Il Natale è quel particolare periodo dell’anno in cui le strade, le piazze, le case dei centri storici delle grandi città, ma anche dei più piccoli e caratteristici paesi, cambiano volto. Anche Greccio, città d’arte, meraviglia italiana, uno dei borghi più belli d’Italia, città del primo Presepio al mondo, si veste di suoni, colori e luci del Natale. Dal 6 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020, il borgo medievale si trasforma in un villaggio natalizio e nei luoghi dove San Francesco d’Assisi e l’amico Giovanni Velita, signore di Greccio, scrissero pagine indelebili di storia quotidiana, si incontreranno qualificati espositori di artigianato presepiale ed artistico. Un appuntamento immancabile quello della Mostra Mercato dell’Artigianato e dell’Oggettistica per il Presepio che nel 2019 celebrerá la ventunesima edizione dell’iniziativa, un evento promosso dall’Amministrazione Comunale e fortemente legato all’identità del luogo.
Non mancheranno, tra le casette di legno addobbate a festa, spazi dedicati alla vendita delle eccellenze del territorio.
La visita alla Mostra Mercato sarà un’occasione per conoscere meglio il borgo che la ospita. La città è perfetta per la visita di un giorno: il Santuario Francescano del Presepe, il centro storico, il sentiero degli artisti ed il museo del presepio vi accompagneranno in un percorso nel segno della presenza di Francesco d’Assisi.
Un borgo con una storia lunga e ricca di tradizioni
Il borgo medievale di Greccio, nella Provincia di Rieti, è arroccato a 705 metri d’altitudine, su un bastione roccioso, alle pendici del Monte Lacerone, affacciato in splendida posizione panoramica sulla valle Santa Reatina.
Fondato probabilmente da una colonia Greca, in tempi antichissimi, si hanno notizie delle battaglie sostenute con le comunità vicine fin dal secolo XI, data della nascita del Castrum.
Nel primo periodo della sua genesi, più precisamente negli anni a cavallo del 1100, il castrum Greciae conobbe una fase di grande sviluppo demografico ed urbanistico in seguito all’immigrazione degli abitanti di Rocca Alatri, un centro situato nei pressi della vicina abbazia cistercense di San Pastore, che cominciò a spopolarsi in quel periodo.
Nel 1242 fu distrutto ad opera delle truppe di Federico II di Svevia che, in guerra contro la Santa Sede e non riuscendo ad espugnare Rieti dopo dieci mesi di assedio, incaricò nel mese di maggio il suo capitano generale Andrea di Cicala di mettere al ferro e fuoco l’intero circondario.
Fu la più drammatica devastazione che il paese subì, insieme al saccheggio delle truppe napoleoniche che si consumò nel 1799.
L’antico borgo conserva intatta la sua struttura, tipica di un “castrum” fortificato, nella quale spiccano i resti del castello, risalente al secolo XI.
Vi invitiamo a visitare io borgo e a godervi le sue bellezze.
Per altre info: www.comune.greccio.ri.it