Oggi vi portiamo in Friuli Venezia Giulia, in una delle città più poetiche d’Italia: Trieste.
A cura di Vincenzo Punzo
Trieste ha un fascino particolare dovuto all’influenza di molte culture, principalmente italiana, centroeuropea e
slava. La posizione di confine da un lato la tiene lontana dalle rotte turistiche di massa, dall’altro le ha da sempre conferito un ruolo commerciale di primo piano. Anche un viaggiatore disattento avverte l’identità variegata di questa città: essa è presente nella cucina e nell’artigianato, nella diversità delle lingue e nell’architettura delle chiese. Trieste ha conosciuto lo splendore prima della decadenza bellica, per questo presenta un’espressione un po’ “scontrosa”: come disse Saba assomiglia ad un giovanotto bellissimo, ma con le mani troppo grandi per regalare un fiore.
PIAZZA UNITA’ D’ITALIA. Anche se tutti i rioni centrali (Le Rive, San Giusto, Cittavecchia e Borgo Teresiano) offrono spunti di approfondimento, Piazza dell’Unità è sicuramente la parte più rappresentativa di Trieste. La sua ubicazione, direttamente
esposta al mare (e ai tremendi venti di bora), risale ai Romani e favorì un grande sviluppo dal Settecento in poi sotto la sovranità austriaca. Da allora, grazie alla proclamazione del porto franco nel 1719, la popolazione aumentò a dismisura e il vecchio borgo si espanse verso l’interno. Pian piano furono fondati i grandi gruppi assicurativi, le compagnie di navigazione e crebbero le industrie. L’intitolazione del celebre salotto triestino rievoca la sofferta annessione al Regno d’Italia avvenuta solo dopo la Prima Guerra Mondiale. Accanto al Palazzo della Luogotenenza austriaca, oggi sede della Prefettura, troviamo, in senso antiorario, Palazzo Stratti. Nei gruppi scultorei della facciata vi si legge chiara l’affinità storica con Vienna. Superato Palazzo Modello si ammira, soprattutto nelle sfumature del crepuscolo, il Palazzo Comunale con la Torre dell’Orologio che tante manifestazioni ha visto, compresi i comizi fascisti. Palazzo Pitteri, il Grand Hotel Duchi d’Aosta e il Palazzo del Lloyd Triestino ribadiscono l’importanza economica di quello che fu il principale porto dell’Impero asburgico e poi austro-ungarico. Completano la stupenda scenografia della piazza la Fontana dei Quattro Continenti e la colonna con la statua di Carlo VI d’Asburgo, unico elemento a rimanere in piedi nello stesso posto fin dalla sua posa (1728).
ITINERARI: Oltre alla meravigliosa passeggiata per i monumenti del centro, quasi tutti in stile neoclassico (Teatro Verdi, Piazza della Borsa, Palazzo del Tergesteo ecc.), si consigliano due itinerari per scoprire l’anima profonda della città. Quello museale parte dal Museo Revoltella che ospita una notevole collezione d’arte moderna, mentre chi non teme le emozioni forti può scegliere la Risiera di San Sabba. In alternativa si può seguire un percorso letterario ispirato alle opere di Saba, Svevo, Joyce o altri intellettuali che hanno lasciato il ricordo nei mitici caffè. La tradizione culturale di Trieste è ancora viva: si pensi al Centro internazionale di fisica teorica e all’astrofisica Margherita Hack.
EVENTI: La regata della Barcolana è un simbolo di Trieste. L’evento clou si svolge dal 1961 nella seconda domenica di ottobre. Vi partecipano centinaia di imbarcazioni e migliaia di velisti professionisti e non.
NEI DINTORNI: Ai più appassionati delle attività en plein air si raccomandano un’escursione alla frazione di Opicina e alla Grotta Gigante sull’altopiano carsico. A nord est del Golfo di Trieste, a circa tredici chilometri, si trova la cittadina di Muggia.
DOVE SOSTARE: Area di sosta Mamaca Park Indirizzo: Via del Pane Bianco, 16, 34146 Trieste
Telefono: 335 803 2580
COLLEGAMENTI WEB:
www.retecivica.trieste.it;
www.turismofvg.it
Il presente articolo è tratto dalla nostra rivista GRATUITA Turismo all’Aria Aperta del Maggio 2017.