Valdobbiadene (TV) deve, con ogni probabilità, il suo nome al Piave, o meglio al fatto di essere localizzata fra i due rami in cui, anticamente, si divideva il fiume, come lascia intendere il toponimo “Duplavilis”. La notorietà storica della città è legata alla figura di S. Venanzio Fortunato, vescovo di Poitiers, illustre agiografo della tarda latinità, che qui ebbe i natali e Nicolò Bocassino, eletto papa nel 1303 con il nome di Benedetto XI.
Il Duomo fu originariamente realizzato nel XIV secolo ma negli anni subì alcuni radicali restauri che gli conferirono l’attuale linea in stile neoclassico. Al suo interno sono custodite preziose opere di artisti del calibro di Beccaruzzi, di Paris Bordon e di Palma il Giovane. Accanto al Duomo svetta l’imponente mole del campanile, progettato dall’architetto Francesco Maria Preti di Castelfranco, fu costruito tra il 1743 e il 1767. La bella cuspide a bulbo invece risale al 1810, l’affascinante meridiana invece venne realizzata dal sacerdote Giovanni Follador nella prima metà del XIX secolo.
Proseguendo verso sud rispetto al centro cittadino, si raggiunge via Garibaldi dov’è possibile ammirare la piccola chiesa dedicata a San Gregorio Magno in Colderove, papa e dottore della Chiesa. L’edificio venne edificato agli inizi del Duecento, dapprima si stabilì la Confraternita di Santa Maria poi, nel 1601 vi si insediarono i frati Cappuccini che un paio d’anni dopo costruirono la nuova chiesa. Dell’antico complesso, finemente restaurato nel 2001, restano solo alcune arcate del chiostro e l’antico pozzo. Inoltre lungo i muri perimetrali sono state riportate alla luce alcune croci del Settecento e una bella meridiana.
Altro edificio storico è il palazzo Celestino Piva eretto agli arbori del XX secolo per volontà del commendatore Celestino Piva che donò al sindaco di Valdobbiadene una cospicua somma di denaro per la costruzione di una nuova scuola elementare. L’edificio fu progettato dall’ing. Giuseppe Fassina ma nel corso del tempo ha subito importanti modifiche conseguentemente all’evoluzione dell’edilizia scolastica, Il palazzo fu inizialmente arredato con le forniture di una ditta americana che, proprio grazie a questo allestimento, vinse il primo premio all’Esposizione Universale di Milano del 1906.
L’elegante edificio liberty che si incontra lungo via Piva è Villa dei Cedri che sorse nei primi anni del 1800 come filatoio e residenza della famiglia Bottoia. L’attuale aspetto risale al secolo successivo quando divenne residenza della famiglia Piva fino a oltre la metà del secolo. Ancor oggi è circondata da un verdeggiante parco che ha visto svettare per più di cento anni un imponente cedro da cui deriva il nome dell’intero complesso. Molte sono le mostre di genere vario, le conferenze, i concerti, gli eventi che la villa ha ospitato e continua ad ospitare.
Seguendo la strada che porta a Pianezze e quindi al Monte Cesen si incontra il santuario dedicato a San Floriano, di cui se ne hanno le prime notizie in un testamento del 1424. Nel corso dei secoli fu più volte ricostruito e ampliato e completato con il campanile-faro costruito nel 1802. Durante i bombardamenti del 1917-18 venne distrutto per essere poi ricostruito, ampliato e dotato del piazzale antistante dal quale si può ammirare il panorama della vallata di Valdobbiadene.
Il monumento ai caduti, inaugurato nel 1959, si colloca prospetticamente alla conclusione di viale della Vittoria. Esso fu realizzato dallo scultore trevigiano Toni Benetton in onore ai caduti delle due Guerre Mondiali. Nella parte centrale del monumento, sopraelevata mediante una serie di gradoni, si dipanano le figure in ferro battuto che rappresentano la storia di Cristo. La semplicità formale delle figure riporta a suggestioni di stampo medievale.
VALDOBBIADENE E IL SUO TERRITORIO
A poca distanza dal centro cittadino, partendo dalla piazza della frazione di San Pietro di Barbozza si può percorrere l’Anello del Prosecco Superiore, un itinerario naturalistico di circa 15 km che si snoda tra vigne, casolari, cantine, boschi e borghi dell’area valdobbiadenese alla scoperta della tradizione e della cultura enologica, gastronomica e culturale della nostra terra.
Il percorso accompagna il turista alla scoperta delle rinomate località di San Pietro di Barbozza, Saccol e Santo Stefano, famosa terra del Cartizze.
Lungo tutto l’anello escursionistico si possono apprezzare le opere di “Vignarte”, sculture realizzate trasformando degli umili pali di castagno, posti come supporto di testa dei filari di vite, in peculiari opere d’arte. Il percorso espositivo è composto da cinque sezioni tematiche che hanno guidato la fantasia e le mani degli artisti. Nelle cinque passate edizioni agli scultori è stato chiesto di interpretare rispettivamente il tema de “El Matharol”, una specie di folletto che compie burle e dispetti al malcapitato di turno, de “i Schei”, termine veneto con il quale vengono indicati generalmente i soldi, del “Futuro”, della “Fine del mondo” e dei “Quattro elementi”.
Il percorso è stato inoltre arricchito di totem in ferro battuto ognuno dei quali presenta una scheda monografica che traduce e descrive una parola del lessico contadino locale di cui ormai si sta perdendo memoria. Questo progetto, denominato “Salvaparole, il lessico della terra”, mira a recuperare e quindi a far rivivere tutti quei termini contadini di un tempo che sono fortemente legati alla cultura campestre e rurale di questo territorio.
Inoltre nella frazione di San Pietro di Barbozza l’attenzione sarà attirata da stravaganti composizioni realizzate incidendo e assemblando assieme i sassi del fiume Piave. I cosiddetti Sassi di Zoe, nome d’arte di Angelo Favero. Munito di ferro e scalpello Zoe dà vita a composizioni floreali murali e eccentrici putinòt, cioè personaggi di varia natura che lui definisce “cittadini del mondo”. Queste strane creature potrete trovarle soprattutto nei pressi della piazza, vicino alla fontana e sulla facciata della sua abitazione, e lungo via Cima in prossimità del suo laboratorio, una baracca fatta di lamiera e cemento che lui stesso chiama Alcazar.
Il comprensorio del Monte Cesen è percorso da numerose strade sterrate, sentieri e tratturi che, con varia difficoltà e dislivello, consentono di effettuare interessanti escursioni. Molti sentieri collegano le province di Belluno e di Treviso anche tramite il sentiero TV1 che unisce due importanti aree montane, il Grappa e il Cansiglio e passa per Malga Mariech. La zona del Monte Cesen, Riserva Naturale Regionale, permette, osservando le peculiarità ambientali del territorio, di ragionare sia su tematiche naturalistiche che su tematiche etnografiche del nostro territorio montano. Le escursioni danno la possibilità di sostare nelle caratteristiche malghe dov’è possibile assaporare svariati prodotti tipici montani.
L’area di Valdobbiadene rappresenta, assieme a quella coneglianese, il luogo di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco superiore Docg. Questo territorio è attraversato da quella che viene definita Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, costituitasi nel 2003 con una lunghezza totale di 90 km. Essa è l’erede diretta di quella che è stata, nel lontano 1966, la prima arteria enologica italiana. Un percorso in grado di valorizzare l’intero territorio, i suoi diversi paesaggi e le tante attrattive, anche storico-artistiche che sono disseminate lungo le colline tra Valdobbiadene e Conegliano. Dello storico tracciato sono stati ripresi larghi tratti, a cui però si sono voluti affiancare altri tre suggestivi percorsi tematici: Il Feudo dei Collalto, Storia e Cultura tra Serravalle e Follina ed il Torchiato di Fregona. I percorsi conducono il turista alla scoperta di un ambiente ricco di fascino e attrattive storico-artistiche ed enogastronomiche tipiche del territorio.
LE MANIFESTAZIONI TRADIZIONALI
ANTICA FIERA DI SAN GREGORIO (secondo weekend di marzo)
La tradizionale Fiera di San Gregorio, patrono di Valdobbiadene, si rinnova annualmente.
Per l’occasione, in Piazza Marconi e lungo le vie del centro viene allestita una mostra-mercato dedicata non solo agli attrezzi agricoli, ma anche alla degustazione ed alla vendita dei prodotti locali. Presso l’enoteca della mostra inoltre è possibile degustare le varie tipologie del Valdobbiadene Superiore Docg delle aziende vinicole valdobbiadenesi.
QUATRO PASS (metà aprile)
Passeggiata ludico-motoria alla scoperta delle colline del Valdobbiadenese. Sono previsti 3 percorsi: 6 km, 12 km e il percorso trail da 25 km.
CANEVANDO (inizio luglio)
Si tratta di una camminata guidata attraverso i vigneti e le colline alla scoperta delle cantine (le “caneve” in dialetto) dove è possibile degustare il Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. di ciascun produttore, in abbinamento ai diversi piatti tipici della cucina trevigiana, curati da ristoratori e pasticceri di Valdobbiadene e dei Consorzi di tutela dei prodotti tipici. La passeggiata si snoda in diversi percorsi di ca. 10 km ciascuno, attraversando le frazioni di San Pietro di Barbozza, Saccol, Santo Stefano e Valdobbiadene. Alla partenza ogni partecipante riceve una maglietta, un calice da degustazione, una mappa e il tradizionale “pignatel” (pentolino). I gruppi sono guidati da esperti del territorio nella visita di circa 6 cantine, per degustare i loro vini abbinati ad un piatto tipico diverso per ogni tappa.
CALICI DI STELLE (inizio agosto)
Calici di Stelle è una manifestazione, ideata su scala nazionale, che si svolge all’inizio del mese di agosto, per ammirare le stelle cadenti di San Lorenzo. A Valdobbiadene Calici di Stelle è ospitata nelle sale di Villa dei Cedri dove, esperti sommelier, propongono eccellenti degustazioni di Valdobbiadene Docg. Il parco della villa inoltre fa da cornice ad un grande pic-nic allestito per la serata e così, seduti sull’erba, si possono gustare i piatti preparati dai ristoratori locali allietati da un intrattenimento musicale e dall’animazione per bambini.
PALIO NAZIONALE DELLE BOTTI (ottobre)
Valdobbiadene ospita la finale nazionale del Palio delle Botti. Una competizione che coinvolge le Città del Vino. La gara consiste nel far rotolare una botte da 500 litri lungo un percorso compreso tra un minimo di 600 metri ad un massimo di 1.500 metri di lunghezza.
CENTOMIGLIA SULLA STRADA DEL PROSECCO SUPERIORE (ottobre)
La Centomiglia sulla Strada del Prosecco Superiore è un evento turistico-sportivo riservato ad auto d’epoca di prestigio, che intende rievocare l’anniversario della nascita della Strada del Prosecco. Un tour tra le colline trevigiane di Conegliano Valdobbiadene, che fa conoscere ed apprezzare l’enogastronomia locale.
ANDAR PAR SPEI (novembre)
Appuntamento annuale che si svolge lungo le vie di San Vito, frazione di Valdobbiadene. È una competizione in cui cuochi dilettanti e non si cimentano nella preparazione dello spiedo che può essere poi degustato dai partecipanti.
Per altre info: https://www.valdobbiadene.com
Ringraziamo il Consorzio Valdobbiadene per la concessione delle foto.