomeriggio e da una terrazza panoramica osserviamo l’affascinante visione del fiume che scorre in profondità nelle gole scavate nella lava.
Dopo soli 15 km. arriviamo all’area attrezzata Lagani (Viale Stracina 22 – www.parkinglagani.com) dei Giardini Naxos. L’area ottimamente attrezzata (lavandino + doccia + tavolo con sedie per ogni piazzola su autobloccanti : € 15/g.) si rivelerà in strategica posizione per visitare nei giorni successivi Giardini Naxos con il bellissimo lungomare e Taormina indubbiamente il gioiello più prezioso della Sicilia.
Nonostante il tempo inclemente, improvvisi temporali di breve durata, ma intensi (dicono che non pioveva da febbraio e con questa intensità da molti anni), con lo scooter raggiungiamo Taormina in splendida posizione a 200 mt. di altezza sul livello del mare e visitiamo il celebre Teatro greco, l’elegante villa comunale, importanti Chiese e palazzi e percorriamo prestigiose vie scoprendo romantici vicoli.
Praticamente pranziamo sempre in un laboratorio-pasticceria: il famoso Roberto – via Calapitrulli (tel. 0942626263) con strabilianti cannoli di ricotta, arance glassate, strudel al mandarino, scorze d’arancio ricoperte di cioccolato, i “mafiosi” dolcetti con pasta di pistacchio… una delizia!
Molto carino è anche Castelmola paesino adagiato su uno sperone roccioso a 5 km. da Taormina.
23 settembre (Giardini Naxos – San Giorgio di Gioiosa Marea: km. 127))
… e…. piove! Imbocchiamo l’autostrada Catania Messina-Palermo (a pagamento) e usciamo a Falcone per dirigerci a Tindari per visitare il Santuario e l’acropoli con il Teatro greco del IV sec. a.C..
Il Santuario di recente costruzione (1956) è bellissimo con notevoli mosaici che raffigurano la via Crucis e nell’abside altri mosaici a tutta parete raccontano la storia della Madonna Nera con Bambino qui conservata.
Dal piazzale si gode una magnifica vista sul mare e isole Eolie. Proseguiamo lungo la N113 e a San Giorgio di Gioiosa Marea imbocchiamo il lungomare con belle casette (chiuse) di fronte ad una lunga e spaziosa spiaggia ghiaiosa (pulita e con docce). Ci fermiamo con altri due camper tedeschi sul prato erboso a fianco della spiaggia vicino al campo sportivo.
Conosciamo i Sigg. Calogero Gambino e Giuseppe Natoli che gestiscono con passione e lungimiranza la Proloco San Giorgio (Via Andrea Doria 20 – Fraz. San Giorgio – Gioiosa Marea (ME) – tel. 3348512200 www.prolocosangiorgio.me.it) che ci illustrano le bellezze della Costa Saracena e con i quali scambiamo piacevoli osservazioni sul mondo del turismo itinerante.
Alla sera mangiamo al Ristorante Number One del buon pesce locale e andiamo a dormire cullati dal ritmico andirivieni delle onde sulla spiaggia e … dal ticchettio della pioggia battente!
24 settembre (San Giorgio – Sant’Agata di Militello)
Un forte vento con sferzate di pioggia battente ci ha tenuti svegli parecchie ore, ma al mattino siamo stati accolti da un bel cielo azzurro ed una piacevole brezza. I nostri amici tedeschi stavano già facendo il bagno e ci invitavano con larghi gesti e parole in tedesco/inglese/italiano a seguirli!

Calogero della Proloco è arrivato in bicicletta con un gran cestino di arance che ha generosamente regalato a noi ed ai nostri amici. Questo è per noi il Plein Air: l’allegria e spontaneità che si instaura tra persone che non si conoscono ma sono accomunate dalla voglia di scambiare le proprie esperienze e stili di vita!
Ripartiamo imboccando l’autostrada perché a causa del maltempo la SS113 nei pressi di C. Calavà è interrotta. Riprendiamo la stessa da Brolo ed approfittando di un caldo sole che finalmente squarcia le nuvole, facciamo un bel bagno a San Gregorio.
Anche Capo d’Orlando è molto bella e ci saremmo fermati volentieri se i divieti ai camper non ci avessero impedito di sostare (N.B. i parcheggi erano semivuoti e non esistono aree di sosta). Scopriamo così più avanti S. Agata di Militello con il suo bellissimo lungomare alberato di palme, un’ampia spiaggia di sassolini con docce.
In un nuovo centro commerciale nel centro città abbiamo fatto la spesa e ci siamo fermati per la notte in un parcheggio sul lungomare poco distante dai Carabinieri (non abbiamo trovato l’A.A. indicata su Portolano).
25 settembre (Sant’Agata di Militello – Cefalù)
Cartelloni pubblicitari esortano : “Vivere in una città pulita procura gioia e benessere e può incentivare lo sviluppo economico, a partire dal turismo” “Stiamo costruendo oggi la città di domani” … e la città si rivela in espansione, piacevole e godibile.
Il tempo piuttosto minaccioso ci ha costretti a proseguire il viaggio dopo una bella passeggiata e buonissima colazione in un bar/pasticceria.
Ci fermiamo a S. Stefano di Camastra famosa per l’artigianato della ceramica. Fatichiamo un po’ per trovare un parcheggio adeguato per il camper ma non possiamo fare a meno di visitare ed inevitabilmente fare acquisti nei negozi e nelle esposizioni ricchissimi di ceramiche di ogni tipo, foggia e dimensioni splendidamente dipinte.
Nel tardo pomeriggio arriviamo a Cefalù; non trovando l’ingresso della prima area di sosta indicata su Portolano proseguiamo sul lungomare (direzione Palermo, dopo aver superato il centro storico) e ci sistemiamo in un parcheggio praticamente vuoto a fianco del Disco Pub Delirio (chiuso). Facciamo un primo giro di ricognizione di questa attraente città che si estende dal mare spumeggiante, verso l’alto sovrastata da un’alta rocca.
Rimaniamo a Cefalù due giorni interi apprezzando i suoi importanti edifici storici in particolare la Cattedrale, splendida costruzione normanna con il maestoso interno, il chiosco, il lavatoio medievale; passeggiamo tra i vicoli pieni di negozietti di artigianato locale, sul camminamento tra gli scogli, sul lungomare e salendo sulla rocca.
E ovviamente non tralasciamo anche l’aspetto gastronomico: ottima la pizza da White Horse, (Via Roma 106) e la pasta con sarde e pesce locale da Il Normanno (Via Vannu 9 – tel. 0921925903). Il primo giorno è stato tutto un susseguirsi di temporali (ottima scusa per andare al cinema a vedere Baarìa il film di Tornatore appena uscito nelle sale: stupendo!) mentre la domenica con il cielo finalmente azzurro ed un caldo sole ci siamo concessi una giornata di completo relax in spiaggia e lunghi bagni (2 lettini e ombrellone € 5).
28 settembre (Cefalù – Palermo: km. 235)
Di buon’ora riprendiamo il nostro viaggio per raggiungere la meta finale: Palermo. Non possiamo non sostare a Bagheria per cercare di scoprire ed individuare i luoghi che hanno ispirato Tornatore nel suo film: percorriamo la via principale chiusa al traffico, che ci offre un rilassante spaccato di vita siciliana, in fondo alla quale sorge Villa Palagonia bel edificio settecentesco il cui muro perimetrale è decorato da una serie di statue grottesche.
Con il camper raggiungiamo ancora Monreale parcheggiando in uno slargo 3 km. prima del paese. Visitiamo il Duomo di epoca normanna con il magnifico interno rivestito quasi completamente di mosaici: uno spettacolo! In serata arriviamo all’A.A. Green Car in via dei Mille 11/b a Palermo (€ 20 per 24 ore con acqua, scarico, doccia fredda).
29 settembre
L’area si trova a soli 15 minuti a piedi dal Palazzo Normanno che racchiude la Porta Nuova, l’ingresso della città. Percorrendo il corso V. Emanuele, lunga arteria che arriva fino al mare, veniamo catapultati nel caotico e folcloristico traffico palermitano; tutto attorno vicoli contorti, ciechi, splendide piazze monumentali, importanti palazzi in stile barocco, normanno, arabo… e pregiate Chiese e Oratori.
Visitiamo la Martorana o Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (mosaici bizantini del XII sec.), la Cattedrale, Santa Maria della Catena, Palazzo Chiaromonte (con pregiato soffitto ligneo (€ 5), l’Oratorio di San Lorenzo con gli stucchi di Giacomo Serpotta e la copia della Natività di Caravaggio trafugata nel 1969.
30 settembre
Anche questa mattina ci inoltriamo nelle centrali zone della Kalsa dove frotte di turisti stranieri osservano con stupore/spavento/increduli il traffico rumoroso e ahimè la sporcizia per la strada. In compenso lo splendore di insigni monumenti perdona la decadenza urbana di questa città.
Ci deludono quindi i decantati mercati Vucciria e Ballarò, mentre rimaniamo a bocca aperta nell’ammirare la Cappella Palatina nel Palazzo dei Normanni. Apprezziamo anche La Zisa (residenza reale) per la condivisione degli stili arabo/normanni e ci stupiamo per l’eleganza di Via della libertà con negozi di firme prestigiose e…. sorprendemente silenziosa.
Acquistiamo da Spinnato, Piazza Castelnuovo 16 degli ottimi arancini e cannoli che gustiamo in camper sul porto alla sera in attesa d’imbarcarci con la Motonave Coraggio per il viaggio di ritorno.
In questa magnifica vacanza alla scoperta della Sicilia abbiamo percorso 1600 km in camper e 430 km con lo scooter.
Il brutto tempo di questo mese di settembre (eccezionale per la Sicilia e purtroppo causa di ingenti danni soprattutto nel messinese) non ci ha permesso di godere di tanti bei bagni e di effettuare come programmato le visite alle isole Egadi ed Eolie; in compenso ciò ci ha permesso di dedicare maggior tempo per approfondire l’aspetto culturale, archeologico, storico e umano di cui questa suggestiva isola è ricca.
Ci sono stati preziosi per questa splendida vacanza al mare in Sicilia i numerosi articoli di Plein Air che accuratamente raccogliamo dal 1986; in particolare i numeri 351 (ott. 2001), 356 (mar. 2002), 375 (ott. 2003), 379 (feb. 2004), 380 (mar. 2004), 398 (sett. 2005), 402 (gen. 2006), 406 (mag. 2006), 422 (set. 2007), 432 (lug. 2008), 442 (mag. 2009).
Marcella e Paolo a bordo di Princess2