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Grande attesa sulle Dolomiti per i Rosadira Mountainbike Days con Dorothea Wierer dal 6 al 9 giugno
Si è aperta la stagione delle mountain bike a Carezza Dolomites: l’estate sui pedali ai piedi del Catinaccio e del Latemar sarà festeggiata con un fantastico evento, i Rosadira Mountainbike Days. Dal 6 al 9 giugno sono attesi in Val d’Ega appassionati di mountain bike provenienti da tutt’Europa, che potranno rallegrarsi anche di un entusiasmante programma di contorno. Alla manifestazione prenderà parte anche la regina del biathlon Dorothea Wierer.
Per quattro giorni i partecipanti potranno percorrere i trail perfetti e apprezzare con tutti i sensi la natura intatta di Carezza Dolomites, a soli 20 minuti da Bolzano. L’atmosfera familiare, la cornice unica e naturalmente anche le prelibatezze culinarie fanno sì che già settimane prima i biker non vedano l’ora che inizi l’evento, che quest’anno si terrà per la sesta volta
Al centro della manifestazione saranno posti, naturalmente, i tour guidati in mountain bike e in e-mountain bike, nei quali troveranno pane per i loro denti sia i principianti sia i mountain biker che amano i trail tecnici. Il tutto si svolgerà nel cuore delle Dolomiti, ai piedi del maestoso Catinaccio e dell’altrettanto impressionante Latemar. “Al Rosadira Bike innumerevoli strade forestali passano per pittoresche malghe e nei trail impegnativi si arriva quasi a toccare le Dolomiti”, spiega Simon Schrott, coordinatore del programma di tour guidati. Per altre info: https://www.rosadira-bike.com/it/
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Dal 7 al 9 giugno a Treviglio (BG) arriva la Sagra della Bufala
A Treviglio (BG) è in arrivo la Sagra della Bufala: appuntamento nei due weekend 31 maggio, 1 e 2 giugno e 7, 8, 9 giugno. La sagra consentirà ai partecipanti di degustare mozzarella, caciocavallo, ricotta e tanti altri prodotti di elevata qualità. Un’ottima occasione per i buongustai e gli amanti della natura e della cultura, un’opportunità per i turisti che hanno voglia di godersi le bellezze storiche di Bergamo e della sua provincia e che scelgono la “bassa” per una gita fuoriporta nell’attesa che i primi scorci di sole estivo arrivino a riscaldarci.
Il centro storico di Treviglio è ricco di storia e di fascino. Ogni angolo racconta la storia della città, dalle viuzze medievali alle piazze rinascimentali, passando per gli eleganti portici settecenteschi. Da non perdere è la Basilica di San Martino e Santa Maria Assunta il cui interno a tre navate e con 5 cappelle laterali, ospita affreschi e tele di Nicola Moietta, dei fratelli Galliari, di Gian Paolo Cavagna, di Camillo Procaccini, dei Danedi de’ Montalti, del Molinari e del Manetta. L’opera più celebre è il polittico di San Martino di Bernardo Zenale e Bernardino Butinone, risalente al periodo compreso tra 1485 e 1490 e considerato uno dei maggiori capolavori del Quattrocento lombardo.
Alzate gli occhi, ecco il campanile di Treviglio, con i suoi 60 metri d’altezza, è il simbolo per eccellenza dell’intera città e rappresenta un punto di riferimento costante, visibile a chilometri di distanza.
Recentemente è stata portata alla luce la chiesa di San Maurizio, inglobata a partire dall’XIX secolo in una cascina. Questa chiesa, assieme a quelle di San Zeno e Sant’Eutropio è una delle chiese più antiche del paese dal momento che sorgevano dove in epoca romana si trovavano le tre ville che nell’alto Medioevo diedero origine al borgo.Alla chiesa di San Maurizio in particolare corrisponde il villaggio di Portoli, di origine longobarda.
Dal sacro al profano, merita una visita Palazzo Pirovano per la bellezza e per il prestigio storico; ospitò i fratelli Galliari e diede in seguito il nome a tutta la via che a essi risultò intitolata. Il pregevole palazzo, che per il suo storico valore artistico-culturale è anche tutelato da specifici Enti di Tutela artistico culturali, presenta un ampio androne dipinto in stile barocco che, sul modello della domus romana, si apre sul viridario in cui campeggia una fontana signorile. Le sale del palazzo sono ricche di affreschi e di piacevoli decorazioni antiche.
Info:
Data: 31 maggio – 1-2 giugno 2024 e 7-8-9 giugno 2024
Località: Treviglio – Bergamo Fiera di Treviglio – Via Via Roggia Moschetta, 24047
Ingresso Libero – Servizio di ristorazione attivo tutte le sere e il sabato e la domenica anche a pranzo
A Miasino (NO) arriva la dodicesima edizione di Menta e Rosmarino
Sabato 8 e domenica 9 giugno torna Menta e Rosmarino, il celebre evento multidisciplinare dedicato a piante, fiori e cultura green organizzato da Associazione Asilo Bianco nel parco della storica Villa Nigra a Miasino (NO), sulle colline che si affacciano sul Lago d’Orta in Piemonte.
La dodicesima edizione di Menta e Rosmarino continuerà a farci confrontare e interrogare sul fondamentale e indissolubile legame tra uomo e ambiente. I protagonisti sono come sempre vivaisti ed esperti di giardino: un grande percorso a cielo aperto tra natura, ambiente, cultura, arte, ecologia, giardino, disegno e paesaggio. Ma anche conferenze, passeggiate, approfondimenti e laboratori per grandi e piccoli. Un evento green a tutto tondo, che quest’anno sarà anche esperienza immersiva fra arte e natura grazie all’iniziativa Matchare Lake: possibili itinerari turistici dedicati al contemporaneo tra Lago d’Orta e Lago Maggiore. Il termine inglese italianizzato “matchare” significa concordarsi con qualcuno, avere qualcosa in comune. Da questa idea di affinità nasce il progetto che mette in rete Asilo Bianco con e la Fondazione Sangregorio Giancarlo: due enti accomunati dalla vicinanza ai laghi, il Maggiore e l’Orta, ma soprattutto dall’amore per l’arte e la volontà di diffondere bellezza e cultura in legame col territorio e dalla volontà di ideare itinerari del contemporaneo a cavallo tra le terre dei laghi. Durante la presentazione del progetto interverranno Francesca Marcellini (Presidente Fondazione Sangregorio Giancarlo), Lorella Giudici (Storica dell’Arte), Enrica Borghi (Presidente Asilo Bianco).
Nello spirito di connessione intima fra arte, natura e territorio, durante le giornate di sabato e domenica i partecipanti avranno anche modo di esplorare il parco e gli stand con uno sguardo differente durante un laboratorio di disegno e pittura en plein air:
accompagnati da guide del territorio e da suggestioni artistiche, ognuno potrà abbozzare un taccuino di viaggio, traendo ispirazione dal paesaggio, dal parco della Villa e dai fiori portati per l’evento dagli espositori. Il laboratorio, adatto a tutte le età, si pone come apertura e presentazione dell’edizione 2024 della Mountain Academy, che si svolgerà il 12-13 luglio presso la vecchia Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini di Santa Maria Maggiore. Il corso rinnova la collaborazione con La tana dei Lupi Gentili, che quest’anno di permetteranno di sperimentare la tecnica della calcografia. Sarà possibile avere informazioni e iscriversi alle due giorni presso lo stand di Asilo Bianco.
L’esperienza è completata dalla mostra Carnet de Voyage, organizzata in collaborazione con la Fondazione Rossetti Valentini e ospitata al piano nobile di Villa Nigra. Il Carnet de Voyage è un taccuino impreziosito da disegni, appunti, ma anche un piccolo diario in cui inserire piccoli oggetti e ricordi. Nasce infatti come diario di viaggio, molto utilizzato durante il “Gran Tour” attraverso l’Europa. Proprio in Val Vigezzo da alcuni anni Asilo Bianco propone il corso Mountain Academy, dedicato alla realizzazione del taccuino d’artista e che ha visto la partecipazione e la collaborazione di diversi artisti. La mostra raccoglie i lavori realizzati nelle scorse edizioni da artisti e partecipanti al corso, ripercorrendo così viaggi e tecniche esplorati negli anni. Saranno presenti in mostra, fra gli altri, Luisa Valentini, Matilde Domestico, Andrea Guerzoni, Valerio Tedeschi, Marcella Pralormo e Marlin Dedaj. Avremo inoltre uno special project con la fanzine di Cracking Art. L’inaugurazione è prevista alle 10.30 di sabato 8 giugno e resterà visitabile fino al 23 giugno, dal venerdì alla domenica (14.30-18.30).
Il parco della Villa ospiterà invece per le due giornate di manifestazione l’edizione 2023 dei frontali realizzati da Mauro Rutto, l’Apiario d’Autore, dedicati al centenario di Italo Calvino e legati al tema “Natura, ovvero le virtù delle api”.
L’8 e 9 giugno al Parco della Zizzola di Bra arriva il Festival dello Yoga
L’Associazione Culturale Orora, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale e dell’Azienda di Promozione Turistica di Bra, organizza la sesta edizione del Festival dello Yoga, che si terrà nel parco della Zizzola dal 8 e 9 giugno e continuerà con pratiche al mattino fino al 21 giugno, giornata internazionale dello yoga.
Il Festival dello Yoga, in questa sua sesta edizione, in programma l’8 e il 9 giugno nel parco della Zizzola a Bra, si presenta con la stessa finalità con cui è nato – YOGA COME UNIONE: questo infatti il significato originale della parola yoga. Desideriamo immaginare un Festival che crei un senso di unione tra le persone desiderose di praticare e di conoscere questa disciplina ma anche un Festival che contribuisca a creare unione tra gli insegnanti locali e regionali affinchè Yoga sia una pratica di benessere, fisico, mentale e spirituale in modo sempre più consapevole.
Il potere di Suoni, Immagini e Vibrazioni: queste le tematiche che faranno da filo conduttore al programma di questa sesta edizione, con l’intento di far conoscere alcuni aspetti di una disciplina che vuol essere anche una guida verso l’equilibrio e l’armonia interiore
Due giorni per riconnettersi con sé stessi e la natura e per sperimentare gratuitamente differenti esempi di pratica yoga, grazie alla presenza di insegnanti provenienti da tutta la regione.
In programma a Verona, alle Gallerie Mercatali di Veronafiere, venerdì 7 e sabato 8 giugno, Amphora Revolution ospita produttori in anfora provenienti da tutto il territorio italiano, insieme ad una serie di convegni e simposi tecnico – scientifici che avranno l’obiettivo di raccontare il fascino di queste tecniche enologiche “antiche”, ma incredibilmente attuali. È il primo evento dedicato interamente al mondo delle giare in terracotta e alle eccellenze di questa particolare nicchia dell’enologia, un luogo di confronto e dibattito internazionale tra istituzioni e produttori con l’obiettivo di rilanciare una tecnologia antica come una rivoluzione a sostegno della naturalità del prodotto e della sostenibilità, oltre a una sfida contro il cambiamento climatico.
In programma anche due tematiche collaterali: Underwater Wine, il focus sui vini affinati sott’acqua, e G.R.A.S.P.O, spazio dedicato al Gruppo di ricerca ampelografica sostenibile per la preservazione della biodiversità viticola che identifica, cataloga e vinifica vitigni antichi e minori a livello nazionale e internazionale.
Dal 7 al 9 giugno a Parma il Festival della Lentezza
Un programma immersivo nel cuore di Parma, dove si proveranno a mettere al centro dell’attenzione i giovani con le loro speranze, attese, paure. È stata presentata la decima edizione del Festival della Lentezza, in programma dal 7 al 9 giugno 2024 nella città emiliana. “La nostalgia del futuro” è il tema scelto quest’anno unendo in un ideale “fil rouge” incontri, presentazioni di libri, laboratori, spettacoli, concerti, mostre e attività creative ed esperienziali per grandi e piccoli che per 3 giorni renderanno la città ducale un luogo speciale di socialità, convivialità e cultura. Un compleanno importante per l’eclettica manifestazione che dal 2023 ha trovato il suo fulcro nel centro di Parma e che viene festeggiato con un ricchissimo programma, frutto anche del nuovo gemellaggio con alcune importanti manifestazioni, con le quali sono stati scambiati reciprocamente contenuti e idee: il Festival della Comunicazione di Camogli diretto da Danco Singer e Rosangela Bonsignorio, Time in Jazz di Berchidda diretto da Paolo Fresu e lo Sponz Fest diretto da Vinicio Capossela. La rassegna – che vedrà un’anteprima a Colorno (PR) dal 17 al 19 maggio 2024 – ancora una volta trasformerà il piazzale della Chiesa di San Francesco del Prato, simbolo di rinascita grazie alla grande opera di restauro collettiva, la Casa della Musica, Piazzale Salvo d’Acquisto, Borgo delle Colonne e altri luoghi iconici della cultura parmigiana, in palcoscenici diffusi: luoghi di contaminazione reciproca, di cultura e di comunità dove vivere momenti per staccare, divertirsi e riflettere insieme. Parole chiave: sostenibilità, inclusione, creatività, cambiamento.
Un programma (tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito) che da venerdì 7 giugno fino alla notte di domenica 9 giugno coinvolgerà i visitatori. Tra i protagonisti, Nicola Lagioia che il 7 giugno alle 18 terrà una lectio magistralis; Luca Bizzarri lo stesso giorno alle 21 presenterà il suo spettacolo “Non hanno un amico”. Sabato 8 giugno alle ore 16 l’incontro “Immaginare futuri con le parole” con Vera Gheno e alle ore 19,30, in piazzale San Francesco del Prato, sarà proprio dedicata al tema del Festival, “La nostalgia del futuro”, la lectio magistralis tenuta da Umberto Galimberti. Alle 21, sempre in piazzale San Francesco del Prato, “Vittorio restiamo umani”, narrazione con disegno e musica di Giacomo “Foglia” Fogliazza. Domenica 9 giugno alle ore 12, l’incontro “Le parole in comune” con la giornalista Francesca Mannocchi. Ad esempio “Beit” è una parola comune a palestinesi e israeliani, e vuol dire casa. Alle 18,30 un viaggio nell’isolamento, anche interiore è la riflessione che porterà Daria Bignardi con il suo nuovo libro “Ogni prigione è un’isola” mentre alle 21,30 chiuderà la rassegna il concerto “Musica dalle macerie” con Aeham Ahmad (musica e pianoforte) e Paolo Fresu (tromba e flicorno) nel piazzale di San Francesco del Prato. Diversi gli appuntamenti del Festival della Lentezza in collaborazione con Verdi Off, la rassegna di eventi collaterali al Festival Verdi, come il “Cucù Verdiano”, ogni sera in Piazzale Salvo d’Acquisto, dove giovani solisti delle classi del conservatorio “A. Boito” di Parma interpreteranno arie verdiane dal balcone. Tante anche le attività che il Festival propone come i poliedrici laboratori per tutte le età, dalla luce al disegno, dai cercatori di bellezza, alla paura della fantasia, alla nostalgia della natura. Ma anche performance di scrittura e pittura dal vivo, il mercato degli artigiani e uno speciale street food con prodotti a filiera corta, biologici, basso impatto ambientale e con menù per tutti i gusti.
Dal 7 al 9 giugno 2024 torna al Parco dei Popoli e presso il borgo cittadino di Castellarano (Re) per la sua III edizione, il festival Terre d’Arte con la direzione artistica di Lara Guidetti/Sanpapié, in collaborazione con il Comune di Castellarano.
Tre giorni di cultura, storia e spettacoli per un programma che mette al centro lo spettacolo dal vivo e i linguaggi del contemporaneo. Prosa, nuova drammaturgia, danza contemporanea, performing art e circo, per un palinsesto eclettico rivolto ad un pubblico vario per età ed estrazione: in programma, cinque laboratori gratuiti rivolti a diverse fasce d’età (“Quel XX luglio” a cura di Saverio Bari e Marco Marzaioli, laboratorio di grafica a cura di Elia Mazzotti Gentili e laboratorio di filmmaking a cura di Davide Sabattini hanno preso avvio nei mesi precedenti il festival mentre “Non solo scatole” a cura di Maria Croce” e “I colori del cavolo” a cura di Elisa De Benedetti, per bambini e famiglie, avranno luogo il 9 giugno), una creazione partecipata e quattro spettacoli.
Coinvolte la compagnia di teatro Qui e Ora Residenza Teatrale con lo spettacolo “Ladies body show”, performance che pone l’attenzione su come scegliamo, selezioniamo, eliminiamo, giudichiamo attraverso lo sguardo con l’obiettivo artistico di mettere in discussione i sistemi di valore selettivi umani e sociali; la compagnia di danza Sanpapié con uno spettacolo che si ispira alla figura di Dennis Nilsen, omicida seriale inglese, una storia di amore e morte, dove sfilano archetipi antichi, stereotipi reiterati, una danza di specchi incrociati e immagini triplicate, dove frammenti di corpi e ricordi trovano il loro posto in quello spazio vasto e senza tempo che è l’animo umano; la compagnia di danza C&C Company con lo spettacolo “A peso morto”, fotogrammi di una periferia senza tempo e identità, sottratta a morsi nell’inutile e misteriosa nuova definizione di “Città Metropolitana”, che significa tutto e il suo contrario e che sprofonda nell’oblio; compagnia di circo Compagnia Rasoterra con lo spettacolo “Happiness” che riflette sulla felicità.
Carrara Studi Aperti: l’8 e 9 giugno due giorni all’insegna dell’arte e dell’artigianato
A Carrara tutto è pronto per una nuova edizione di Carrara Studi Aperti, la manifestazione che da più di dieci anni permette a visitatori e visitatrici provenienti da tutta Italia di conoscere l’incantevole storia della città, legata a doppio filo a quella del mondo dell’arte e dell’artigianato. Carrara, comune di 60mila abitanti ai piedi delle Alpi Apuane, fa infatti parte del circuito delle Città Creative riconosciute dall’Unesco, un novero di 350 città in tutto il mondo che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile.
Il Comune di Carrara contiene infatti in sé una grande ricchezza: il 30% delle popolazione è composto da artisti e lavoratori del comparto artigianale, il che lo rende di fatto uno spazio unico, dove il profumo di creatività si respira ad ogni angolo.
Per celebrare l’unione fra la città e l’arte, sabato 8 e domenica 9 giugno artiste, artisti, artigiane ed artigiani del luogo apriranno i loro laboratori per permettere di entrare, attraverso le “porte” di Carrara Studi Aperti, nelle loro attività quotidiane, dove colore e materia si fondono per dare vita alle produzioni d’arte: opere finali del loro sforzo, del loro ingegno e della loro fantasia. Il tutto, coordinato e organizzato dall’associazione no profit A.P.S. “Oltre”.
L’inaugurazione dell’evento si terrà venerdì 7 giugno 2024 in Piazza Duomo a Carrara a partire dalle ore 18:30 e prevede i saluti degli organizzatori, delle istituzioni, un talk e un concerto musicale.
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E’ giunta alla nona edizione “La lunga notte delle chiese” che nei luoghi di culto fonde musica, arte e cultura in chiave di riflessione e spiritualità. Venerdì 7 giugno a partire dalle ore 21.15, presso la chiesa di San Biagio nel centro storico si apre il format delle aperture serali della rassegna “Scrigni Sacri” radicata da anni nel territorio anconetano. La serata sarà caratterizzata da un alternarsi di letture storico-artistiche, religiose e iconografiche delle opere più significative presenti in loco a cura di Laura Fadda, guida del Museo diocesano, e dai brani musicali che suonerà il M. Silvano Frontalini su un Harmonium, strumento liturgico delle “chiese povere” del territorio, storicamente rivalutato, che ha visto importanti compositori scrivere gioielli della musica con semplicità e profondità. La fruizione di queste melodie sarà guidata e “propedeutica” a coinvolgere maggiormente gli spettatori in un ascolto musicale consapevole. Un’occasione per godere delle bellezze ddi questa storica chiesa da poco riaperta al pubblico dopo un importante restauro. L’iniziativa è a ingresso libero.
In Umbria arriva la Festa del Rinascimento: appuntamento dall’8 al 23 giugno ad Acquasparta (TR)
Ad Acquasparta (Tr), tornerà di scena la grande stagione rinascimentale con la XXVesima edizione del “La Festa del Rinascimento” che da sabato 8 giugno a domenica 23 giugno 2024, proporrà un fitto calendario di eventi incentrati sulla rievocazione dell’arrivo in città, al principio del seicento, del principe Federico Cesi detto il Linceo. La città delle acque è comune dell’Umbria al centro di un territorio ricco di risorse storico-artistiche e ambientali-paesaggistiche
La ventata di innovazione portata in vari campi del sapere dal periodo rinascimentale, che ha lasciato tracce così marcate ad Acquasparta, troverà il suo momento di massima celebrazione in occasione della XXVesima edizione de “La Festa del Rinascimento”, che anche quest’anno proporrà un variegato calendario di iniziative storiche, rievocative, culturali, ma anche ludiche e gastronomiche, volte a celebrare l’arrivo in città di Federico Cesi detto il Linceo, che si trasferì ad Acquasparta poco dopo il matrimonio con la giovane Artemisia Colonna, avvenuto nel 1614.
Tema portante dell’edizione 2024 de La Festa del Rinascimento, attorno a cui si svilupperà un fitto calendario di proposte culturali tra incontri, conferenze e approfondimenti, saranno le “Rivoluzioni”, filo conduttore che coglie un aspetto qualificante della stagione rinascimentale, considerata un’epoca di rottura rispetto ai secoli precedenti e di grandi innovazioni in tutti i campi del sapere umano.
Due gli avvenimenti determinanti: la scoperta delle Americhe ad opera del navigatore Cristoforo Colombo nel 1492, che stravolse gli assetti e gli equilibri esistenti in campo geopolitico, economico, militare, commerciale, ma anche agricolo e gastronomico, con l’importazione di nuove piante, verdure e frutti commestibili, e l’affermarsi della teoria eliocentrica copernicana, punto di partenza della rivoluzione scientifica, sostenuta con forza, tra gli altri, dal fisico e astronomo pisano Galileo Galilei, unito da solidi rapporti di amicizia con Federico Cesi e con l’Accademia dei Lincei.
Il Museo Provinciale Campano di Capua ospita la mostra Cielo incluso: vedere gli dèi di Maria Grazia Tata e Salvatore Di Vilio
Dal 1 al 15 giugno 2024 si terrà, presso il Museo Provinciale Campano di Capua, la mostra Cielo incluso: vedere gli dèi con le opere e installazioni di Maria Grazia Tata e le fotografie di Salvatore Di Vilio, a cura di Salvatore Enrico Anselmi.
L’esposizione si avvale del patrocinio della Provincia di Caserta e si inserisce nell’ambito della diciannovesima edizione di Capua il Luogo della Lingua festival, il festival letterario, con la direzione artistica di Giuseppe Bellone, che coniuga i linguaggi contemporanei nella città del Placito capuano, primo documento scritto in volgare, datato 960, che segna secondo gli storici la nascita dell’italiano. La mostra Cielo incluso: vedere gli dèi, ha avuto origine dalla consolidata collaborazione tra l’artista e il fotografo, già confluita nell’esposizione presso il Palazzo Chigi Albani di Soriano nel Cimino, (luglio-agosto 2022). Quella di Capua intende essere ora una tappa del nuovo percorso allestitivo che prevederà, nei prossimi mesi, un ulteriore approdo presso il Museo Archeologico Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz a Viterbo.
L’iconografia tematica scaturisce dall’intento di interpolare, con approccio ludico, ma anche con dialettica rarefatta ed evocativa, il topos della migrazione, del viaggio rituale compiuto da ipotetiche divinità minori, alla ricerca degli addentellati più tenaci con le civiltà delle origini che le hanno generate. Attraverso la prospettiva della traslazione, l’itinerario ha attraversato idealmente le selve cimine dell’Alto Lazio e ha raggiunto il territorio capuano, caratterizzato da una tradizione cultuale testimoniata dalla presenza di idoli femminili nella straordinaria serie delle Matres Matutae conservate presso il Museo Campano. Indubbi sono i moventi fascinativi, sul versante antropologico e iconografico, costituiti da questa unica collezione di manufatti scultorei. Tale tradizione, infatti, si inserisce in quella più ampia, per usare le parole di Marija Gimbutas, alle cui ricerche archeo-mitologiche Maria Grazia Tata si è ispirata, della «Grande Dea Madre che fa nascere tutta la creazione dalla sacra oscurità del suo grembo» la quale «è diventata metafora della stessa Natura: colei che ha il potere cosmico di dare e togliere la vita, sempre in grado di rinnovarsi nell’ambito di un eterno ciclo di vita, morte, rinascita» (M. Gimbutas, La Civiltà della Dea, in Il Culto della Dea Madre, 2011).
La cornice costruttiva della mostra consiste nel rapporto colloquiante tra le opere di Maria Grazia Tata e le intercettazioni fotografiche di Salvatore Di Vilio in quanto l’apporto condotto da queste si assesta quale delucidante focus sulla valenza delle prime. L’oggetto trova ragione di sé, e nel sé, grazie allo scandaglio per immagini che completa l’operazione gnoseologica in qualità di strumento ermeneutico. In tal senso appaiono significative le considerazioni condotte da Roland Barthes, nel suo fondamentale saggio La camera chiara. Nota sulla fotografia, (1979), 2003, p.11): «E colui o ciò che è fotografato, è il bersaglio, il referente, sorta di piccolo simulacro, di eidòlon emesso dall’oggetto, che io chiamerei volentieri lo Spectrum della Fotografia […]». Da questo incontro dialettico il dato minimo, oggettuale, costituito da scarpe non calzabili, perché colme di piccole ghiande, da vesti rituali rugginose, da accessori femminili fatti di radici e rami, da pettorine celebrative fogliate, da tessuti, da bozzoli della natività, da ierofanie goffe e consunte da una congerie infinitesimale o semplicemente ironica di eventi, è popolato da piccole divinità minori e si eleva, grazie alla fotografia, all’instaurarsi dell’affermazione, della procedura manifestante.
Il Museo Provinciale Campano di Capua, nello storico Palazzo Antignano e nell’ex Convento della Ss. Concezione accoglie una sezione archeologica, una medievale, una biblioteca, una pinacoteca, tre cortili e un giardino. Importanti i reperti di un Santuario locale, frequentato dal VI secolo a.C., nel bosco sacro della Dea, probabilmente Demetra: oltre centosessanta Matres Matutae, sculture in tufo di donne sedute con in grembo uno o più bambini avvolti in fasce e una Dea che reca nelle mani i resti di un melograno e di una colomba, simboli di fertilità e di pace.
Dal 5 al 9 giugno torna Vision 2030, il Festival del Cinema Sostenibile di Noto
Dopo il successo della prima edizione, e della winter edition svoltasi a novembre 2023 arriva dal 5 al 9 giugno la 2° edizione di Vision 2030, il Festival del Cinema Sostenibile diretto da Giulia Morello, prodotto da Smile Vision in partnership con Dire Fare Cambiare, Tadàn Produzioni e Cleverage, che si tiene annualmente nella pittoresca cornice di Noto.
Il festival, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, si aprirà in anteprima il 4 giugno – giorno che anticipa la Giornata Mondiale dell’Ambiente – con un evento dedicato all’educazione all’immagine organizzato dal Moscerine Film Festival con l’Istituto Comprensorio Giuseppe Melodia, che si concluderà con la pulizia delle spiagge di Cala Bernardo assieme alle scuole in collaborazione con Legambiente, partner della manifestazione.
Il film d’apertura, invece, sarà il documentario Food for Profit di Giulia D’Innocenzi e Pablo D’Ambrosi, la lucida e puntuale inchiesta sull’industria della carne, divenuta un vero e proprio caso in tutto il paese. L’opera sarà proiettata il 6 giugno alle ore 21.00.
Non solo. A comporre la ricca selezione di quest’anno saranno altri undici titoli, accompagnati da ben ventiquattro cortometraggi.
Tra i documentari troviamo: Come una vera coppia di Christian Angeli, una storia delicata che racconta l’amore di sei giovani con la sindrome di Down; Figli della Roccia di Antonio Dal Mas; I Quindici di Alessandro Turchi che racconta la storia di quindici Mastri birrai di Messina; La sfida con una regia collettiva; La lixeira – La dignità degli invisibili di Guido Galante e Antonio Notarangelo, un racconto crudo girato nel quartiere della discarica di Maputo; Near Light di Niccolò Salvato, una storia di riscatto; Perpetual Search di Gopal Shivakoti; Shero di Claudio Casale, coraggiosa storia al femminile sui diritti delle donne e la loro straordinaria forza; Tutta la mia città di Matteo Dell’Angelo emozionante racconto corale di quattordici clochard; Una medaglia per Luz Long di Domenico Occhipinti, sulla straordinaria amicizia fra gli atleti Luz Long e Jesse Owens, nata durante le celebri Olimpiadi di Berlino del 1936, simbolo per eccellenza di fratellanza; Queen, check mate for the king di Luca De Giorgi e Sergio Vespertino, duro e acuto documentario sulla violenza di genere.
Vi ricordiamo inoltre che nelle vicinanze di tutte queste zone potrete usufruire degli sconti esclusivi riservati da molti esercizi turistici ai possessori della nostra Tessera Turit.
Buon fine settimana!