Riceviamo e pubblichiamo con grande piacere questo racconto dalla nostra lettrice Pina Scoppetta (che ringraziamo anche per le bellissime fotografie). Buona lettura!
Sono stata a Praga più volte visto che lì vive mia nipote, Manuela, e tutte le volte che vado, di solito per un weekend lungo, scopro qualcosa di interessante da vedere.
L’ideale è alloggiare in un hotel in centro o poco distante in maniera da esplorare la città a piedi, o spostarsi in tram che è davvero un mezzo di trasporto veloce, puntuale ed efficiente.
Cosa vedere:
Non vado a Praga sempre con lo stesso gruppo di amici per cui ogni volta sia io che Manuela facciamo un po’ da guide e anche se ripercorriamo gli stessi luoghi, ci lasciamo comunque incantare dalla magia di questa città, cogliendo ogni volta un dettaglio nuovo.
Punto di partenza della visita alla città è, in genere, il Ponte Carlo, l’antico ponte in pietra sulla Moldava che collega Stare Mesto (la città vecchia) a Mala Strana (la città piccola). Soprattutto al mattino, quando non c’è molta gente, è davvero rilassante attraversare il ponte fermandosi ad osservare le statue poste su entrambi i lati e le imbarcazioni che solcano le acque del fiume Moldava. Una mattina ci siamo fermati ad acquistare deliziosi monili venduti da una ragazza, Katerine, che da un paese del sud della Cechia ogni giorno si reca a Praga per vendere bracciali e orecchini smaltati, realizzati a mano da suo marito.
L’incantevole quartiere Mala Strana con le sue viuzze, le magnifiche facciate barocche degli edifici, e l’isoletta di Kampa va attraversato lentamente per godere appieno di tutto il suo fascino. A Mala Strana si trova la sontuosa Chiesa di Maria Vergine Vittoriosa. Luogo di culto soprattutto per la statuetta di cera del Bambino Gesù a cui vengono attribuiti poteri miracolosi. Una volta siamo stati seduti qui molto tempo in attesa che un folto gruppo di devoti, parecchio chiassosi, compisse il miracolo di concludere la visita e l’estenuante servizio fotografico e ci consentisse di avvicinarci finalmente alla statua del Gesù Bambino. Non appena i pellegrini si sono diradati siamo scattati in piedi temendo l’arrivo di un’altra comitiva.
Sempre dalla Città Piccola ci si avvia verso il quartiere del castello di Praga Hradcany. Se si vogliono visitare tutte le attrazioni con calma occorrono parecchie ore. La visita, prenotata online, alla Cattedrale di San Vito, al Vecchio Palazzo Reale, alla Cappella di San Giorgio e al Vicolo d’Oro consente di saltare le lunghe file all’ingresso.
La cattedrale di San Vito, nella terza corte, è uno splendido esempio di architettura gotica con vetrate coloratissime che rendono il suo interno molto luminoso. Al centro della Cattedrale si trova la Cappella di San Venceslao con le pareti finemente decorate con dipinti e pietre preziose.
Accanto alla Cattedrale di San Vito sorge il Vecchio Palazzo Reale dove, in particolare, si può ammirare la splendida sala Vadislav con un maestoso soffitto a volta.
La basilica di San Giorgio con un’incredibile facciata rosso-mattone è un’altra interessante attrazione nell’area del Castello; il suo interno è in stile romanico con magnifici affreschi alle pareti.
Dalla basilica si passa infine a percorrere il grazioso vicolo d’oro che con le sue casette colorate vi trasporta in un’atmosfera da fiaba. Per un anno ha vissuto e lavorato qui Franz Kafka scrivendo “Un medico di campagna. Racconti brevi”. Alcune di queste casette ospitano negozietti, in altre sono stati ricostruiti ambienti di vita quotidiana nel XVI sec: le botteghe degli orafi e i laboratori degli alchimisti.
Alla fine della visita al castello ci si avvia verso il monastero di Strahov che si trova a metà strada tra Hradcany e la collina di Petrin. E’ uno dei monasteri più antichi della Boemia e la Biblioteca con le sale Filosofica e Teologica è sublime. Peccato che, pur avendo pagato il biglietto, si possano vedere solo dall’esterno.
A Strahov si trova la Chiesa dell’Assunzione della Vergine Maria, dove si può accedere solo durante le funzioni religiose. A me è capitato di entrarvi durante una celebrazione e il suono dell’organo era celestiale. Pare che in questa chiesa abbia suonato Mozart.
Tappa imperdibile nel quartiere Hradcany è il santuario di Loreto, in stile barocco, con la sua stupenda cupola a cipolla. All’interno della Cappella della Santa Casa è custodita la statuetta della Madonna Nera di Loreto. Nella Torre Campanaria è possibile ammirare gli oggetti sacri offerti dai fedeli. Un pezzo di grande pregio è sicuramente il “Sole di Praga”, un ostensorio d’oro tempestato di diamanti.
Poi bisogna visitare, nella città vecchia, il quartiere ebraico Josefov. Qui si trovano l’antico cimitero ebraico ed accanto ad esso la sinagoga Pinkas. Lungo le pareti più di 80.000 nomi degli ebrei trucidati nei campi di concentramento e al primo piano una mostra di disegni dei bambini imprigionati a Terezin. L’esperienza è davvero toccante ed indimenticabile. Ancora da vedere nel quartiere Josefov la Sinagoga Vecchio-Nuova, una delle più antiche in Europa, la Sinagoga Spagnola in stile moresco, la Klausen, la Maisel e la Sala delle Cerimonie.
Dall’elegantissima via Parizska, la via dello shopping di lusso con negozi come Gucci, Prada, Cartier etc si arriva, poi, nella Piazza della Città Vecchia con l’orologio astronomico sul lato sud del Municipio. Questa Piazza monumentale ha catturato la mia attenzione non solo per la superba statua del riformatore protestante Jan Hus e le chiese di San Nicola e Santa Maria di Tyn ma soprattutto per le facciate decorate degli edifici che sono, secondo me, un autentico capolavoro di raffinatezza ed eleganza.
Luoghi speciali
Ci sono a Praga dei luoghi per me speciali: il pittoresco quartiere di Novy Svet con le sue case colorate dove un tempo abitavano i lavoratori del castello. Qui vengono spesso girate riprese cinematografiche e a noi è capitato di osservare una troupe in azione. Fortemente consigliata è una sosta all’hotel Romantik U Raka , dove si può prendere il tè in un magico giardinetto.
La Casa Danzante progettata da un architetto croato e uno canadese che hanno tratto ispirazione dai due famosi ballerini Fred Astaire e Ginger Rogers in una delle loro indimenticabili esibizioni. L’eccentrico edificio ospita uffici e un ristorante con terrazza da cui si gode un panorama mozzafiato.
In piazza Venceslao che rappresenta il centro commerciale della città nel Palac Lucerna, edificio in Art Nouveau, si trova un’opera molto singolare dell’artista ceco David Cerny: la statua di San Venceslao su un cavallo capovolto. Il sabato sera il viale è un brulicare di persone e voci ed è piacevole mescolarsi tra la folla vivace.
La Collina di Petrin, grande area verde, raggiungibile in funicolare o a piedi se il tempo è bello. La vista della città da lassù è impareggiabile. Sulla collina si erge una piccola Torre simile alla Torre Eiffel e ancora c’è una graziosa chiesetta che va assolutamente visitata.
Escursioni nei dintorni: Kutna Hora e Pilsen
Da Praga si possono fare interessanti escursioni anche di una sola giornata, in autobus, in treno o in macchina. Kutna Hora, che dista da Praga poco più di un’ora, è davvero una città notevole, famosa soprattutto per la cattedrale di Santa Barbara e l’ossario di Sedlec: una cappella le cui pareti sono decorate con teschi e resti di ossa umane. Sedlec è un quartiere periferico a poca distanza dalla stazione ferroviaria. La cattedrale, un vero e proprio gioiello gotico, è consacrata a Santa Barbara patrona di coloro che fanno un lavoro rischioso ed in particolare dei minatori. Kutna Hora era in passato una città mineraria e la sua ricchezza derivava dalle miniere d’argento. Oggi è Patrimonio Unesco, non solo per la Cattedrale, ma anche per il suggestivo centro storico.
Un’altra giornata piacevole l’abbiamo trascorsa a Pilsen, città famosa per la birra. Nel centro di Pilsen si erge la grandiosa cattedrale gotica di San Bartolomeo. Poco lontano dal centro storico si trova la Grande Sinagoga, in stile moresco romanico, la terza più grande del mondo con la stella di Davide sulla facciata. La sinagoga nel primo pomeriggio era pressochè deserta, il sole che filtrava dalle vetrate colorate e gli ampi spazi conferivano al luogo un’atmosfera mistica, interrotta soltanto dai ripetuti e goffi tentativi di un nostro amico di tenersi ben saldo in testa lo zuccotto, ricevuto all’ingresso, e che al minimo movimento tendeva, inesorabilmente, a scivolare. Solo dopo aver fissato la Kippah con degli elastici siamo riusciti a riprenderci dallo scoppio di ilarità e a continuare la visita in silenzio.
Dalla Sinagoga poi siamo passati a visitare la fabbrica Pilsner Urquell dove si può fare un tour guidato e assistere alle varie fasi di lavorazione della famosa lager o semplicemente gustare la bionda bevanda, dall’inconfondibile aroma, seduti comodamente ai tavoli all’esterno del birrificio.
Praga è…
Per me una delle città più ammalianti d’Europa e per dirla con le parole di Thomas Mann: ”Sono felice di essere nuovamente qua, in questa città, la cui magia architettonica è probabilmente unica al mondo”