Per organizzare il loro percorso, i nostri amici Claudio e Loriana si sono ispirati ai racconti riportati da altri camperisti che, avendo visitato la Bretagna prima di loro, avevano lasciato sul web i loro contributi a riguardo del viaggio itinerante svolto in Bretagna. Con l’intento di fornire qualche ulteriore indicazione a coloro che in futuro volessero cimentarsi in questo tipo di viaggio, ci riportano il diario giornaliero della loro vacanza itinerante. Questo non contiene troppe descrizioni o commenti sulle località, ormai ben note a chi si sia anche superficialmente informato, ma è più mirato a fornire un’idea di un ipotetico percorso con le indicazioni sulle tratte giornaliere e le possibilità di sosta.
La bellezza dei luoghi si è rivelata superiore alle aspettative, probabilmente coloro che avessero voglia di lanciarsi in esplorazione di angoli meno noti non rimarranno delusi tanto la Bretagna è ricca di bellezze, praticamente ovunque. Hanno constatato che basta abbandonare la strada principale ed inoltrarsi in una via laterale per scoprire baie e spiagge bellissime.
Il Resconto del Viaggio
La prima quindicina di Settembre si è rivelata un’ottima scelta, anche se incrociavamo camperisti praticamente ovunque, non abbiamo mai avuto problemi di sovraffollamento ed abbiamo sempre trovato ottime opportunità di sosta. Il costo complessivo del viaggio si è rivelato contenuto, a parte la spesa per il carburante, che è stato mediamente di 30 centesimi inferiore a quello in Italia, abbiamo speso pochissimo; i punti sosta sono gratuiti o estremamene economici e consentono, con la loro diffusione capillare, di potersi fermare praticamente ovunque.
Viaggio effettuato con camper Carthago Chic-C-Line 4.2 su Ducato Maxi 3000cc.
Consumo medio 10,1 litri/100Km
Lunedì 2 Settembre – Moncenisio – Aix les Bain – Km 167
Partiamo da casa in serata, percorriamo il valico del Moncenisio (da dove verranno conteggiati i chilometri percorsi) su una strada pressoché deserta; subito dopo Modane, dalle parti di Orelle, un grosso cervo ci attraversa la strada, per poco non lo investiamo. Proseguiamo sulla statale in direzione Chambery dove, non riuscendo a trovare l’area di sosta per i camper, proseguiamo alla volta di Aix les Bains. Qui a malapena riusciamo a parcheggiarci nel vialetto di ingresso dell’area vicino al porto che è completamente piena (av. du Grand Port).
Martedì 3 Settembre – Aix les Bain – Chambord – Km 523
Partiamo presto e procediamo evitando le autostrade; dopo aver costeggiato il lago di Bourget, proseguiamo in direzione Macon-Moulins. Dal momento che ci passiamo vicino, decidiamo di fare una piccola deviazione per andare a visitare l’abbazia di Cluny. Parcheggiamo nell’area camper gratuita a ridosso delle mura. Non abbiamo informazioni non essendo una meta programmata e quindi ignoriamo che l’abbazia, la più grande prima della costruzione della basilica di San Pietro a Roma, è andata quasi interamente distrutta durante la rivoluzione francese e quello che ne è rimasto e che quindi si può visitare (biglietto 9,50 euro a persona) si limita a ben poca cosa, ossia all’8% circa della costruzione originale.
Tuttavia ciò che ne rimane è complessivamente interessante, ma sapendo cosa ci aspetta in seguito probabilmente si sarebbe potuta evitare questa fermata. Ignoriamo la città di Bourges, in quanto vi eravamo già stati in precedenza; verso sera decidiamo di dirigerci a Chambord dove sostiamo nel parcheggio del castello. All’ingresso ci viene dato un biglietto, ma constatiamo che la sbarra posta all’uscita, di questo come degli altri parcheggi per le auto, è alzata per cui l’uscita è libera. Pensiamo sia dovuto al periodo di bassa stagione, in ogni caso ci fermiamo a trascorrere la notte in compagnia di altri camper.
Mercoledì 4 Settembre – Chambord – Mont Saint Michel – Km 315
Al mattino la sbarra di uscita è ancora alzata. “Ottimo”, pensiamo, nel frattempo facciamo un nuovo giro del parco intorno al castello che scegliamo di non visitare all’interno dal momento che riteniamo sia più spettacolare all’esterno. Al nostro rientro scopriamo che tutte le sbarre di uscita nel frattempo sono state richiuse, per cui per poter uscire ci tocca pagare ben 17 euro al parcometro per la sosta notturna effettuata. Non posso non pensare a come potrà fare ad uscire quel camper svizzero che la sera prima ho visto entrare in contromano dall’uscita, quindi senza poter prendere il biglietto.
Dovrà probabilmente aspettare fino a sera quando le sbarre si riapriranno nuovamente per l’orario notturno. Proseguiamo in direzione Le Mans-Laval. Ci fermiamo momentaneamente al parcheggio per camper a Fugeres (a destra alla prima rotonda di Bd de Rennes subito dopo il castello) dove effettuiamo una passeggiata intorno al castello medioevale veramente suggestivo, poi proseguiamo senza ulteriori fermate fino a Mont Saint Michel. A causa dei lavori per la rimozione dei detriti che si sono accumulati nello stretto e la costruzione del nuovo ponte che unirà l’isola con la terra ferma, sono stati chiusi i parcheggi sotto l’isola dove contavamo di sostare.
Dopo aver cercato di capire cosa fosse per noi più opportuno fare, scegliamo di sostare nell’area posta a Beauvoir, a circa due Km dalla partenza delle navette che gratuitamente portano all’isola. L’area è nuovissima, quasi tutte le piazzole con tappeto erboso, corrente, carico e scarico e wi-fi al costo di 9,90 euro per 24h. Prima del tramonto facciamo una passeggiata lungo il canale e possiamo fare una foto di Mont Saint Michel al tramonto in lontananza.
Giovedì 5 Settembre – Mont Saint Michel-Saint Malo – Km 65
Ci svegliamo con la nebbia. Con una camminata di circa una mezzoretta raggiungiamo la zona parcheggi da dove partono le navette che portano sull’isola. Sarà l’enorme cantiere con i lavori in corso, sarà la bassa marea, ma nella fitta foschia che non ne vuole sapere di alzarsi, il paesaggio che si intravede è abbastanza desolante. L’isola comunque ha il suo fascino; visitiamo il borgo e il monastero (9 euro a persona).
Tornati, in autostop al camper, pranziamo e ripartiamo in direzione Cancale e Saint Malo. Prima di Cancale, dalle parti di Hirel, in uno di quei chioschi situati lungo la strada che costeggia il mare che continua a non vedersi se non in lontananza a causa della marea che non si è ancora alzata, acquistiamo un chilo di cozze da un allevatore locale. Poco prima di Saint Malo, a Rotheneuf, ci fermiamo in un sosta camper bellissimo, che con 5,15 euro ci consente di parcheggiare su fondo erboso, con elettricità oltre, naturalmente, a carico e scarico. Ha il vantaggio di essere accanto al capolinea di due linee di autobus che portano in città.
Purtroppo il bus che ci porterebbe più vicino al centro, termina il servizio presto per cui siamo costretti a prendere l’altro che ci porta vicino al porto dove partono i traghetti per le Channel Islands. Qui però abbiamo l’occasione di assistere all’apertura della chiusa che unisce il porto al mare con l’apertura del ponte mobile che scorre su rotaie. Prima dell’ultima corsa riusciamo comunque a fare un bel giro nella città vecchia, quella circondata da mura.
Biglietto del bus 1,25 euro a corsa. Ritorniamo al camper dove cuciniamo le ottime cozze comprate poche ore prima. Solo rientrando, percorrendo quindi la strada in senso inverso, riusciamo a capire il motivo dei tanti camper presenti nel parcheggio. Questo è infatti a poche decine di metri da una spiaggia e viene usato dai francesi come punto di appoggio per una vacanza balneare. La Bretagna, come avremo poi conferma nei giorni successivi, ha una conformazione del territorio un po’ diversa rispetto ai luoghi di mare che ci sono famigliari. A causa dell’andamento collinoso ricco di vegetazione, della costa molto frastagliata e anche per effetto delle maree, spesse volte ci si trova a pochi metri dal mare, ma non sempre se ne riesce ad averne la consapevolezza.
Venerdì 6 Settembre – Saint Malo- Saint Jacut – Km 104
Partiamo alla volta di Dinan. Riusciamo a parcheggiare fra un albero e l’altro in place Duguesclin dove è consentita anche la sosta ai camper (per fortuna non è giorno di mercato). Il parcheggio è a pagamento, ma con 1,40 euro abbiamo tempo a sufficienza per visitare senza fretta il bellissimo centro storico. Rimaniamo molto sorpresi nel constatare che malgrado la cittadina sia a parecchi chilometri nell’entroterra, vi sia un porto situato nella parte bassa, neanche troppo lontana, dove vi è pure un sosta camper per chi volesse fermarsi la notte.
Ritorniamo verso la costa dirigendoci verso Ploubalay (parecchi paesi hanno il nome che inizia col prefisso “Plou” e la confusione nel seguire un itinerario di qui in avanti sarà parecchia). Ci guardiamo un po’ in giro e ci fermiamo a Saint Cast le Guildo dove, dopo aver parcheggiato in place gen. De Gaulle vicino all’ufficio del turismo, facciamo una lunga passeggiata spingendoci fino al porticciolo turistico. Qui assistiamo in diretta all’alzarsi della marea che in pochissimo tempo, praticamente a vista d’occhio, ricopre quanto aveva lasciato all’asciutto qualche ora prima.
Dal momento che nel parcheggio centrale non è consentita la sosta notturna e che il parcheggio ad essa dedicato vicino a rue de la Resistance è isolato e deserto, ritorniamo a Saint Jacut de la Mer dove avevamo visto in precedenza un’area sosta prima di entrare in paese posta in rue de Dinan che si affaccia sulla baia di Lancieux. La tariffa è di 5 euro, ma il parchimetro è in avaria per cui trascorriamo la notte gratis.
Sabato 7 Settembre – Saint Jacut- Pointe de Arcouest – 134
Partiamo in direzione di Cap Fréhel. Prima ci dirigiamo verso Fort La Latte. La sosta nel parcheggio in prossimità dell’ingresso è consentita solo di giorno. Entriamo nel parco, ma non nel forte che ci limitiamo ad ammirare dalla vicina spiaggetta. Dopo proseguiamo verso il faro di Cap Fréhel. Subito prima del faro, immediatamente dopo la sbarra di ingresso (4 euro) si trova un parcheggio con area destinata alla sosta diurna dei camper.
Saliamo in cima al faro (2 euro a persona) da cui si può ammirare una splendido panorama. Ripartiti costeggiamo la penisola dove ammiriamo delle splendide spiagge, proseguiamo verso Paimpol dove riusciamo a malapena a parcheggiare in una traversa poco distante dal sosta camper di via Pierre Loti. Dopo aver fatto una passeggiata nella bellissima cittadina, andiamo nel parcheggio di Pointe de Arcouest dove trascorreremo la notte (6 euro).
Quando arriviamo, poco prima che gli addetti alla biglietteria finiscano il turno, il parcheggio è pieno. Nel senso che i posti disponibili sarebbero parecchi, ma occupati prevalentemente dalle auto che anziché sostare nei loro spazi, sostano alla rinfusa in mezzo ai camper. In qualche modo, un po’ in pendenza, riusciamo a trovare un posticino con vista mare.
Domenica 8 Settembre – Pointe de Arcouest-Lannion – Km 74
Ore 9.30 ci imbarchiamo per l’isola di Brehat. Con 14 euro a persona (contro i 9 euro del semplice biglietto di andata e ritorno) facciamo il giro completo dell’isola di circa 45 minuti e poi sbarchiamo sull’isola con orario di ritorno a piacere. Il giro in barca è senz’altro da consigliare, in particolar modo se effettuato in condizioni di alta marea come è capitato a noi. In tal modo la barca può tenersi più vicino alla costa ed il panorama è migliore. L’isola con le sue stradine saliscendi è carina con le sue casette coi giardini fioriti, ma il giro in barca è senz’altro quello che ci ha colpito di più. Dopo pranzo proseguiamo il viaggio verso Ploumanch.
Dopo esserci fermati per una breve visita a Tréguiet, a Tregastel percorriamo la passeggiata sulla penisola di Renote. Qui possiamo ammirare la stupenda costa di granito rosa. Non riusciamo a trovare la famosa casina fra le rocce che scopriamo poi essere poco distante da noi in linea d’aria, ma al di là del golfo dove ci troviamo. Siamo parecchio stanchi, oggi abbiamo camminato parecchio, per cui rinunciamo a cercarla paghi delle bellezze che abbiamo ammirato durante l’intera giornata.
Col senno di poi avremmo potuto fermarci qui anche il giorno successivo tanto è spettacolare la costa di granito rosa, ma dopo una settimana di sosta camper decidiamo di effettuare un pernottamento in un campeggio dove, oltre ad una doccia con acqua calda a volontà, possiamo anche fare un bucato. Usufruendo dei camping cheque ci fermiamo nel camping Les Alizés a Lannion. Piove ed è già tardi per cui non possiamo usufruire del parco acquatico del campeggio.
Lunedì 9 Settembre – Lannion-Plouescat – Km 128
E’ piovuto tutta la notte e continua fine fine. In attesa che il tempo migliori, ci dedichiamo alla visita dei calvari bretoni. Visiteremo nell’ordine quelli di Saint Thégonnec, Guimiliau e Lampaul Giumiliau. Rimaniamo veramente stupiti di come in tre paesi piuttosto piccoli e molto vicini fra loro sorgano delle chiese così belle e pregevoli con annessi calvari monumentali. Da segnalare il sosta camper gratuito situato in centro a Saint Thégonnec in av. De Park, vicino alla chiesa. Dopo pranzo il tempo migliora ed esce il sole.
Ci dirigiamo verso Roscoff dove, dopo aver trovato parcheggio davanti alla stazione ferroviaria, facciamo un giro in paese. E’ momento di bassa marea, è veramente ridicolo vedere i grossi pescherecci in secca appoggiati al molo. Percorriamo anche il lunghissimo pontile che porta fino all’imbarco per l’Ile de Batz sospeso sul tratto di mare lasciato all’asciutto. Uno spettacolo veramente insolito. Proseguiamo verso Plouescat dove troviamo un piccolo sosta camper gratuito da una decina di posti sulla penisola in rue Pen an Theven.
Martedì 10 Settembre – Plouescat-Camaret sur Mer – Km 200
Partiamo direzione Le Conquet. Per strada costeggiamo campi coltivati a carciofi. Dei contadini sono intenti alla raccolta, ci fermiamo e ne comperiamo solo tre in quanto pesano più di un chilo l’uno, sono veramente giganteschi! Ci spiegano che vanno bolliti per 45 minuti dopo di che, eliminate le foglie, si mangia la parte vicino al gambo tagliata a fettine sottili. Sono ottimi. Comperiamo anche le cipolle rosa di Roscoff, tipiche della zona. I dolci ed i biscotti bretoni che vendono ovunque li lasciamo invece ad altri acquirenti in quanto, dopo qualche assaggio, ci rendiamo conto che il loro sapore di burro è eccessivo per i nostri gusti.
A Le Conquet, complici lavori in corso in pieno centro con traffico deviato, non riusciamo a fermarci sul lungomare, proseguiamo costeggiando verso sud fino alla punta di Saint Mathieu. Il luogo è magnifico con il faro rosso e bianco vicino ai ruderi del vecchio monastero che domina il mare. Dopo la visita pranziamo in una piazzola poco distante con vista mare. Attraversiamo Brest senza fermarci in quanto un timido tentativo di trovare posto vicino al castello ha esito negativo. Raggiungiamo Plougastel, dopo aver parcheggiato in rue de Cleguer, effettuiamo una visita alla chiesa ed annesso calvario.
Proseguiamo verso il Pointe de Penhir. Anche questo luogo è molto suggestivo. Nelle vicinanze vi è anche un piccolo museo della seconda guerra mondiale con numerose ancore delle navi che hanno partecipato alla battaglia svoltasi in queste acque. Sul capo è consentita la sosta diurna, ma nelle vicinanze, proprio di fronte ai menhir in rue Georges Ancey, vi è un ottimo sosta camper (4 euro) posto sull’alto rispetto al paese di Camaret. Da segnalare nei dintorni bellissime insenature con spiagge completamente deserte che invitano ad una vacanza balneare.
Mercoledì 11 Settembre – Camaret sur Mer-Pont Aven – Km 195
La prima tappa della giornata è a Locronan, piccolo paese molto bello con case di pietra. Si può parcheggiare subito prima del paese (3 euro). Successivamente proseguiamo per Point du Ratz. Prima del capo vi è un grosso parcheggio dove è consentita anche la sosta dei camper (6 euro durante il giorno, non ricordo la cifra per il pernottamento). Il luogo è più turistico rispetto ai due capi visitati il giorno precedente, con parecchi negozi di souvenirs. Anche qui la vista dall’alto della falesia è magnifica, peccato il leggero controluce che non fa risaltare bene il faro. L’ideale per fare belle foto dovrebbe essere il mattino. Nel pomeriggio riusciamo ad arrivare a Concarneu.
Il parcheggio è vicino la stazione, a pagamento dalle 20 alle 8. Il centro storico, tipicamente medioevale, è situato su un’isoletta circondata da mura con accesso mediante ponte levatoio. Pochi minuti prima delle 20 ritorniamo al camper, dal momento che il parcheggio si presenta un po’ squallido, decidiamo di proseguire fino a Pont Aven dove ne troviamo uno decisamente migliore e gratuito in rue Louis Lomenech. E’ tardi, rimandiamo la visita al paese al giorno successivo.
Mercoledì 12 Settembre – Pont Aven-Carnac – Km 85 (totali Km 1990)
Di primo mattino visitiamo il paese dove per un periodo della sua vita aveva soggiornato Paul Gaugin. E’ veramente un luogo carino, fiori ovunque, in particolar modo lungo il fiume che sfocia nel … porto. Anche qui pur trovandoci a diversi chilometri dal mare, c’è un porticciolo su un fiordo che conduce all’Atlantico. Proseguiamo verso Carnac. Anche a Camaret avevamo trovato un allineamento di menhir, ma qui ce ne sono centinaia e, sebbene siano solo massi piantati nel terreno, è emozionante pensare che siano stati eretti nella preistoria. Carnac è stata l’ultima meta bretone del nostro viaggio.
Ci eravamo ripromessi di costeggiare d’ora in poi la costa atlantica verso sud e di fermarci qualche giorno al mare, a sud di Bordeaux dove eravamo già stati anni fa. Purtroppo il tempo non sarà molto favorevole ad un soggiorno balneare, per cui ne approfitteremo per effettuare una visita a Lourdes e a Carcassone prima di proseguire verso l’Ardeche, dove ci fermeremo ancora un paio di giorni prima di dirigerci verso casa, questa volta attraverso il colle del Monginevro. Da segnalare, prima di Bordeaux, il pernottamento presso il piccolo paese di Saint Genis Saintonge, senza particolari attrattive, in un sosta camper nuovissimo (6 euro).
Si chiude così il diario giornaliero della vacanza itinerante di Claudio e Loriana alla scoperta delle bellezze della Bretagna 2013!!!