Dopo un breve e piacevole soggiorno a Diano Marina (A.A. Oasi Park € 10/g.) in compagnia dei nostri famigliari, raggiungiamo, distante un centinaio di chilometri, il porto di Genova dove alle 21,30 del 22 giugno ci imbarchiamo sulla MN SUPREMA delle Grandi Navi Veloci con destinazione Olbia (prenotando su internet con largo anticipo la tariffa è molto conveniente: € 260 a/r per camper, due persone e cabina).
Arriviamo il mattino successivo puntuali alle 7 ed iniziamo il nostro giro della Sardegna con l’intento di andare a scoprire in particolare le località che non avevamo ancora visitato nei nostri viaggi precedenti.
Come prima tappa ci fermiamo al Villaggio-camping Cugnana (ad una quindicina di km a nord di Olbia) ombreggiato da alti pini ed eucalipti e con una bella piscina olimpionica (€ 29/g. – www.campingcugnana.it). La posizione è strategica per raggiungere con lo scooter le vicine spiagge di sabbia bianca che si susseguono da Porto Rotondo a Porto Cervo, incastonate tra lussureggianti coste frastagliate e bagnate da acque turchesi.

Constatiamo quanto queste famose cittadine, comprese Capriccioli e Ramazzino siano cambiate in questi ultimi anni e, laddove un tempo si poteva tranquillamente sostare con il proprio camper nei parcheggi pubblici, ora vige il divieto di accesso a tali mezzi. Lo scooter si rivela quindi indispensabile per visitare queste esclusive località turistiche immerse in una rigogliosa e variopinta vegetazione.
Riprendiamo il nostro viaggio verso nord percorrendo la scorrevole e poco trafficata N 125 e ad Arzachena visitiamo l’area archeologica con la Tomba di Giganti Coddu Vecchiu e il Nuraghe La Prisgiona con l’annesso villaggio preistorico.
Nel tardo pomeriggio arriviamo a Vignola Mare all’A.A. Oasi Gallura (€ 13 per 24 ore dall’ora di arrivo) in fantastica posizione sul mare; Vignola è un piccolo borgo rimodernato di recente frequentato prevalentemente dai locali con uno splendido mare e una vasta spiaggia sabbiosa intervallata da scogli granitici. Un comodo sentiero immerso nella macchia mediterranea conduce ad una torre spagnola del XVI sec.
Il giorno successivo trascorriamo una rilassante giornata (nonostante sia domenica la spiaggia non è molto affollata) e alla sera raggiungiamo l’A.A. Camper Service La Pineta ad una decina di km prima di Stintino (€ 19 compresa elettricità, carico, scarico e navetta per città e spiaggia). N.B. A Stintino i camper possono sostare solo nei due parcheggi a € 2,25 l’ora – dalle 8 alle 20 – nei gg. feriali e € 3 l’ora nei giorni festivi.

L’indomani mattina la navetta ci porta nella famosa spiaggia “la Pelosa” ma rimaniamo sconvolti dalla marea di persone che invade spiaggia e bagnasciuga; ci chiediamo come potrà essere nel mese di agosto se già oggi (lunedì 28 giugno) è ardito trovare un metro quadrato libero. Chiamiamo al telefono Giuseppe, il gentile gestore dell’A.A. e ci facciamo riportare al camper; nel pomeriggio, scaricato lo scooter, raggiungiamo la spiaggia delle Saline (pochi km prima di Stintino): una meraviglia! Nella lunga distesa di spiaggia di piccoli sassolini bianchi di fronte ad un mare cristallino e turchese pochi e isolati villeggianti si godevano la rilassante atmosfera di questo luogo sublime! Ci auguriamo, brindando con l’aperitivo che ci siamo portati, di ritrovare tanti altri luoghi come questo nel prosieguo del nostro viaggio in questa splendida isola!
Il giorno successivo Giuseppe ci conduce al porto di Stintino dove ci imbarchiamo per l’isola dell’Asinara. L’escursione sull’isola (€ 52/pers.) viene effettuata da guide che conducono robuste jeep e portano in visita alle ex diramazioni carcerarie esistenti fino al 1997 in un ambiente selvaggio e unico per le rarità botaniche presenti, alcuni animali in via d’estinzione, ma soprattutto per il superbo paesaggio costiero. L’escursione prevede una sosta con bagno in una caletta dall’acqua incredibilmente turchese e la salita sempre in jeep alla Punta della Scomunica a 408 mt di quota da cui si gode di un magnifico panorama.

L’indomani, nel pomeriggio, riprendiamo il nostro viaggio verso la costa sud occidentale lasciando con fatica la rilassante spiaggia delle Saline e il suo meraviglioso mare. Arriviamo ad Alghero e ci sistemiamo nel grande parcheggio sul porto; in realtà l’area è a sosta vietata per i camper, ma un vigile ci permette di parcheggiare raccomandandoci però di non utilizzare gli spazi riservati ai pullman. Rimaniamo colpiti dalla bellezza di Alghero, dal suo lungomare con ampi viali alberati e ben illuminati, costeggiati da case di recente costruzione dai caldi colori mediterranei e dal suo centro storico compreso all’interno delle antiche mura. Entusiasti della suggestiva atmosfera “catalana” di questa città ci concediamo una cena al famoso e segnalato Ristorante al Tuguri (ma secondo noi non vale la fama che ha). Rientriamo tardi per cui non ci spostiamo per la notte.
Oggi 1° luglio andiamo a Capo Caccia per visitare le Grotte di Nettuno. La strada che ci conduce a Capo Caccia (una ventina di km da Alghero) è un rettilineo fiancheggiato ora da boschi di pini ed eucalipti ora da cespugli continui di oleandri rosa, bianchi e fucsia… una piacevole macchia di colore.
Parcheggiamo lungo la strada poco prima del cancello d’ingresso della Escala del Cabirol che ci condurrà (dopo 656 gradini che scendono per 110 mt di dislivello fino al livello del mare) all’imbocco della Grotta di Nettuno (€ 12 a persona). E’ consigliabile percorrerla al mattino, quando il sole non è ancora arrivato ad arroventare la pietra del ripido costone roccioso.
Riprendiamo il viaggio e, tra panorami costieri fino a Bosa e verdi paesaggi montani dell’interno, arriviamo a Cuglieri a mt 500 d’altitudine che si estende ai piedi dell’imponente chiesa di Santa Maria della Neve dalla facciata settecentesca affiancata da due campanili.

Ritorniamo sul mare a Santa Caterina di Pittinuri; dopo l’ingresso nel paese, sulla destra (dopo il distributore Tamoil), la via Paris de la Ture conduce ad uno slargo sterrato con la Torre Pittinuri: luogo molto panoramico con promontori calcarei e la scogliera con il famoso S’Archittu. Al tramonto arriviamo a Putzu Idu e al termine della strada (a su Pallosu) raggiungiamo il parcheggio per camper ( € 9 per 12 ore, la notte non si paga).
L’indomani lasciamo l’area di sosta sconfortati dalla sporcizia e lo stato di abbandono del litorale, nonostante la bella posizione vicino alla spiaggia e con un mare cristallino.
Percorrendo la fertile e coltivata penisola del Sinis, dopo soli 22 km raggiungiamo il camping Is Aruttas (tel 0783391108) (€ 27 – 10% sconto Plein Air) ombreggiato da pini ed eucalipti a soli 300 mt dalla bellissima spiaggia dei “chicchi di riso” (granelli di quarzo bianchissimi).
Ci fermiamo un paio di giorni in questo splendido mare dai colori caraibici. Unico neo: in campeggio zanzare voracissime ci costringono a rinchiuderci in camper con le zanzariere serrate.
Alla sera del terzo giorno ci spostiamo a Torre Grande (km. 22 ca): ceniamo e pernottiamo con altri camper su uno sterrato (in direzione del porticciolo) di fronte al mare. Scopriamo così questa cittadina con il suo lungomare fiancheggiato da basse palme e variopinti oleandri, su una linda spiaggia dotata anche di docce libere. Ne rimaniamo piacevolmente sorpresi, ma il giorno successivo scopriamo l’arcano: numerosi volontari avevano aderito alla giornata organizzata da Lega Ambiente per la pulizia delle spiagge.
Procedendo verso sud la SP 126 attraversa immensi campi coltivati fino a Guspini dove il paesaggio diventa montano e la strada ridiscende con ampi tornanti al mare verso Portixeddu. Sosta per il pranzo all’AS di San Nicolò (€ 5 al giorno) da dove si gode di un ampio panorama della costa.
Dopo pochi km siamo a Buggerru nell’AA vicino al porto, spartana e al sole, ma a pochi passi dalla profonda spiaggia di sabbia dorata (€ 20 luglio-agosto con c/s e elettricità, per 24 ore dall’ora di arrivo).

La sosta è d’obbligo non solo per il mare cristallino, ma anche per l’imperdibile visita alla Galleria Henry (visita guidata con inizio alle ore 9 – 10,30 – 12 – gestita da Igea Miniere www.igeaminiere.it tel. 0781491300 – € 8 adulti), vecchia Miniera di Planu Sartu dove si estraeva la calamina; ora la miniera è ristrutturata a scopo turistico e divulgativo per far conoscere le dure condizioni di vita dei minatori e loro famigliari. Il trenino elettrico conduce attraverso la Galleria costruita nel 1865 ai cantieri di produzione; il ritorno a piedi lungo camminamenti scolpiti nella roccia consentono viste suggestive della costa a strapiombo e panorami mozzafiato alternati a buie gallerie. E’ bene dotarsi di una maglia e scarpe antiscivolo.
Dopo pranzo andiamo a Cala Domestica e il gestore dell’Area Camper ci chiede € 5 per la sosta (€ 10 per 24 ore). La giornata è particolarmente ventosa per cui il mare agitato e schiumoso non rende omaggio alla caratteristica baia dall’acqua verde smeraldo. Molto panoramico è lo spettacolo che si gode dalla Torre Sabauda, che sorge in cima alla falesia sul mare, raggiungibile salendo sulla sinistra della spiaggia in prossimità dei ruderi di una vecchia tonnara.
La nostra prossima tappa è Masua; la strada, tutto un susseguirsi di curve e ripide discese a prova di freni, termina in un movimentato parcheggio proprio di fronte al Pan di Zucchero; è segnalata una AS camper, ma la strada per raggiungerla, sterrata, è semiostruita da vetture mal parcheggiate… non fa per noi… dietrofront! Dopo Fontanamare si abbandona la panoramica costiera e proseguendo sulla scorrevole e rettilinea N126, dopo una trentina di km arriviamo a Sant’Antioco.
Prendiamo il viale sulla destra in direzione Calasetta e ci fermiamo a dormire al termine del bel lungomare con una piacevole vista delle barchette dei pescatori. Una gradevole cena al Ristorante Il Bucaniere nel porticciolo turistico esalta questa lunga e stimolante giornata. La mattina successiva arriviamo al Porto di Calasetta (ampio sterrato per i camper) per prendere il battello e fare il giro dell’Isola di S. Pietro (partenza alle ore 11 o 15) ma uno sciopero in corso (da ieri) ha interrotto tutte le navigazioni. Ritorniamo allora a Sant’Antioco e andiamo a scoprire il versante opposto dell’isola, inverosimilmente pianeggiante e coltivato fino alla Cala de Caboni. Pranziamo e riprendiamo il nostro viaggio sulla SS195 e, pochi km. prima di Teulada, scendiamo all’omonimo porto. Proseguiamo sulla litoranea SP71, ardita strada costiera che si snoda tra promontori e insenature che si affacciano in un mare azzurro e cristallino che stupisce per la sua trasparenza e per le mille tonalità di colore che assume man mano che la costa muta il suo aspetto. Riteniamo che la costa del Basso Sulcis offra uno spettacolo tra i più belli della Sardegna.
Raggiungiamo Chia Laguna e ci fermiamo all’A.A. Culurgioni, direzione spiaggia Su Giudeu (€ 15 c/s elettricità e docce fredde) ombreggiata da alti eucalipti; (km. 800 percorsi complessivamente da Olbia).

Trascorriamo magnifiche giornate tra lunghe nuotate in un mare verde acqua e camminate lungo la spiaggia dorata di Su Giudeu, risalendo promontori profumati di macchia mediterranea (cisto, ginepro, elicriso, euforbia) e raggiungendo calette di sabbia bianchissima ombreggiate da bassi ginepri di fronte ad un mare limpido e cristallino i cui colori vanno dal turchese al blu cobalto.
Visitiamo a Domus de Maria la casa Museo (aperta dal 9/7 al 15/9), nelle cui sale sono sistemati diversi manufatti rinvenuti nel territorio e appartenenti alla civiltà fenicio-punica e la Torre di Chia, aragonese del XVII sec., da cui è suggestivo il panorama che si gode all’ora del tramonto (biglietto unico € 1,60 a persona).
Decidiamo quindi di concludere il nostro giro della Sardegna in questo magnifico posto per poi risalire velocemente lungo la Statale Carlo Felice e raggiungere i nostri consuoceri e ragazzi a San Teodoro (km. 300) dove felicemente insieme trascorriamo un altro piacevole soggiorno.
Alla costa orientale dedicheremo un’altra vacanza.