Se chiedessimo agli appassionati di storia come si chiamava l’unico figlio maschio dei regnanti d’Ungheria Francesco Giuseppe I d’Austria e di Elisabetta di Baviera, conosciuta in tutto il mondo come la principessa Sissi, facilmente risponderebbero Rodolfo.
E’ proprio Rodolfo a narrarci il viaggio in questo Paese del Bacino Carpatico. Le parole però a volte ingannano, non sarà l’arciduca e principe a raccontarci dei meravigliosi luoghi descritti ma un suo omonimo contemporaneo, Rodolfo per l’appunto.
Forse attratto misteriosamente da questa coincidenza insieme alla moglie, ci mostrerà i luoghi dell’Impero austro -ungarico e la bellissima residenza della principessa Sissi. Non solo, non dimenticherà la cattedrale di Sant’Adalberto e Santa Maria nella quale, nell’anno 1000, fu incoronato re Santo Stefano d’Ungheria.
Inoltre ci mostrerà il neogotico Parlamento di Budapest, eretto ormai dopo la decadenza dell’impero. Molti altri monumenti storici saranno visitati ma l’amore per il bello non può essere tralasciato da questa coppia che dell’arte e della cultura ne fanno un piacere per gli occhi, così non potranno mancare nell’itinerario le finissime porcellane di Herend.
Tra storia e bellezza ci saranno anche momenti di relax nella natura che ricarica di nuova energia i nostri amici che ci fanno tuffare in un’epoca passata di sogni e fasti irraggiungibili.
25/4
Partenza da Verona in prima mattinata alla volta di Sopron.
Ci ‘beviamo’ 700 km e arriviamo intorno alle 17.30. In questa cittadina il problema è parcheggiare perché non ci sono parcheggi camper né tanto meno aree dedicate e dopo 2-3 giri intorno al Paese si fanno le 18.
Decidiamo così di lasciare il mezzo in una delle vie vicine al centro notando che proprio dalle 18 scade qualsiasi tipo di pagamento di parcheggio auto. Ci dirigiamo all’interno del paese e lo troviamo decisamente carino, una vera città nella città.
La Torre del Fuoco all’ingresso ci accoglie con straordinaria bellezza. Il Municipio, la chiesa Benedettina sono gli altri monumenti di interesse.
La visita è certamente veloce così decidiamo di fare un altro po’ di km fino all’imbrunire per avvicinarci alle prossime mete. Così dopo un’ottantina di km ci fermiamo a dormire a Győr vicino ad un polo scolastico. Notte tranquilla.
26/4
Partenza verso Esztergom km 110.
Arrivo e parcheggio dopo il ponte sotto gli alberi e visita della grandiosa Basilica. Del resto nel Paese ha la sede il Primate d’Ungheria. La cupola è ben visibile da lontano. In questa cattedrale Santo Stefano vi fu incoronato il giorno di Natale dell’anno 1000.
Da non perdere la copia dell’Assunzione della Vergine di Tiziano (l’originale a VE), la Cappella Bakócz, la Cupola. Mangiamo sotto gli alberi e ripartiamo alla volta di Gödöllő.
Da tempo ormai rincorriamo tutte le dimore della Principessa Sissi, forse per naturale simpatia, forse per ‘tastare’ la storia con gli occhi. Parcheggiamo il camper con un’azzardata manovra all’interno del parcheggio vicino al palazzo.
Attenzione perché un paletto limita l’ingresso, ma il nostro mezzo (largo 2.20 m) ci passa bene. Nessun problema. Paghiamo il parcheggio ed entriamo.
Il biglietto vale veramente il costo (circa 14 euro con audio guida che consiglio vivamente). Tutte le stanze sono ottimamente conservate e tutti gli arredi meravigliosamente restaurati.
La sala di F. Giuseppe, la cappella, il grande salone (dove ci siamo permessi anche un giro di valzer…), la sala di Elisabetta dove accanto agli arredi del suo colore preferito, il violetto, si staglia un suo bel ritratto simbolico come Regina di Ungheria.
Molto interessante e ben tenuto il parco con piante ad alto fusto e fiori di ogni specie. Non potendo dormire nel parcheggio del Palazzo decidiamo di dirigerci a Budapest, km 50, al campeggio Romai. Sufficiente per i servizi, all’interno di un bosco.
27-28/4 BUDAPEST
Due giorni completi dedicati alla capitale che merita almeno questo tempo.
Strategica la scelta del campeggio da dove parte (5’ a piedi) una metropolitana di superficie che in 15 minuti ci porta direttamente di fronte al Parlamento (capolinea). Primo giorno dedicato alla parte alta della città: Quartiere della Fortezza, Chiesa di S. Mattia, discesa fin sotto il monte Gellért con visita alle Terme stesse.
Ritorno passando dalla via più famosa del centro Váci utca tornando dal Ponte delle Catene. Secondo giorno verso l’isola Margherita ma soprattutto al Parlamento. Un po’ di fila per il biglietto (5.5 euro) dove ti viene dato l’orario della visita che anche qui vale veramente la pena.
La piazza Kossuth era in ricostruzione. Mangiamo al sacco e proseguiamo la visita verso la basilica di S. Stefano dove si trova la ‘Sacra Destra’ e il teatro Nazionale dell’Opera. Prendiamo da lì la più antica linea di metrò della città M1 detta ‘Millenaria’ perché realizzata nel 1896 per le celebrazioni del Millenario d’Ungheria e andiamo verso la Piazza degli Eroi.
Accanto un bel parco, il Castello Vajdahunyad, i Bagni Széchenyi, il più grande centro di bagni termali d’Europa. Le sue sorgenti sgorgano da una profondità di 970 m e sono famose per le sue considerevoli qualità terapeutiche.
29/4 km 138
Partenza per Herend, la cittadina famosa per la fabbrica di porcellana che da più di un secolo vanta una delle più raffinate produzioni del mondo. Il parcheggio che ci accoglie è ampio e dopo la visita e qualche acquisto, (meglio girare anche gli altri negozi che sono nei dintorni per trovare una buona occasione visti i prezzi …) decidiamo di pranzare sotto un bel salice.
Dopo un buon caffè non facciamo la strada a ritroso per il lago Balaton ma su suggerimento di un indigeno da Tihany optiamo per il traghetto che ci porta così dall’altra parte del lago. Saltiamo Siófok per ragioni di tempo e a Balatonlelle così possiamo fermarci a prendere un po’ di sole in un prato proprio sulle rive del lago Balaton.
Veramente impressionante per le dimensioni; la traversata ha incontrato quello che si dice ‘mare mosso’, in questo caso lago mosso con onde tipicamente marine. Dopo un po’ di riposo gli ultimi km della giornata ci conducono a Körmend dove in un grande parcheggio di uno Spar molto bene illuminato decidiamo di passare la notte.
30/4 km 640
Partenza verso Verona attraverso Graz- Klagenfurt e il Tarvisio.
N.B. Ricordare la vignetta sia in Austria che , appena passata la frontiera, in Ungheria. In quest’ultimo Paese non va esposta ma tenuta con sé, da esibire ad ogni controllo. Multe salate e telecamere.
Gasolio sempre fuori autostrada anche a 1.33 euro.
Buona ed economica la birra, meno i vini e cari. Tipico è il cibo dell’est Europa. Piatti unici con carne e verdure.
Notti sempre tranquille anche nei parcheggi sempre bene illuminati.