Abbiamo selezionato per voi i migliori eventi in giro per l’Italia nel fine settimana 6-7-8 ottobre! Turismo Itinerante vi invita a contattare direttamente gli organizzatori degli eventi per prenotare comodamente il vostro posto.
Viaggiate in sicurezza con il vostro camper con la “Polizza degli Amici di Turismo Itinerante” in convenzione con la D’Orazio Assicurazioni.
Hanno almeno un secolo di storia, li hanno frequentati re e regine, principi e imperatori, filosofi e artisti, scrittori e politici, musicisti e compositori, attori e registi. I Locali Storici d’Italia, che hanno il Patrocinio del Ministero della Cultura, sono come un secondo circuito museale d’Italia: ricchi di storia, esempi d’arte e architettura permeati di bellezza, vantano pagine di straordinaria memoria italiana, tenuta sempre viva grazie alla cura e alla passione di chi, ogni giorno, spesso anche da oltre sette generazioni, ne preserva la ricchezza e il valore.
Sono luoghi dove si respira sempre un’aria nuova, dove vivono giacimenti gastronomici unici e dove l’eccellenza ha radici profonde e antiche.
Hanno fatto sognare e continuano a far sognare generazioni di italiani e di turisti, come il Florian a Venezia, il Gambrinus a Napoli, il Cambio a Torino e le decine e decine d’altri, in tutte le regioni italiane, nelle grandi città come nei piccoli centri. Da Roma a Milano, da Genova a Torino, da Palermo a Napoli e Venezia, e poi ancora a Sorrento, Amalfi e Portofino.
Il 7 ottobre l’invito è di partecipare alle degustazioni e alle visite guidate per scoprire le mille storie che raccontano, da nord a sud, i Locali Storici che partecipano a questa edizione.
Come in una vera e propria caccia al tesoro si può scoprire qual è il locale dove Umberto Eco ha ambientato il suo romanzo “Il Cimitero di Praga”; dove furono inventati i tramezzini; qual è il Ristorante che si trova nelle memorie di Casanova; chi era il cuoco-bersagliere del generale Lamarmora nella Guerra di Crimea; qual è il pesto ufficiale dei Papi, lo stesso pesto che Frank Sinatra si faceva spedire fino in America e che Pavarotti se ne portò un quintale per una tournée di un mese in Cina; qual è l’hotel dove Hitchcock studiò alcune riprese di “Caccia al ladro” e dove la scala ellittica lo ispirò per “Vertigo”; dov’è che Giò Ponti ha firmato la prima piscina con acqua di mare; dov’è che Silvio Pellico passò qui la sua ultima notte di libertà; dove hanno alloggiato Richard Strauss, Hermann Hesse, Winston Churchill; qual è l’Hotel che ospitò nel 1700 Mozart al suo primo viaggio in Italia; in quale locale Hemingway ha immaginato “Addio alle armi”; in quale tra i Locali storici il celebre poeta americano Henry Wadsworth Longfellow curò, nel 1867, la prima traduzione in lingua inglese della Divina Commedia; qual è il locale creato da Ferruccio Bindi Santi, l’inventore del Brunello di Montalcino; dove è stata inventata la celebre “coda alla vaccinara”; qual è il locale storico dove Ibsen, il padre della drammaturgia moderna, terminò “Gli Spettri”; qual è l’hotel dove Wagner ha concluso il Parsifal, che è lo stesso dove Enrico Caruso trascorse gli ultimi mesi della sua vita e dove Lucio Dalla ha scritto la celebre canzone “Caruso” dedicata all’immortale tenore italiano. E questo è solo un accenno dell’immenso patrimonio da scoprire.
Grazie all’iniziativa promossa dall’Associazione dei Locali Storici d’Italia, che raggruppa oltre duecento locali su tutto il territorio italiano, anche quest’anno sono molteplici le attività aperte a tutti, perlopiù gratuite e per le quali è richiesta solo in alcuni casi la prenotazione. Partecipare è molto facile, basta consultare la pagina speciale presente nel sito dell’Associazione – giornatanazionale2023.localistorici.it – dove sono indicate tutte le iniziative e le modalità di partecipazione e prenotazione per ogni singolo evento.
In tutti i locali storici sarà possibile ritirare gratuitamente la cartolina da collezione realizzata da Giulio Priano, che ha vinto il Concorso Illustra la Storia indetto dall’Associazione Locali Storici d’Italia in collaborazione con lo IED, Istituto Europeo di Design.

Dal 6 all’8 ottobre a Biella la VII edizione Fatti ad Arte
Dal 6 al 8 ottobre 2023 torna, nelle sale delle Dimore storiche di Palazzo Ferrero e Palazzo La Marmora a Biella Piazzo, la settima edizione di Fatti ad Arte, l’appuntamento dedicato all’Alto Artigianato e ai mestieri d’arte.
Inserita nella programmazione di Woolscape, progetto nato dalla collaborazione di tre realtà biellesi DocBi, Fondazione Città dell’Arte e Associazione Fatti ad Arte, con lo scopo di promuovere e valorizzare il turismo nel territorio, la manifestazione è organizzata dall’Associazione omonima e promossa dalle due Associazioni di categoria Confartigianato Biella e CNA Biella e in collaborazione con l’ADSI, Associazione Dimore Storiche Italiane.
Un’edizione molto ricca, un percorso affascinante dal nord al sud dell’Italia di quelle che sono le espressioni più autentiche del mestiere artigiano, di quel saper fare che parla di territori, di gesti, ma soprattutto di persone, di quella capacità creativa e sartoriale propria del nostro paese, che da sempre riesce ad emozionare il mondo. Una vera e propria biodiversità culturale che ci aiuta a ridefinire una nuova geografia sentimentale e creativa dei nostri territori, a ritrovare quell’heritage di cui tanto siamo alla ricerca. Fatti ad Arte è come uno scrigno prezioso che ospita oltre trenta Maestri Artigiani che portano nelle bellissime sale di Palazzo Ferrero e Palazzo La Marmora il loro sapere, la loro abilità fatta di tradizioni e ricerca, un panorama unico della nostra bellezza, di quel “fatto a mano in bottega” che rende straordinario ogni manufatto.
Come l’arte orafa raccontata dai maestri della filigrana o del cameo o i gioielli frutto della fusione tra design e oreficeria, o ancora magnificamente interpretati con pelli morbide e sofisticate. La magia del profumo di un giovane maestro profumiere che compone fragranze 100% naturali, i velluti di seta che diventano splendidi capi di abbigliamento, le borse realizzate con pelli conciate al vegetale che durano una vita e i soque valdostani che si trasformano in ironiche calzature.
Poi i manufatti di arredo per la casa, le ceramiche di Vietri sul Mare, o la raffinata tecnica del Kintsugi, le lampade e le splendide vetrate artistiche dai colori intensi e vibranti, o ancora la poesia del filo di ferro che magistralmente piegato e intrecciato si trasforma in leggere forme sospese.
E ancora il legno con manufatti di alta ebanisteria, piccoli cabinet ricchi di tarsie che aprono cassetti e scomparti segreti, l’arte della decorazione, con le tecniche dell’affresco a calce, il restauro pittorico e ligneo, l’affascinante tecnica del finto marmo o le stufe realizzate a mano in maiolica.
Tutte le creazioni dei Maestri Artigiani saranno acquistabili direttamente.

A Chiavenna (SO) torna il Kilometro Verticale Chiavenna Lagùnc
Torna il tanto atteso appuntamento con l’immancabile scalata del Kilometro Verticale Chiavenna Lagùnc, in cui sabato 7 ottobre torneranno a sfidarsi i migliori atleti di questa specialità di corsa in montagna, e il Val Bregaglia Half Trail domenica 8 ottobre, che giunge con successo alla settima edizione ed è ormai diventato un punto di riferimento tra le classiche di mountain running con un percorso di 25 chilometri tra sentieri e mulattiere di confine, tra borghi e paesaggi naturali da lasciare senza fiato. Anche quest’anno le due competizioni sotto egida FIDAL, organizzate con maestria dall’ASD Amici Madonna della Neve di Lagùnc, saranno inserite in un lungo week end di appuntamenti, non solo sportivi, che permetteranno a tutti di godere delle meraviglie di questi luoghi nella stagione autunnale, momento che meglio rende loro omaggio grazie anche all’incanto del foliage.
Incastonata nelle Alpi sopra il lago di Como, all’estremo nord della Lombardia, la Valchiavenna, insieme alla Val Bregaglia, un terzo circa in territorio italiano e il resto in territorio svizzero, e alla Val Spluga, rientra nella Comunità montana della Valchiavenna. Forgiata dai ghiacciai che un tempo scendevano verso la Valtellina e dall’azione del torrente Liro e dal fiume Mera, questa zona vive di una montagna aspra dall’incomparabile bellezza, dai versanti ripidi e con mulattiere impervie, che l’anno resa nel tempo perfetta per gli amanti del trail and mountain running.
E il Kilometro Verticale Chiavenna Lagùnc, una delle gare più affascinanti e prestigiose del vertical running, parte proprio con il primo scalino di una suggestiva mulattiera in località Loreto alla periferia di Chiavenna, chiamata “stràda di mòort” di Pianazzola, che sale ripida fino al borgo di Lagùnc con 3298 metri di percorso per 1000 metri di dislivello positivo.
La storia di questa storica corsa inizia nel 1986, quando gli Amici Madonna della Neve di Lagùnc organizzarono la prima edizione della Pianazzola-Lagùnc, una sfida in salita che nel tempo si trasforma in un vero e proprio KM Verticale: il primo in Italia in assoluto nel 2000, ma anche il primo nel 2008 ad essere omologato ufficialmente dalla FIDAL dopo le misurazioni effettuate da uno studio tecnico. Il percorso, completamente naturale, parte da Chiavenna a 352 metri di altitudine e arriva a Lagùnc a 1352 metri, dove si sono registrate le migliori performance mondiali sul dislivello senza l’uso dei bastoni. I record attuali appartengono a Bernard Dematteis (30’27″ nel 2013) e a Andrea Mayr (35’40” nel 2018)
Il Val Bregaglia Half Trail ci racconta un altro pezzo della storia di questi luoghi: nasce infatti come un contributo sportivo volto a superare i confini di Stato e a ridare unità a una valle che la geografia ha creato unita e che venne divisa politicamente nel 960 d.C. dall’imperatore Ottone I assegnandone i due quarti a monte al vescovo-conte di Coira e il quarto a valle al vescovo-conte di Como. Oggi è un confine di Stato tra Italia e Svizzera, ma sempre meno confine per la gente che ci vive.
Portavoce di questo senso di appartenenza ad un territorio comune, il Val Bregaglia Half Trail si svolgerà su un percorso che non ha soluzione di continuità lungo 25 chilometri con 1300 mt D+ sui sentieri a cavallo tra i monti dell’Italia e della Svizzera, da cui partirà in località Promontogno a 836 metri s.l.m., e torna in questa edizione alla configurazione originaria del tracciato dopo un lungo lavoro di ripristino da parte degli enti di competenza territoriale per sanare i danni dell’incendio di alcuni anni fa.
La Spezia ospita il primo festival dedicato all’ostrica italiana. Da un’idea di Legacoop Liguria in collaborazione con la Camera di Commercio Riviere di Liguria e con la cooperativa Mitilicoltori spezzini, approda a Calata Paita Italian Oyster Fest, il primo festival dedicato all’ostrica “made in Italy”.
Sostenibilità, gusto e accessibilità sono le parole chiave della manifestazione – prima del suo genere in Italia – con un ricco programma di eventi, per approfondire, conoscere e degustare con consapevolezza. La manifestazione porta a La Spezia aziende produttrici da tutta Italia incluso un ospite francese.
Oltre alla Liguria, sono rappresentate le produzioni provenienti da Sardegna, Puglia, Veneto, Emilia-Romagna.
La manifestazione rappresenta anche una prima apertura al pubblico degli spazi di Calata Paita, recentemente rinnovati, grazie alla collaborazione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.
Cibo, Mare, Cultura. Il Festival prevede un programma ricco di eventi dai convegni di approfondimento presso il Terminal Crociere alle degustazioni di ostriche italiane (e non solo!) in abbinamento con i vini locali, Oyster Talk e chef stellati, approfondimenti di settore e laboratori per bambini. Il festival propone un’area degustazione: ampio spazio dedicato a rendere accessibili le ostriche italiane al pubblico; un’area approfondimenti: momenti di approfondimento sui temi più rilevanti della filiera e una promozione turistica.
L’evento gode anche del patrocinio del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, oltre che di Regione Liguria e Comune della Spezia.
Assistere alla nascita e all’apertura di una forma di Parmigiano Reggiano, passeggiare attraverso le “cattedrali di formaggio” dei magazzini di stagionatura, acquistare la Dop direttamente dalle mani dell’artigiano che l’ha creata: tutte esperienze uniche che gli appassionati potranno vivere in prima persona. Dopo il grande successo riscosso ad aprile con oltre 13.000 partecipanti, infatti, i caseifici del Parmigiano Reggiano riaprono le porte al pubblico: sabato 7 e domenica 8 ottobre torna Caseifici Aperti, l’appuntamento promosso dal Consorzio che darà a tutti – dai foodies ai curiosi, grandi e piccini – la possibilità di partecipare e immergersi nella produzione della Dop. L’iniziativa coinvolge 49 caseifici in tutte le province della zona di origine, ovvero Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e Mantova alla destra del Po.
Non si tratta infatti di semplici visite guidate ai caseifici, alle stalle e ai magazzini di stagionatura, di spacci aperti, di eventi per bambini e degustazioni, ma di un autentico viaggio nel tempo alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale della Dop, rimasto invariato da oltre nove secoli (si produce oggi con gli stessi ingredienti di mille anni fa – latte crudo, sale e caglio, con una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi o conservanti): un tour nella zona d’origine ricca di storia, arte e cultura. Lo scopo di Caseifici Aperti e dell’accoglienza turistica nei caseifici è quello di contribuire a generare una relazione con i turisti che transitano nel territorio e che possa continuare anche dopo la visita, offrendo la possibilità di acquistare e ricevere il Parmigiano Reggiano direttamente a casa attraverso il portale shop.parmigianoreggiano.com/it.
Partecipare a Caseifici Aperti è semplice: basta visitare il sito www.parmigianoreggiano.com/it/caseifici-caseifici-aperti per consultare l’elenco dei caseifici aderenti e accedere all’area dedicata, dove sono disponibili orari di apertura, attività proposte e un comodo strumento di geolocalizzazione. Inoltre, la due giorni è anche un’imperdibile occasione per tutti, dagli appassionati d’arte alle famiglie, per scoprire i capolavori storici e i luoghi d’intrattenimento della Zona di Origine: dai castelli e le chiese medievali di Parma al trekking nell’Appennino di Reggio Emilia; dai capolavori su quattro ruote del Museo Ferrari in provincia di Modena ai romantici portici di Bologna e alle rive del Po nella Bassa di Mantova.
Dopo il successo della sua 43a edizione premiata in primavera del numero record di 600.000 visitatori, Artevento Cervia presenta la prima edizione del suo nuovo spin off autunnale, intitolato One Sky One World – Un Cielo Un Mondo – Festival degli Aquiloni per la Pace in programma dal 6 all’8 ottobre 2023 fra il comparto dei Magazzini del Sale e la spiaggia di Cervia.
Il nuovo appuntamento firmato Artevento Cervia, con la Media Partnership di RAI Pubblica Utilità, invita il pubblico a diventare protagonista di una mobilitazione creativa e di un’azione collettiva spettacolare intorno al tema dell’aquilone, simbolo di libertà, pace, unione e sostenibilità. L’obiettivo è omaggiare in modo originale lo spirito della giornata mondiale del volo degli aquiloni per la pace, che si svolge contemporaneamente in tutto il mondo nella seconda domenica di ottobre.
Per la prima volta One Sky One World sarà celebrato dunque proprio a Cervia, nella città riconosciuta come la capitale internazionale dell’arte eolica, grazie alla longevità e alla fama di Artevento.
Sarà una tre giorni ricca di eventi, tutti all’insegna della pace e della cooperazione interculturale: il grande volo collettivo degli aquiloni sulla spiaggia di Cervia; la mostra “Il giro del mondo in 80 aquiloni” al Magazzino del Sale Torre e numerosi laboratori per grandi e piccini.
Ad arricchire il programma di One Sky One World sarà la mostra “Il Giro del Mondo in 80 Aquiloni” ospitata nel Magazzino del Sale Torre di Cervia. L’esposizione ospiterà una ricca selezione di aquiloni provenienti da tutto il mondo appartenenti alla collezione del Museo dell’Aquilone. La mostra proietta il pubblico in un viaggio alla scoperta dell’arte eolica presentando alcuni tra gli aquiloni provenienti dai paesi che hanno maggiormente contribuito allo sviluppo della sua millenaria storia. Al fianco dei modelli tradizionali, l’esposizione propone inoltre alcuni tra i più significativi artisti eolici contemporanei. “Il Giro del Mondo in 80 Aquiloni” proseguirà fino al 29 ottobre 2023, con ingresso libero.
A Pergola (PU) continua la XXVI edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato
La XXVI edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Pergola si terrà le prime tre domeniche di ottobre. Tante novità per l’edizione 2023 della Fiera di Pergola che rappresenta uno dei più importanti canali di distribuzione di questo fungo ipogeo re indiscusso della tavola
Il programma prevede una serie di novità e happening imperdibili. I “Week-end e Soggiorni Gourmet alla Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Pergola” organizzati dal Raffaello Travel Group, Hospitality Partner dell’evento con proposte per visitare le Marche e Pergola durante la Fiera: itinerari gourmet che permetteranno di vivere l’esperienza autentica della Fiera e dei suoi sapori. Il “matrimonio” fra i Maccheroncini di Campofilone e il Tartufo Bianco. Il Pergola Truffle Show, i cooking show condotti dagli chef marchigiani con una stella Michelin: Pierpaolo Ferracuti, Enrico Mazzaroni, Davide Di Fabio, Stefano Ciotti, Nikita Sergeev ed Errico Recanati. Domenica 1 ottobre alle ore 16.00 il concerto in Piazza Fulvi di Bandabardò “Se mi rilasso collasso” un libro suonato con la partecipazione di Giobbe Covatta. Sempre domenica, ma alle ore 17.00 al Teatro dei Golosi il “Premio Guzzini alla carriera” a Livia e Alfonso Iaccarino chef due stelle Michelin un secondo premio sarà invece consegnato domenica 15 alle ore 17.00 allo chef marchigiano Lucio Pompili.
Sabato 7 ottobre ad Ancona la Notte Bianca
Ad Ancona la Notte Bianca 2023 si festeggia in musica: tutte le piazze avranno il colore di un particolare genere musicale, dal rock, al pop, al blues.
L’evento si aprirà sabato 7 ottobre alle 17 e poco dopo, dalle 18 in poi, le piazze si animeranno, fino ad arrivare all’evento centrale con lo Zoo di 105 e radio 105 network alle 23,30 in piazza Cavour. Il programma, prevede iniziative in tutto il centro della città.
Il rock sarà la colonna sonora di piazza Pertini, con una serie di gruppi sul palco, che si alterneranno fino alle 21,45 nello spazio animato anche dallo street food organizzato dai commercianti della piazza.
Piazza Roma sarà dedicata alle famiglie e ai bambini: ospiterà le esibizioni delle scuole musicali dalle 18 alle 21,30 e poi gruppi di musica pop, che si avvicenderanno fino alle 23,30, mentre nel lato vicino al Rettorato si esibiranno la pole dance e altre scuole di danza.
Piazza del Plebiscito ospiterà invece il jazz e il blues, a partire dalle 18,30 fino alle 20,45, mentre dalle 22 è in programma un dj set. In piazza del Papa si esibirà, nel pomeriggio, anche il tenore David Mazzoni.
Alcune formazioni acustiche chitarra e voce saranno la nota distintiva di piazza San Francesco, dalle 19 alle 22.
Attorno a questa varietà musicale che animerà tutto il centro di Ancona si svilupperanno le proposte dei commercianti, i mercatini, piccoli spettacoli e iniziative diffuse dedicate ai bambini e alle famiglie.
Non mancherà neanche lo sport, con una esibizione di scherma che vedrà protagonisti i ragazzi dorici, anche per festeggiare ancora una volta il titolo mondiale di Tommaso Marini.
E il focus sarà puntato in modo significativo anche sulla città storica, con due iniziative progettate su misura per la notte bianca: una serie di visite guidate in notturna durante le quali le guide saranno dotate di torce per illuminare, di volta in vota, i singoli spazi e monumenti storici che caratterizzano la storia, l’architettura e l’urbanistica della città; una sessione di orienteering, organizzata dall’associazione Picchio verde, che è già stata presente nel centro storico di Ancona e di altre città marchigiane con competizioni nazionali della disciplina. Il punto di ritrovo per quest’ultima attività è piazza Roma e l’appuntamento è per le 20,30, con partenza alle 21, dopo una breve spiegazione.
L’orienteering è uno sport, ma anche un’attività ludica, un’occasione diversa di conoscere un territorio. La proposta studiata per Ancona è un percorso in cui, con l’ausilio di una mappa, i partecipanti dovranno trovare degli obiettivi (lanterne). Si potrà partecipare, camminando o di corsa, da soli o in squadra (in famiglia, con gli amici…).
Sarà aperta inoltre la Pinacoteca civica Francesco Podesti: dalle ore 20 alle 23 è prevista un’apertura straordinaria gratuita (regolare apertura dalle 10 alle 19 con biglietto ridotto € 3.00), mentre alle 21,30 è in programma una Visita guidata ai capolavori della pinacoteca. Il costo è di 7 euro, solo su prenotazione al numero 071 2225047 e alla mail museicivici.ancona@gmail.com .
Anche il Museo Archeologico sarà aperto con orario continuato dalle 8,30 alle 23,30. Si potrà accedere con biglietto ordinario.
Per l’occasione il Museo propone inoltre, in collaborazione con l’Accademia di Danze Ottocentesche di Ancona, l’evento “Il ritorno delle feste a Palazzo Ferretti – Musiche e danze in costume d’epoca per rivivere le atmosfere dell’Ancona ottocentesca”.
Figuranti dell’Accademia di Danze Ottocentesche animeranno le sale e la terrazza di Palazzo Ferretti dalle ore 18. Il primo ballo è previsto per le 18 e il secondo per le 21,30. I posti sono limitati ed è quindi consigliata la prenotazione allo 071 202602.
Dal 5 all’8 ottobre a San Ginesio (MC) “I suoni dei borghi”, i concerti gratuiti aperti al pubblico
Nella quiete di uno dei più belli borghi al mondo, l’unico in Italia ad essere rientrato nel 2021 nella rosa dei Best Tourism Villages UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite) in occasione della prima edizione del contest internazionale, il violoncellista veneto Mario Brunello dà vita per il quinto anno consecutivo a “I Suoni dei borghi”.
Si tratta di un progetto di formazione assai particolare, nato a San Ginesio da un’idea del Maestro di Castelfranco veneto all’indomani del terremoto del 2016 e realizzato da Annalisa Pavoni per gli Amici della Musica di Ancona “Guido Michelli” in collaborazione con il Comune e la Pro Loco.
Un progetto unico nel suo genere, che non smette di richiamare allievi italiani e stranieri grazie alle sue due diverse masterclass, l’una per giovani talenti e l’altra per appassionati col desiderio di perfezionarsi, entrambe basate sull’ascolto dei suoni della natura, sulla percezione di ciò che emoziona nella pittura, su quel qualcosa che rende l’artigianato locale manifattura irripetibile (cappelli, amari, scarpe, olive ascolane).
Fanno parte de “I suoni dei borghi” i concerti gratuiti aperti al pubblico. Un’occasione rara per ascoltare Mario Brunello, che è uno dei musicisti più apprezzati nel panorama internazionale, e per scoprire il talento di giovanissimi violoncellisti che ritroveremo presto nei cartelloni dei più importanti teatri.
Non solo concerti in senso classico. Anche quest’anno si andrà in montagna insieme al Maestro e ai suoi allievi che suoneranno sui Sibillini (per chi vuole aggregarsi: prenotazioneamicimusica@gmail.com) e si andrà a “leggere” il Polittico di Lorenzo D’Alessandro a Serrapetrona.
La cornice è quella dei leopardiani Monti azzurri, nel borgo delle cento chiese. La possibilità è quella di un fine settimana lento con buona musica, buon cibo e passeggiate.
Tutti i concerti sono a ingresso gratuito.
A Terni, dal 2 all’8 ottobre 2023 torna il piccolo e grande festival sul segno grafico e sulla creatività infantile. Tema della 3^ edizione la “leggerezza” nelle sue diverse declinazioni e come strumento di possibile cambiamento in un mondo in continua trasformazione
Per la terza edizione del Festival tema portante sarà la leggerezza. Il concetto ispirato allo scrittore Italo Calvino, di cui ricorre proprio quest’anno il centenario della nascita (1923-2023), viene inteso come approccio alla conoscenza, strumento di relazione con le nuove culture e di possibile cambiamento. Un nuovo approccio auspicabile nella necessità di interagire con la crudezza di un mondo in trasformazione che permette di elevarsi rispetto alla “pesantezza del visibile e del vivibile”, e che sarà posto al centro delle tante attività proposte.
La settimana di eventi si svolge in alcuni degli spazi creativi della città di Terni. Nella sede del Caos – Centro Arti Opificio Siri si rivolgerà particolare attenzione agli studenti in formazione del design e delle arti visive prevedendo momenti dedicati di approfondimento, talk, presentazione di progetti, workshop organizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Ingegneria Ambientale, Corso di Design; IED – Istituto Europeo di Design di Roma e IID Istituto Italiano Design. Qui si svolgeranno anche laboratori dal profondo valore esperienziale per bambini e adulti, incentrati su incontri ravvicinati col mondo della psicologia, delle arti e del design. Anche la BCT Biblioteca Comunale di Terni sarà sede protagonista di alcuni eventi portanti del Festival. Nello spazio Digipass si svolgeranno i laboratori “L’impensabile possibile” con Rkordata | Apple, mentre lo spazio Tweenager realizzerà due laboratori liberamente ispirati ad alcune opere di Italo Calvino.
In linea con le edizioni precedenti i Servizi Educativi Comunali del Comune di Terni propongono diverse attività laboratoriali che mirano a mettere in relazione l’istruzione pubblica con la lotta alle povertà educative passando per iniziative extrascolastiche di conoscenza del territorio e legate ai temi della sostenibilità, del riciclo, come “Il suono della leggerezza”, una passeggiata naturalistica con raccolta di materiali naturali con cui poi per realizzare oggetti sonori; o “Oltre l’apparenza: la leggerezza con gli occhi di Enrico Baj” dove le educatrici guideranno i bambini e le bambine alla scoperta della leggerezza della materia con gli occhi dell’artista e saggista Enrico Baj; o i vari appuntamenti legati all’uso dei colori come “Coloriamo… A un passo dal cielo”, “Soffio… Colore… Capolavoro!”, “Blu come… L’acqua e il cielo”.
Prenderà il via il 6-7 e 8 ottobre la settima edizione di DivinArte, nella rocca dei Borgia di Nepi, in provincia di Viterbo.
Sarà Picasso e la sua personalità complessa il filo conduttore della manifestazione che, come sempre, unirà il piacere dell’arte a quello del buon vino, abbinando le performance cultural-teatrali e le opere con le degustazioni realizzate in collaborazione con i sommelier AIS di Viterbo e con la presenza di uno dei massimi esperti del settore, Carlo Zucchetti.
Non a caso il titolo dell’evento è il “Picasso l’uomo, l’amante…l’artista. Il Minotauro ebbro di vita”: laddove il termine “ebbro” intende non solo rimandare alla complicata vita di Picasso ma anche a quella bevanda divina osannata da sempre nella storia dell’arte e da lui stesso immortalata con riferimenti simbolici o formali attraverso le sue opere.
L’edizione 2023 di Divinarte si pone l’obiettivo di mettere al centro l’uomo Picasso, un uomo pieno di contraddizioni a volte spietato, testardo, irascibile e vendicativo; lui stesso dice di sè: “Se tutte le tappe della mia vita potessero essere rappresentate come punti su una mappa e unite con una linea, il risultato sarebbe la figura del Minotauro”.
Cosi lui stesso si definiva e rappresentava all’interno delle sue opere: fu un“genio” assoluto che lasciò la sua impronta all’interno della storia dell’arte del XX secolo.
Nella tre giorni si snoderà un programma denso di appuntamenti, video proiezioni, performance musicali e artistiche dei numerosi artisti presenti con le loro opere e la suggestiva cornice del Forte farà da sfondo ad un’esposizione collettiva di alto pregio con sculture, dipinti ed installazioni di vario genere.
Saranno inoltre organizzati degli interessantissimi tour guidati all’interno della Rocca con possibilità di visitare anche la torre detta “Mastio”.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito.
Per le degustazioni, con bicchiere e tracolla portabicchiere omaggio, previste due opzioni: ticket di 15 per 12 calici o 10 euro per 6 calici.
L’evento è organizzato da Simona Benedetti, presidente dell’associazione AmorArte, che ne cura anche la direzione artistica, Maurizio Giovannetti collabora invece per la sezione enologica.
E’ realizzato in collaborazione con l’ Associazione Italiana Sommelier AIS di Viterbo ed il patrocinio del Comune di Nepi
Dal 6 all’8 ottobre torna a Leonessa (RI) la Festa della Patata
Fritta, oppure unita all’impasto per gli gnocchi, la patata è la protagonista di Leonessa, dove il 6,7,8 ottobre prende vita la 33° sagra a essa dedicata.
Regina della tavola per un intero fine settimana, la patata leonessana, è unica e sola, perchè è qui che cresce, dove c’è l’aria buona del Terminillo che cinge tutta la zona e l’ottima qualità della terra.
Non pensiamo alla dieta per un fine settimana, perché non si può resistere alla patata. Tra l’altro è un alimento ricco di vitamina C, potassio e fibre, e fornisce una buona dose di energia sotto forma di carboidrati complessi, se proprio vogliamo esser precisi! Venite a Leonessa e abbuffatevi!
Leonessa, Città d’Arte e Bandiera Arancione, accoglie ogni anno migliaia di visitatori. La sagra della patata si festeggerà dal 6 all’8 ottobre con oltre 100 quintali di patate che nella tradizione culinaria leonessana viene da sempre servita in molte varianti. Molto appetitosa è la patata “rescallata”, lessata e poi saltata in padella con salsiccia e pancetta. Molti quintali saranno pelati e trasformati in gustosissimi gnocchi al tartufo e al sugo di castrato. Per i bambini e per i più golosi sono appetitose le patate fritte, in particolare quelle con la buccia rossa che rendono più croccante e dorata la frittura. Come dolce una prelibatezza della cucina leonessana: le ciambelle di patate, dolce molto diffuso nella zona.
Leonessa, rinomata come vetrina di qualità per prodotti locali, provinciali e regionali, proporrà sugli oltre cento stand presenti nel centro storico, salumi, formaggi, farro, miele ,tartufi, funghi e dolci. Saranno presenti anche articoli in legno e ferro battuto, quadri, merletti e ceramiche tutti rigorosamente fatti a mano da abili ed esperti artigiani che propongono per la Mostra-Mercato dei Prodotti Tipici e dell’Artigianato.
Sono possibili escursioni in mountain bike e trekking di vari livelli. Musica, balli e spettacoli accompagneranno le serate e i pomeriggi della sagra.
A Barletta fino all’8 ottobre lo spettacolo dei mondiali di Coastal Rowling e Beach Sprint
Dal 28 settembre all’8 ottobre a Barletta sulla litoranea Pietro Mennea si terrà Campionato del mondo di Coastal Rowling e Beach Sprint. L’evento mondiale che vede oltre 900 atleti con accompagnatori giunti da 45 nazioni del mondo chiuderà i battenti il prossimo 8 ottobre.
L’ampio programma prevede, nel villaggio sportivo sede dell’evento, maxischermi con immagini e video promozionali unitamente ad un incontro di networking durante il quale saranno illustrati e promossi in modo multilingue i prodotti tipici pugliesi.
Durante i 10 giorni dell’evento, sono previste visite turistiche guidate gratuite multilingue a Castel del Monte, Trani, Parco archeologico di Canosa di Puglia e Canne della Battaglia; le miniere di Bauxite di Spinazzola, Minervino Murge, Margherita di Savoia, Barletta.
Nel contesto della manifestazione sportiva, per realizzare l’obiettivo generale di promuovere il Prodotto Turistico Sport, Natura e Benessere, sarà allestita una mostra fotografica dal titolo “Onde di passione: fotografia e sport ai Mondiali di Coastal Rowing e Beach Sprint – Barletta 2023”.
A Barletta si svolgerà anche la XII edizione del Festival Internazionale di Fotografia per professionisti, promosso da FIOF Fondo Internazionale per la Fotografia Video e Comunicazione, denominata “R-evolution 2023” in collaborazione con il Comitato Organizzatore.
Inoltre, si terrà l’Agrifood Challenge 2023 organizzato dal Comitato Organizzatore in collaborazione con aziende partner locali di prodotti food che realizzeranno un villaggio itinerante enogastronomico con stand a tema nelle principali piazze delle città capoluogo della BAT (Barletta, Andria, Trani) in occasione delle visite guidate.
I prodotti tipici del territorio saranno protagonisti anche di altre attività promozionali rivolte (sia ai visitatori arrivati dal tutto il mondo che ai cittadini) nella Lega Navale Italiana Sezione di Barletta.
In Piazza Marina, a Barletta, ogni sera durante i 10 giorni dello svolgimento dei mondiali, ci saranno serate musicali.
A Taranto dal 6 all’8 ottobre debutta Mediterraneo Slow
Celebrare la grande diversità di quei Paesi e popoli che per millenni si sono relazionati, dando vita alla cultura mediterranea, e richiamare l’attenzione sulla centralità del cibo e della sua produzione come elemento di unione in un momento storico in cui il tema del viaggio attraverso il Mar Mediterraneo è elemento di tragica cronaca.
È questo Mediterraneo Slow, la manifestazione organizzata dal Comune di Taranto, in collaborazione con Slow Food Italia e Slow Food Puglia e la partecipazione della Regione Puglia, che debutta dal 6 all’8 ottobre 2023 sulla rotonda del Lungomare Vittorio Emanuele III.
Pane, olio d’oliva, vino, pescato, ortaggi, formaggi e salumi sono i prodotti simbolo che hanno plasmato gastronomie e paesaggi e che sono protagonisti del programma. Dall’area del mercato con prodotti alimentari selezionati tra i Mercati della Terra e del Mare pugliesi, tra cui i numerosi Presìdi Slow Food, a partire dalla cozza nera di Taranto, dagli ulivi secolari e dai pani, come il pane tradizionale dell’Alta Murgia e di Monte Sant’Angelo o la focaccia a libro di Sammichele. E poi iniziative gastronomiche, attività ludiche per i più piccoli, visite in azienda e momenti dedicati alle tante espressioni culturali legate al Mediterraneo, come la danza e le musiche tradizionali.
La tre giorni ospita anche 43 delegati da 27 Paesi, tra cui Uganda, Australia, Ucraina, Germania e Stati Uniti, riuniti nel Consiglio di Slow Food: uno dei momenti associativi più significativi del movimento della chiocciola in cui i referenti provenienti dai cinque continenti delineano le linee politiche del futuro, identificando i grandi temi su cui Slow Food si impegna, dall’agroecologia alla tutela della biodiversità.
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Buon weekend!!