Già noto ai Latini grazie ai versi che Orazio ed Ovidio gli dedicarono, possiamo considerare l ‘Orso Abruzzese il primo benefattore e, oggi, il padrone del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Benefattore perché, nel lontano 1872, parte dei territori ora occupati dal Parco fu adibita a riserva di caccia dei Savoia.
L’Orso “fu molto contento” perché il Re raramente andava a caccia mentre, prima, cacciatori e bracconieri avevano mano libera per sopprimere quanti orsi volevano e fare scempio del territorio. Nel 1923 venne istituito ufficialmente il Parco Nazionale d’Abruzzo, a cui, in seguito, furono aggiunti i territori di Lazio e Molise.
Situato nell’Appennino centrale, nelle province di Frosinone, l’Aquila ed Isernia è attraversato da tre catene di monti, occupa una superficie di 50 mila ha, più 80 mila ha di rispetto fuori dal Parco. 13 sono le vette che nel parco superano i 2000 metri . I camping nel parco sono 10.
Oggi l’orso é a tutti gli effetti il padrone o la star del Parco per cui può lesinare i suoi incontri con gli esseri umani. Ne sono stati censiti circa 60 esemplari.
Le femmine partoriscono in primavera, al termine del letargo, evento che si ripete per ciascuna femmina ogni tre anni.
I piccoli, alla nascita, pesano 500 grammi e da adulti possono raggiungere anche i 250 kg. Altri animali che stazionano nel Parco sono il lupo, gli ungulati, in particolare, il camoscio d’Abruzzo e il cinghiale Vi sono altresì esemplari di gatto selvatico, e pare anche di lince.
Nei cieli domina l’aquila, Gli anni più bui per il Parco furono compresi tra il 1950 e il 1970. In quel periodo fu data( o presa ) carta bianca in fatto di costruzioni abitative e di infrastrutture. Morale: sono state costruite 200 villette, 200 km di strade avvolgenti la montagna e 25 impianti di risalita per sciatori. Oggi questi deprecabili interventi non potrebbero più accadere poiché la legge vigente sul Parco è chiara e rigida in tal senso.
Su questo territorio, un tempo monopolio della pastorizia, operano oggi anche imprese turistiche ( tra cui 100 esercizi ricettivi di ogni categoria), agricole, commerciali e artigianali. In particolare, i settori che riscuotono maggior successo sono quelli inerenti alle attività intese a valorizzare i sapori del territorio.
Il Parco d’Abruzzo Lazio Molise (www.parcoabruzzo.it) può in pratica essere definito una “Stazione Termale Biologica” a cielo aperto, i cui benefici per la salute derivano dall’aria non inquinata e pura e dai raggi del sole che si posano sulla nostra pelle.
Ma non solo: biologico è praticare il trekking, fare camminate, muoversi in bicicletta o su un cavallo o un asino, seguendo uno dei 165 itinerari turistici regolarmente segnalati. Inoltre, biologici sono gli alimenti locali, freschi o trasformati: ortaggi, formaggi, olio, carni e vini.
Entrando dalla parte laziale del Parco che gravita sulla provincia di Frosinone, la porta di accesso è il borgo di Picinisco (735 m), noto per aver ospitato nel 1919 lo scrittore inglese D.H.Lawrence, famoso per la su opera “L’amante di Lady Chatterley”, e che a Picinisco fu ispirato per il romanzo “La ragazza perduta”. Parte della villa dove visse è adibita ad agriturismo e ristorante.
In una casa attigua vi è la” CaciOsteria” i cui formaggi di pecora o capra, in degustazione, provengono dal proprio caseificio artigianale e il latte viene prodotto nell’azienda agropastorale di famiglia.
Nel centro storico di Picinisco é ubicato l ‘ albergo diffuso “Sotto le Stelle Si compone di 5 deliziosi appartamentini autonomi ricavati da antiche abitazioni trasformate in moderni alloggi arredati con gusto raffinato. Misurano dai 39 ai 74 mq, possono ospitare da una a cinque persone e ciascuno è dotato di cucina attrezzata.
L’ azienda agricola collegata all’albergo produce olio extravergine di oliva e marmellate. (www.sottolestellepicinisco.it) Ad Atina, 10 km da Picinisco, si può visitare l’ “Antica magona” (ferriera) borbonica, oggi sede dell’azienda vinicola ” La Ferriera”, la cui punta di diamante è il vino rosso ” Cabernet Atina” DOC, denominato “Realmagona riserva” . www.laferriera.it .
Una specialità locale, nota in tutto il mondo, è lo Zafferano che ha trovato in questo territorio l’ambiente ideale per riprodursi. Tra gli intenditori gode fama di essere tra i più quotati a livello nazionale. Viene prodotto dalla “Coltivazioni Agricole Iovine Maria Teresa” nel comune di Casalvieri in via Falcona. É possibile visitare l’azienda ed apprendere i segreti di come utilizzarlo al meglio e riconoscere quello vero dalle imitazioni o sofisticazioni. FB: Zafferano della Valcomino . tel. 335 1252113.
Il Paese di Pescasseroli è la capitale storica del parco, oggi ospita la sede principale dell’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Mollise (vi sono inoltre 14 centri visita sparsi sul territorio). In un recinto viene ospito un orso non più abile a vivere in libertà .
Quando la pastorizia era l’unica fonte di reddito, da Pescasseroli partiva un “tratturo” (“autostrada della transumanza”) largo 110 metri su cui transitavano fino a 6 milioni di pecore, il quale terminava a Candela nel Tavoliere della Puglie (200 km).
La pastorizia non è per nulla scomparsa, è stata solo molto ridimensionata e motorizzata: ora le pecore giungono a destinazione trasportate da camion.
Un ristorante tradizionale nel vero senso della parola, e non un interprete della cucina locale, ma un rigoroso tradizionalista è il “Ristorante-Albergo Duca degli Abruzzi”, dove la mamma sovraintende ai fornelli ( Le” patate maritate” sono incommensurabili) e la figlia Assunta è sempre sorridente in sala da pranzo . – www.ilducadegliabruzzi.it
Gregorio Rotolo,un omone dall’apparenza burbera ma buono come il pane , alleva, su un territorio di 1500 ha, pecore e bovini che trasforma in ottime carni e insaccati. Produce perfino prosciutto di pecora e lavora anche il maiale. La sua grande e vera passione è produrre formaggi ( ben 15 qualità) utilizzando latte vaccino, ovino e caprino.
In questo non è secondo a nessuno. Andarlo a trovare equivale ad effettuare un pellegrinaggio sensoriale.
Se poi siete ammessi nelle stanze dei tesori, verrete accolti dalla visione sublime dei formaggi in via di maturazione e dai profumi inebrianti che emanano. Gregorio ha pensato bene anche di costruire un agriturismo, un ristorante e uno spaccio per la vendita di carne, insaccati e formaggi di sua produzione. ” Azienda Agricola Biologica” di Rotolo Gregorio,località Vallescannese (Scanno ) www.vallescannese.com .
Un altro grande interprete dei sapori caseari abruzzesi è Di Domenico Claudio dell’Azienda Agricola Biologica “La Grancia di Sant’ Angelo”, che si trova in località Ortale – Villetta Barrea.
Alleva esclusivamente bovini di Pezzata rossa italiana. Indico questo produttore di formaggi non come concorrente di Gregorio: entrambi producono formaggi latte vaccino, di ottima fattura, tra loro complementari, Gli uni e gli altri eccellenti, gradevoli al palato, che procurano sensazioni difficili da dimenticare e impossibili da ritrovare altrove. Tel.333 8058813.
Una caratteristica del Parco d’Abruzzo Lazio e Molise è quella di essere abitato: infatti vi gravitano 24 borghi, ciascuno con caratteristiche proprie, culturali e gastronomiche. Questo consente, a chi vi si reca , di alternare escursioni nei boschi dove prevale il faggio, partecipare ad appostamenti per vedere gli abitanti a quattro zampe oppure di raggiungere le vette più alte, sport per coloro che prediligono camminate impegnative,.
Visitare i produttori locali vino ,olio, formaggi,fagioli, confetture, miele, biscotti e zafferano , i ma anche ” di nutrirsi di cultura” visitando i borghi che vi sono insediati : tutti ricchi di storie dal sapore antico.
Non ci si può recare nel Parco Nazionale d’Abruzzo senza prevedere una sosta a Scanno (1015 m), centro storico segnalato, a giusta ragione, nella guida tra ” i Borghi più belli d’Italia”. Le donne non più giovani amano ancora indossare ogni giorno il costume tradizionale e si lasciano fotografare con apparente indifferenza, ma con un sorriso di compiacimento che traspare dagli occhi .
Non c’è angolo del centro storico, fatto di strette strade,vicoli e vicoletti angusti che alle volte salgono ed altre scendono , che non venga immortalato della macchina fotografica di chi, come il sottoscritto, con il naso all’insù guarda stupito, passo dopo passo, l’architettura che veste le abitazioni del centro di Scanno.
Si parla già nel 1150 dell’esistenza di questo borgo e il nome stesso è di derivazione latina. Quante vicissitudini nascondono i muri di queste case?
Se siete golosi non andate a Scanno : le pasticcerie che si susseguono lungo le strade sono una tentazione continua, impossibile resistere. Se,tuttavia cadete in tentazione, non fosse che una volta, sappiate che anche le pasticcerie che incontrerete successivamente vi faranno lo stesso effetto.
Voglio comunque segnalare la pasticceria di Gino Masso che produce ottimi frollini , amaretti, mostaccioli. Gino è l’inventore del famoso Pan dell’ Orso, uno squisito ” cocktail di sapori” segreto, ma con alcuni ingredienti noti : zucchero, farina, latte, uova, mandorle , e cioccolato che ricopre lo zuccotto. “Pasticceria Pan dell’Orso”, Viale del Lago 20. Scanno www.dimassoscanio.it
Non è questa la sola tentazione di Scanno. Le vetrine degli orafi sono una vera seduzione : sono esposti i caratteristici ciondoli a doppia faccia, dalla forma ovale e raggiata, chiamati “Catille”. Le” Manucce” invece sono gli anelli simbolo dell’amore. Il ciondolo la” Presentosa” è la testimonianza del legame sentimentale di colei che lo sfoggia.
Oreficeria Rotolo, Via Abrami 18 www.orafirotolo.it . Orafo Armando Di Rienzo, Via De Angelis n. 1. www.armandodirienzo.it
Nel versante molisano del Parco si trovano alcuni luoghi da visitare :
1) Barrea, dove i vicoli cambiano sempre di livello e, giunti in cima, si ammira il sottostante lago di Barrea.
2) San Vincenzo al Volturno è il luogo dove risiedeva una comunità benedettina che ospitava oltre 500 monaci.
Tutto fu raso al suolo dai Saraceni Gli invasori non si avvidero, fortunatamente, della cripta dell Abate Epifanio, ritrovata solo nel 1832 i cui affreschi sono una delle rare testimonianze della pittura italiana antecedente l’anno mille.
3) Il castello di Macchia di Isernia
É possibile vistarlo solo su appuntamento in quanto é abitato dal proprietario: Iorio-Frisari Conte Giulio, tel. 086555513- tel. 329 8064200
Produzioni artigianali locali sono : a Monteroduni: il cioccolato “Azienda Dolceamaro” .www.dolcemaro.com .
A Venanfro: i biscotti all’olio extravergine Aurino, cotti a legna, prodotti dall’azienda Silvana Durante. Via Maria Pia 157.
Testo e foto di Lambero Selleri