A cura di Domenico Carola
(Esperto UPLI. Già comandante dirigente di Polizia Locale, membro della Commissione di riforma del Codice della Strada, redattore de IlSole24Ore).
Il Tribunale di Ravenna ha accolto l’opposizione proposta dalla difesa del camperista affermando che il mero pernottamento dentro l’autocaravan non è sufficiente a integrare la fattispecie di campeggio.
Ribaltata la sentenza: camperista multato ingiustamente, Comune condannato a risarcire.
Con sentenza del 23 novembre 2023, il Tribunale di Ravenna ha accolto il secondo appello annullando un’ulteriore sanzione emessa per divieto di campeggio, con condanna del Comune di Ravenna a pagare le spese legali di entrambi i gradi di giudizio.
Solo qualche settimana fa il Tribunale di Ravenna aveva ribaltato una sentenza di primo grado che aveva dato ragione al Comune sullo stesso tema, sostenendo che non vi fosse ragione per multare il camperista, sanzionato nel luglio 2019 a Punta Marina.
LA SENTENZA
Non c’era ragione per multare quel camperista: così ha deciso il Tribunale di Ravenna, che nei giorni scorsi ha ribaltato una sentenza di primo grado che aveva dato ragione al Comune.
“Il caso risale al luglio 2019, quando una coppia di coniugi, pur sostando legittimamente col proprio autocaravan a Punta Marina Terme nel parcheggio di via della Carena, dopo il campo sportivo di via delle Americhe, fu multata a norma di un’ordinanza del Comune di Ravenna – spiega il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi – Il Giudice di Pace, esaminando il ricorso presentato dall’uomo, aveva dato ragione in prima istanza al Comune. In appello il Tribunale di Ravenna, nella persona del giudice Gianluca Mulà, ha però rovesciato il verdetto, annullando la multa e condannando il Comune a pagare le spese. La sentenza, in sintesi, è questa: “La condotta realizzata dall’appellante non può essere qualificata come campeggio abusivo ai sensi dell’ordinanza 1450/2002 del Comune di Ravenna. La condotta di campeggio, è infatti, definita, in negativo, dall’art. 185, comma 2 del codice della strada, a mente del quale: ‘La sosta delle auto-caravan, dove consentita, sulla sede stradale, non costituisce campeggio, attendamento e simili se l’autoveicolo non poggia sul suolo salvo che con le ruote, non emette deflussi propri, salvo quelli del propulsore meccanico, e non occupa comunque la sede stradale in misura eccedente l’ingombro proprio dell’autoveicolo medesimo’ […]. Ciò posto, dal verbale di accertamento di sanzione amministrativa del 20 luglio 2019 non emerge che la sosta del camper dell’appellante fosse caratterizzata da alcuno dei tre requisiti indicati dall’art. 185 del codice, risultando soltanto che […] si trovasse a bordo dell’auto caravan in compagnia di un’altra persona con i finestrini laterali del mezzo aperti, l’antenna televisiva sul tetto e la porta posteriore destra aperta; elementi, questi, certamente indicativi di una permanenza dell’appellante all’interno del mezzo – permanenza che avrebbe potuto avere luogo anche all’interno di un’auto, senza che per ciò solo potesse parlarsi di campeggio – ma non anche di attività di campeggio […]””.
Una delle liste rappresentate nel Consiglio comunale di Ravenna non condivise la campagna anticamper lanciata nel maggio 2021 dalla Giunta comunale, grazie a cui, nei parcheggi pubblici di Marina di Ravenna e di Lido di Dante, una raffica di sanzioni da 150 euro e un provvedimento di allontanamento dei multati per 48 ore, quasi con ignominia, colpì anche dei camperisti che, senza esercitare alcuna attività di campeggio, sostavano decorosamente in quei parcheggi nei limiti fissati dal già detto art. 185 del Codice stradale.
In nome di questa norma di legge, esercitammo infatti una forte opposizione. Sta di fatto che la campagna almeno non ebbe seguito conosciuto.
L’obiettivo dichiarato allora dalla Giunta era di obbligare i camperisti a condurre i loro mezzi nelle aree attrezzate “di impianti igienico-sanitari atti ad accogliere i residui organici e le acque chiare e luride, raccolti negli appositi impianti interni di detti veicoli”.
Lo afferma sempre l’art. 185 del Codice, che affida l’istituzione di queste aree ai Comuni. Peccato che nel comune di Ravenna fossero presenti a Porto Corsini, Casal Borsetti e Lido di Savio, ma non nelle altre sei località di mare, comprese Marina di Ravenna e Lido di Dante. Solo successivamente, nell’estate stessa del 2021, una fu allestita alla meno peggio a Marina di Ravenna in via del Marchesato.
Sorta piuttosto come parcheggio scambiatore per gli automobilisti diretti in spiaggia, ed essendo del tutto incustodita, in zona isolata e non collegata col paese, i camperisti l’hanno però disertata sempre, estate scorsa compresa. Altrettanto gli automobilisti. Praticamente un parcheggio morto, benché costato 36mila euro”.
“Ora si dovrà provvedere affinché tutti i nove lidi dispongano “di una struttura pubblica attrezzata, secondo norma, come area camper, a distanza breve dal litorale”, così scritto nel programma elettorale della lista de qua, senza dimenticare che anche nel capoluogo le aree camper sono appena tre, fra cui due vicinissime tra loro, dunque da potenziare.
Lo si deve ad un turismo camperistico sempre più diffuso e apprezzato, in nome e per conto dell’eccezionale patrimonio storico-monumentale, litoraneo e naturalistico-ambientale che la nostra città offre da secoli a chi la visita o vi soggiorna.
Per la causa portata avanti cinque anni con esito negativo, la Giunta ratione temporis chiederà al Consiglio comunale di essere autorizzata a pagarne il conto, 1.020 euro più gli interessi.
Ma è già stato annunciato il voto contrario di tutta l’opposizione. Avrebbe dovuto essere il Comune ad annullare (“in autotutela”) quella multa, risparmiandosi una spesa evitabile.
Che l’art. 185 del Codice stradale fosse chiaro al riguardo, l’abbiamo cantato in ogni tonalità. Sarebbe giusto che fossero il sindaco e i suoi 9 assessori, componenti della Giunta comunale, a pagare di tasca propria. Basterebbe, più o meno, un cinquantesimo del loro stipendio”.
Dopo aver illustrate le motivazioni della prima sentenza non resta che rilevare che “Sale così a 1.900 euro l’importo complessivo a carico del Comune di Ravenna, a fronte di due sanzioni di 50 euro ciascuna.
Soldi e altre risorse che il sindaco poteva risparmiare destinandole ai cittadini in difficoltà economiche.
Non solo, ma le raffiche di multe similari hanno anche allontanato il turismo itinerante dal territorio comunale, impegnato erroneamente gli agenti della Polizia Municipale che sicuramente sarebbero stati utili in altri ambiti, quali monitorare la manutenzione delle strade redigendo i relativi verbali in presenza di pericoli alla sicurezza stradale, commenta il presidente della associazione nazionale Coordinamento Camperisti (Ancc).
Dopo la pronuncia di settembre, che aveva chiarito la nozione di campeggio, in questa seconda sentenza il Tribunale precisa che il mero pernottamento nell’autocaravan per una notte non integra la fattispecie di campeggio abusivo”.
I FATTI
Il 24 aprile 2019 un uomo sostava con la famiglia a bordo del suo autocaravan in un parcheggio di Marina di Ravenna. Alle ore 08.30 sopraggiungeva la Polizia municipale, che gli contestava la violazione del divieto di campeggio per aver pernottato all’interno dell’autocaravan nella notte compresa tra il 23 e il 24 aprile. Grazie all’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, il camperista ha proposto scritti difensivi e, successivamente, ha impugnato l’ingiunzione davanti all’autorità giudiziaria.
In primo grado il giudice di pace ha rigettato l’opposizione ritenendo che pernottare all’interno dell’autocaravan fosse sufficiente a integrare la condotta di campeggio abusivo. Il camperista ha impugnato la sentenza di primo grado evidenziando, tra le varie, che la condotta dell’utente della strada che si trattiene di notte a bordo del veicolo non configura il campeggio.
Il Comune di Ravenna ha continuato in giudizio assumendo che pernottare nel veicolo significava adibire il veicolo a luogo di abitazione e quindi campeggiare.
LA SENTENZA
Il Tribunale di Ravenna ha accolto l’opposizione proposta dalla difesa del camperista affermando che il mero pernottamento dentro l’autocaravan non è sufficiente a integrare la fattispecie di campeggio.
In particolare, il Tribunale ha precisato che la sosta notturna all’interno dell’autocaravan è finalizzata al riposo necessario per riprendere la guida in condizioni di sicurezza ed è pertanto una condotta relativa all’utilizzo del veicolo come mezzo di locomozione e non come luogo di dimora. In conclusione, il semplice pernottamento dentro l’autocaravan non trasforma la sosta in campeggio, trattandosi di una condotta funzionale alla circolazione stradale in condizioni di sicurezza.
La sanzione è stata annullata e il Comune di Ravenna è stato condannato a rifondere circa 870 euro di spese legali, oltre interessi che si vanno a sommare ai circa 1.030 euro già liquidati in forza della precedente sentenza del Tribunale. Il vicesindaco: “I camperisti sono ben accetti, ma devono usare le aree camper”
La multa di cui si parla venne fatta, come detto, nel 2019, prima cioè dell’entrata in vigore del nuovo regolamento di Polizia urbana del Comune di Ravenna che all’articolo 15 prevede il divieto, al di fuori degli spazi appositamente individuati, di “qualsiasi attività assimilabile a campeggio, vale a dire occupazione di spazi e aree pubbliche e sottrazione, pertanto, del libero uso alla comunità, effettuata tramite parcheggio e stazionamento prolungato di veicoli adibiti a dimora occasionale, posizionamento in loro prossimità di sedie e tavoli, utensili per il bucato e simili”.
“Ciò significa che oggi quella multa non sarebbe stata appellabile, perché non più riconducibile al Codice della Strada ma al regolamento di Polizia urbana – spiega sempre il vicesindaco con delega alla sicurezza.
Prima dell’entrata in vigore del regolamento sanzionavamo ai sensi del Codice della strada, e quindi era un tema di sicurezza stradale. Oggi invece la questione si è spostata dalla sicurezza stradale al degrado.
Detto questo siamo una città turistica e da noi i camperisti sono ben accetti, anzi, li invitiamo a venire, ma anche a utilizzare le otto aree camper a disposizione per il campeggio”.