Abbiamo selezionato per voi i migliori eventi in giro per l’Italia nel fine settimana 19-20-21 luglio! Turismo Itinerante vi invita a contattare direttamente gli organizzatori degli eventi per prenotare comodamente il vostro posto. Questo articolo è in continuo aggiornamento.
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A San Paolo (BZ) dal 20 al 29 luglio le Settimane Enoculturali con i migliori vini dell’Alto Adige
L’Alto Adige si conferma destinazione ideale per coloro che cercano avventure estive all’insegna della natura, della cultura e dell’enogastronomia. Con le sue maestose Dolomiti, patrimonio dell’Unesco, i laghi cristallini e i pittoreschi villaggi, questo è un territorio che offre un’ampia gamma di esperienze indimenticabili per tutte le tipologie di visitatori. La varietà di attività è la stessa che si ritrova nella produzione vitivinicola apprezzata in tutto il mondo.
Settimane Enoculturali del Vino – 20-29 luglio: alle Settimane Enoculturali di San Paolo ad Appiano, il vino, da 25 anni, si impara nella sua forma più bella. Negli idilliaci vicoli del villaggio del vino, tutto ruota intorno alla nobile goccia e la serie di eventi delizia intenditori di vino e gli amanti della cultura.
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Domenica 21 luglio a Val d’Ultimo (Merano) la Corsa dei Masi
Quest’anno, il 21 luglio 2024, si terrà di nuovo la corsa “Ultner Höfelauf”, il più famoso evento di sport popolare della Val d’Ultimo. Come ogni anno, il percorso passa per la famosa via tra i masi della Val d’Ultimo, da Pracupola a Santa Geltrude per fare ritorno dall’altro versante della valle. Dopo la gara ci saranno tanti stand gastronomici che invitano a una gustosa pausa per recuperare le forze con prodotti tipici della Val d’Ultimo. Un evento ad hoc per gli amanti dello sport e del buon cibo!
La partenza e l’arrivo della Corsa dei Masi saranno presso il villaggio di Pracupola, nel mezzo della valle. Il percorso classico, per i corridori più temerari, parte da Pracupola e arriva a Santa Gertrude, lungo i secolari masi altoatesini, passando per i tre antichi larici della Val d’Ultimo per poi tornare a Pracupola. La corsa popolare, invece, passa intorno al suggestivo lago artificiale di Zoccolo fino a Santa Valburga per poi tornare a Pracupola. Tutti i partecipanti ricordano con grande emozione questo magnifico evento, grazie al meraviglioso scenario in cui si svolge.
Pracupola è il luogo ideale per un vacanza attiva: i sentieri iniziano dal Lago di Zoccolo e si estendono fino alle malghe dei dintorni. Sopra il paese si trovano destinazioni suggestive come Malga Steinrast, i Laghi del Covolo e l’area sciistica ed escursionistica Schwemmalm. In estate, la riva del lago funge da pista d’atterraggio per i parapendio, e da pista di pattinaggio su ghiaccio in inverno. Di fronte si trova la stazione della Cabinovia Schwemmalm. L’offerta è completata da diverse attività: equitazione, una camminata lungo la Via dei Masi, e lo sci di fondo.
I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte è il titolo della mostra che i Musei civici “Gian Giacomo Galletti”inaugurano il 18 luglio 2024 al Museo di Palazzo San Francesco di Domodossola, ideata e curata da Antonio D’Amico, Stefano Papetti e Federico Troletti e realizzata dal Comune di Domodossola in partnership con il Museo Bagatti Valsecchi di Milano e la Fondazione Angela Paola Ruminelli, con il patrocinio della Regione Piemonte e con il fondamentale sostegno di Morgran Italia S.r.l., Findomo S.r.l., Ultravox S.r.l., Punta Est S.r.l..
Tra i grandi protagonisti della mostra di Domodossola, che torna a produrre e proporre al grande pubblico un percorso di ricerca e studio trasversale tra i secoli, si potrà ammirare il “divino” Guido Reni, che nell’arte europea del Seicento rappresenta il paladino della classicità, in contrapposizione alla teatralità dell’arte barocca e al naturalismo caravaggesco. Per questa occasione arrivano a Domodossola l’Annunciazione della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, uno dei capolavori del grande maestro bolognese, e il San Sebastiano di collezione privata. L’eleganza formale della Vergine e dell’angelo nell’imponente pala d’altare, e la torsione scultorea del busto nel giovane santo, testimoniano come nella Bologna del Seicento la conoscenza della statuaria classica e il mito di Raffaello, che aveva fatto rivivere la bellezza antica, trovino una perfetta declinazione in linea con la cultura del tempo. È questa un’eredità che Guido Reni raccoglie dai Carracci. Infatti, in mostra si potrà ammirare eccezionalmente lo straordinario capolavoro proveniente dalla Pinacoteca della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi di Gravina di Puglia, che Ludovico Carracci dipinge sul finire del Cinquecento, mostrando l’immagine del San Sebastiano come un moderno Apollo, un danzatore che si muove leggiadro nel pieno vigore della sua bellezza fisica.
Nessun artista è insensibile al fascino della classicità, come dimostra l’attenzione con cui Rubens, giunto a Roma da Mantova agli albori del Seicento, adatta i modelli scultori studiati nelle raccolte principesche romane alle esigenze iconografiche imposte dalla committenza. Nell’impaginare la grandiosa Madonna del Rosario, documentata in mostra da un raro bozzetto in collezione privata, l’artista fiammingo aggiorna in chiave barocca atteggiamenti e gesti che possono ricondursi ai modelli classici.
Dopo l’esperienza rivoluzionaria delle Avanguardie che avevano decretato la fine della classicità, nei primi due decenni del Novecento, in seguito ai traumi causati dalla prima guerra mondiale, nel 1924 il critico francese Maurice Rejnal auspicava un ripensamento rispetto alle posizioni anti classiche, sostenendo la necessità di un “Ritorno all’Ordine” che si ravvisa nelle opere diFuni, Campigli, Sironi, De Chirico e Magritte che esprimono il desiderio di riaffermare il perenne valore della classicità sulla scorta dell’indirizzo teorico di Margherita Sarfatti. Di questi artisti la mostra offre significativi esempi accostati tra loro e in dialogo con le opere rinascimentali e classiche. Tra tutti si potrà ammirare eccezionalmente l’affascinante capolavoro di Renè Magritte, Rena à la fenệtre del 1937, di collezione privata.
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Dal 19 al 24 luglio a Massanzago (PD) la Sagra del melone
Preparatevi per un’estate indimenticabile alla Sagra del Melone nel Parco Villa Baglioni di Massanzago che si animerà con un programma ricco di musica, ottimo cibo e divertimento per tutta la famiglia. Rock, musica latina, folklore, house e una serata con ospite speciale: Jo Squillo! Tutto rigorosamente live! Dj set, stand gastronomici con piatti a base di melone e prodotti tipici. Luna park e giochi gonfiabili.
Massanzago è un piccolo comune situato nella provincia di Padova, nel Veneto. Questo tranquillo borgo, circondato da una campagna rigogliosa, è ricco di storia e tradizioni, offrendo un’esperienza autentica per chi desidera scoprire il fascino della vita rurale italiana.
Cosa vedere a Massanzago:
Villa Baglioni: Una delle principali attrazioni di Massanzago è Villa Baglioni, un’elegante villa veneta del XVIII secolo. La villa è famosa per i suoi affreschi, realizzati dal pittore Giovanni Battista Tiepolo e dal suo allievo Gerolamo Mengozzi Colonna. Gli affreschi rappresentano scene mitologiche e allegoriche, rendendo la villa un importante esempio di arte barocca veneta.
Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo: La chiesa principale del paese, dedicata a San Bartolomeo, risale al XV secolo e ospita al suo interno diverse opere d’arte sacra. È un luogo di culto e un importante punto di riferimento per la comunità locale.
Natura e Paesaggi a Massanzago
Massanzago è circondata da una campagna verde e fertile, ideale per passeggiate e attività all’aria aperta.
Percorsi Naturalistici: Ci sono diversi percorsi naturalistici che attraversano i campi e i boschi circostanti, perfetti per escursioni a piedi o in bicicletta. Questi sentieri offrono l’opportunità di immergersi nella natura e di scoprire la flora e la fauna locali.
Fiume Tergola: Il fiume Tergola, che scorre vicino al paese, è un luogo ideale per rilassarsi e fare picnic. Le sue rive sono frequentate da pescatori e amanti della natura.
Il 20 luglio l’edizione serale del “Mercato della Terra®” al Castello di Padernello (BS)
Una volta all’anno il coloratissimo spettacolo del Mercato della Terra® va in scena di sera, a partire dalle 18.30, quando il cortile del Castello di Padernello, nella Bassa bresciana, si popolerà di piccoli agricoltori e produttori artigiani del territorio, che esporranno le loro materie prime – carni da allevamenti sostenibili, pane artigianale, vini, tartufi, agro ittici, formaggi tipici – e cibo “buono, pulito e giusto”, secondo i principi di Slow Food. Nella suggestiva atmosfera, prima dell’imbrunire poi del cielo stellato, nel Maniero quattrocentesco illuminato, si potranno degustare piatti e prodotti Slow Food preparati dai Cuochi dell’Alleanza e da alcune delle osterie che hanno ricevuto la chiocciola Slow Food.
Oltre ai produttori della Bassa Bresciana parteciperanno quelli provenienti da territori confinanti e non, piccoli trasformatori, artigiani del cibo, Presidi, prodotti dell’Arca del Gusto. Un mercato fuori dall’ordinario, perché luogo di alleanze e scambi che porta ad un’economia locale diversa.
L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto “L’educazione al cibo: il ciclo della vita. Formare per Conoscere”, con il contributo di Regione Lombardia a valere sul Bando ERSAF. Gli obiettivi del progetto sono, tra gli altri: fornire conoscenze sui prodotti locali e sulla loro produzione oltre a formare i fruitori sulla stagionalità dei prodotti per un consumo consapevole, responsabile e sostenibile.
L’occasione è preziosa anche per immergersi tra le meraviglie del Castello di Padernello. Su prenotazione, infatti, si può partecipare a coinvolgenti visite guidate.
Il mercato, organizzato da Slow Food TerreAcque Bresciane in collaborazione con il Castello di Padernello, è a ingresso libero e gratuito.
Dal 18 al 21 luglio quattro giorni per celebrare il Prosciutto di Carpegna DOP
Cene, degustazioni, talk show, musica e tanto altro è in programma a Carpegna dal 18 al 21 luglio per celebrare il Prosciutto di Carpegna Dop. Come succede ormai da 19 edizioni, a finire sotto i riflettori è un’eccellenza dell’enogastronomia locale apprezzata e conosciuta in tutto il mondo: il Prosciutto di Carpegna DOP.
IL PROGRAMMA – La Festa del Prosciutto apre i battenti giovedì, nella nuova e inedita location dei Giardini di Mezzanotte, dove il Carpegna DOP incontrerà i grandi vini del territorio marchigiano per delle degustazioni che uniscono stile, paesaggio e, ovviamente, gusto con una cena esclusiva per i primi 100 prenotati.
Venerdì va in scena l’anima più festaiola del Prosciutto di Carpegna con una serata dedicata al divertimento dove i buongustai potranno trovare cantine e stand gastronomici con i piatti della tradizione e le migliori bevande in abbinamento ma anche intrattenimento, musica dal vivo, zumba e djset.
Sabato si entra nel vivo già dalla mattina con laboratori, mercatini, giochi in legno e workshop. Ma poi alle 10.30 non vuoi mangiarti un bel panino con il Prosciutto di Carpegna? Ecco allora l’apertura degli stand gastronomici e la possibilità di degustazioni guidate alla scoperta delle particolarità che contraddistinguono quest’eccellenza della gastronomia. Il pomeriggio è dedicato, invece, agli amanti dello sport e della natura con tornei ed escursioni all’aria aperta. Dalle 17.30 tornano degustazioni, stand gastronomici e cantine con l’accompagnamento di orchestra di liscio, musica dal vivo e dj set.
Domenica è la giornata del gran finale con gli eventi più attesi come la MotoProsciuttata, un giro panoramico per gli amici motociclisti lungo le strade del Montefeltro storico, con partenza alle 9 da piazza Conti. Tra laboratori di stampa, degustazioni, trekking, letture per i più piccoli, si arriva veloci all’appuntamento con il “Paninone”, alle ore 17. L’obiettivo dichiarato degli organizzatori è quello di sfondare in questa edizione il muro dei 100 metri, una sfida difficile che finirà in ogni modo con il “Paninone” tagliato a fette e servito a tutti i presenti.
La serata si concluderà tra buon cibo, risate e musica negli stand gastronomici che proporranno per tutta la festa un menù al Carpegna DOP accompagnato da tante altre specialità del territorio, nei mercatini tra le vie del centro storico o con le note delle orchestre di liscio, delle band musicali e dei dj che animeranno piazze e cantine.
Continuano ad Ancona fino al 21 luglio gli eventi del Conero Dance Festival
Con due campus internazionali e cinque eventi serali in diversi luoghi nel cuore della città, Ancona si trasformerà dal 9 al 21 luglio nella capitale della danza e anche in un crocevia di arte e di espressioni di fermento creativo, terreno fertile per la nascita di spettacoli ed eventi unici. E’ stata presentata stamane la XVI edizione di Conero Dance Festival, la manifestazione di punta di Luna Dance Theater, la rinomata associazione che dal 1985 promuove ad Ancona l’insegnamento della danza di ogni genere avvalendosi di un ampio staff di insegnanti residenti, molti dei quali formati all’interno dell’Associazione stess, e di una rete di collaborazioni con artisti da prestigiose realtà internazionali.
Sabato 20 luglio: BOARDING PASS PLUS: DANCE BRIDGES – ore 21:15, Piazza del Plebiscito (In caso di pioggia: Teatro Panettone) – Ingresso libero
Le compagnie Luna Dance Theater da Ancona, Mandala Dance Company da Roma e BodyStories da New York presentano lo spettacolo frutto della residenza che ha avuto luogo ad aprile 2024 a Jefferson nello Stato di New York dove ha debuttato, per poi essere andato in scena al Central Park e sulla Broadway a New York City. Artisti americani e italiani fondono i loro linguaggi e le loro esperienze in questo progetto supportato dal Ministro Italiano della Cultura.
Domenica 21 luglio: WUPPERTANZ PERFORMANCE – ore 19:30, Sala Boxe, Mole Vanvitelliana – Ingresso libero
La performance che scaturirà dal workshop Wuppertanz tenuto da Fernando Suels Mendoza, Clémentine Deluy e Nicola Mascia con danzatrici e danzatori partecipanti locali, così come dal resto d’Italia e dall’estero. Oltre a ricevere il supporto del Comune di Ancona l’evento ha il patrocinio del Goethe Institut.
Sabato 20 e domenica 21 luglio a Montecosaro (MC) “Lo Callarò”
Sabato 20 e domenica 21 luglio inizia un’esperienza completamente nuova per il Grand Tour delle Marche, Lo Callarò, una manifestazione che assume la denominazione dialettale dell’antico paiolo, il caldaio in rame per l’appunto, che troneggiava sul focolare domestico e nel quale, tra l’altro, si cuoceva anche la polenta.
Proposta dall’associazione “Octagon in event” in collaborazione con una super-squadra di ragazzi del posto, si distingue per i notevoli contenuti culturali legati alla tradizione contadina e al caratteristico dialetto locale.
Nella scenografica cornice del piazzale della SS. Annunziata, avvolti nella suggestiva atmosfera della pregevolissima Abbazia romanica di Santa Maria a Piè di Chienti, turisti, curiosi e gourmet potranno penetrare in un mondo incantato ed estremamente “istagrammabile”, a forte vocazione rurale, con la possibilità di cimentarsi attivamente nei riti e nelle suggestioni legate al mondo del granoturco.
Oltre ai giochi senza frontiere, chiamati in dialetto “Jochi a tribbulà”, si potrà assistere alla scartocciatura delle pannocchie, che qui viene chiamata “lo scartoccià”. In programma anche laboratori della tradizione, focus sulle fasi della produzione e della lavorazione del mais, dalla raccolta fino alla macinatura, insieme alla rievocazione storica della preparazione della polenta e ad una cena dall’evocativo tema “dal tutolo al piatto”.
Imperdibili i momenti di caratterizzazione “live”, con “la disfida delle vergare” e gli stornelli “a insulto” del gruppo folk rigorosamente locale “Li Matti de Montecò”, pronti a coinvolgere attivamente gli ospiti in un vero e proprio spettacolo condiviso!
Per godere appieno di tutte le attività in programma è possibile premunirsi dell’apposito voucher acquistabile on-line.
Lo Callarò gode del patrocinio del Comune di Montecosaro e di Italea, il turismo delle radici. Da quest’anno l’iniziativa è sede di tappa del Grand Tour delle Marche, promosso da Tipicità ed ANCI Marche. Tutte le info e la possibilità di acquistare in anticipo l’originale experience, su www.tipicita.it oppure chiamando al 333 4167529.
A Castignano (AP) da martedì 16 a sabato 20 luglio “Serate d’Autore”
A Castignano l’estate non è solo musica rumorosa e birra gelata. Vi sono anche momenti dedicati alla riflessione e alla cultura. Così la settimana dal 16 al 20 luglio la rassegna dal titolo ambizioso, Serate d’Autore, propone una molteplicità eterogenea di appuntamenti ed incontri, proiezioni e spettacoli che si svolge in due angoli suggestivi del centro storico: l’anfiteatro di Piazza Sante Scaramucci e l’orto della Chiesa di Santa Maria del Borgo. Dunque a partire da Lunedì 16 luglio, alle ore 21.00 presso l’incantevole location de l’orto di Santa Maria si inizierà con un incontro con la storica ascolana Lella Palumbi che ci racconterà degli scontri tra Guelfi e Ghibellini che hanno visto coinvolti Ascoli e Castignano per il predominio del territorio; a seguire la proiezione del film Dante (2022) diretto da Pupi Avati, interpretato da Sergio Castellitto e ispirato alla vita di Dante Alighieri, il guelfo più famoso d’Italia, che poi Ugo Foscolo ha definito il ghibellin fuggiasco.
Il 17 luglio, a dispetto della scaramanzia, sarà presentato in anteprima nazionale il libro di Andrea Fioravanti, critico e docente perugino, cresciuto a Castignano ed immerso nelle tradizioni del Comune Piceno, Il fuoco e la cenere. I moccoli e la storia del carnevale da Roma a Castignano, Morlacchi editore, che a partire dalla suggestiva sfilata castignanese dei moccoli, ripropone un viaggio storico alla ricerca delle origini della festa del carnevale e poi via via si immerge sempre più nel carnevale romano fino ad incontrare i moccoletti e a raccontarli con le parole di scrittori ed artisti del tempo. A parlare del libro, con l’autore ci saranno lo scrittore record di vendite di gialli storici, Giulio Leoni, che ha curato la prefazione al libro e lo storico Alessandro Poli. La serata sarà coordinata da Cristina Carlini e durante l’incontro saranno letti stralci del libro. A seguire un piccolo fuori programma a sorpresa.
Giovedì 18 luglio si inizia presto. A partire dalle 18 nell’anfiteatro di Piazza Scaramucci uno spettacolo teatrale per bambini dal titolo evocativo Il circo delle favole, da un’idea di Maurizio Stammati a cura della compagnia teatrale di Formia del Teatro Bertolt Brecht. La sera alle 21.00 invece sarà il cinema a farla da padrona, nell’Orto di Santa Maria dove si svolgerà la proiezione del film di un vecchio amico castignanese, Riccardo Milani, che con il suo Il posto dell’anima, interpretato da Antonio Albanese e Virginia Raffaele racconta le difficoltà dei piccoli borghi dell’entroterra.
Venerdì 19 luglio, non ce ne vogliano gli altri, ma è certamente la serata più importante dell’intera settimana. Alle 18.00 ci sarà la conferenza stampa per annunciare il tanto atteso tema di Templaria festival 2024. Le maledette parti. Lo scontro tra guelfi e ghibellini sarà l’argomento della prossima edizione della rievocazione storica più importante del nostro territorio. Alla presenza delle autorità, il sindaco Fabio Polini, il presidente della Pro Loco Eros Iacoponi, della direttrice artistica Isabella Pasqualini, avverrà l’incontro con i giornalisti che vedrà anche la presenza straordinaria di un ospite d’eccezione, Matteo Saudino, alias BarbaSophia, lo YouTuber più intellettuale del panorama italiano che con Alessandro Barbero si contende lo scettro di rock star della storia. Alle 21.00 infatti, intervistato da Andrea Fioravanti, il Professor Saudino affronterà il conflitto fratricida tra guelfi e ghibellini e il suo parallelismo con le attuali guerre civili.
Sabato gran finale con il Primo festival bandistico Internazionale, che a partire dalle 18.00 vedrà sfilare per le vie del borgo le bande e le majorette, per una festa colorata di cui questo piccolo comune e tutto il territorio ha davvero bisogno. Alle ore 21.00 un concerto finale in piazza Umberto I con le bande dei vari territori dirette da maestri internazionali che eseguiranno brani originali del loro paese di provenienza.
A Civita Castellana (VT) la 13^ edizione della Sagra della Pecora
La Sagra della Pecora compie 13 anni e, per la seconda volta consecutiva, dopo il successo della scorsa edizione che ha registrato 7000 partecipanti, torna a Civita Castellana con una gustosa proposta estiva lunga due fine settimana.
Il 12-13-14 e 19-20-21 Luglio 2024, l’Associazione con l’omonimo nome della Kermesse ha scelto lo storico borgo del viterbese per offrire una serie di piatti degustazione a base di uno dei prodotti più prelibati del territorio. I menu, a base di piatti di pecora, vedono un grande ritorno delle polpette e delle costolette fritte ma vi saranno anche alternative per gli allergici al glutine, con spazi e menu appositamente dedicati.
Prezzi popolari e menu alla carta (fisso solo per il menu senza glutine) con possibilità di assaporare un menu completissimo alla modica cifra di € 18,00
Tutte le sere, inoltre, sono previste performance di musica dal vivo, con diversi gruppi, tra cui Bop Frog, 1000 note DJ Misael, Ukus in fabila, Stramavoglia, e il ritorno di Gianni Drudi, ideatore dell’inno della sagra, per l’ultima serata.
La Sagra della Pecora si tiene a Viale Fiume Treja, nel parco vicino al mercato settimanale di Civita.
L’apertura delle cucine è prevista alle ore 19.30. Non è prevista la prenotazione ma si consiglia di arrivare presto, soprattutto il sabato sera
Dal 13 al 28 luglio 2024 al Monastero degli Olivetani di Lecce una mostra sulla “Pompei d’Oriente”
Non solo fortezze, non solo guerre, non solo apparati difensivi: è Shahr-i Sokhta – patrimonio UNESCO nell’iraniano Sistan-va-Baluchistan, già nota come la Pompei d’Oriente – che, secondo le ultime evidenze scientifico-archeologiche emerse grazie alle ricerche di Enrico Ascalone e Mansur Sajjadi, fu abitata nell’Età del Bronzo da un popolo cosmopolita e pacifista, una “contemporanea” civiltà interculturale, matrilineare non frutto di un’unica élite ma in dialogo con il mondo, la cui esistenza, oggi, racconta una storia di pace e interscambio culturale.
Sarà proprio questa storia lunga 1500 anni – che rivela i segreti di un’epoca remota in cui mito e storia si intrecciano – a essere ricostruita attraverso un attento e articolato percorso fotografico aperto al pubblico dal 13 al 28 luglio 2024 presso il Monastero degli Olivetani di Lecce con la mostra “Shahr-i Sokhta. Quando il mito diventa storia”.
Con 141 foto, pannelli esplicativi e una ricostruzione puntuale delle ultime evidenze scientifiche, la mostra ripercorre in anteprima italiana le tappe degli studi condotti sul sito UNESCO: un progetto archeologico multidisciplinare che vede coinvolti, in quello che la comunità scientifica internazionale considera uno dei siti più significativi dell’intera Età del Bronzo, il Research Institute for Cultural Heritage and Tourism, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Iranian Center for Archaeological Research e l’Università del Salento, sotto la direzione di Enrico Ascalone e Mansur Sajjadi.
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Oltre 60 opere di grandi artisti originari di 19 delle 20 regioni in 7 secoli di arte italiana sono i protagonisti della mostra I Tesori d’Italia – I grandi capolavori dell’arte, aperta fino a dicembre 2025 a Villa Aurea della Valle dei Templi di Agrigento, città designata Capitale italiana della cultura per l’anno 2025. La mostra, a cura di Vittorio Sgarbi e Pierluigi Carofano, promossa dal Parco Archeologico di Agrigento, prodotta da Consorzio Progetto Museo e patrocinata dal Ministero della Cultura e dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, per 18 mesi esalterà la grandezza del patrimonio artistico e culturale nazionale ammirato in tutto il mondo, all’interno di uno dei siti culturali e archeologici più prestigiosi d’Italia e Patrimonio Unesco.
La grande mostra si articolerà in 3 differenti allestimenti che, a rotazione, presenteranno oltre 60 opere, tra dipinti e sculture, provenienti dai più importanti musei civici, regionali e nazionali e da importanti collezioni private, a testimonianza di una coesione civile e culturale attraverso le stratificazioni e la varietà dell’arte italiana dal XV al XXI secolo, dalle origini alla contemporaneità.
La prima fase del progetto, in programma da luglio a novembre 2024, vero e proprio red-carpet in vista delle celebrazione 2025 di Agrigento capitale della cultura italiana, rappresenta un excursus storico temporale in cui protagoniste sono le opere di: Pietro Cavaro (Sardegna), Nicolò dell’Arca (Puglia), Marco Cardisco (Calabria), Michele Tedesco (Basilicata), il Battistello (Campania), Antonio Finelli (Molise), Perugino (Umbria), Carlo Maratti (Marche), Giacomo Balla (Lazio), Saturnino Gatti (Abruzzo), Giovan Battista Langetti (Liguria), Bernardo Strozzi (Liguria), Guido Cagnacci (Emilia-Romagna), Vitale da Bologna (Emilia-Romagna), Lippi-Botticelli (Toscana), Bartolomeo Montagna (Veneto), Luigi Bonazza (Trentino-Alto Adige), Pierpaolo Pasolini (Friuli-Venezia Giulia), Adolf Wildt (Lombardia), Giovanni Girolamo Savoldo (Lombardia), Sodoma (Piemonte) e Italo Mus (Valle d’Aosta).
Le opere provengono da: Musei Nazionali di Cagliari; Fondazione Cavallini Sgarbi; Museo dell’Ottocento Pescara Fondazione Di Persio – Pallotta; Pinacoteca Civica “F. Podesti” di Ancona; Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma; Museo Nazionale d’Abruzzo; Museo della città di Rovereto; Museo Nazionale di San Matteo di Pisa; Museo Civico di Viterbo; Mart di Rovereto; Archivio Bonsanti Gabinetto Vieusseux; Gallerie dell’Accademia Venezia; Museo Regionale Castello Gamba della Valle d’Aosta.
I Tesori d’Italia – I grandi capolavori dell’arte gode anche del patrocinio di Parco Valle dei Templi di Agrigento e Città di Agrigento. Orari apertura: da luglio a settembre: ore 9-22 lunedì – venerdì; ore 9-23 sabato e domenica. Da ottobre a giugno ore 9-19.30
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Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
Vi ricordiamo inoltre che nelle vicinanze di tutte queste zone potrete usufruire degli sconti esclusivi riservati da molti esercizi turistici ai possessori della nostra Tessera Turit.
Buon fine settimana!