Parma è una città per gli innamorati e una città che innamora. Per le sue strade eleganti, i suoi monumenti, la sua tradizione musicale (e anche per la sua cucina). Mano nella mano si può andare alla scoperta della “piccola Parigi” – come amano chiamarla i suoi abitanti – e sentire il suo cuore che batte in Piazza Garibaldi, con la splendida vista a 360° sul Palazzo del Governatore, sulla cupola della Basilica della Steccata, sulla Chiesa di San Pietro e sui Portici del Grano. Questo è il crocevia della “dolce vita” parmigiana con i tavolini all’aperto, l’aperitivo, i negozi alla moda e le botteghe con le eccellenze gastronomiche locali. Ogni angolo è una scoperta, tra monumenti, palazzi, piccoli borghi, vicoli romantici. Ad esempio il Complesso di San Paolo è un luogo magico, scrigno di emozioni e tesori come la Pinacoteca Stuard che custodisce, grazie al mecenatismo di Giuseppe Stuard (Parma, 1790-1834), amministratore della Congregazione di San Filippo Neri, dipinti di autori del Tre e Quattrocento toscano. Tra i capolavori la Madonna in trono con il bambino del Maestro della Misericordia e il Polittico Stuard del fiorentino Bicci di Lorenzo.
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Ma anche opere dell’Otto e Novecento, frutto di donativi e acquisizioni successive, che aprono una finestra sull’arte parmense a cavallo dei due secoli. Nel Cortile della Pinacoteca Stuard e nel Chiostro della Fontana si celano altre meraviglie. Forme eleganti, sensuali, vive: i gruppi scultorei di Jean-Baptiste Boudard,
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Alcune delle più belle favole d’amore sono state vissute anche nei castelli che circondano la città ducale, luoghi ricchi di arte, storia e leggende da scoprire. Come quella della dama Bianca dagli occhi verdi che si dice protegga le passioni più segrete. Il Castello di Torrechiara, a pochi chilometri da Parma, fu lo scenario nel 1400 dell’amore tra Bianca Pellegrini e Pier Maria Rossi che rivive nella straordinaria “Camera d’Oro”, attribuita a Benedetto Bembo. Il Castello di Montechiarugolo, poco distante dalla città, è invece il regno di Fata Bema, il cui fantasma appare alle giovani donne alla vigilia delle nozze, ai fidanzati, oppure si manifesta agli innamorati. Narra la leggenda che, nel 1593, Bema arrivò per la prima volta alla corte dei Farnese e propose a Ranuccio I di leggergli la mano. Il sovrano però, timoroso dell’occulto, ordinò l’arresto della ragazza e la sua reclusione in carcere.
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Per altre info: www.parmawelcome.it – www.parmacityofgastronomy.it