Nasce a Firenze il progetto che mette in rete le cooperative turistiche d’Europa. Un tour innovativo per viaggiare grazie alle cooperative del vecchio continente.
Un nuovo modo per girare l’Europa, seguendo le orme della civiltà della cooperazione. Una proposta turistica indubbiamente “diversa” dal solito che metterà in rete cooperative di tutto il Vecchio Continente.
Sono queste, in estrema sintesi, le caratteristiche peculiari de l’Itinerario culturale della civiltà cooperativa che è stato presentato in anteprima europea nel pomeriggio di sabato 10 novembre, a Firenze, presso il Palagio di Parte Guelfa.
Questo nuovo progetto coinvolgerà ostelli, case per le vacanze, alberghi, musei, biblioteche, teatri, ma anche plessi produttivi di rilevanza storica, con una caratteristica comune: essere gestiti in forma cooperativa. Così cooperative italiane, estoni, maltesi, spagnole, russe e tedesche si uniranno per poter offrire al visitatore un tour simile a un’esperienza di vita, perché si potranno visitare i luoghi dove, ad esempio, si produce il latte bevuto dalle famiglie tutte le mattine, assistere alla raccolta delle mele che arrivano sulle nostre tavole o scoprire come sono coltivati molti altri prodotti alimentari e realizzati tantissimi articoli di ceramica e di vasellame nelle nostre case.
Un mondo tutto da scoprire, affascinante nella sua “utilità”, senza i “lustrini” del turismo di massa, ma non per questo meno confortevole: molte strutture ricettive amministrate attraverso una cooperativa raggiungono standard qualitativi elevatissimi secondo i più importanti tour operator e riviste di settore.
L’Itinerario della civiltà cooperativa, che in Italia sarà seguito dal neonato Settore Turismo dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI Culturalia, FederCultura Turismo Sport Confcooperative, Legacoop Turismo). Il tour nasce in un anno oltremodo importante per il movimento cooperativo: l’Onu ha proclamato il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative. Un riconoscimento al ruolo, economico e sociale, di questa peculiare forma d’impresa che ha nel suo dna la caratteristica di anteporre l’occupazione al profitto, tanto che è diventato un motto della cooperazione “un utile in meno, un occupato in più”.
Dal punto di vista logistico – operativo, i dettagli dell’Itinerario non sono ancora stati resi noti. In programma, tuttavia, la realizzazione di una guida e di un portale web per promuovere la conoscenza di queste strade della cooperazione.
Ai lavori nel salone Brunelleschi del Palagio di Parte Guelfa sono intervenuti Cristina Scaletti e Cristina Giachi, rispettivamente assessore al Turismo della Regione Toscana e del Comune di Firenze, Flavia Maria Coccia, coordinatrice della Struttura di Missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Cinzia De Marzo dell’Unità Turismo della Commissione Europea, Alberto D’Alessandro, Direttore dell’Ufficio del Consiglio d’Europa di Venezia, e Bruno Roelants, Segretario Generale di Cecop (Confédération Européenne des Coopératives de Production et de Travail Associé, des Coopératives Sociales et Entreprises Participatives).
Il convegno è stato aperto dall’introduzione di Lanfranco Massari, presidente della Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore Turismo e moderato da Alessandro Giaconi, coordinatore Alleanza delle Cooperative Italiane-Toscana. La illustrazione dell’Itinerario sarà di Maurizio Davolio, co-presidente della Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore Turismo.
La presentazione dell’Itinerario culturale della civiltà cooperativa è parte integrante del calendario della quinta edizione della BITAC (Borsa italiana del turismo cooperativo), il cui momento clou si è avuto con il workshop di domenica 11 novembre, alla Fortezza da Basso, quando moltissime le cooperative turistiche provenienti da tutta Italia, ma anche una consistente compagine straniera, grazie alla collaborazione dell’Organizzazione Internazionale del Turismo Sociale-OITS, si sono presentate a tour operator provenienti da tutta Europa.