Il racconto del viaggio effettuato in camper nel sud della Francia dai nostri amici con descrizione e bellissime immagini della Francia sud visitata nel mese di luglio.
Partenza sabato 18 luglio e rientro venerdì 31 luglio su camper Fiat Elnagh Prince Semintegrale – 4 persone: 2 adulti e due bambine di 3 e 9 anni.
Sabato 18 luglio :
Forlì – Gréolières
Partenza ore 09,15 arrivo a Ventimiglia ore 15.30.
Facciamo benzina in Italia dopo aver percorso 569 km., rifacciamo il pieno con 73 € per 67 litri.
Parcheggiamo il Camper in C.so Francia, davanti alle autorimesse Riviera, vi sono altri camper e abbastanza posto anche per i camper più lunghi. Il venerdì è chiuso, non si può parcheggiare, forse causa mercato.
Ci avviamo alla stazione di Ventimiglia e con 7,40 € adulti e 2,80 € ragazzi (totale 17,60 €) in 20 minuti arriviamo a Montecarlo.
Se si vuole prendere il trenino rosso per fare il giro di Montecarlo bisogna arrivare davanti al Museo Oceanografico, ma non dopo le ore 18,00.
Per arrivare al museo prendere il bus, costa 1 € e si fa meno fatica.
Giro nella città vecchia per le strette viuzze medievali fino alla Piazza del Palazzo, dove si svolge il cambio della guardia davanti al Palazzo del Principe. Un bel panorama sul Port de Fontvieille si può vedere dai Giardini di Saint Martin (alla dx del palazzo del principe), dove c’è anche una simpatica area giochi per bambini.
Giro nel porto e nella Place du casino. Ritorno in stazione a Montecarlo alle 19.30, riprendiamo a Ventimiglia il nostro camper e ci dirigiamo verso Menton (sosta pizza in un take away gestito da napoletani) per poi proseguire verso Nizza – Castellane. E’ già molto tardi per cui decidiamo di prendere l’autostrada subito dopo Menton verso Nizza. A Cagnes su Mer usciamo e imbocchiamo la D36 e poi la D2 verso Castellane, ma è mezzanotte e dopo aver incontrato un cervo, due volpi ed uno scoiattolo decidiamo di fermarci nel parcheggio fuori dal paese di Gréolières, dove c’è già un altro camper in riposo.
Domenica 19 luglio 2009:
Gréolières – Trigance
Risveglio, piuttosto freddino, al parcheggio di Gréolières, nelle prealpi della Provenza. Scesi dal camper ci troviamo di fronte un cartello esplicativo delle piste da sci…ci viene ancora più freddo. Bella doccia calda e partenza per l’agognata Castellane. Ci fermiamo, poco prima dell’ingresso nella piazza del paese sulla riva dx del fiume, al parcheggio gratuito riservato ai camper a fianco dell’area sosta, piena zeppa di camper e con barra (costo 5,50 € con carico e scarico).
Castellane, nelle alpi dell’alta Provenza, è molto carina, il centro è pedonale e si snoda attorno alla piazza Marcel Sauvaire. E’ dominata da una gigantesca falesia calcarea sulla cui cima si nota la Chapelle Notre dame du Roc. Vi sono numerosi campeggi e negozi ove prenotare escursioni di rafting o canyoning.
Proseguiamo il nostro viaggio nel sud della Francia per la Route de Napoléon verso il Verdon, così chiamato per il colore verde smeraldo, dovuto alla presenza di alghe microscopiche.
Facciamo sosta in un punto, dove ancora è possibile fare un bel bagnetto nelle acque gelide del Verdon, poi riprendiamo il tour e giriamo a dx per “le Couloir Samson”. In fondo alla strada (chiusa) vi sono degli scalini che portano al sentiero Martel, dove arrivano ininterrottamente jeep che scaricano persone, che dopo i vari preparativi e vestizioni, affronteranno il canyoning.
Non è possibile parcheggiare nella piazzola in fondo alla strada, per questo chi vuole percorrere il sentiero Martel (14 Km – 7 ore) solitamente, parcheggia a “Le chalet de la Maline” (alla fine della rive droite) e si accorda con un taxi per farsi venire a prendere alla fine del “Couloir Samson”.
Fermata d’obbligo al Point Sublime, un balcone a strapiombo sul Verdon di 180 mt.
A sinistra l’eventuale deviazione per il paesino di Rougon.
Poco prima di arrivare a La Palud, abbiamo preso la D23, la “Route des Cretes”, dove diversi belvedere si succedono sopra le gole, come il belvedere de l’Escalès, con una vista vertiginosa sul sentiero Martel, questa falesia è spesso frequentata da scalatori.
Arriviamo al Pont de Soleil sul Lac de S.te Croix, e decidiamo di fermarci per fare un bel giro nel lago con il pedalò con scivolo, 1 ora 15,00 €. Divertente spingerci fino all’immissione del Verdon nel lago, vedere le cascatelle, ma soprattutto i ragazzi che si tuffano nel lago dalle rocce circostanti o dal ponte. Anche noi, nel nostro piccolo, ci siamo gettate nel lago dallo scivolo del pedalo.
Fredda ma emozionante la nuotatina, nel lago dai colori smeraldini.
Asciugate al caldo sole ripartiamo per la Corniche Sublime (rive gauche).
Il Balcons de la Mescla è da non perdere, da lassù le pareti che circondano il Verdon sembrano un vero canyon americano. Passiamo il Tunnel de Fayet e arriviamo all’impressionante Pont de l’Artuby, 140 mt d’altezza sul Verdon.
Sosta cena all’aperto, nel bosco, e arrivo a Trigance per la D30, delizioso paesino dominato da un castello medioevale. In entrata al paese vi è un’ area sosta a pagamento (5,00 €) con camper service, ma non vediamo nessuno che richiede il pagamento e pernottiamo lì.
Lunedì 20 luglio 2009:
Trigance – Rustrel
Risveglio molto fresco, da felpa, per intenderci, e poi subito a far colazione in paese, davvero carino e con un panificio (l’unico) con forno a legna fantasmagorico. Due cappuccini, se così si possono chiamare, costano 4,40 € ma ci rifacciamo con le prelibatezze del forno a fianco. Ottime le fougassettes (pane con olive) e nella norma le navettes (biscotti secchi), pane da urlo…!!
Dopo un bel giretto ci dirigiamo verso Moustiers Sainte Marie, denominato uno dei più bei villaggi di Francia, a ragione. Il paese è famoso per le sue ceramiche (faience), per la stella che veglia Moustiers tra due speroni di roccia, che, come dice la leggenda, fu posta da un cavaliere che vide esaudire il suo desiderio di far ritorno sano e salvo dalla battaglia, e per la cappella gotica-romana Notre dame de Beauvoir, sita in posizione panoramica sul borgo.
Diversi scalini portano alla chiesa, antico luogo di pellegrinaggio, perché si diceva che vi portavano i bambini nati morti per chiedere il miracolo della vita, quei pochi attimi necessari per ricevere il battesimo. E’ una bella passeggiata con un bel panorama sul borgo.
Si parte per il plateau de Valensole, passando da Puimoisson, qui si cominciano a vedere le coltivazioni di lavanda, grandi distese di campi viola con cespugli disposti in allineamenti ordinati. Tutt’intorno vi sono campi di grano e girasole in un tripudio di colori che farebbe impazzire qualsiasi fotografo.
Facciamo una breve sosta a Valensole nel grande parcheggio sterrato alla sx del paese, che è anche area sosta camper. Si riparte verso il Parco Naturale Regionale del Luberon, nel Vaucluse, esattamente a Rustrel, le cui falesie d’ocra gli hanno valso il nome di Colorado Provençal.
Sostiamo nel parcheggio di “Le mille couleur de Colorado Provençal”, un’associazione costituita da proprietari dei terreni e benefattori.
Ceniamo nella bella area attrezzata con tavoli in legno e passiamo la notte qui (10,00 €).
Forse sarebbe meglio non aggiungere che, avendo finito l’acqua prima di aver fatto una bella doccia, ci siamo spinti verso Apt e ci siamo riforniti alla prima fontana pubblica incontrata.
Martedì 21 luglio 2009:
Rustrel – Gordes
Alle 9,45 siamo pronti per i sentieri dell’ocra, equipaggiati di acqua e scarpette ginniche, scegliamo di percorrere una parte del sentiero n° 2 (nero) “chemineès des fèes” e congiungerci al n° 3 (blu) “Sahara”. Anche questo è un luogo meraviglioso, siamo passati dal viola della lavanda al rosso, giallo, arancione delle magnifiche falesie del Luberon da cui si estraeva il minerale che veniva utilizzato come pigmento, grazie alle sue proprietà coloranti.
Il paesaggio naturale assume caratteristiche geologiche e morfologiche uniche nel suo genere, ci sentiamo catapultati nel deserto, con i suoi colori caldi ed intensi.
Si consiglia di percorrere i sentieri la mattina, perché nel pomeriggio arrivano orde di persone e fa molto caldo. Prima di entrare in camper è consigliabile pulirsi le scarpe, l’ocra è ostica da mandar via.
E’ già ora di pranzo per cui decidiamo di fermarci a pranzo nel parcheggio del “Colorado” e poi riprendiamo il viaggio dirigendoci verso Gordes, ma appena arrivati ci catapultiamo nel P Gendarmerie, poiché è segnalato che vi è anche il CS.
Il parcheggio costa 5,00 € fino alla mattina successiva con diritto di entrata ed uscita a piacere, mentre il Cs costa 2,00 € e noi necessitiamo di liberarci delle nostre acque scure che stanno infestando l’aria del nostro camper, quindi, procediamo con le Vidange en français.
Riusciamo ad arrivare all’abbazia cistercense di Senanque per la visita delle 15,45. La visita è guidata, in francese, e dura un’ora, costa 7,00 € per gli adulti e 3,00 € per i bambini sopra i 6 anni. L’arrivo all’abbazia dall’alto è molto suggestivo.
Dopo la visita alla bella Abbazia ci dirigiamo verso le Village des Bories, ma devo ammettere che per un camperista non è così semplice arrivare all’entrata del sito, infatti dal Parcheggio dei Camper dista più di 1,5 km ed è anche in salita, mentre il Parcheggio delle autovetture è a ridosso delle “Bories”.
Accortici di questo, torniamo indietro ed inforchiamo le nostre biciclette per arrivare perlomeno entro le 18,00. Ingresso 6,00 € adulti e gratuito ai bambini fino ai 12 anni. Le Bories sono costruzioni in pietra a secco, una sorta di trullo, utilizzate più per funzioni agricole che come abitazioni.
Prima del rientro all’area sosta di Gordes, per cui siamo già in possesso del biglietto, ci fermiamo in una zona di sosta temporanea, creata apposta per permettere al turista di fare una bella foto da lontano al borgo arroccato.
Piccola spesa nell’unico alimentare aperto a Gordes e poi cena all’area sosta Camper e caffè in centro. Si nota subito l’imponente castello e lo spirito artistico che pervade il paese, gente che suona e canta nella piazza e una stradina lastricata in pietra, davanti alla chiesa, in cui si susseguono ateliers di pittori.E’ un bel borgo medioevale con abitazioni a più piani a fianco di falesie, passaggi a volta e stradine pavimentate in pietra posta di taglio (calades).
Mercoledì 22 luglio 2009:
Gordes – Fontaine de Vaucluse
Il nostro viaggio nel sud della Francia prosegue con la visita al marché potier (mercato ceramiche, terre cotte) che si svolge a Gordes proprio il 22 luglio, e partenza per Roussillon, che merita veramente l’appellativo di “ un des plus beaux village de France”. Percorrendo le sue stradine passiamo sotto la torre dell’orologio ed entriamo nella parte antica del borgo, tutte le case sono ben restaurate e le facciate hanno tutti i toni dell’ocra, dal giallo al rosso. La chiesa romanica St Michel è molto bella come anche la Place de la Mairie.
La visita a Roussillon va gustata lentamente, è davvero un gioiellino, di falesie e case colorate d’ocra, incastonato nella verde pineta. Anche qui si possono percorrere i sentieri dell’ocra da ½ ora o 1 ora a 2,50 € a persona oppure visitare il Conservatoire des ocres per capire come si estraeva e utilizzava il pigmento di ocra (6,00 € adulti gratuito ai bimbi sotto i 10 anni oppure biglietto accoppiato sentieri dell’ocra e conservatorio € 6,80).
Mangiamo qualche cosa acquistato al forno e poi ripartiamo per Menerbes, altro villaggio tra i più belli di Francia.
Per arrivare a Menerbes si attraversa il Luberon ammirando le sue dolci colline ed i suoi innumerevoli vigneti.
E’ molto caldo, giriamo per il paese ed attendiamo alle 14.30 l’apertura della Maison de la truffe et du vin (Casa del tartufo e del vino). Il palazzo del 18^ secolo era l’Hotel d’Astier de Montfaucon, di proprietà comunale, ora, ospita al suo interno l’enoteca, che raggruppa tutti i produttori di vino dell’area geografica del parco del Luberon, denominati Cotes du Luberon, Cotes du Ventoux e Coteaux de Pierrevert.
Scendiamo le scale che portano al piano inferiore e l’emozione ha il sopravvento nel vedere un tripudio di Rosée disposti sul tavolo rotondo mentre i raggi del sole filtrano dalla finestra e trapassano le bottiglie regalandoci ogni sfumatura del loro contenuto.
Già ben disposti cominciamo la visita alla cava, la ragazza sommelier ci illustra qualcosa, non capisco tutto quello che dice, ma, meglio ancora, ci fa degustare qualche vino. Anche se i bianchi ed i rosée erano un po’ caldini, acquistiamo cinque bottiglie allo stesso prezzo a cui sarebbero state vendute dalla casa vitivinicola.
Belli carichi ci dirigiamo a Fontaine de Vaucluse e, abituati alla calma dei luoghi visitati fino ad ora, rimaniamo storditi dal traffico dell’unica strada che attraversa Fontaine. La tanto famigerata area sosta, decantata da tutti i camperisti, è alla fine del villaggio. Troviamo posto, ma non ne rimane molto altro, è pieno di camperisti provenienti da ogni dove, soprattutto Olanda e Belgio.
Il posto è effettivamente bello, paghi 3,00 € quando esci (la sera, fino alle 8.00 di mattina, si può anche uscire con il camper, le sbarre sono alzate), c’è il C.S. sia per le scure che per le grigie, un bel prato ove cenare e giocare a ridosso del fiume che attraversa Fontaine.
La Francia del sud è bella anche sulle due ruote e quindi prendiamo le biciclette e ci dirigiamo spediti verso la risorgiva del fiume Sorga (Sorgue), un corso d’acqua sotterraneo che ha una grande portata d’acqua durante le stagioni intermedie e che ispirò il Petrarca per i componimenti dedicati a Laura, come “Chiare, fresche e dolci acque”
Questa sorgente si trova a 10 minuti a piedi dalla piazzetta centrale percorrendo un sentiero costeggiato dalla parte del fiume da platani secolari ed a sinistra da numerosi negozietti di souvenirs, ristoranti, bar ed, in fondo, dal famoso mulino per la produzione della carta tipo papiro. Il mulino è ancora funzionante, è ad ingresso libero, si può visitare tutti i giorni dalle 9 a 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 e si possono acquistare stampe e riproduzioni realizzati con questa particolare carta.
La Sorgue ha un’acqua limpida e cristallina e tuttora non si conosce l’origine della sua sorgente, nel 1985 un piccolo sommergibile teleguidato scese a 315 m. di profondità, ma non raggiunse, comunque, il fondo.
Particolare è anche la chiesa in stile romanico dedicata a Saint Véran, che, la leggenda dice, liberò la fonte da un terribile drago.
Piccola spesa nell’unico negozio alimentare del paese e cena nel verde prato che lambisce il fiume. Eva ha conosciuto Hubert, un simpatico bambino francese, anche lui di 3 anni, con cui ha giocato fino allo sfinimento.
Giovedì 23 luglio 2009:
Fontaine de Vaucluse – Remoulins (Pont du Gard)
Partenza per Isle sur la Sorgue, famosissima per i suoi negozi d’antiquariato e gallerie d’arte. Questo delizioso paese, chiamato anche la “piccola Venezia”, è attraversato da numerosi canali alimentati dalla Sorgue. Lungo i suoi canali si possono ancora trovare in funzione, ma solo per il piacere del turista, le grandi ruote ad albero, che servivano da motore alle numerose manifatture di seta prima e della carta poi.
Ci fermiamo prima al Super U (incredibilmente vi sono due grandi supermercati in questo paese) a fare una bella spesa ed anche un bel lavaggio panni a 3,00 € nella lavanderia automatica attaccata al distributore di benzina. Mentre noi facciamo la spesa, un simpatico signore, che attende il lavaggio dei suoi panni, guarda anche i nostri e quando usciamo, carichi di spesa, dal Super U il ciclo di lavaggio è quasi finito ed il gentilissimo signore francese ci saluta.
Riusciamo, un po’ a fatica, a trovare il parcheggio in Avenue Bouin, stendiamo i panni per l’asciugatura su improvvisati fili all’interno del camper e partiamo per la visita.
Abbiamo la fortuna di visitare Isle proprio nel giorno di mercato, le bancarelle di frutta, verdura, formaggi ed altro si susseguono nel centro del paese e lì acquistiamo di tutto, anche la famosa Tapenade, una meravigliosa salsa di olive nere, capperi ed acciughe.
Sosta pranzo (pizzette) sulle rive della Sorgue con pediluvio annesso.
Nel pomeriggio partenza per Avignone. Nel cuore del Festival d’Avignone non potevamo aspettarci che i camping “Bagattelle” o il “Pont d’Avignon” sull’Ile de Barthelasse non fossero pieni, e, così decidiamo di parcheggiare lungo il fiume, lato ile de Barthelasse, idea che ha ispirato molti camperisti.
Con le biciclette si arriva in centro in 10 minuti. Descrivere le emozioni che provoca la Place du Palais è difficile. Il centro storico di Avignone è classificato patrimonio mondiale dall’Unesco.
Da una parte la piazza è dominata dal meraviglioso Palais de Papes e dalla cattedrale romanica di Notre Dame des Doms, sul cui campanile si erige la statua in piombo, recentemente ridorata, della vergine che protegge Avignone con le sue braccia tese e che ben si nota arrivando da lontano.
Davanti al palazzo dei Papi vi è l’Hotel de Monnaies oggi Conservatorio di musica Olivier Messaien, la più italiana delle facciate di Avignone, e dalla parte opposta vi è il Petit Palais, che era l’antica residenza degli arcivescovi, ora museo di arte medievale.
Per accedere, invece, al Rocher des Doms si salgono le scale a fianco della cattedrale e si arriva nei bei giardini ornati da numerose statue e piante. Questa è la zona più ventilata e panoramica di Avignone.
Si domina Avignone e si vede il famoso Pont d’Avignon o Pont St-Bénezet, un ponte medievale costruito in legno e poi ricostruito in pietra. Fu distrutto da una catastrofica piena del Rodano, oggi restano solo 4 degli originari 22 archi.
Girando per Avignone ci rendiamo conto che esiste il “Festival In”, artisti invitati ufficialmente ed il “Festival Out”, artisti che arrivano da ogni dove ed improvvisano spettacoli ovunque.
Nutriti da spettacoli musicali ed altro facciamo ritorno al camper e ci rendiamo conto che era possibile parcheggiarlo anche all’Ile Plot, ove vi è un parcheggio anche per Camper, che sembra oramai pieno.
Stanchini, riprendiamo il viaggio per avvicinarci a Pont du Gard. L’area sosta di Comps, a sud di Montfrin, costo 4,00 € a notte, è un posticino carino proprio, ombreggiato e vicinissimo alla riva del fiume, ma, purtroppo, risulta pieno. Anche Il campeggio di Montfrin, che sembra carino e molto ombreggiato, risulta pieno.
Un po’ stanchi ci fermiamo sulla Route de Beaucaire (D986) a Remoulins in un Campeggio della Franceloc, precisamente “Domaine de la Soubeyranne”, pieno anche questo, ma, se ci accontentiamo di sostare in un’area un po’ lontano dai Wc e non ombreggiata, e di pagare 25,00 € possiamo entrare. Il bisogno di un bel lavaggio di capelli imbelle, per cui, accettiamo.
Le bimbe, subito dopo cena, si divertono nell’area giochi (ne avevano proprio voglia!!!) e conoscono due simpatiche bimbe francesi Elisa e Alexine.
Venerdì 24 luglio 2009:
Remoulins (Pont du Gard) – Fontvieille
Partenza per Pont du Gard, alla rotonda, in cui bisogna decidere se prendere la rive gauche o la rive droite, e, notando un gran traffico sulla rive gauche, scegliamo la rive droite e lasciamo il camper in un’ area, in cui non notiamo nessun cartello di divieto, le sbarre sono sollevate e nulla fa sospettare la disavventura in cui saremmo incorsi.
Tranquilli prendiamo le biciclette e ci dirigiamo verso la rive gauche, per passare in mezzo al paesino, scelta che si rivelerà sbagliata, perché a quel punto sarebbe stato meglio percorrere la pista ciclabile della rive droite che conduce al sito, più breve e sicura.
Dopo il paesino, sulla rive gauche, vediamo diversi parcheggi gratuiti, ma oramai…
Il sito è molto bello, attraversiamo il Pont du Gard con le biciclette e ci troviamo nella rive droite, più organizzata per la sosta di chi vuol fare il bagno o prendere il sole. Vi sono, infatti, delle simpatiche costruzioni in legno, in cui ci si può stendere, fare il pic-nic ed appoggiare le proprie cose e in alto sono coperte da travi in legno per fare l’ombra, una sorta di rustici gazebo.
Asia preme per fare il bagno nel fiume, per cui inforco la bici e mi faccio tutta la rive droite, arrivo al camper prendo i costumi, i teli, la crema, preparo i panini per il pranzo e riparto.
Ci rilassiamo al fiume, osservando l’acquedotto romano in tutto il suo splendore e nel primo pomeriggio ritorniamo al camper.
Sorpresa..!! Le sbarre sono state tirate giù e non si vede l’ombra di nessuno.
Telefono alla Gendarmeria per segnalare l’inconveniente, passano la chiamata alla Gendarmeria della zona, cercano di capire dove siamo, ci salutano gentilmente, assicurandoci che sarebbero arrivati.
Infatti, Stefano, dopo 15 minuti vede arrivare una macchina della Gendarmeria che volta poco più avanti di dove siamo imprigionati noi. Vado in perlustrazione e mi accorgo che dieci metri più in là ci sono gli uffici tecnici del Comune. Comincio a far presente la situazione, loro si guardano straniti, mi accompagnano da un altro tipo che subito mi fa intendere che non era una zona dove parcheggiare un Camper, perché di proprietà del Comune. Gli faccio subito notare l’inesistenza di cartelli che avvertivano di questo, e un po’ sbuffando e con un po’ di sufficienza prende le chiavi, si dirige verso l’area, apre le sbarre e ci invita “caldamente” ad andarcene. Lo rassicuro ringraziandolo “caldamente”.
Si va verso Nimes…ahimeeèè..anche qui disavventura…!!
In effetti Nimes non è una città a portata di camperisti. Tutti parcheggi con le sbarre di limitazione dell’altezza e se poi ci si azzarda ad inoltrarsi nella parte alta di Nimes, la vecchia Nimes..è finita! Un dedalo di stradine, o meglio, vicoli inaffrontabili per i mezzi ingombranti, con auto parcheggiate in ogni lato, angolo, curva, ecc,…si comincia a sentire la vicinanza di Marsiglia.
Ebbene, distrutti psicologicamente, ne usciamo e ci dirigiamo verso Les Baux en Provence, un paese abbarbicato su uno sperone di roccia e classificato nel 1998 un des plus beaux village de France, nel cuore delle Alpilles, che deve il proprio nome alla Bauxite, un minerale d’alluminio estratto nella zona..
Parcheggiamo nel P apposito per i camper, costo 3,00 € e passando per la Porte de l’eau, l’unica entrata al paese fino al 1866, arriviamo al castello giusto in tempo per assistere all’ultima dimostrazione della giornata del tiro con la catapulta (ore 18,00).
Decidiamo di fare il biglietto unico che comprende la visita al castello con audio guida ed alla Cattedrale d’images, 13,00 € per gli adulti e 7,50 € per i bambini di età superiore ai 7 anni.
Le catapulte sono fedeli riproduzioni delle macchine da guerra medievali. Lo spettacolo, simpatico e coinvolgente, è assicurato da una troupe di professionisti, con abbigliamento d’epoca, di combattimenti medievali.
La visita al castello dura almeno due ore e l’audio guida traccia in maniera molto particolareggiata la storia del castello e dei suoi cavalieri.
Il panorama attorno è fantastico, ulivi e vigneti da una parte e la Val d’Enfer dall’altra. Les Baux è un villaggio medievale splendido!!
Alle 21 arriviamo al Camping “Le Pins” a Fontvieille. E’ un camping comunale immerso nella pineta, si spendono 17,80 € con elettricità, i bagni sono puliti e spaziosi e volendo ci sono anche un po’ di giochini per i bambini. Ottima scelta!
Sabato 25 luglio 2009:
Fontvieille – Saintes Maries de la mer
Visita al Mulino di Daudet, parcheggio 3,00 € e dalle 18,30 è gratuito. Si poteva parcheggiare anche al Bocciodromo ed arrivare a piedi al mulino.
La visita al mulino, parte superiore, + Chateau de Montauban + museo costa € 2,50 gli adulti e € 2,00 i bambini, ma a causa del Mistral non si può passare dal bosco per arrivare al Chateau de Montauban per cui rinunciamo e preferiamo andare in paese a comprare latte, pane e cicale. I commercianti del paese sono davvero simpatici, sono allegri e pieni di autoironia, come la fornaia che prendeva in giro i francesi per il loro assurdo modo di contare: 90= 4*20+10 (quatre-vingt-dix)..
Ritorniamo a Les Baux en Provence per visitare la Cathedrale d’images, per la quale siamo già in possesso del biglietto, ma prima facciamo sosta pranzo in un piccolo parcheggio ai bordi della strada della Val d’Enfer. Il mistral qui è potente, si insinua tra gli alberi e le cave di calcare della valle.
Ci incuriosisce l’insegna di una Cave a Vin, la Cave de Sarragan, la cui entrata è poco più in là della zona in cui stiamo sostando noi.
La Cattedrale d’images quest’anno rende omaggio a Picasso. Sequenze di immagini delle sue opere, nei vari periodi compositivi della sua vita, proiettate nella pietra calcarea, una “passerella” di suoi capolavori accompagnata da musiche meravigliose, che, malgrado il freddo e l’umidità che si respira nella cava, riscalda il cuore e ti catapulta in un viaggio visivo impressionante.
Assolutamente da non perdere!! Ricordarsi giacca e calzini..!! Malgrado “la grandeur” francese, si può anche notare che i realizzatori di quest’opera sono tutti italiani e BRAVISSIMI.
Ritorniamo alle Caves de Sarragan per degustare vini in un contesto eccezionale. Un corridoio d’accesso, sempre all’interno di una cava di pietra calcarea, porta in una sala sotterranea molto fresca in cui i vini sono conservati in botti in immense gallerie, e, la soffusa luce elettrica ha preso il posto delle lampade a olio.
Il gestore è simpatico, ha voglia di chiacchierare, ci fa assaggiare vari vini e usciamo con 3 o 4 bottiglie al seguito.
Non paghi dell’acquisto di vino ci incuriosisce molto anche l’olio d’oliva delle Alpilles, AOC Vallée des Baux. Quest’olio è il risultato dell’unione di cinque tipi di olive: la Salonenque, l’Aglandau, la Grossane, la Verdale et la Picholine.
Ci fermiamo al “Mas des Barres” a Mussane les Alpilles, un vecchio mulino a olio del 1720. Nella zona più moderna vi è la boutique, per la vendita dei prodotti, la piscina, nell’ampio parco a fianco, e, proprio oggi, fervono i preparativi per un matrimonio. La lavorazione dell’olio, come ci spiegano alla boutique, è molto curata ed infatti, l’olio è molto caro, 1 L 18,50 €. Facciamo piccoli acquisti causa grandi prezzi.
Qualche bidoncino da 25 Cl.!
Si parte per Arles, parcheggiamo a fianco della Gendarmerie, 2,60 € fino alle 19,00. Le principali attrattive di questa bella città sono sicuramente “Les Arènes”, un enorme anfiteatro – arena romana costruita alla fine del I secolo d.C., oggi usata per eventi come la corrida, dove, però, non si uccide il toro (corse camarguaises), e le “Tèatre Antique”, teatro all’aperto che risale al periodo di Vespasiano, 75 a.C. In Place de la Republique (nota per il suo obelisco e per la sua fontana) si trova l’église de Saint Trophine, la cui facciata esterna raffigura scene dell’ultimo giudizio, molto bella.
Ci perdiamo nei vicoli dell’allegra Arles, con i suoi bar, ristorantini ed antichi palazzi, fino ad arrivare alla Place du Forum, dove, in un lato della piccola piazza vi è ancora il famoso “Caffè La Nuit” dipinto da Van Gogh.
Unico rammarico è non essere riusciti a visitare “Les Alyscamps”, il cimitero romano che conserva i sacri sepolcri dei cittadini di Arles da oltre 1500 anni, le sue cancellate alle 18,30 si sono chiuse davanti ai nostri occhi.
A questo punto, come non ripercorrere un altro luogo dipinto da Van Gogh, come il “Pont de Langlois” situato sul canale Arles-Bouc? Sì, ma meno poetico del quadro forse più romantico, visti i vari matrimoni che si festeggiano lungo il canale…
Ed ora Saintes Maries de la Mer. Area sosta Camper con c.s. in entrata paese, 8,50 € a notte, bruttino, nel ghiaione ed i camper appiccicati l’uno all’altro, ma agevole come posizione, vicino al centro del paese. Cena e giochi tra bimbe, tra cui una Roxanne, probabile figlia dei nipoti dei figli dei fiori, un pò su di giri..Doccia ed, esausti, a nanna.
Domenica 26 luglio 2009:
Saintes Maries de la Mer
Mattina giretto nel centro del bel paesino e ci troviamo proprio nel bel mezzo della 105^ Festo Vierginenco, creata da Frédéric Mistral ad Arles nel 1904.
E’ la “Festa della Vergine” e celebra le ragazze che, superati i 16 anni, porteranno per la prima volta il costume da Arlesienne ed il suo famoso nastro in testa (tipico copricapo femminile arlesienne)
La chiesa delle Saintes Maries de la Mer, dove è stata celebrata la messa in lingua provenzale, era gremita di giovani ragazze accompagnate dalle madrine tutte in costume tipico “Arlesienne” e fuori ad attenderle i “guardians” (mandriani) in sella ai famosi cavalli “camarguais”.
Alle 11.45 il corteo si è spostato all’arena per la presentazione delle “Arlesiennes” e per la benedizione di cavalli e tori.
Lo spettacolo è stato bello ma il caldo ci metteva a dura prova.
All’uscita dall’arena breve sosta pranzo e poi inforchiamo le biciclette e ci dirigiamo in mezzo a fenicotteri, paludi e stagni verso il Faro de Gacholle 13,50 Km di percorso non agevolissimo a causa del terreno sabbioso, sassoso e paludoso e delle nostre biciclette non tutte all’altezza.
Il sentiero è percorribile, ovviamente, solo a piedi od in bicicletta per tutelare il patrimonio naturale. Nel rientro, dal faro, ci concediamo un meritato bagno nella zona naturista della lunghissima spiaggia. Che meraviglia!! In 300 mt. di spiaggia si contava la presenza di massimo 7 – 8 persone, compresi noi quattro…
Rientro, doccetta e di corsa a visitare S.Maries by night, affollata e molto spagnoleggiante e, difatti, ci siamo fermati in uno dei tanti ristorantini del centro a mangiare la paella. Un bel padellone ben guarnito, patatine per le bimbe e rosè a 53,00 € in totale.
Lunedì 27 luglio 2009:
Saintes Maries de la Mer – Grau du Roi
Biciclette e visita al Parco ornitologico Pont de Gau, 7,00 € adulti e 4,00 € Asia, Eva gratuito. Molto bello, fenicotteri a iosa, aironi cenerini, ecc.. nelle gabbie anche cicogna nera, gufo reale e altro ancora.
Pranzo all’area sosta e giro con il camper verso le bocche del Rodano.
Nel frattempo prenotiamo un giro a cavallo di 1 ½ h alle ore 17,00 a 20,00 € ognuno, mi sembra, a parte Eva il cui giretto in pony è costato 5,00 €.
Io ed Asia su cavalli camarguais ed Eva sul pony, trainato da papà. E’ stato bellissimo!! Giro nello stagno, tra fenicotteri e tori, andando anche al trotto ed al galoppo, malgrado diversi del gruppo non avessero grande confidenza con il cavallo. Abbiamo attraversato una strada, uno stagno pieno di acqua..bel giro, intenso e divertentissimo (N.d.r. è la cosa che Asia ricorda maggiormente ad oggi).
Veloce cena e poi all’arena a vedere le famose “Courses Camaguaises”, 5,00 € adulti e 4,00 € Asia, Eva gratuito, con la scuola taurina del luogo. Ovviamente le corride della Camargue non prevedono alcun ferimento o uccisione del toro, ma il “raseteur” deve cercare di togliere il nastro dalle corna del toro, mentre altri ragazzi, scesi in arena, cercano di distogliere l’attenzione del toro dal “raseteur” correndogli attorno e saltando come grilli sulle transenne laterali dell’arena per evitare che il toro, inferocito, gli si scagli contro, incornandoli. Ovviamente le corna sono rivestite all’estremità da una piccola pallina..
Lo spettacolo è avvincente, soprattutto, quando il toro “imbufalito” salta le transenne e si dimena all’interno di esse, non mostrando alcuna intenzione di voler uscire in arena. Faticheranno un bel po’ per riprenderlo..
Finito lo spettacolo partenza per Aigues Mortes, mentre Asia ed Eva già dormivano.
Purtroppo al P segnalato per i camper c’era una sbarra con una biglietteria che segnalava € 12,00 ma non accettava moneta e, quindi, la sbarra non si apriva.
Segnalato dal Garmin proseguiamo per la prossima area di servizio Camper e, sempre il Garmin, ci conduce a Grau du Roi. Arriviamo e ci rendiamo conto che ha condotto proprio nel P all’inizio del paese, sotto l’arena del paese, con zona riservata anche ai Camper. Il prezzo è dalle 19,00 alle 09,00 € 0,50 all’ora e dalle 09,00 alle 19,00 € 0,80 all’ora.
Tariffa giornaliera € 15,40.
Martedì 28 luglio 2009:
Grau du Roi – Aix en provence
Svegliati dalla vita del paese, paghiamo € 7,50 in totale. Dopo un tentativo di giretto con il Camper nel paese, poco fortunato per via delle strade strette e trafficate, partiamo per le Salin du Midi, dove un simpatico trenino al prezzo di € 7,20 adulti e € 5,00 bambini dai 4 ai 12 anni ci porta alle saline.
Il giretto dura un’oretta abbondante e ci permette di fotografare il paese di Aigues Mortes con le sue meravigliose mura filtrate dai colori intensissimi delle saline. Ci spiegano tutto sul sale ed i “fiori” del sale, la parte più pregiata, e la sosta prevista nel centro visite ci permette di osservare, ed acquistare, tutto ciò che è inerente al sale e le varie esposizioni di foto e video riguardanti le lavorazioni del sale di un tempo ed attuali.
Finito il bel giro in trenino parcheggiamo nel P per Camping – Car appena fuori le mura di Aigues Mortes al prezzo di € 1,60 all’ora superate le 8 ore, fino alle 24 ore tariffa forfetaria 9,40 €…non l’avevamo proprio visto la notte precedente..
Molto turistica, ma veramente carina, questa città “delle acque morte”, strappata alla palude sabbiosa per volere del Re crociato francese Luigi IX che, proprio dal suo porto partì per le crociate.
I suoi bastioni e le sue mura medievali sono perfettamente conservati e vale davvero la pena girarla con calma
Acquistiamo il toro Fernando per Asia ed il cavallino bianco per Eva, pranzo al sacco ed acquisto di fougasses de Aigues Mortes all’acqua di rose. Visita alla chiesa Notre Dame des sablons ed alla piazzetta piena di ristoranti e negozietti.
Proseguiamo per le Salin de Giraud, attraversando l’oasi della Capelliere, piena di fenicotteri rosa ed altre specie. Alle saline c’è un bel punto panoramico che permette di aver un’ampia visione su tutte le saline e le sue enormi montagne di sale. Arriviamo facilmente alla famosa plage de Piemanson, una distesa di 25 Km. circondata da piccole dune erbose e da numerosi vacanzieri che installano il loro camper, roulotte o tenda direttamente sulla spiaggia.
Il forte vento di questa giornata nella Francia del sud caratterizza questa spiaggia ma abbiamo comunque fatto il bagno e non si stava poi così male..
Riprendiamo il viaggo verso Aix en Provence e per attraversare il Rodano prendiamo le Bac de barcarin, una chiatta che trasporta anche autoveicoli (5,00 €) ed in cinque minuti si arriva a Port Saint Louis du Rhone. Alle 20,00 siamo Aix ma il primo campeggio è pieno e così accettiamo al prezzo di 31,00 € di sostare il nostro camper al Camping Chantecler, carino ma tutto in salita. Doccia e cena al campeggio.
Mercoledì 29 luglio 2009:
Aix en Provence – Hyeres
Prendiamo le biciclette e ci dirigiamo in centro, quasi 15 minuti in salita…parcheggiamo le biciclette nel famoso Corso Mirabeau, un largo viale alberato su cui si affacciano magnifici palazzi ed eleganti negozi e, all’incrocio con Boulevard de la Republique, dove c’è la Rotonde, la magnifica fontana del 1869 con le 3 statue che rappresentano La Giustizia, rivolta verso Aix-en-Provence, l’Agricoltura, verso Marsiglia e le Belle Arti, verso Avignone, prendiamo la “Sublime”, una simpatica autovettura elettrica che con soli 0,50 € a persona, Eva esclusa, ci porta in giro per la città con fermata a scelta compresa nel circuito B, quello da noi scelto.
Facciamo tutto il giro e, a piedi, ci dirigiamo nel cuore della città, la cattedrale di Saint Saveur, un insieme di stili architettonici, come il portale gotico ed il chiostro romanico. Approfittiamo della presenza di una volontaria di un’associazione del luogo per visitare il chiostro ed ascoltare le sue spiegazioni. Facciamo, in seguito, un bel giretto a piedi nella Piazza dell’Hotel de Ville, dove ci attende un bel mercato dei fiori e alimenti vari, acquistiamo subito la buonissima “tapenade” e alcuni formaggi niente male.
Torniamo alle nostre bici, pedaliamo in fretta verso il campeggio che lasciamo alle 12,15, per evitare che scatti un’ulteriore giornata. Paghiamo 31,00 €, elettricità esclusa, e ci dirigiamo verso i famosi calanchi di Marsiglia e, forse per impostazioni errate del Garmin o forse perché abbiamo semplicemente preso le strade sbagliate, ci infiliamo dritti, dritti nel caos marsigliese. Un disastro…!!! Arriviamo solo alle 15 a Cassis e ci dirigiamo verso il P “Les Gorguettes”, dove le vigilasse ci indicano dove parcheggiare e lì prendiamo il bus navetta che, per 1,00 € ci porta in centro e ci viene a prendere.
Cassis è veramente carina, breve giro nel piccolo borgo, acquistiamo subito l’escursione in barca per i tre calanchi (Port Miou – Port Pin – En Vau) per 13,00 € gli adulti e 7,50 € i bambini (Eva esclusa).
I calanchi sono meravigliosi, Port Pin su tutti, varrebbe la pena di farli a piedi…rimandiamo ad una futura occasione. Rientriamo alle 17,45 e ci dirigiamo alla spiaggia del paese, “la plage de la Grand mer” per fare un bel bagno anche se è piena bombata di gente. L’acqua è trasparente e piuttosto profonda anche vicino alla riva.
Altro giretto in paese per alcuni acquisti, prendiamo il bus navetta e via si parte per Hyeres, meta “les iles d’or”…
Il campeggio la Tour Fondue, sulla penisola di Giens, dove pensavamo di sostare perché vicinissimo all’imbarco per l’ile di Porquerolles, è pieno, come del resto tutti gli altri. Giriamo e rigiriamo, ma niente da fare, non si trova nulla, o meglio quasi nulla, qualche posticino a prezzo esoso per passarci solamente 8 orette l’avremmo trovato, ma distante e, ormai, a quell’ora, non aveva più senso. Esausti alle 22,30 decidiamo di fare campeggio libero in un’ area a lato di un campeggio assieme ad altri quattro camper.
Giovedì 30 luglio 2009:
Hyeres – Port Grimaud
Alle 08,40 di mattina siamo già pronti per dirigerci all’imbarco per les iles d’or. Parcheggiamo il nostro camper in un P a pagamento a 9,00 € tutto il giorno proprio vicino all’imbarco, facciamo colazione, in camper, inforchiamo le bici e ci dirigiamo in biglietteria. Alle 09.30 ci imbarchiamo, il viaggio dura circa 15 minuti al “modico” prezzo di 13 € per ogni bicicletta, 16,50 € gli adulti e 14,50 € i bambini, totale € 83,00 per A/R.
Scopriamo, poi, che il noleggio bici sul posto costerà esattamente 13,00 € a bicicletta, ma almeno ci siamo risparmiati il noleggio del seggiolino per la piccola, che gia avevamo su ambedue le bici. Sull’isola è molto usato il trainabile montato nel posteriore delle bici. Acquistiamo per 2,00 € una cartina (ove in realtà è indicato poco di più di quello già presente nei cartelli turistici) e ci dirigiamo verso la spiaggia più bella..”Plage de Notre Dame”. E’ molto Caldo e afoso, ma il percorso è bello e alberato, immerso nel verde della natura selvaggia di Porquerolles e, quando arriviamo, lo spettacolo non ci delude, sembra la Corsica. Veramente bella la spiaggia la mattina, dico la mattina perché al pomeriggio arriva il mondo e diventa un po’ troppo caotica.
La baia è splendida, peccato per le innumerevoli barche “parcheggiate” in prima fila a godersi lo spettacolo. L’acqua ci invita più volte a fare il bagno ed un proficuo snorkling.
Sogliole, stelle marine, aringhe, sardine, pesci vari…bello!! Alle 15,40, dopo aver notato l’orda di gente che arrivava a piedi ed in bicicletta alla bella spiaggia, decidiamo di ritornare in paese per dissetarci con una bella granita e gelati. Alle 16.30 riprendiamo il traghetto, salutiamo le isole d’oro e ci avviamo verso la Costa Azzurra. Che traffico, mai trovato fino ad oggi un traffico così. Campeggi pieni, alcuni inarrivabili, caos a cui non siamo stati abituati in tutto il nostro viaggio. Vicino a Port Grimaud troviamo posto al Campeggio “La Pinede”, il più caro fino ad ora, 41,00 € elettricità compresa, uno dei più economici per la riviera francese.
Alle 19,00 approfittiamo della piscina a disposizione dei campeggiatori per farci qualche tuffo…fino alle 20.00..poi, doccia e via..pronti per mangiare le Moules et frites del ristorante a fianco del campeggio.
Ci rilassiamo al ristorante mentre le bimbe giocano con altre bimbe e vengono omaggiate dai simpatici ristoratori di diversi regalini, ciabatte di Winny The Pooh, ecc..
Tutti a nanna..sarà….sob…l’ultima notte nella Francia del sud..
Venerdì 31 luglio 2009:
Port Grimaud – Forlì
Colazione e partenza. Facciamo tutta la costa fino a Saint Raphael poi, stanchi del traffico inumano, deviamo per i monti, almeno il paesaggio ci consola un po’. Sostiamo per il pranzo al Parco naturale della Valmasque. Mettiamo fuori tavolo e sedie e improvvisiamo un pic nic in mezzo alla natura. Facciamo gasolio vicino ad Antibes – Juan le Pins Km. 329 litri 40,43 € 40.00.
Da Nizza prendiamo la D2564 Grande Corniche, impegnativa ma ci offre uno spettacolo meraviglioso, scorci magnifici della costa ed il principato di Monaco dall’alto. Passiamo Eze, La Turbie che non riusciamo a visitare, ci accontentiamo di controllare tutto dall’altro.
Una foto dove io prendo in punta di dita della mano un bel grattacielo monegasco…e poi via, si riparte alla volta dell’Italia…