L’8 e il 9 agosto Teana (PZ) festeggia con particolare devozione Sant’Antonio da Padova, santo dei miracoli, e la Madonna delle Grazie madre del Verbo e del mondo. Come tradizione vuole, nelle processioni per le vie del paese, insieme alle statue dei Santi sfilano anche delle particolari spighe di grano, le “gregne“.
LA TRADIZIONE
La presenza di macchine processionali trasportate in testa dalle donne o a spalle da più portatori come i classici ceri o le gregne, sono una delle caratteristiche della forte devozione popolare che ancora permane nelle chiese del sud Italia. In Basilicata varie comunità si connotano, infatti, per la presenza di queste particolari forme di culto: questo il caso tutto particolare di Teana e le sue “uniche” gregne.
LE FASI DI PREPARAZIONE
Il processo che porta al prodotto finito si snoda in alcune fasi, e va dalla semina del grano alla mietitura ovviamente manuale, alla realizzazione di fasci di grano legati tra loro.
In un secondo momento si passa alla scelta delle spighe migliori le più grandi e piene, queste vengono a loro volta riunite in mazzi, messe in acqua per renderle più facili da lavorare; infatti, alcune di queste spighe serviranno per la “vestitura” della struttura lignea e altre saranno “intrecciate”.
Infine una volta rivestita la struttura , sulla sommità viene posto un mazzo di spighe oppure un altro pezzo lavorato a parte e poi unito detto “Santo Martino” che significa augurio e costituisce appunto un segno augurale.
Le gregne possono essere realizzate con spighe di grano duro oppure tenero, e adornate in genere con fazzoletti, nastri e fiori colorati.
L’USCITA UFFICIALE
Le gregne, la mattina dell’ 8 agosto, accompagnate dal suono degli strumenti della tradizione popolare, vengono portate in Chiesa, dopo essere state leggermente inumidite per non far svuotare le spighe piene di chicchi di grano, durante il trasporto.
La mattina dell’ 8 viene celebrata la Santa Messa e viene portata in processione per le vie del paese, la statua di Sant’ Antonio, a cui è particolarmente devota la comunità di Teana, nel pomeriggio con le gregne i fedeli si recano presso la Cappella della Madonne delle Grazie dove, nel mese di Maggio viene portata la statua della Madonna antico “Ballo delle gregne”, in onore della Madonna. Il giorno successivo viene celebrata la Messa e nel pomeriggio la processione per tutto il paese, e in serata al rientro in Chiesa.
LA PROCESSIONE E “IL BALLO DEL SALUTO”
Le “gregne” così ottenute, che recano al loro interno un’effige del Santo o della Madonna vengono poi portate in processione. Davanti alla Cappella della Madonna delle Grazie, che si trova poco fuori dall’abitato, al cospetto della statua della Madonna, ha luogo un primo ballo in segno di saluto.
Quando le danze hanno inizio, le “gregne” si mostrano nella loro bellezza, aprono le cosiddette “braccia” i caratteristici intrecci, (che rendono unica la gregna di Teana), posti ai lati, in segno di saluto, si rende così ben visibile la lettera “M” che si può osservare sui quattro lati, salutando la statua della Madonna che a questo punto fa così il suo ritorno in Chiesa Madre.
Per ulteriori info: http://www.legregnediteana.it/home.html
TEANA E IL SUO PATRIMONIO TURISTICO
Teana è un comune italiano di 613 abitanti della provincia di Potenza, in Basilicata, situato all’interno del Parco nazionale del Pollino, che fa parte della Comunità montana Alto Sinni. Sorto tra il X e l’XI secolo, periodo di dominio longobardo, Teana è un paese storicamente agricolo, in passato noto per la coltura del baco da seta. Presto diviene un centro religioso abitato da monaci basiliani.
Il Patrimonio Culturale
Teana è il paese delle sculture monumentali di Marino di Teana (Teana 1920 – Périgny 2012), riconosciuto dalla critica internazionale come uno dei maggiori scultori di metallo del XX secolo. Le opere di rara bellezza sono allestite in un museo “a cielo aperto”, in diversi punti del borgo. Il percorso scultoreo consiste in cinque istallazioni di diversa ma ugualmente affascinante fattura: davanti il Municipio si possono ammirare: la “Nave nello Spazio” in marmo bianco di Carrara e il “Federico II Hohenstaufen a cavallo”, in bronzo, poi ”Alba”, sistemata all’interno del centro storico, in prossimità della casa natale dell’artista e del Museo della Civiltà Contadina. Nei pressi della Piazza Umberto I troverete ”Omaggio a Lao-Tse”, in acciaio, così come “Omaggio al Mediterraneo” collocata dinanzi la Cappella Santa Maria. Altri lavori di Marino sono esposti in Francia, Germania, Stati Uniti, Canada, Italia. I principali monumenti che si possono ammirare in paese sono i ruderi del castello longobardo, la chiesa della Madonna del Carmine e le cappelle di San Cristofaro e di Santa Maria delle Grazie. Da visitare è senz’altro anche il Museo della Civiltà Contadina, in cui è conservata un’interessante raccolta di oggetti d’uso quotidiano e strumenti di lavoro, tipici della civiltà agro-pastorale. L’intera collezione di oggetti consta di oltre 250 pezzi, provenienti dal territorio di Teana e da tutto il Senisese.
Sapori
Le eccellenze prodotte nel territorio di Teana si riconoscono per la genuinità e resistere è davvero impossibile. Tra i piatti tipici ci sono i “rasckatiell di miskiglio”, pasta fatta in casa preparata con un mix di farina di grano e di legumi, in particolare fave e ceci, poi condita con pomodori freschi e basilico; ottimi sono anche i “maccaruni cà millica”, un’altra prelibata tipologia di pasta casereccia, questa volta condita con la mollica di pane. A completare il paniere di bontà: vino, salumi, miele e formaggi.
Natura
Tra i monti Caramola e Volturino, attraversata dai torrenti Cannalia e Sammarella e dalla fiumara Serrapotamo, Teana sorge nell’anima più profonda del Parco Nazionale del Pollino, assumendo il tipico aspetto “mesopotanico”, favorito, dalla vicinanza dell’invaso di Monte Cotugno, il più grande invaso tra quelli artificiali europei.
Meta di turisti alla ricerca di paesaggi naturali e incontaminati, l’invaso è la location ideale per lasciarsi andare ad appassionanti escursioni a piedi o in bicicletta. Incantevoli sono i panorami che si stagliano attorno alla Serra San Giovanni o a quella del Moreto, ma in breve tempo si può raggiungere anche la verde località del Vallone.
Per ulteriori info: https://www.prolocoteana.it/
Ringraziamo gli organizzatori e i loro fotografi per le immagini.