Torna una tradizionale festa storica della regione molisana: il Carnevale di Tufara è pronto anche quest’anno a colorare la provincia di Campobasso da domenica 24 febbraio a sabato 9 marzo. Una festa che fonde mistero e magia, nato in antichità e tramandato nei secoli, capace di attrarre turisti di tutto il mondo.
Andiamo a scoprire il Diavolo e gli altri personaggi tipici di questa festa carnevalesca ogni anno tanto attesa!
Il Diavolo
Nato in tempi remoti, in un mondo arcaico, in armonia con la natura, espressione di riti ancestrali rudi, misteriosi e magici “il Diavolo” antica maschera carnevalesca, si rivela, l’ultimo giorno di Carnevale a Tufara, tra folli corse e acrobazie temerarie. Tramandato nei secoli, espressione tipica della comunità, richiama cultori da tutto il mondo. La figura caprina, il tridente fra le mani, i movimenti accattivanti, suscitano timore e superstizione. Tutti vorrebbero evitarlo, ma ognuno in fondo al cuore spera di essere circondato dal suo seguito urlante. Da dove sbuca quest’essere insolito, misterioso? Dagli inferi, da un’antica casa abbandonata dove occulti riti lo riportano in vita per correre tra le vie del paese? Chi è? Quale mistero cela dietro la nera maschera? È forse figlio della dimenticata primavera, quando a gemma germoglio e fiore si tributava sangue perché crescessero più forti e abbandonati, o quando l’uomo per scrollarsi di dosso l’agghiaccio invernale, danzava e intuiva la natura al risveglio? O forse è l’inquisitore, l’ammonitore delle coscienze ribelli, dove il giogo è pesante e la libertà impellente? “Il Diavolo” forse è tutto questo o forse tutt’altro, ma a Tufara, lo si attende con ansia, per liberarsi con lui di un folleggiare breve e cruento, per dimenticare in un giorno quanto dura è la fatica di vivere. La maschera, è tra quelle che conservano le antiche caratteristiche da cui traggono origine, anche se il suo significato primitivo si è in parte perduto, essa rappresentava, un tempo, la passione e la morte di Dioniso, dio della vegetazione, le cui feste venivano celebrate in quasi tutte le realtà agresti. Infatti Dioniso, cosi come la vegetazione di cui era dio, moriva e si rinnovava perpetuamente.
I folletti
Trattengono il Diavolo in catene e lo trascinano per le vie del paese: il Diavolo salta, si rotola, cade a terra e cerca di “sedurre” chi incontra per strada, perché entri a far parte dei suoi adepti.
La Giuria
La popolazione cercando di privarsi di tutti i peccati commessi durante l’anno punta il dito verso il Carnevale, rappresentato nella nostra tradizione da un pupazzo di paglia, assegnandogli tutte le colpe. Carnevale verrà processato da una giuria scanzonata con l’aiuto di un avvocato difensore corrotto. La giuria raccoglierà le voci della popolazione e le testimonianze dell’avvocato difensore, ma la decisione sarà sempre la stessa, CONDANNA A MORTE per Carnevale. Carnevale chiede come ultimo desiderio un piatto di spaghetti al pomodoro e un bicchiere di vino rosso. Carnevale viene ucciso e lanciato tra le braccia del Diavolo che lo aspetta con il tridente rivolto verso il celo per infilzarlo e lacerarlo definitivamente.
Programma:
Domenica 24 febbraio 2019
ore 15 inizio della sfilata con le maschere ospiti.
Il Diavolo e le maschere tradizionali.
Martedì 5 marzo 2019
Il Diavolo, sfilata delle maschere tradizionali, sfilata delle maschere allegoriche.
Piazza Garibaldi: processo e condanna a morte del Carnevale.
Sabato 9 marzo 2019
Estrazione della lotteria di Carnevale e rottura della pignata.
Ringraziamo gli organizzatori e i loro fotografi per le immagini.