PREMESSA – Questa relazione è un resoconto sintetico del nostro viaggio viaggio in Danimarca svolto dal 25/7/2011 al 30/8/2011, seguendo la “rotta camperistica” del giornalista di Plein Air Giorgio Ciancio, (aprile 2006). Altro sussidio utilissimo, secondo mio marito, è la guida verde del T.C.I., ovviamente una carta stradale della Danimarca al 400.000. Niente navigatore a bordo.
Ho dato rilievo ai luoghi delle possibili soste notturne, là dove si poteva fare senza entrare nei campeggi, molto cari, e dire abbastanza brutti.
Ho cercato di segnalare i luoghi naturalistici, unica fonte di vero interesse in una regione così particolare, quelli artistici sono un po’ scarsi.
A chi vorrà fare un viaggio in Danimarca, consiglio di scegliere bene i capi di abbigliamento e non fare come ho fatto io, che avevo capi estivi, più tre maglie di lana, e un Kiway, rimasti per fortuna in camper dalla montagna.
IL NOSTRO ITINERARIO, DUNQUE….
Partenza da Cinisello Balsamo (Milano) il giorno 25 luglio
La strada è via Svizzera San Bernardino – Memmingen (Germania), Km. 400. La scelta di andare a Memmingen, paese dove fra le altre cose fabbricano la famosa e ottima birra Memmingen anziché fermarsi a Monaco di Baviera, come fanno tutti, che si trova a 100 Km, a Ovest è ovvia per noi ma non pare ovvia per molti altri, noi per andare in Danimarca dobbiamo sempre andare a Nord, e deviare a Ovest è uno sbaglio.
Memmingen ha una bellissima area di sosta camper ai bordi di un parco dove c’è anche un percorso del Dottor Knipe, ovviamente all’aperto e naturale che serve a tonificare le vene delle gambe e di tutto il sistema cardio-circolatorio. La città medievale dentro alle mura poi è uno spettacolo di architettura tardo medievale e rinascimentale, strade e piazze di grande respiro, negozi alla moda.
L’area di sosta costa € 5, carico e scarico dell’acqua gratuito, a pagamento chi vuole la corrente elettrica, posta a colonnine in prossimità dei singoli parcheggi.
26 luglio – Memmingen, Wurzuburg, Melsungen, uscita autostrada n. 82, Km.400.
Melsungen è un paese tedesco molto carino, ci si posteggia per la notte in centro, vicino al parco cittadino.
27 luglio – Melsungen (ritorno in autostrada), Kassel, Hamburgo, usciamo a Meumunster, perché c’ una bella area di sosta, Km.403. Scegliamo appositamente di non entrare ad Amburgo.
28 luglio – Neumunster, Flensburg (fine Germania) Tonder, Ribe (Danimarca) Km. 248
A Tonder, bella cittadina Danese, la prima che incontriamo, c’è un bel parcheggio comodo e ampio in centro, senza limiti ne divieti salvo quello di campeggiare dalle ore 21 alle ore 9, quindi sappiamo che non potremo parcheggiare in sosta libera per la notte.
A Tonder preleviamo subito 2000 corone danesi, poi dopo pranzo alle 15 siamo andati a Mogetonder un villaggio caratteristico con casette antiche, tutte il legno, strade ancora con le pietre, c’era anche un bel parcheggio su prato, dove si sarebbe potuto sostare per la notte, ma mio marito, ha detto “qui non c’è illuminazione, magari non è sicuro…andiamo avanti, a Ribe è segnalato da altri camperisti un parcheggio libero dove lasciano sostare per la notte”. Niente di più sbagliato! A Ribe, nel famoso parcheggio c’era il più totale divieto di sosta ai camper, alle roulotte e alle tende, dalle ore 21 alle 9. Sullo stesso cartello un po’ più sotto erano riportati gli indirizzi di due campeggi un po’ fuori città e l’indirizzo di un Auto Camp in città.
Alla fine della giornata, prima delle 21 ci siamo spostati nell’Auto Camp alla modica cifra di 140 corone, pari a € 20, mica male se si considera che non c’erano servizi, che era collocato in periferia della città e quindi completamente isolato e squallido.
29 luglio – Ribe, Isola di Romo, Ribe; Km. 109
Molto interessante dal punto di vista paesaggistico, l’Isola di Romo, ma ahimè non si può parcheggiare dopo le 21 ai margini delle spiagge, immense e grige, il tempo è orribile, fa un freddo cane, l’atlantico e grigio scuro, ma è calmo, non ci sono onde. Vicino ai punti salienti ci sono enormi campeggi, tipo condominio orizzontale, pieni strapieni di roulotte stanziali, uno schifo o ti infili li dentro come delle aringhe in un barile, o alle 21 te ne vai. E ce ne andiamo, torniamo a Ribe al solito squallido Auto Camp.
30 luglio – Ribe, Ferring, Lemvig; Km. 181
Sulla strada c’è da vedere un’altura, una cosa rara in Danimarca che è a picco sul mare, si chiama Bowbierg , si può fare anche una bella passeggiata dal paese all’altura.
In serata ci spostiamo a Lemvig sulla baia di Nissun andiamo al porto per la sosta notturna. Oggi abbiamo avuto fortuna oggi è una giornata di sole.
31 luglio – Lemvig, NicobingMors; Km. 129
Abbiamo scoperto che in Danimarca molti porti turistici accolgono anche i camper che sono considerati come barche da terra sotto i 10 metri. In questi porti si paga 120 corone per la sosta di 24 ore, si ha luce, acqua e scarico, inoltre si può usufruire delle docce e dei servici igienici che ovviamente sono pulitissimi; in alcuni c’è anche la la lavatrice e l’asciugabiancheria il tutto per il corrispettivo di € 16. Nei porti turistici si gode di una vera pace, vicini ai pontili in legno pieni di barche a vela, quando c’è il vento le sartie cantano.
Prima però di fermarci nel porto di Nicobing, siamo andati a visitare quello che c’era sulla strada e cioè: Tattum Bjerge, un belvedere dal quale si vede tutta la baia di Nissum e dove i ragazzi fanno il parapendio. Hjirl Hede, museo all’aperto, parcheggio gratuito ed entrata € 17 a persona.
Al Castello di Spottrup l’entrata è di € 21,50 sempre a persona.
Facendo 4 conti in una giornata tipo, escluso il pernottamento si spendono in 2 persone € 87 per andare a vedere dei siti non particolarmente esaltanti, come del resto tutti i siti turistici della Danimarca, le entrate sono salate e i siti mediocri agli occhi ti un turista smaliziato che ha girato ormai tutta Europa, e anche qualcosa di più.
Certo per degli occhi di bambini e di ragazzini, tutto è molto più bello e nuovo, infatti la Danimarca secondo me è una vacanza ideale per una famiglia con figli dai 7 anni in su. E comunque una nazione molto riposante anche per gli adulti: traffico rado, gente gentile, viabilità molto semplice e facile, basta una buona carta stradale al 400.000 per raggiungere ogni luogo tu voglia andare, e se sai l’inglese meglio ancora.
1 agosto – ieri c’era un sole sfolgorante, mi sono messa in costume da bagno, oggi decidiamo di restare nel porto, dentro al paese: facciamo rifornimento per la cambusa e comperiamo anche un paio di scarpe, non si sa mai, potrebbero venir buone quando piove. Ci riposiamo e guardiamo il mare del fiordo, questa volta è azzurro, come il nostro, sempre calmo, sembra sempre un grande lago.
2 agosto – NicobinMors, Hanklit, Bulbierg, Logstrop; Km. 173
Sosta notturna al porto turistico per 110 corone circa € 16. C’è ancora il sole e non fa freddo. Ad Hanklit c’è una rupe sul mare. A Bulbjerg, camminiamo fra boschi e antiche dune, la temperaratura è di 25/26° una vera manna dal cielo.
3 agosto – Logstrop, Skagen, Green; Km. 179
Passiamo per le famose dune di Rubjerg Kunde e Rubjerg Mile. La prima è la duna di sabbia tra le più grandi d’Europa (90 metri di altezza per i km, di lunghezza) tutta di finissima sabbia, una meraviglia e la fortuna dei 26° gradi senza vento, buon parcheggio, così abbiamo camminato fino in cima da dove si ammira un bellissimo panorama sul mare.
La seconda è un complesso di dune che si impongono non per l’altezza (che non è poca comunque) ma per l’estensione, dando la sensazione quando ci si è dentro, di trovarsi in un deserto, tanto è difficile vedere l’oceano.
A Green, gettonatissimo per visitare la punta di Skagen, dove le acque dell’oceano di scontrano con le acque del Mar Baltico, c’è un bel parcheggio affollatissimo di camper nel quale però stranamente la sosta notturna è consentita, gratuita. Il pagamento del posteggio avviene solo di giorno dalle 9 alle 18.
Dal parcheggio ci fa una bella passeggiata in riva la mare Baltico, sulla punta sunnominata.
4 agosto – prima di lasciare la zona andiamo poco distante da Green alla Tilsanded Kirke, una chiesetta insabbiata del quale si vede solo il bianco campanile.
Skagen, Frederikshavn, Aalgorg, Lindolm Hoj, (necropoli Vichinga) Hobro; Km. 209.
Andiamo a vedere la necropoli Vichinga, interessante, ma scartiamo per pentircene poi la città di Aalgor, pur sapendo benissimo che c’è un edificio costruito da Alvar Aalto, con facciata in marmo di Carrara ed adibito a Museo Multimediale. Grande CRETINATA ABBIAMO FATTO.
Prima di arrivare a Hobro seguiamo un cartello per Redild Bakker, una delle più vaste foreste danesi e il Primo Parco Naturale dichiarato nel paese nel 1912. Li dentro si fanno delle bellissime passeggiate.
Nella città di Obro, sostiamo per la notte nelle vicinanze del porto.
5 agosto – Obro, Ebeltoft, Castello di Rosenholm, Arhus; Km. 150
stamane seguiamo le indicazioni di Ciancio e superato Randers ci dirigiamo verso Ebeltoft, dobbiamo prima andare al Castello di Rosenholm, che è chiuso fino alle 11, il parco è molto bello e ci si può entrare, il luogo è molto romantico, piove naturalmente, e decidiamo di proseguire per le rovine del Castello di Kalo, che si trova in cima a una penisoletta, piove e c’è un leggera nebbiolina, adatta alle riprese di un film di Visconti “morte a Venezia” la strada che porta alla penisoletta è ancora antica di fatta con le pietre ed è abbastanza scivolosa, ma lo spettacolo è proprio da un quadro in stile “Sturm und drang” (tempesta e impeto).
A Ebeltoft, un vecchio veliero Vichingo, non originale, ma ricostruito: il tutto per la modica cifra di 300 corone in due, diviso 7 (questo è più o meno il cambio dell’Euro) il conto è presto fatto, circa € 31. Il discorso è sempre il solito, con ragazzini al seguito è indispensabile entrare, per noi adulti è un “optional” da valutare di volta in volta.
La sosta notturna ad Arhus, si fa nel vero e proprio porto, non turistico incasinato ma in centro, gratuito dalle 19 alle 9. Se uno vuol sostare di giorno deve lasciarci lo stipendio. Il costo per parcheggio per 3 ore è di 50 corone, ed aumenta in modo esponenziale più resti.
Arhus è una bella cittadina con scorci caratteristici, c’è anche il solito Museo Vichingo e altri parchi gioco a pagamento per ragazzini.
6 agosto – Arhus – Ry – Himmelbjergej – Jellin – Fredericia – (Vejlby) Km200
Ry è un bel paesino su un laghetto, da qui si sale sul Belvedere di Himmelbiergef, all’altezza vertiginosa per i canoni danesi di metri 141, si sosta in varie aree attrezzate a piche-nique, si va in passeggiata sull’altura, si può navigare con battelli sul laghetto, insomma ci si può stare tutta la giornata, con o senza bambini, i danesi passano anche lì la loro giornata festiva, e…..non c’è ressa!
A Jelling ci siamo fermati per via della Pietra Runica, non è stato possibile però pensare anche a una sosta notturna, cartelli di divieto dopo ai camper, roulotte e tende dopo le 21.
Certo le ore di luce qui sono tante, il sole tramonta non prima delle 21, quindi ci siamo messi in cerca del solito paesino tranquillo per passarvi la notte, lo abbiamo trovato vicino all’isola di fyn in prossimità del mare di Baring Vig (neppure a pensare di andare sulla riva del mare, anche li piena di divieti e di un campeggio. Il paesino si chiama con uno dei tanti Vejlby, che si trovano in Danimarca, specialmente quelli vicino al mare, ci siamo parcheggiati di fronte a una scuola, ancora chiusa. Le scuole in Danimarca aprono il 20 agosto.
7 agosto: (domenica) – Vejlby – Odense – Castello di Egenskov; Km. 86
Odense e una cittadina che si visita in 2 ore non in due giorni come suggerisce Ciancio, il Castello di Egenskov si visita in 3 ore non “in almeno un giorno”. Il costo dell’ingresso è di 150 corone a testa solo per il parco, ma se vuoi entrare nel castello, peraltro vuoto, il costo è di 195 corone a testa. Per 2 persone solo l’entrata al parco è di € 31.
Dimenticavo, i parcheggi sono abbondanti e tutti sul prato, il divieto parla di divieto dalle 23 alle 5, noi ce ne siamo fregati e in tanti abbiamo dormito li, si stava da Dio.
8 agosto – Egenskov – Korsor Km. 98
In mattinata il tempo cambia, dal sole sta passando a nuvoloni che si rincorrono e che si scontrano producendo i tuoni. Siamo diretti a Korsor, porticciolo caldamente consigliatoci e a ragione, peccato che già diluviava. Per passare da un’isola all’altra facciamo il ponte lungo Km. 18 che collega Nigorg a Korsor. Questo è uno dei due ponti autostradali a pagamento, l’altro e quello Copenaghen- Malmo (Svezia). Il costo del ponte autostradale che percorriamo oggi è di 335 corone per il nostro camper di metri 6,90: abbiamo però capito che per stabilire il prezzo non conta la lunghezza quando il peso, la signora al casello ci ha chiesto il peso, e sulla base del peso dichiarato 3,5 tonnellate, ci ha fatto pagare.
A Korsor entriamo nel bellissimo porto turistico con area per i camper, solita energia elettrica, scarico, carico, solito omino che alle 15 viene a ritirare i soldi, in più, bar, locale per il lavaggio dei panni, (lavatrice Miele) e asciugatura.
Piove che Dio la manda e fa un freddo barbino, il mare è un lago nero, il cielo pure, il ponte appena percorso che si erge sul mare come una vera opera d’arte, si vede fra la nebbiolina, pazienza ci è andata male. Alle 17 la pioggia cessa e possiamo passeggiare per queste cittadine che sono un incanto.
9 agosto – Korsor – Soro (Abbazia Cistercense) – Ledreborg (Castello) -Lejre (villaggio storico) – Roskilde (Viching Museum); Km. 108
Parcheggio e anche sosta notturna gratuita di fronte al Viching Museum.
Giornata ventosa e pioggia a tratti, sono anche un po’ stanca. Enea va dentro al Museo, io preferisco starmene in camper a leggere, non conosco la storia dei Vichinghi, e i Musei non mi piacciono.
Da qui prendo in mano io l’itinerario, sono stufa del percorso tortuoso che abbiamo fatto fin ora.
10 agosto – Roskilde – Copenaghen – Km. 53
A Copenaghen ci piazziamo al City Camp un posto orribile sull’asfalto gestito da un fuori di testa, e che costa un botto, € 30 al dì per un equipaggio di 2 persone, perché altrimenti i prezzi cambiano. Però è l’unico in città e molto comodo per raggiungere il centro, ha vicino un centro commerciale il Fisketorvet ed è veramente sulla Vasbygade, ma presa la strada che viene da Roskilde e che si chiama appunto Roschildevej secondo le indicazioni di Ciancio: “si va sempre diritto non ci si può sbagliare”, abbiamo fatto tutto il centro non era vero che si andava tutto diritto, ci siamo persi e abbiamo trovato un autista pietoso, che con il suo camioncino ci ha portati sulla strada giusta. Il City camp è una vera e propria bidonville. Il famoso autobus 1A che dovrebbe comodamente portarti in centro si trova a 1 chilometro di distanza dalla bidonville, bisogna superare il Centro commerciale e attraversare il ponte della ferrovia, tipo “Fronte del porto”. In alternativa all’autobus e a soli 500 metri c’è il Waterbus Hop-On, Hop-Off, che parte proprio dal centro commerciale, percorre il canale facendo varie stazioni, si può scendervi e salirvi con lo stesso biglietto giornaliero (One-day) che costa solo 70 corone. Ovviamente va in centro e oltre e tocca tutti i luoghi turistici da visitare: le zone pedonali del centro, i quartieri Nyhavn, i vari Castelli, la Sirenetta, ecc., si sale si visita a piedi e si prende il battello successivo. L’unico effetto collaterale grave è quando piove e fa freddo, il battello è completamente scoperto, non ha una sua coperta e l’ardito che ci è salito , e se anche indossa una cerata, bagna pantaloni, scarpe, fin le calze e anche le mutande, se la cerata non gli copre il sedere. Così è tornato in camper Enea dopo la sua prima giornata di visita alla città. Io ero in Camper a leggere. Ma questo è accaduto il giorno dopo, perché invece mercoledì 10, arrivati a destinazione nel pomeriggio ci siamo fatti a piedi (non pioveva) fino al Tivoli, per trovare un quartiere completamente dissestato, il Tivoli poco più che un misero Luna Park, mi ricordo quando ne avevamo uno qui a Milano, alla ex stazione le Varesine, quello si che era un mega Luna Park!!!!
11 agosto – Come avevo anticipato il giorno 10, io sono restata in camper a leggere e a
scrivere, francamente non me la sentivo di farmi tutta la strada sotto l’acqua: non si vedeva neppure il cielo ma una coltre biancastra e la temperatura a 11°. Mio marito non ha desistito e al grido: “cosa faccio tutto il giorno chiuso qua dentro” è partito con il Waterbus (era solo) indossando una cerata di quelle che servono per andare in barca a vela con il brutto tempo, ma senza i pantaloni e gli stivali che si indossano nella medesima occasione, queste due cose erano a casa nostra, non era in programma di andare in barca con il brutto tempo. Tornando mi ha raccontato il suo giro: è passato nei canali attorno a Cristianborg, indi nei quartieri del Nyhavn, poi per Amalien, e alla Fortezza di Trekroner, al ritorno è sceso ad Amalienhvn, ha visto il cambio della Guardia, a piedi è andato a Nyavn, ha visitato tutti i quartieri dello Nyhavn, è andato a Charlottenborg e indi alla Coomagergade dentro allo Stroge.
12 ottobre – Stamane non piove così anche se fa freddo, mi intabarro e andiamo assieme a prendere il Waterbus hop-on, hop-off, e molto cavallerescamente Enea mi fa rifare lo stesso giro che lui aveva fatto il giorno prima senza di me. Al Palazzo reale abbiamo visto, lui rivisto, il cambio della Guardia alle ore 12, i quartieri bellissimi e pittoreschi dello Nyhvn, la zona dove c’è la Sirenetta, e poi il famoso Stroget: strade pedonali pieni di negozi di lusso, firme quali per dirne una Gucci, tante altre firme, ristoranti, negozi di tutti i tipi, anche il negozio della Disney e della Lego, ovvio MEGA negozi.
Copenaghen è una bellissima città forse la capitale Europea di tipo internazionale più bella che fin’ora io abbia visto, escludendo Roma naturalmente. Fa più di 3.000.000 di abitanti e se si considera che i danesi sono in tutto 4.500.000, sono tutti lì nella capitale. Eppure c’è tanta gente, compresi tanti turisti ma zero casino, funziona tutto bene, la gente è in giro per lo più in bici e si diverte, niente ubriaconi per le strade come ad Avignone (Francia), niente Clochard ubriachi di tutti i tipi come in Provenza (Francia), niente ladri che ti mettono le mani nella borsetta (Francia, Spagna, Romania, Vienna, Varsavia). Se fossi giovane vorrei abitare qui, e per il freddo pazienza ci si abitua.
Alle 16,30 siamo ancora al City Camp, facciamo le nostre cose e prendendo la Vesbygade, in meno di 5 minuti siamo fuori dalla città senza problemi diretti a Sud, verso Koge, prendendo l’autostrada, da Copenaghen a Koge ci sono solo 46 Km.
Koge è una bella cittadina con case del 600, parcheggiamo anche per la notte vicino alla stazione e vicino al Comune a pochi passi dal centro.
13 agosto – Koge – Stevens Klint – Rodvig; km. 36
Stiamo scendendo ancora a Sud per poi ritornare a Nord, ma abbiamo un appuntamento per il 23 con nostro figlio a Helsingor.
A Stevens Klint abbiamo un bel parcheggio per la modica somma di soli 30 corone, lasciando l’auto si può camminare lungo i sentieri sopra una rupe di ben 147 metri, ci si cammina sopra e sotto c’è la spiaggia con il mare, il tempo è quello che è: tra il gnacca e il patacca, ma il posto è molto bello, romantico.
Per pernottare andiamo a Rodvig, questa volta possiamo metterci davvero in riva la mare. Naturalmente, siccome sarebbe troppo bello, tira un vento della Madonna, il cielo è plumbeo e all’orizzonte vediamo comparire una barca a vela di 12 metri con uno a bordo che sta rientrando in porto. Ci guardiamo perplessi, siamo ex velisti, ma mai nel Baltico e mai fuori dal Mediterraneo e mai con 10°. Si vede che la barca arranca nelle onde, sembra quasi che inciampi ad ogni onda, prua, poppa, op op op. Siamo contenti quando la barca entra nel porto, forse l’equipaggio non comprendeva soltanto una persona, perché di li a poco, sirene, pompieri, gommone dei pompieri, autoambulanza. Chissà cosa è successo, guardiamo tutto dal Camper, siamo vicini al porto, ma non ci rechiamo sul luogo, non ci pare bello. “Però questi moderni Vichinghi, ci sanno fare!”
14 agosto – Rodvig – Isola di Mons – Mons Klint; Km. 127
Certo il clima non è invitante, sembra quasi che l’estate sia finita, anzi Enea dice che qui è finita, io spero di avere ancora qualche giornata di sole. Passiamo sull’isola di Mons sempre senza traghetti ma sui ponti autostradali e gratuiti. Mons Klint è un’altra rupe alta 150 metri, massimo rilievo della Danimarca. Arrivati sul posto come al solito c’è un bel parcheggio gratis, un sentiero nel bosco che ti porta al belvedere dove puoi avere la “visione”, sul posto c’è anche una scala di legno con i suoi 500 scalini che ti permettono di scendere fino alla spiaggia sottostante, ma la scala è stata dichiarata inagibile, meno male, se no magari mi veniva la tentazione di scenderli quei 500 perso sarebbe stato un bel problema risalirli.
Riprendendo il nostro mezzo ormai nel tardo pomeriggio non ci siamo fatti mancare, perché era sulla strada il Castelletto di Liselund, il quale ha un parco magnifico, l’entrata è gratuita, come deve essere in ogni parco e c’è un comodissimo parcheggio. Il parco è stato fatto sicuramente da un architetto dei giardini, si cammina fra prati verdissimi, laghetti con ninfee, cascatelle. Il castelletto è stato adibito ad Hotel, mi sembra giusto. Tornati indietro a Nord verso il ponte di Kalvehaven, quello fatto al mattino e che collega le due isole, abbiamo scoperto con piacere un Autocamp, proprio nel porto turistico del paese. Alle 18 appena arrivati diluviava. Poi ha smesso, il paese è come al solito bellissimo, vicino al porticciolo c’è un supermarket piccolo ma ben attrezzato. Da questi posti non si verrebbe mai via.
15 agosto – Kalvehaven – Roskilde; Km. 94
Ci siamo spostati ancora a Nord A Rosckilde, perché la prima visita era stata troppo frettolosa e comunque noi dobbiamo andare a nord di Copenaghen dove abbiamo ancora cose da vedere e aspettare nostro figlio che ritorna dopo un anno di Finlandia a Helsingor.
A Rosckilde questa volta parcheggiamo sullo sterrato sopra la porto dove ci sono tanti camper e non ci sono divieti. Andiamo a vedere il Duomo molto bello e facciamo una bella passeggiata per la città, naturalmente con il suo bel parco enorme, prati verdissimi, turisti, gente del luogo, tutti educati e nessun ubriaco in giro, tante famiglie con bambini, carozzine. Le scuole non hanno ancora aperto e i locali si godono le vacanze.
16 – agosto – Roskilde – Hillerod; Km. 41
Qui siamo venuti per la visita al Castello di Frederiksborg. Sostiamo nel parcheggio del castello non c’è la sosta vietata ed è gratuita la sosta, ci mettiamo in posizione giusta anche per pernottare. La visita al castello è molto bella gli interni arredati e l’entrata costa solo 60 corone a persona. Il parco recentemente riportato all’originario aspetto barocco. Il castello forse la più bella tra le residenze danesi. Una Versailles della Danimarca.
17 – agosto – Hillerod – dintorni di Hillerod:Fredensborg Slott – Gilleleje – Helsingor; Km. 69
Fredensborg è una cittadini a 6 km., a nordest per la A6 e il suo castello, lo Slott appunto, è una residenza barocca fatta erigere nel 1719.
Passiamo da Gilleleje, credendo di trovare chissà cosa, banchetti di pesce affumicato, feste ecc. tutto ben scritto da vari diari di camperisti che ci hanno preceduti, e invece non troviamo un bel niente, solo divieti di sosta per Camper, 24 ore su 24. Proseguiamo per Helsingor, ci fermiamo direttamente al porto turistico, dove i camper sono accolti del tutto gratuitamente, non danno più però la corrente elettrica, mi pare il minimo, visto che acqua e scarico W.C. E acque grige sono assicurate.
18 agosto – Helsingor km. 0
Visitiamo il bellissimo castello di Kronborg Slot è un “superbo esempio di fortezza rinascimentale, riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità” (da guida T.C.I.). e’ proprio bello, visitabile e interessante. Anche se non è qui che ha abitato veramente il Principe Amleto di Shakespeare. Da fuori ha un aspetto truce, così posto sul promontorio che guarda la Svezia: di fronte a Helsingor Danese, c’è la Helsinborg Svedese, il braccio di mare che le separa è di km. 4. Di questi castelli e relative cittadine poste una di fronte all’altra divise da un braccio d’acqua, ce ne sono tantissime, vedi in Grecia: Rio e Antirio, fino alle olimpiadi 2004 ci si traghettava e costava poco adesso con le Olimpiadi i Greci hanno voluto allinearsi agli altri Europei e hanno costruito un ponte autostradale che costa un sacco di soldi, è costato un sacco di soldi e che non attraverso nessuno, perché tutti vanno a prendersi ancora il traghettino da pochi soldi.
Ci sono anche due castelli dai nomi simili che si fronteggiano sul fiume siriano Eufrate, ma i loro nomi non me li ricordo.
19 agosto – Visitiamo la cittadina di Helsingor, molto molto carina, c’è lo Stendgade, asse principale del centro storico, oggi riservato al traffico pedonale, con belle case del ‘700, invece la Strandgade, parallela alla precedente corre in direzione est-ovest e conserva begli edifici di varie epoche.
Anche il 20, 21, 22, 23 agosto siamo fermi nel porto di Helsingor. “verrà o non verrà”, “ce ne andiamo o aspettiamo” il dubbio Amletico si insinua dentro di me, “ce la farà o non ce la farà”, “l’auto sua, una Opel Agila, ce l’ha farà a farsi i quasi Km. 700 da Stoccolma a qui, carica com’è?”
Ce l’ha fatta alle 19 del 23 agosto si è affiancato con la sua macchina al nostro camper e ci siamo abbracciati.
24 agosto – Helsingor- Copenaghen; km. 60
Ancora al City camp. Davide non aveva mai visto Copenaghen
25 agosto – Copenaghen – Travemunde (Gemania) km. 261
Andiamo in autostrada fino a Puttgarten, c’è una splendido traghetto che ci porta in 30 minuti sulla costa Tedesca. Costi: 795 corone = € 113, per noi con il camper e €101 per il Davide con la sua Agila, roba da matti non c’è confronto. Il traghetto però è molto comodo, ci ha risparmiata un bel po’ di strada, inoltre la salita e la discesa, come dappertutto qui avviene il modo veloce, si paga stando in auto al posto di guida a un casello come in autostrada.
Travemunda è sul mare, non fa più freddo c’è il sole con un lieve venticello, sembra di essere ritornati in estate, l’Area di sosta camper è in centro, non è bella, anzi fa schifo e il gestore è uno svitato, ma eravamo contenti ugualmente: il costo del parcheggio è di € 12, senza acqua, ne luce, se la vuoi paghi, e se per caso di scappa e vuoi andare la W.C., devi pagare 1 € e farti dare la chiave se no te la fai addosso. Alla mattina poi devi essere fuori alle 10. La città è veramente bella, luogo di vacanza di Thomas Mann.
26 agosto – Travemunda – Panzer Museum di Munster; km. 202
Alzata alle 8 per via dell’uscita dall’area alle 10, arriviamo all’uscita N° 44 dell’A7 verso Hannover, da li potremo raggiungere questo Munster, dove c’è il Panzer Museum. Arriviamo alle 12, alle 13 abbiamo già pranzato e padre e figlio si fiondano dentro al Museo. Io resto seduta in poltrona fuori dal camper a leggere, fa un bel caldo: meno male.
Ci sono 29° esterni. Nella zona ci sono bellissimi boschi. Per la sera andiamo a Belsen dove c’è una bellissima area di sosta che costa mi pare € 4, compresa la corrente elettrica, che non usiamo perchè facciamo appena in tempo ad accomodarci che scoppia un tremendo temporale con tuoni e fulmini ed acqua scrosciante.
27 agosto – Da Bergen – Melsunger; Km. 261
Prima di riprendere l’A7 andiamo al lager di Bergen Belsen, quello in cui è stata deportata Anna Franck e tutta la sua famiglia, qui è morta assieme a tanti altri ebrei.
Il memoriale è stato fatto molto bene, forse è uno dei migliori dei tanti che ho visto, purtroppo. C’è un vasto archivio e ci sono molto filmati dell’epoca.
A Melsunger dormiamo nel solito parcheggio della bella cittadina, vicino al parco.
28 agosto, domenica – Melsunger – Rothenburg (una delle più belle città medievali tedesche sulla Romantische Strasse. Km. 186
Bellissima area di sosta vicinissimo al paese antico, la città lo sanno tutti è splendida. Noi siamo già stati altri volte. Passeggiamo in paese e facciamo degli acquisti graziosi.
29 agosto – Rorhenburg – Memmingen Km. 180 (solita area di sosta dell’andata)
30 agosto – Memmingen – Lindau – Bregenz – San Berdardino – Lugano – Cinisello Balsamo. TOTALE KM. 5182