A cura di Franca Dell’Arciprete Scotti
Anche se il 2020 ci ha messi tutti a dura prova, ci piace pensare che a breve ricominceremo tutti a viaggiare, assaporare il mondo, la cultura e soprattutto il calore dei suoi abitanti.
L’Istria autentica per sfuggire dalla realtà quotidiana.
L’Istria è piena di bellezze ed emozioni per tutti, non importa se siete amanti delle prelibatezze gastronomiche, delle emozionanti attività outdoor o del ricco patrimonio culturale: ognuno di voi troverà qualcosa d’intrigante. La meravigliosa costa istriana con le sue numerose spiagge e l’entroterra inesplorato, ricco di storia, sono solo alcuni dei motivi per i quali l’Istria è la destinazione ideale per sfuggire dalla realtà quotidiana.
Per gli Italiani è particolarmente interessante Pola con il suo straordinario anfiteatro.
Costruita proprio come Roma su sette colli, è la più grande città istriana, legata con la metropoli italiana anche dall’anfiteatro. L’Arena di Pola è il monumento più grande e meglio conservato dell’architettura antica in Croazia. Conosciuta anche come Divićgrad, cioè la città che, secondo una leggenda, fu costruita dalle fate. Il suo è il sesto più grande anfiteatro del mondo.
Rovigno invece è la città più romantica. Leader del turismo croato sul mare, attira i visitatori con il suo centro storico ben conservato e con le case costruite sulle scogliere. Si può godere della vista sulle isole vicine, tra le quali spiccano l’Isola Rossa e l’isolotto di Santa Caterina e conoscere la tradizione locale dei pescatori tramite uno dei simboli di Rovigno – la barca di legno chiamata “battana”.
Parenzo, poi, situata nel cuore della costa occidentale istriana, è famosa per il suo bene culturale più prezioso, la basilica Eufrasiana, inserita nel 1997 nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, l’unico complesso episcopale del primo cristianesimo di tale entità a livello mondiale ad essere stato conservato integralmente.
In Grecia: Pelio, una terra baciata dagli dei
Solo a poca distanza dal porto della città di Volos, svetta la famosa terra dei centauri: Pelio, un “museo” naturale dal fascino e dalla bellezza inaspettate, un paradiso dove l’alternanza dei panorami delle quattro stagioni dell’anno stupisce, affascina e cattura il visitatore.
Così tanta bellezza non avrebbe potuto che generare dei miti. Secondo la mitologia, nella regione del Pelio sarebbero vissuti i centauri (le mitiche creature con la testa, le braccia e il busto di un uomo e il corpo e le zampe di un cavallo) e il più saggio di tutti, Chirone, un centauro che, secondo la leggenda, insegnò ad Achille, ad Ercole e Giasone.
Salendo dalla città di Volos verso il Pelio, incontrerete i paesi protagonisti di questa località: Portarià, con pittoresche piazze e le chiese di pietra. Makrinitsa con il suo stupendo panorama sul golfo Pagasitikos e le case a forma di torre. E poi Tsagarada, un verdissimo borgo dai platani secolari, le acque cristalline e le incantevoli dimore. Infine Chània, con i tradizionali negozi e il suo famoso centro sciistico. Intorno a voi fontane di pietra e sentieri di ciottoli, abitazioni di lusso e hotel a cinque stelle, chiese, sapori e profumi tipici che vi attireranno e conquisteranno inesorabilmente. Una stupenda ed emozionante architettura, con alloggi e hotel tradizionali, piazze e chiese, caffè e taverne. Qui vi unirete alla gente del posto e non vi sentirete mai degli ospiti.
L’unicità della bellezza di Portopiccolo
Portopiccolo, borgo adagiato sul mare e protetto dall’abbraccio protettivo di meravigliose falesie sulla costiera triestina, beneficia di una posizione geografica strategica per l’accesso al mare dell’Alto Adriatico. A pochi chilometri da Trieste, città cosmopolita e dalle solide radici austro-ungariche, e a solo un’ora di viaggio verso est da Venezia, una delle più belle città al mondo.
Il borgo si trova all’interno della Riserva Naturale di Duino, nella Baia di Sistiana, già famosa per essere stata nei primi del Novecento la meta turistica e termale della nobiltà asburgica. Il borgo ha un impianto urbanistico ad anfiteatro verso il Mare Adriatico con una meravigliosa vista che va dal Castello di Duino al Castello di Miramare, un paesaggio unico di rara bellezza e intriso di tanta letteratura. Oltre all’architettura sostenibile, Portopiccolo offre un luogo completamente libero dalle auto, grazie a una sapiente viabilità interna alla cava e un sistema di parcheggi che ne fanno uno dei fiori all’occhiello italiani, per cui il borgo gode di una tranquillità stupefacente.
Il borgo di Portopiccolo oggi è dotato di 78 unità ricettive: oltre infatti le 58 camere del Falisia Resort, ci sono 20 residenze in affitto, a breve o lungo termine, di diverse tipologie, dal monolocale alla villa messe a disposizione dalla proprietà per qualsiasi tipo di esigenza.
Olanda: una linea di difesa nell’estremo nord
Visitando la zona del mare di Waddenzee, all’estremo nord dell’Olanda, le tracce di battaglie e guerre sono visibili ovunque. Qui infatti sono state costruite opere di difesa e combattute diverse battaglie. I Wadden si trovano in una posizione strategica già nota ai romani e ai vichinghi. Come Napoleone, i tedeschi erano molto interessati alla posizione strategica della regione del Waddenzee, così costruirono bunker in tutta la zona. Bunker che facevano parte dell’ ”Atlantikwall”, una linea di difesa lunga oltre 5000 chilometri, edificata tra il 1942 e il 1945 per prevenire un’invasione alleata via mare. Contrariamente a quanto suggerisce il nome, non si tratta di un muro, ma di una linea composta da singoli punti di appoggio: i bunker, appunto. Molti di questi hanno superato decenni di intemperie e di abbandono, e oggi sono diventati luoghi di interesse. Interessante una visita al complesso di bunker sull’isola di Terschelling per capire le battaglie combattute nelle isole Wadden e il sistema con cui l’esercito tedesco ha scavato questi dispositivi di difesa. Per sapere cosa ha significato la Seconda Guerra Mondiale per i Wadden è opportuno visitare l’”Atlantikwall Centrum” di Huisduinen, vicino a Den Helder. In questo ex edificio amministrativo, che nella seconda guerra mondiale serviva come officina di artiglieria, le storie di guerra vengono raccontate da diverse prospettive, sia dagli abitanti di Den Helder che dai soldati tedeschi.
https://hollandnationalparks.com
Nel cuore di Monaco sulle tracce di Grace Kelly
Celebre star di Hollywood, Grace Kelly si aggiudica l’oscar nel 1955 con la pellicola La ragazza di campagna, l’anno seguente all’apice del successo si ritira dalle scene cinematografiche, sposando il Principe Ranieri III, lo scapolo più ambito del momento. Fu un matrimonio da sogno trasmesso in diretta tv. Sono innumerevoli i luoghi che a Monaco rievocano il suo nome, perfetti per un tour regale, degno della principessa più iconica di tutti i tempi, simbolo di glam ed eleganza.
Tour da mettere in cima alla wishlist non appena si potranno compiere viaggi leisure.
Dopo le nozze Grace de Monaco andò a vivere presso il Palais Princier, nello storico quartiere di Monaco Ville, e dove spesso veniva ritratta insieme al marito e ai figli. Il Palais Princier è uno scrigno di tesori che racchiude opere d’arte inestimabili con la sua galleria italiana e i suoi affreschi del XVI secolo. Qui ogni giorno alle 11.55 si assiste al cambio della Guardia dei Carabinieri del Principe e gli interni sono visitabili da aprile a ottobre: di spicco sono il Salone Louis XV sui toni del giallo e dell’oro, la Sala del Trono, il Cortile d’Onore e la scalinata del XVII secolo in marmo di Carrara.
A Grace Kelly, appassionata di rose, furono regalati due esemplari creati da un botanico francese apposta per lei: ‘Grace de Monaco’ nel 1956 e ‘Princesse de Monaco’ nel 1981. A questo fiore Grace dedicò un galà di beneficienza, Il Ballo della Rosa: tutt’oggi nel mese di marzo questa ricorrenza riunisce il jet set internazionale presso lo Sporting Club di Monte-Carlo.
Ecco dunque una visita al Roseto Princesse Grace: un luogo magico e suggestivo, inaugurato nel 1984 dal Principe Ranieri, in memoria della consorte, due anni dopo la sua scomparsa. Nel cuore dei lussureggianti giardini di Fontvieille, il Roseto, con la statua della Principessa Grace, è perfetto per piacevoli e romantiche passeggiate in cui perdersi tra i profumi di 6.000 roseti con oltre 315 varietà provenienti da tutto il mondo.
Tokyo: immergersi nella pace dei suoi templi…direttamente da casa!
Tokyo è famosa per essere una moderna metropoli, dove il futuro prende già corpo, le tendenze nascono e si affermano e i turisti si stupiscono agli incroci trafficati, davanti al mirabolante skyline.
Ma questa è solo una faccia della medaglia della capitale del Sol Levante; l’altra è fatta di tradizioni millenarie, canti di preghiera e attimi lenti da vivere con spirito leggero. I templi buddisti e i santuari shintoisti, sparsi in ogni quartiere e diversi
gli uni dagli altri, sono l’emblema di quest’anima antica e profondamente legata alla cultura più autentica della città.
Alcuni di questi luoghi sono aperti per soggiorni di turisti e locali desiderosi di
vivere un’occasione unica, avvolti nella pace e nel silenzio, a contatto con i monaci che li guidano nella meditazione.
Una straordinaria esperienza giapponese, lo shukubo, ovvero “dormire con i monaci”, pratica di antichissima tradizione perfetta per chi vuole comprendere e vedere più da vicino la vita nei templi, che può oggi anche essere vissuta comodamente dal proprio divano di casa.
Infatti grazie alla società Otera Stay è possibile sperimentare una moderna versione di shukubo non muovendosi dal proprio salotto; in un momento così particolare, infatti, la società giapponese ha introdotto la possibilità di “vivere” il tempio anche a distanza con il progetto CLOUD HOTEL, che sfrutta la moderna tecnologia per un’esperienza a distanza attraverso una struttura virtuale.
Porte aperte quindi al Temple Hotel Shodenji di Tokyo, che si trova nel quartiere Minato, un eremo dove il 117° imperatore giapponese trascorse alcuni anni all’inizio del XXVII sec. e da quel momento divenne un’estensione di una delle tredici scuole del buddismo giapponese, la Scuola Nichiren. La divinità protettrice del luogo è Bishamonten, uno degli dei che proteggono il buddismo, il più potente tra i “Quattro Re Celesti”; originariamente era una divinità indiana, ma divenne così popolare tra la gente comune in Giappone che entrò a pieno titolo nei sette dei della fortuna.
![](https://www.turismoitinerante.com/site/wp-content/uploads/2021/01/CTemple-Hotel-Shodenji_Tokyo_007-1024x683.jpg)
La magia del gelido inverno in Baden-Württemberg
In inverno, quando la natura gela e il terreno ghiacciato scricchiola sotto i piedi, i paesaggi del Baden-Württemberg mostrano il loro lato più tranquillo. Chiunque intraprenda un tour alla sua scoperta non può non rimanere incantato dallo scintillio di pianure argentee, dai pendii ricoperti di brina, abeti bianchi e corsi d’acqua scintillanti.
La cascata di Urach è considerata una delle cascate più belle del Giura Svevo e attira innumerevoli visitatori in primavera e in estate. Qui l’acqua si tuffa da un’altezza di quasi 40 metri e poi si fa strada nella valle. Un po’ fuori dai sentieri battuti è la cascata Gütersteiner, le cui acque si increspano romanticamente in tante piccole cascate finendo in un piccolo bacino chiuso. Nei mesi invernali il tempo sembra fermarsi nella Valle di Maisen. Soprattutto quando le cascate gelano creando palazzi ghiacciati incantati quando la temperatura si mantiene sotto lo zero e offrono uno spettacolo naturale completamente nuovo.
Avvolto in abiti e scarpe che ti mantengono al caldo nel freddo polare, puoi sentire la preda proprio come un cacciatore dell’era glaciale: questo è quello che puoi fare sul “Ice Age Hunter Trail” vicino a Blaubeuren. Superata la Brillenhöhle, che offre un primo sguardo all’età della pietra, si sale sull’altro lato della valle e su uno stretto sentiero che sale sui Bruckfels fino alla grotta “Geißenklösterle”. Un luogo molto frequentato durante l’era glaciale, come testimoniano le opere d’arte più antiche del mondo, che nel 2017 hanno portato la Geißenklösterle e altre cinque grotte nella Valle dell’Ach e della Valle Lone a guadagnarsi il titolo di Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Alpine Lands: una realtà esperienziale nel cuore delle Alpi
Dalla Valle d’Aosta è arrivata una novità tutta digitale.
Alpine Lands è disponibile attraverso due canali: www.alpinelands.it e shop.alpinelands.it.
L’idea è quella di mettere la tecnologia e l’accessibilità del web al servizio dell’offerta valdostana: nella grande vetrina online di Alpine Lands si raccontano le realtà produttive del mondo della montagna e la storia e la cultura del territorio valdostano attraverso esperienze originali, da vivere in prima persona.
Il sito www.alpinelands.it è dedicato al turismo esperienziale, come visite, attività, degustazioni, workshop da vivere in azienda, momenti in atelier arricchiti dai racconti e dalle voci dei produttori e delle loro famiglie. Esperienze autentiche e uniche, che fanno conoscere e “toccare con mano” le conquiste dell’agricoltura eroica, così come le difficoltà dell’allevamento in altura e la complessità del lavoro in laboratorio.
Vengono inoltre proposte esperienze a distanza, come Adotta una mucca, Adotta una capra, Adotta un asino, Adotta un filare: vere attività like a local per sensibilizzare e avvicinare il pubblico alla ruralità e al mondo agricolo.
Iscrizione gratuita per tutte le aziende che desiderano proporre esperienze di visita presso la propria attività.
Il secondo sito del portale shop.alpinelands.it consiste in un negozio online che permette di acquistare o di regalare ad un amico il prodotto, con un click, con l’opportunità di rimanere così in contatto con la Valle d’Aosta per tutto l’anno.
Le Terre di Pisa: un territorio ricco di borghi, fortezze e…. leggende
Qui aleggiano leggende di fantasmi e diavoli, di storie e racconti del terrore, in un mix di realtà e fantasia.
Molte risalgono all’epoca medievale, altre si avvicinano più ai giorni nostri.
Avete mai sentito parlare della leggenda delle “Unghiate del Diavolo”? Si tratta di una striscia di piccoli fori di varie dimensioni incise su un pezzo di marmo lungo il fianco della Cattedrale di Pisa, sul lato che guarda il Camposanto Monumentale. Secondo la leggenda, il Diavolo, geloso della bellezza della Cattedrale, si arrampicò lungo la fiancata per fermarne la costruzione. Un angelo lo bloccò facendolo precipitare, ma nella caduta il Diavolo riuscì ad aggrapparsi a questo pezzo di marmo lasciando per sempre il segno delle sue unghiate. Mistero nel mistero: se si prova a contare le unghie del Diavolo, il conto non torna mai. Gli studenti Pisani a 100 giorni dall’esame di maturità si recano in Piazza dei Miracoli a ripetere tra i gesti scaramantici anche il conteggio delle dita.
Molte sono le ville appartenenti alle ricche o nobili famiglie toscane lungo la vecchia strada che prima dell’apertura del tunnel (detto “il Foro”) collegava Pisa con Lucca.
Una di queste, la Villa di Corliano a Rigoli, nasconde misteri legati a personaggi famosi del tempo, tra cui quello del “fantasma della bella Teresa“. Si tratta di una presenza affettuosa, classificata come “white lady”, un fantasma inoffensivo che si diverte a spostare gli oggetti e si mostra di solito la notte prevalentemente alle donne. C’è chi racconta di averne percepito la presenza nelle stanze della villa, oggi relais e dimora storica: strani rumori, tappeti misteriosamente spostati, ombre di fantasmi nella sala da ballo. La leggenda di Teresa Della Seta Bocca Gaetani (1736-1816) è ancora viva, tanto da attirare ghostbusters ed esperti di fenomeni paranormali. Del fantasma raccontavano anche i contadini, con avvistamenti in certe notti di luna piena lungo i viali del grande parco alla guida di una carrozza trainata da sei cavalli.
Lugano: consigli per una vacanza invernale sulle rive del lago Ceresio
Accoccolata tra lago e montagna, nel cuore di un paesaggio di indescrivibile bellezza, la più grande città del Ticino offre tutto l’anno un affascinante mix di cultura, gastronomia e stile di vita mediterraneo e ha in serbo molte novità persino nella stagione fredda. Come piccolo incentivo per un viaggio in Ticino, una selezione di hotel propone offerte speciali con uno sconto del 20% sul prezzo giornaliero, pacchetti tematici con pernottamento e offerte a prezzo fisso con cena inclusa. Prenotabile su ticino.ch/ceneri
Chi visita Lugano con l’intenzione di andare oltre i punti di interesse turistico più classici e i negozi più famosi non verrà deluso dallo Urban Discovery Tour. Per circa due ore e mezza, una Guida Locale accompagna i visitatori alla scoperta non solo dei principali monumenti della città, ma anche di angoli e locali meno noti, in genere riservati alla gente del posto. L’obiettivo è presentare Lugano ai partecipanti sotto una prospettiva nuova e diversa. La visita prevede anche la degustazione di specialità regionali che variano di stagione in stagione e che in inverno comprendono immancabilmente amaretti e panettone. Basta rivolgersi alle Guide Locali della Svizzera italiana scrivendo a: tours-in-ticino@bluewin.ch
Il Monte Brè e il Monte San Salvatore sono i due giganti che vegliano sopra Lugano, i simboli inconfondibili della città. L’anno scorso, il Monte San Salvatore ha fatto da apripista, mantenendo per la prima volta in esercizio la funicolare nella stagione invernale. Quest’anno, il Monte Brè ne segue le orme: grazie all’estensione dell’orario di apertura fino al 10 gennaio 2021, sarà infatti possibile raggiungere la cima a bordo della storica funicolare. Con i suoi 925 m s.l.m., il Monte Brè è la montagna più soleggiata della Svizzera e offre una vista sul Lago di Lugano e sulle cime circostanti che anche in inverno è a dir poco spettacolare. La funicolare riprenderà le corse il 19 febbraio 2021, giusto in tempo per una nuova incantevole primavera ticinese. www.montebre.ch