La “Passeggiata Gustosa” nasce da un’idea delle Proloco di Molvena, Mason e Pianezze nel 2009 con lo scopo di far conoscere il bellissimo paesaggio delle colline vicentine oltre che i vari agriturismi e ristoranti della zona che hanno aderito.
Parliamo di un territorio ricco di fascino e di storia: l’etimologia del nome Molvena desta da sempre grande interesse ed è legato al latino “Molarum Vena”, ovvero la cava della pietra da mola, che è molto antica e potrebbe aver dato origine alla prima contrada.
Il comune di Molvena si adagia parte in collina e parte in pianura, ai piedi delle Prealpi vicentine, accanto alle naturali bellezze del territorio e racchiude il suo patrimonio artistico nelle tre parrocchiali, elevate su tre alture diverse a ridosso della valle formata dal torrente Valderio, e in numerose ville, alcune del XVI secolo ed altre risalenti al XVIII-XIX secolo.
Nel centro di Molvena si può ammirare la chiesa di San Zenone, nella frazione di Mure si può visitare la chiesa di Santo Stefano mentre nella frazione di Villa si trova la chiesa di San Cristoforo.
Tra le numerose testimonianze di Villa ricordiamo la signorile residenza Mastai-Ferretti, che si intravede sulla sommità di un’altura sullo sfondo di un lussureggiante parco. Secondo alcune ricerche, condotte all’Archivio di Stato di Venezia dall’attuale proprietario, la struttura architettonica risale al 1700. Nel colle adiacente, collocata in posizione privilegiata e isolata sulla sommità di una collinetta, ci appare ad est, lungo la strada per Marostica, Villa Pigati-Ranzoli. La costruzione sfrutta a pieno la natura del sito per poter nel contempo vedere ed essere vista. L’edificio, che si colloca tra il 1700 e il 1800, è composto dalla casa padronale e dalle adiacenze retrostanti destinate al lavoro agricolo. Nella costa occidentale di Molvena si può scoprire Villa Gasparotto, ex complesso rurale del 1761 di notevole interesse. A Villa, lungo la strada che conduce a Pianezze, troviamo Casa Toaldo, un bell’edificio del 1700 noto per aver dato i natali al professor Toaldo, illustre docente presso l’Università di Padova e uno dei fondatori della moderna meteorologia. Vi nacque pure don Francesco, uomo colto e pio, e vi dimorò Mons. G. Poletto, autore di un commento sulla Divina Commedia.
Dall’insediamento di via dell’Industria, si può raggiungere Ca’ Dal Ferro, interessante complesso quattrocinquecentesco formato dalla casa padronale e da adiacenze agricole con grandi barchesse percorse da regolari teorie di archi. Trattasi di un insieme monumentale che veste con eleganza le forme classiche dell’architettura, purtroppo ora nascosto dalle recenti costruzioni industriali. Numerosi studi, compiuti dagli studenti della facoltà di Architettura di Venezia, attribuiscono l’edificio al 1470 circa, ma una struttura preesistente si potrebbe far risalire ai monaci benedettini che qui operavano bonificando le zone acquitrinose. Il complesso era un tempo cinto da mura di due metri circa di altezza, di cui si conservano tracce nel capitello posto in fondo alla via, ed era circondato da fossati e canali. Si racconta che qui sostò Napoleone Bonaparte alla fine del 1700. Ciò sembra improbabile perché il Muraro scrive che egli alloggiò a Villa Roberti a Bassano, tuttavia è plausibile che la villa nel 1797 sia divenuta stazione delle truppe napoleoniche ammassate nel territorio.
La fascia collinare di Molvena, grazie alla fertilità del terreno e al clima mite, è caratterizzata da coltivazioni di ciliegi, di vigneti, di ulivi e di ogni altra varietà di frutti. La località offre il meglio di sé in primavera, quando il verde dei monti si illumina del bianco dei ciliegi, del rosa dei peschi e dei mandorli e in autunno, quando le macchie boschive si accendono di mille colori. A tal proposito si può percorrere il sentiero di Costa Bernardo-Parisoni che parte dal centro e offre uno spettacolo assai suggestivo dei colli.
Molvena vi aspetta per farvi conoscere le sue bellezze in un percorso che vi allieterà con tanti piatti prelibali della tradizione veneta.
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Ringraziamo gli organizzatori e i loro fotografi per le immagini.