Di Antonio Castello
“Ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici 2024 sarà una soddisfazione non da poco. Si tratta del più grande evento sportivo mondiale e poter essere al centro del mondo per oltre un mese (dal 26 luglio all’8 settembre), sarà per noi motivo di orgoglio”. Esordisce così Frédéric Meyer, Direttore Atout France in Italia, presentando a Palazzo Farnese, sede dell’ambasciata di Francia a Roma, i Giochi Olimpici del prossimo anno che si terranno a Parigi e in molte altre località del paese transalpino. “Orgogliosi perché ci permette di presentare la Francia al mondo. Si stima infatti che saranno oltre 3 miliardi i telespettatori che si collegheranno per seguire e giochi e 15 milioni i turisti che in quel periodo visiteranno il nostro paese, molti dei quali verranno proprio dall’Italia. Parigi sarà al centro delle attenzioni, ma non sarà la sola. Ogni angolo della Francia sarà teatro di competizioni e ogni luogo potrà mettere in mostra il proprio patrimonio artistico. Da Bordeaux a Saint-Etienne, da Lione a Marsiglia, da Nizza a Nantes, da Lille a Châteauroux, ma anche la Polinesia Francese dove, a Teahupo’o si svolgeranno le gare di surf, non ci sarà angolo del paese che non si mobiliterà per garantire il meglio sia dal punto di vista tecnico che ambientale”.
La scheda tecnica di questa edizione dei Giochi l’ha fornita in collegamento video, il Direttore Generale Michael Aloisio: 15 giorni di gare olimpiche, 10 giorni di gare paralimpiche, 16 città coinvolte tra cui Parigi, 1 zona oltreoceano, 45 mila volontari, 20 mila giornalisti accreditati e 7 mila non accreditati, 13 milioni di biglietti venduti. “Si è costruito pochissimo, ha detto Aloisio, perché abbiamo cercato di sfruttare al massimo le strutture esistenti. La stessa cerimonia d’apertura non si terrà al chiuso, come è sempre accaduto, ma si svolgerà lungo i sei chilometri della Senna e permetterà a centinaia di migliaia di spettatori di partecipare, con accessi per la maggior parte gratuiti, sarà la più grande cerimonia olimpica della storia. Saranno le più grandi attrazioni di Parigi ad ospitare le gare: la Torre Eiffel per il beach volley, il Grand Palais, costruito per l’Esposizione Universale del 1900, per le gare di taekwondo e scherma, Les Invalides, l’antico ospedale militare ospiterà le prove di tiro con l’arco. La partenza della maratona e il ciclismo su pista, la Reggia di Versailles le gare di equitazione del pentathlon moderno, Place de La Concorde sarà teatro degli sport urbani e Campo di Marte le gare di judo, lotta libera e greco romana. E, infine, la Sfilata delle Nazioni che avverrà sugli Champs Elysees”.
Tre gli obiettivi che gli organizzatori si sono prefissati: un ritorno d’immagine che sembra assicurato dal numero stratosferico di telespettatori e visitatori che si recheranno in Francia per l’evento; un ritorno economico, anche questo assicurato dai 13 milioni di biglietti già venduti e ridurre al massimo il sovraffollamento. La strategia di aver delocalizzato le gare, spalmandole su tante siti e città, dovrebbe anche questo essere un obiettivo facilmente raggiungibile. Infine, occorre rimarcare altri due aspetti prefissati: il rispetto dell’ambiente e l’accessibilità. Per il primo si punta molto sugli spostamenti i bici, la predisposizione di corsie preferenziali per accelerare il più possibile l’accessibilità della città e l’introduzione di mezzi pubblici ecologici. Per venire incontro alle persone disabili e ai loro accompagnatori sono stati organizzati trasporti collettivi e per quanti si muovono in carrozzina è stata approntata una flotta di 150 navette, ognuna delle quali capace di trasportare fino a 4 carrozzine ciascuna. L’ultimo, ma forse più importante aspetto, riguarda la sicurezza per la quale gli organizzatori hanno speso ogni energia per garantire a tutti la più tranquilla fruibilità del soggiorno.