Per iniziare questa bella settimana dall’aria tipicamente primaverile vi portiamo in Piemonte, al Castello di Pralormo, dove potrete immergervi tra i coloratissimi fiori che lo abbelliscono. Buona lettura!
A cura di Salvatore Braccialarghe
Il primo aspetto che merita di essere notato e che lo differenzia non poco da altre residenze similari è proprio inscritto nella sua stessa storia: a Pralormo risiedono stabilmente i discendenti degli antichi proprietari che se lo tramandano, di generazione in generazione, fin dal lontano 1680! Ad una lettura superficiale questa potrebbe anche apparire solo come una nota di costume, ma in realtà spiega bene il grande attivismo che qui si vive, praticamente in tutti i mesi dell’anno. Infatti anche una delle manifestazioni più acclamate e visitate Messer Tulipano giunto ormai alla sua XVIII edizione e a cui dedichiamo proprio questo articolo – richiede lunghi lavori da parte di una squadra di 10 giardinieri esperti che, proprio nei mesi invernali, eseguono tutte le operazioni di piantamento e di cure che poi permetterà ai visitatori di ammirare, in piena fioritura, oltre 75.000 tulipani e narcisi… Prima però di addentrarci in questa fantasmagorica coreografia offerta da questa incredibile tavolozza cromatica permettetemi di illustrare brevemente le altre iniziative che vi potrebbero interessare, anche per avere un’idea più completa di questo affascinante mondo. Tra l’altro è da notare cheogni anno i visitatori possono accedere a due esposizioni che iniziano solitamente in concomitanza con l’apertura di Messer Tulipano (aprile).
La prima ha un titolo assai significativo: “La vita quotidiana nel Castello” e permetterà, grazie ad una visita guidata, di visitare 14 ambienti, comprese anche alcune delle aree più “intime”, permettendo di ammirare gli arredi e di assaporare quella che era l’atmosfera che qui si viveva nel corso del XVIII secolo. Si visiterà così la Cantina, che raccoglie anche le attrezzature indispensabili per le operazioni della vendemmia e della successiva vinificazione, e si passerà poi ad una grande sala, che presenta archi realizzati con i mattoni. Questo una volta era il piano terreno del cortile, che presentava anche un pozzo centrale, destinato soprattutto a dissetare gli abitanti durante gli assedi. Nel 1840 questo spazio fu utilizzato per installare una centrale di riscaldamento funzionante a legna e a carbone. Un altro ambiente capace di affascinare è quello dell’Office dove i grandi armadi in legno custodivano gelosamente i preziosi servizi di porcellana e di ceramica, oltre a tutti gli arredi che impreziosivano tavole regali, come quella che potremo apprezzare – perfettamente apparecchiata – nella Camera da Pranzo. La Cucina, che si sviluppa su ben 80 metri quadrati, è impreziosita da una raccolta di strumenti di lavoro che annovera, tra l’altro, le pentole di rame, le ghiacciaie e gli antichi mortai in pietra. La Sala da Bagno, con le splendide maioliche colorate, il Salone d’Onore con tutta la sua imponenza architettonica, la Camera del Ministro e il Salotto Azzurro chiudono questa full-immersion in ambienti che hanno la capacità di ben raccontare la vita in epoche non troppo lontane rispetto a quella che oggi noi viviamo… La seconda mostra che potrete visitare è una vera novità e anch’essa ha un titolo davvero significativo: Il Trenino del Conte. Si trattava del conte Edoardo Beraudo di Pralormo che coltivò per tutta la vita, a partire fin dal 1896, questo particolare hobby. La raccolta del materiale rotabile, tutto in Scala 0 occupa ben tre sale del Castello: qui, su un ricco plastico d’epoca, viaggiano questi pezzi d’antiquariato d’arte, molti dei quali sono stati prodotti dalla famosa e apprezzata casa tedesca Märklin. L’intero percorso ferroviario, che colpisce anche per le dimensioni extralarge dei modelli, si sviluppa attraverso gallerie e tunnel scavati nei muri, un grande scalo merci e dettagliate stazioni passeggeri. I paesaggi dipinti sulle pareti finiscono con il completare l’intera visuale, rendendola ancor più affascinante. Una particolare menzione, anche per il suo straordinario valore come testimonianza storica, merita la collezione dei trenini a molla, risalenti al periodo 1895-1914. Questi particolari modelli sono ormai quasi introvabili non solo in Italia, ma anche nella stessa Europa: qui assumono ancora più importanza non solo per la ricca documentazione stampata che accompagna l’esposizione, ma soprattutto perché a questi treni è dedicato uno speciale circuito di binari, sul quale si alternano due modelli perfettamente funzionanti! Poiché gli interessi del Conte abbracciavano ogni tipo di tecnologia che – in quel periodo veniva applicato al trasporto ferroviario, non manca un treno funzionante con generazione di vapore vivo, proprio per dimostrare quanta forza di trazione esso potesse avere!
A questo punto potremo dedicarci a quella che, per molti visitatori, è la parte più attesa dell’intera visita, e che richiama un numero di visitatori sempre crescente negli anni: Messer Tulipano – con la sua sinfonia di colori – è lì ad attendervi! La cura con la quale ogni anno vengono valutati e scelti, qualità per qualità, tutti i bulbi, tra quelli che la produzione mondiale mette a disposizione sul mercato, spiega bene quanto intenso sia il lavoro necessario fin dalle sue stesse premesse: solo così, studiando per tempo l’intero progetto, si possono iniziare a disegnare le aiuole che poi prenderanno forma nei mesi successivi. Infatti ogni anno i bulbi vengono totalmente rinnovati proprio per offrire ai visitatori un colpo d’occhio impagabile e sempre differente, di edizione in edizione! Le mille sfumature dei colori, le altezze omogenee degli steli che consentono una perfetta visuale, la perfetta “maturazione” della fioritura (che ha anche il pregio non indifferente di durare piuttosto a lungo in condizioni perfette, anche grazie ai controlli giornalieri a cui vengono sottoposti i fiori dalla squadra dei giardinieri!) costituiscono tutti elementi assai importanti per offrire ad ogni visitatore questo straordinario spettacolo che ci parla di quanto sia splendida la Natura.
CASTELLO DI PRALORMO
Via Umberto I, 26
10040 Pralormo TO
www.castellodipralormo.com – info@castellodipralormo.com
www.lecasedellagiardiniera.it
Il presente articolo è tratto dalla nostra rivista GRATUITA Turismo all’Aria Aperta del Marzo 2017.