Liguria – Puglia. Mille chilometri passando attraverso vari paesaggi e climi. Qui al sud si sentono il caldo e l’afa a cui non si è abituati. La mentalità rigida del nord trova un allegro disordine che di primo acchito lascia un po’ perplessi. Qui niente maccheroni con la trippa ma scapèce e mille altri pesci dai nomi caratteristici.
Qui credono che il Faro più alto d’Italia sia quello di Santa Maria di Leuca, d’altronde anche i genovesi credono che sia la loro Lanterna, ma vengono secondi dopo Punta Penna. Strane convinzioni regionali… L’Italia è varia, passando da nord a sud sembra quasi di aver passato i confini di uno Stato.
Ma il Salento lo si apprezza comunque: l’atmosfera magica, le numerose meraviglie da scoprire, il sole caldo, il cielo blu, il mare cristallino, la costa da sogno dai mille disegni, l’arte barocca.
Marcello ci narra le sue avventure e disavventure insieme alla moglie Margherita in una terra tanto diversa dalla loro ma per questo acora più interessante da conoscere.
Equipaggio: Marcello (anni 64), conducente, lavapiatti, addetto alla stesura del Diario (ma perché devo farlo io quando Margherita è una professoressa) ecc.
Margherita (anni 60), cuoca, addetta alle pulizie, ecc.
Mezzo: Bürstner motorhome Aviano i684 del 2010
Km percorsi 2.927
Spese: gasolio (512), autostrade (131), aree sosta (294), campeggi (79), mangiare (376), varie (40)
Diario del viaggio
Premetto che il mio programma di viaggio e soste l’ho preparato alcuni mesi prima con l’aiuto di Google Earth e leggendo i vari Diari di Bordo. Nel corso del viaggio ho dovuto modificarlo per vari motivi.
Giorno 4/7
Partenza da Spotorno (Savona) alle 17 circa. Il tempo è un po’ nuvoloso. Imbocchiamo l’autostrada a Savona e quindi la A26 per allacciarsi alla A7 e proseguire in direzione Piacenza.
Qui incontriamo un temporale talmente forte che non si riesce a vedere ad un palmo di naso e addirittura ho dovuto accendere il riscaldamento. Il tutto dura circa un’ora poi il tempo si fa più clemente.
Alle 20,45 ci fermiamo per la cena all’Autogrill Secchia Ovest e dopo un caffè doppio riprendiamo il viaggio sulla A14.
Giorno 5/7
Alle 0.07 ci fermiamo all’Eni Conero per fare gasolio e riprendiamo il viaggio per uscire alle 0.29 a Civitanova Marche dove pernottiamo presso l’area in prossimità dell’uscita autostrada (43°17’40.38″N 13°43’46.56″E). I chilometri percorsi fino a questo punto sono 628.
Alle 6.30 ripartiamo alla volta della Puglia e prima di Taranto facciamo una piccola sosta, ne approfittiamo per fare ancora gasolio. Al casello di Taranto Nord transitiamo alle 11.51 e quindi ci dirigiamo verso la prima tappa del programma che è Lido Silvana. Qui c’è solo la possibilità di sosta diurna ed allora puntiamo verso la 2^ tappa cioè Marina di Lizzano.
Da vari Diari di bordo ho letto che c’è la possibilità di sosta libera su una scogliera ma giunti sul posto la delusione è tanta nel constatare che la strada di accesso alla medesima è stata bloccata con degli enormi massi. Incominciamo male.
Proseguiamo e dopo alcuni metri ci fermiamo ai lati della strada per un bel bagno nella spiaggia sottostante e vista l’ora tarda, pranziamo. Telefono all’area di sosta “Le Saline“ a Torre Colimena (40°18’4.84″N 17°43’34.43″E) e per fortuna nel pomeriggio si dovrebbe liberare un posto, prego il gestore di tenermelo, giusto il tempo di arrivare (circa 32 Km).
Così è, quindi ci sistemiamo nell’unico posto libero. L’area non è molto grande (una trentina di posti), non c’è ombra, però si può estrarre il tendalino, c’è la corrente elettrica ma un camperista mi consiglia di non attaccare il frigorifero perché la linea non regge. Quindi niente allaccio, intanto non ne ho bisogno avendo il pannello solare e due batterie di servizio.
Dopo aver sistemato le cose principali ci rechiamo in spiaggia che dista cinquanta metri. La spiaggia è bella ma purtroppo è piena di alghe ed ho percorso circa 1200 Km per tutto questo. E pensare che il mare di Spotorno e dintorni è bellissimo. Ho problemi con il Viesa Holiday II.
Telefono al concessionario del mio camper e parlo con il sostituto del capo officina che mi spiega quale potrebbe essere la soluzione. Dopo vari tentativi non risolvo il problema. Ho fatto fare manutenzione pochi giorni prima di partire.
Richiamo in continuazione il concessionario ma niente da fare il raffrescatore non ne vuole sapere (forse crede di essere in vacanza pure lui). Andiamo in spiaggia e riesco a fare un bagno in uno squarcio che si è creato nelle alghe. Fa molto caldo. Proseguiamo peggio.
Giorno 6/7
Area sosta “Le Saline” – Torre Colimena. Verso le 9 mi telefona un tecnico della Viesa al quale si era rivolto il mio concessionario. Gli spiego il problema e conferma i dubbi che avevo e cioè i filtri intasati (la manutenzione che non è stata fatta).
Passo dopo passo, per telefonino, mi spiega tutte le operazioni da fare. Smontare la vasca dell’acqua e pulirla, rimuovere i filtri e pulirli, rimontare il tutto e rifare tutte le operazioni sul display.
Il tutto è durato più di mezz’ora, sempre via telefonino, finalmente il Viesa ha ripreso a funzionare. Ringrazio vivamente il sig. Alessandro della Vigia Viesa di Montemurlo (Prato). Ci rechiamo in spiaggia ma la situazione alghe non è migliorata.
Giorno 7/7
Decidiamo di partire alla volta di Punta Prosciutto ma qui non entro neanche nell’area di sosta “Il Saraceno” poiché incontro per strada un altro camperista che m’informa che l’area è stracolma e i camper sono talmente attaccati che sembrano acciughe sotto sale.
Il Salento comincia a deludermi. Certo qui avranno un bel mare ma il disordine e il degrado sono tanti. Comunque l’ho voluto io per cui dobbiamo continuare. Dopo pochi chilometri incontriamo una specie di sbarramento sulla strada con divieto di accesso e lì mi fermo, un automobilista che mi seguiva, forse preso da pietà nei miei confronti, si affianca e m’informa che poco più avanti c’è un campeggio.
Io gli faccio notare che c’è il divieto di transito e lui mi risponde che passano tutti senza problemi e così mi calo nella momentanea mentalità del posto e proseguo. Infatti, arrivo al camping “Torre Castiglione” (40°17’29.75″N 17°49’5.78″E).
Bel campeggio, enorme, belle piazzole con ombra artificiale, ottimi servizi. La spiaggia libera a disposizione però è molto piccola e pertanto iper affollata. Comunque si riesce anche a fare il bagno.
Giorno 8/7
Restiamo ancora al camping Torre Castiglione. Niente di particolare se non il gran caldo.
Giorno 9/7
La prossima tappa è Torre Chianca. Per fortuna con il navigatore non ci sono grossi problemi a trovare i posti. Ma il navigatore non mi dice come sono i posti. Una cosa però l’ho capita.
I Diari di Viaggio dei camperisti bisogna prenderli con il beneficio d’inventario poiché sono molto soggettivi e per alcuni magari un posto è fantastico per altri invece è l’esatto contrario. Così probabilmente sarà per il mio Diario.
Fino a questo punto la mia delusione è in continuo aumento come lo spread. Ma ancora è troppo presto per lo sconforto. Giriamo come due zombi alla ricerca di un posto decente ma inutilmente, quindi decidiamo di andare a Gallipoli. Prima della città, fra il Lido Conchiglie e Rivabella, esistono alcune aree attrezzate ma per arrivarci la strada è molto stretta.
Decidiamo di fermarci presso “Autopark Spiaggia d’Oro San Mauro” (40° 5’43.01″N 18° 0’54.06″E). L’area è bella, ombreggiata, con servizi essenziali spartani. La spiaggia è a circa 70 metri, l’acqua al mattino è limpida, il pomeriggio un po’ meno. Fino ad oggi comunque tutto mare basso, non proprio l’ideale.
Giorno 10/7
Al mattino tiro giù la bici e vado da Trony presso il centro Famila che dista circa 4 km. Anche il mio telefonino mi ha tradito e mi ha lasciato in braghe di tela. Pomeriggio a fare qualche bagno.
Giorno 11/7
Riprendiamo il viaggio alla volta di Gallipoli. Parcheggio il camper al porto (40° 3’26.28″N 17°58’33.84″E) e quindi ci inoltriamo nelle viuzze della città vecchia che è molto bella. Facciamo il giro dei ristoranti, a pranzo vorremmo mangiare a base di pesce. Chiediamo a un pescatore quale sia un buon ristorante e ci indica “Lo scoglio delle Sirene”.
Proseguiamo il nostro giro per i vicoli ma il caldo è allucinante e non ci fa ragionare. Decidiamo quindi di tornare al camper e di andare a fare un bagno nella spiaggia vicina. Giunta l’ora del pranzo, ci incamminiamo verso il ristorante indicatoci. Mangiamo antipasto di pesce, linguine ai frutti di mare e Margherita decide per un branzino al sale (pesce fresco, prezzo ad etto).
Tutto discreto ma il branzino non era per niente fresco, anzi. Un po’ scocciato decidiamo di non prendere altro e chiedo al cameriere il conto facendogli notare che il pesce non era fresco, naturalmente non era d’accordo. Mi porta il conto e il prezzo era depennato e diminuito di 8 € (forse avevo ragione io). Se questo era il migliore ristorante gli altri come sono?
Ripartiamo alla volta di Torre Mozza. Per prima andiamo a vedere l’area di sosta Sole Beach. Per arrivarci ho strisciato la fiancata del camper in alcuni arbusti perché le auto sono parcheggiate alla “belin di cane” e qui è la regola.
Comunque l’area è discreta ma la spiaggia e superaffollata. Decidiamo di vedere l’altra area Beach American’s che non è male, a 30 metri dal mare, ma in spiaggia non c’è proprio nessuno perché invasa dalle alghe.
Proseguiamo quindi in direzione Pescoluse di Salve per vedere le famose Maldive del Salento. Ci fermiamo all’area “Le Maldive” (39°50’9.00″N 18°14’32.00″E) il cui ingresso è caratterizzato da una sdraio ed un ombrellone enormi (39°50’17.70″N 18°14’48.35″E).
L’area è su erba ma le strade di accesso sono molto polverose e poiché l’area medesima è destinata anche al parcheggio delle auto queste sollevano un polverone che ha letteralmente invaso anche l’interno del camper.
Nell’area esistono colonnine acqua-luce nuovissime ma non funzionanti causa mancanza permessi comunali mentre la cassetta si può scaricare presso i bagni del vicino chiosco, dietro richiesta al gestore, docce calde a pagamento (1 €), niente ombra. La spiaggia e il mare comunque sono molto belli. L’acqua è tiepida.
Giorno 12/7
Le Maldive. Spiaggia, bagni, caldo, ecc.
Giorno 13/7
Le Maldive. Spiaggia, bagni, caldo, ecc.
Giorno 14/7
E’ ora di riprendere il cammino e puntiamo su S.M. di Leuca per sostare presso “La Cornula” (39°48’0.82″N 18°21’48.27″E). L’area è parzialmente alberata e completa di tutti i servizi. Dista poche centinaia di metri dal centro. Indossati i costumi ci incamminiamo alla ricerca di un posto dove fare il bagno. Il punto più vicino lo troviamo all’inizio del corso, vicino al porto.
Sono solo scogli ma questo non è un problema. Anzi. Faccio due chiacchere con un anziano del posto e mi dice che il faro di S.M. di Leuca è il più alto d’Italia. In effetti rispetto al livello del mare può anche essere, da genovese gli rispondo che la lanterna è il doppio di altezza da livello strada. La sera facciamo una passeggiata per il corso e ci gustiamo un bel gelato presso la gelateria Martinucci.
Giorno 15/7
Partenza destinazione Otranto non prima di avere fatto delle riprese e foto dal piazzale del faro “più alto d’Italia”. Facciamo la litoranea SP358 e finalmente ammiro il Salento come speravo che fosse. La strada passa sopra costoni di roccia che si tuffano nel mare. Cale, calette, insenature si alternano lungo il tragitto, mi ricordano molto la mia Liguria.
Passiamo sul ponte del Ciolo (39°50’38.55″N 18°23’9.16″E) e qui le riprese sono d’obbligo per la bellezza del posto. Riprendiamo il viaggio e ci fermiamo per un bagno e per il pranzo a Marina di Andrano. Proseguiamo passando per paesini caratteristici fra i quali, per me, i più belli sono Santa Cesarea Terme e Porto Badisco.
Arriviamo a Otranto ed ho un po’ di difficoltà per trovare un punto sosta, quindi decidiamo di andare nel campeggio “Idrusa” (40° 8’36.55″N 18°29’43.44″E) che è vicinissimo al centro storico. Otranto vecchia è una città molto bella sia di giorno che di notte.
Giorno 16/7
Lasciato il campeggio ci dirigiamo verso i Laghi Alimini. Qui le aree di sosta non mancano e decidiamo di andare in quella denominata “Due Palme” alla Baia dei Turchi (40°11’28.65″N 18°27’21.87″E).
L’area è molto bella, si può parcheggiare sotto le piante di ulivo e lo spazio è tanto, ci sono una decina di camper ma l’area ne può contenere molti di più, al costo incredibile di 12 € (compreso l’elettricità).
E’ completa di tutti i servizi. Confinante si trova l’area “Le Fontanelle”, mamma mia, ci sono tanti di quei camper – sembra un raduno della Granda – la maggiore parte dei quali è parcheggiata sotto la pineta, c’è sì l’ombra ma a quale prezzo. Se scoppia un incendio non si salva nessuno.
La Baia dei Turchi è una striscia di sabbia, non più larga di 5-6 metri, fra le rocce ed il mare. E’ affollatissima perché non è molto lunga, ma il mare è veramente bello. L’unico neo è che per raggiungerla occorre attraversare la pineta per 650 metri, ma ne vale la pena.
Sulla spiaggia c’è anche una zona attrezzata con lettini e ombrelloni (15 € per due persone) con relativo chiosco con bibite, panini e frutta. Oggi c’è molto vento, il mare è un po’ mosso ma questo per me non è certo un impedimento, l’acqua è tiepida.
Giorno 17/7
Il vento è ancora più forte e decidiamo di rimanere in camper. Fra letture, computer e televisione riusciamo a far passare la giornata.
Giorno 18/7
Il vento non dà tregua, decidiamo comunque di andare alla spiaggia attrezzata e prendiamo un ombrellone e due lettini, mangiare a sacco. Restiamo circa quattro ore, un bagno con il mare agitato quindi rientro in camper.
Giorno 19/7
E’ tempo di muoversi e sperando di trovare un posto con meno vento giungiamo a Sant’Andrea di Melendugno all’area di sosta “I Faraglioni” (40°15’18.30″N 18°26’35.86″E). Area stupenda, unico neo non c’è un filo d’ombra, tariffa € 22 più € 3 elettricità più € 1 a persona per tassa di soggiorno.
Docce calde a pagamento. Uscendo dall’area a destra si trova una spiaggetta incastonata in una piccola insenatura mentre a sinistra si va verso gli scogli con insenature bellissime fra faraglioni, archi e grotte.
Giorno 20/7
I giorni passano e si avvicina l’ora di tornare a casa. Puntiamo il camper verso nord percorrendo la litoranea, Ci fermiamo alla fine del paese di San Foca, su uno sterrato, vicino a delle calette con sabbia e scogli. Bagni, pranzo e di nuovo in marcia.
Cerco delle aree di sosta segnalate dai vari camperisti ma le coordinate sono completamente sbagliate, m’immetto in stradine con auto “parcheggiate” da ambo i lati e per passare mi fanno venire i capelli verdi. Comunque si procede e a Brindisi decidiamo si prendere la superstrada per poi uscire a Carovigno. Anche qui solito discorso, le aree segnalate non si trovano per la causa di cui sopra.
Procedo verso Torre Sabina, stesso discorso. Allora decido di puntare su Torre Canne (Fasano) lì sono sicuro che le aree ci sono (l’ho constatato di persona a gennaio quando con mio figlio sono venuto in questa zona).
Alla fine del paese di Torre Canne troviamo l’area “Privilegio” (40°50’37.05″N 17°27’48.05″E), non segnalata in nessuna guida. Bella, con tutti i servizi, su ghiaino, niente ombra, docce calde a pagamento, tariffa € 18.
Giorno 21/7
Oggi c’è un caldo infernale, non si muove una foglia, la mattina la passiamo in spiaggia. Pranzo all’ottimo ristorante “Il Punto” di Torre Canne. Nel pomeriggio ci spostiamo nell’area “Nuova Forcatella” (40°51’13.57″N 17°26’37.12″E) circa 2 km verso nord.
A mio parere è più bella, anche qui completa di tutti i servizi ma senza ombra, con ampie piazzole su erba, a 50 metri dalla spiaggia. Nel pomeriggio niente bagno per smaltire il pranzo.
Giorno 22/7
Saremmo rimasti ancora due giorni in quest’area ma oggi si è levato un vento fortissimo. Andiamo in spiaggia, il mare è mosso, restiamo qualche ora, poi pranzo e decisione di ripartire alla volta di Alberobello dove arriviamo e sostiamo nell’area “Nel Verde” (40°46’57.25″N 17°14’0.84″E), vicinissima alla zona monumentale dei trulli. Giro per il paese, foto, riprese. Dopo cena di nuovo a fare un giro per riprendere con la videocamera Alberobello di sera.
Giorno 23/7
Tempo incerto, qualche nuvola, qualche goccia di pioggia. Oggi si riparte per iniziare il rientro in Liguria. Ritorniamo un po’ indietro per passare da Fasano per imboccare la superstrada verso Bari e quindi la A14. L’itinerario di ritorno mi fa deviare per la A16 verso Napoli e da qui verso Roma. Ci fermiamo per la notte presso l’area sosta camper di Valmontone (è meglio non esprimere giudizi).
Giorno 24/7
Lasciamo l’area e facciamo una capatina all’Outlet Valmontone. Nel pomeriggio ripartiamo alla volta della costa Tirrenica. Vista l’ora già tarda decidiamo di fermarci nell’area “I Delfini” ad Albinia (42°30’31.36″N 11°11’40.35″E).
Bell’area, spaziosa, su erba, tutti i servizi, docce calde a pagamento, tariffa € 1/ora, zona senza ombra e zona con ombra sotto una pineta, addirittura c’è una zona riservata ai camper con cani. Mare naturalmente bassissimo.
Giorno 25/7
Sosta “I Delfini” – Albinia. Mattinata in spiaggia, mare calmo, acqua fredda, un bagno veloce perché il tutto non mi entusiasma. Nel pomeriggio si alza un vento forte per cui restiamo in camper e ne approfittiamo per una sommaria pulizia e a mettere un po’ d’ordine visto l’imminente rientro a casa.
Giorno 26/7
Lasciamo Albinia verso le 11,30. Per strada ci fermiamo per il pranzo sotto una pineta in prossimità di Castiglione della Pescaia. Ripartiamo con destinazione Montemurlo per passare dalla Vigia Viesa per un controllo al raffrescatore.
Giorno 27/7
Partenza per Spotorno dove arriviamo nel pomeriggio. Passato il promontorio di Torre del Mare a Bergeggi ci si apre il cuore alla vista della nostra bella cittadina. Le vacanze, per adesso, sono finite, resta comunque un bel ricordo di alcuni posti visitati in Puglia.
Brevi considerazioni sul viaggio in camper
La litoranea che va da Taranto verso S. M. di Leuca è molto mal tenuta. Trovare strade senza dissesti e buche mette molto male. Disordine ed incuria regnano un po’ ovunque. Di positivo il fatto che hanno molte zone dove parcheggiare in sosta libera ed il mare, basso, è molto pulito e caldo.
Da S.M. di Leuca verso San Foca il paesaggio è completamente diverso. Coste alte, scogliere, insenature. Strade discrete e paesi più ordinati. Da San Foca sino a Brindisi, meglio non parlarne. Da Brindisi in poi si alternano vari paesini, la costa è generalmente costituita da basse scogliere con tante piccole calette.
D’altronde il bello del sud è tutto questo. Una regione, la Puglia, molto diversa dalla Liguria. Le spiagge sono quasi tutte completamente libere, non invase da stabilimenti balneari.
Buon viaggio a tutti.