La neve c’è, l’aria è gelida il giusto, le luminarie brillano ai piedi delle Dolomiti Bellunesi: è quasi Natale. Nei paesi dalla valle del Piave alle Tre Cime è tutto un compra e impacchetta – per fortuna, Natale in montagna significa anche avere a disposizione ampi, meravigliosi spazi silenziosi in cui rifugiarsi per evitare la follia degli acquisti e la calca dei vacanzieri del freddo.
Chiunque, perciò, può godere di una fine anno sulle Dolomiti Bellunesi: l’amante delle feste e dello shopping come lo sportivo, l’eremita come il bambino… Ecco alcuni consigli per trascorrere le feste al meglio, all’ombra dei Monti Pallidi.
1) Natale in famiglia. Per chi arriverà sulle Dolomiti con prole al seguito, c’è ovviamente l’immenso parco giochi delle piste da sci – di ogni livello, in ogni angolo del Bellunese – e dei pendii innevati: basta un bob o uno slittino, a volte nemmeno quello, per tenere impegnati per ore i figli più piccoli.
Le vallate della provincia più a nord del Veneto sono piene zeppe di semplici passeggiate “slittabili” al ritorno: solo a titolo esemplificativo, citiamo qui la salita al rifugio Città di Fiume, al Carestiato o al Città di Carpi.
Per le spese di Natale, ci sono i mercatini in piazza – tra i più suggestivi c’è forse quello di Cortina d’Ampezzo, con le casette di legno distribuite lungo corso Italia e il calendario dell’Avvento in formato gigante alle finestre del Comun vecio, il palazzo storico dell’ex municipio, di fianco all’iconico campanile.
Infine, per chi volesse provare qualcosa di imprevisto, tra le montagne di Dino Buzzati, ci sono gli eventi a rievocazione “storica” organizzati presso il castello di Zumelle, nella bassa Valbelluna.
2) Natale in festa. Per gli amanti della movida (e dello shopping), la risposta dolomitica è: Cortina d’Ampezzo. La Regina offre ogni anno party esclusivi, serate di ballo, cenoni luculliani e una piazza per lo struscio con vista su crode mozzafiato. A Cortina non c’è che l’imbarazzo della scelta, tra dj set, veglioni di Capodanno, vigilie all’insegna dell’enogastronomia…
A Belluno, Capodanno si festeggerà in Piazza dei Martiri, ma prima di allora, il 29 dicembre andrà in scena in piazza Duomo la Scarpetta night: una serata di musica e cucina dedicata all’usanza del fare scarpetta (pulire il piatto con il pane, una volta terminato il cibo) e ai prodotti tipici del territorio bellunese.
3) Natale in coppia. Se quello che cercate, salendo tra le Dolomiti, è una fine d’anno all’insegna del relax, dei silenzi e del romanticismo, la cosa migliore da fare è prenotare una casetta tra i boschi, lontano da tutto e da tutti – in Comelico o nello Zoldano, ad esempio – e trascorrere le giornate approfittando della luce invernale, tra ciaspolate e discese sugli sci.
I pomeriggi, al calare del sole, rifugiarvi poi presso uno dei tanti piccoli centri benessere che si trovano negli alberghi delle Dolomiti Bellunesi. Non c’è niente di meglio, dopo ore e ore sulla neve, di una sauna rigenerante, un bagno turco o un massaggio…
Per chi volesse qualcosa di molto particolare, ci sono anche paradisi per il corpo in alta quota, con vista sulle cime incendiate al tramonto: al rifugio Lagazuoi, allo Scoiattoli o a passo Staulanza.
4) Natale fuori dal mondo. L’ultima proposta è pensata per chi avesse voglia di salutare l’inizio del 2018 vicino al cielo, alla luce della luna e in mezzo alla neve.
Capodanno in rifugio è un’esperienza assolutamente da provare almeno una volta nella vita: in compagnia degli amici più cari, non c’è niente di meglio che un cenone di sapori tipici al calduccio della stube, qualche uscita a guardare le stelle, le grappe al cumino e alla genziana, il silenzio degli oltre duemila metri di quota e alla fine (per chi vuole, in molti rifugi è un servizio che è possibile richiedere) una folle discesa in slittino, nelle prime ore del 2018.
Il Capodanno in rifugio è assolutamente da prenotare, perché i posti nelle varie strutture sono spesso limitati.