Viaggiare è sempre stata una delle mie debolezze ma ero stanco di affidarmi ai soliti tour operator, oppure di prenotare i voli presso compagnie aeree esistenti sul mercato. Volevo organizzare per la prima volta nella mia vita un viaggio on the road che mi portasse dall’Italia fino in Gran Bretagna.
Un’impresa che ho dovuto pianificare fin nei minimi dettagli, in cui ho dovuto prendere informazioni utili e svolgere delle ricerche ma ne è valsa assolutamente la pena per rendere il mio sogno realtà: intraprendere il mio primo viaggio on the road.
Se tutto era pronto, almeno nella mia mente, mi mancava naturalmente il mezzo che avrebbe permesso tutto ciò: una Jeep Cherokee, il mio insostituibile compagno di viaggio che, grazie a un annuncio online comparso nel sito autoscout24, ho potuto acquistare.
Una volta ottenuto il mio bolide ero impaziente di mettermi alla guida e ho caricato a bordo tutto quello che mi occorreva per il mio viaggio: mappe, opuscoli, guide turistiche e, fatto il primo dei tanti pieni di benzina che mi sarebbero voluti, sono partito da Bologna per raggiungere la prima tappa del mio viaggio verso l’Inghilterra: la Svizzera.
La voglia di visitare le celebri Schaffausen, o Cascate del Reno, è stato un motivo in più per superare la dogana ed entrare in Svizzera, questa terra ricca di paesaggi mozzafiato, con montagne, laghi e cascate in cui la natura e la quiete hanno il dominio assoluto.
Naturalmente arrivo di sera e quindi non mi resta che pernottate in un albergo di Lucerna e aspettare il mattino presto e prenotare un battello per visitare le cascate e lasciare la mia Jeep a riposare.
Di primo pomeriggio, dopo aver visto le cascate e aver ammirato uno spettacolo unico al mondo, ho ripreso la Jeep e sono partito per la mia seconda tappa: Mulhouse. Qui mi sono fermato al Kyriad Hotel perché, dopo sei ore di auto, una sosta era necessaria. Inoltre da qui ho dovuto compiere ben quattrocento chilometri per raggiungere Reims. Il viaggio on the road è entrato nel vivo perché, una volta raggiunto Calais, ho trovato un imbarco per attraversare la Manica e raggiungere la Gran Bretagna.
Decido di partire di pomeriggio e arrivare di sera a Reims, avendo il tempo di scattare qualche foto alla sua famosa Cattedrale Gotica. Seguendo il consiglio di un simpatico italiano che lavorava in un ristornate della città, decido di restare per la notte nella cittadina francese e arrivare a Calais di mattino presto. Naturalmente la mia serata l’ho terminata assaporando un buon champagne locale di cui Reims è famosa e sono andato a letto con il pensiero che, l’indomani, sarei giunto finalmente in Inghilterra.
Di mattino presto, un paio d’ore dopo l’alba, decido di prendere il traghetto che prevede il solito tragitto Calais-Dover: in un’ora e mezzo arrivo in suolo britannico. L’aria e fresca e sul ponte della nave è possibile passeggiare tra ristoranti, salette con comodi divani e sale giochi con cui intrattenersi.
Il cielo grigio tipico di Dover mi fa intendere fin da subito di essere giunto in Inghilterra e le bianche scogliere della città mi annunciano nello stesso tempo che ho attraversato la Manica. Ora non mi resta che raggiungere Londra per lasciare la macchina in garage e godermi un meritato riposo.
Con il bus raggiungo la stazione di Dover Priory e scelgo di prendere la metro: sono tentato per la prima volta di vedere se la famosa precisione dei treni inglesi corrisponde a verità e raggiungo in perfetto orario la capitale. Decido di usare le poche ore che mi restano della giornata visitando il celebre Hyde Park.
Qui, seduto su una panchina, ripenso a tutti i chilometri che ho percorso dall’Italia per raggiungere la Gran Bretagna. E, mentre lo faccio, sono felice perché si è trattato del primo viaggio on the road che ho fatto in tutta la mia vita. E ripenso alla mia Jeep Cherokee che mi attende e al cielo londinese che devo salutare in vista del viaggio di ritorno.