I nostri amici Marcella e Paolo ci raccontano la seconda parte del loro viaggio in Spagna e Portogallo, di seguito il link della prima parte https://www.turismoitinerante.com/site/andalusia-spagna-portogallo/
Questo resoconto di viaggio inizia a Faro in Algarve dove oltre due mesi fa avevamo lasciato il nostro camper presso l’Officina MSCAR per un grave guasto meccanico (si era rotta la cinghia di distribuzione che ha comportato la sostituzione del motore!). La prima parte del viaggio che abbiamo fatto fino in Portogallo la si può leggere nel nostro Diario di bordo SPAGNA e PORTOGALLO.
25/8 Faro – Lisbona : km. 254
Prendiamo il volo Caselle – Madrid – Faro e nel primo pomeriggio siamo alla MSCAR, da dove, dopo aver espletato le formalità di verifica ed… economiche, riprendiamo il nostro viaggio per effettuare il periplo della penisola iberica con direzione Lisbona (autostrada € 35,40 + € 3,5 pedaggio Pont 25 Abril). Arriviamo al Lisboa camping – Estrada de Circunvalação 1400 (GPS N 38°43’30” W 09°12’27”) situato nell’immenso Parque forestal Monsanto (€ 34,80 camper e due persone con C/S ed elettricità).
26 – 27/8
Scarichiamo lo scooter e partiamo alla scoperta di Lisbona (dal campeggio comunque passa un autobus che in tre quarti d’ora porta in centro).
Visitiamo quartiere per quartiere ognuno con una sua personale caratteristica. I centri storici Baixa e Rossio, con palazzi un tempo eleganti piastrellati con azulejos e balconi in ferro battuto che ricordano la ricchezza dei tempi floridi della ricca città.
Il Bairro Alto vecchio quartiere popolare dalle facciate consunte che si anima alla sera con i numerosi ristorantini ed i locali di fado turistici. L’Alfama su una collina dalle stradine tortuose e viuzze ripide percorse dal mitico tram n. 28 che transita pigramente sferragliando. E Belem con la celebre Torre de Belém, torre manuelina sul Tago a ricordo dell’epoca in cui il Portogallo, grazie ai suoi navigatori, gestiva la rete commerciale più estesa del mondo con le colonizzazioni.
Sempre a Belem visitiamo il Mosteiro dos Jerónimos, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, grandioso monumento, capolavoro dell’arte manuelina e il Monumento delle Scoperte (da qui partì Vasco da Gama nel 1497 verso le Indie aprendo quindi la strada verso la Cina ed il Giappone).
All’Alfama visitiamo la Sé Patriarcal, la cattedrale costruita nel XII sec. al posto della grande moschea moresca per simboleggiare il trionfo della riconquista con il chiostro e il tesoro (alcuni pezzi dal valore inestimabile), la vicina chiesa di Santo Antonio (eretta nel luogo in cui la tradizione vuole sorgesse la sua casa natale) da dove ogni anno il 13 di giugno parte una sentita e folcloristica processione con devoti al Santo che arrivano da ogni parte d’Europa.
Più profanamente ci concediamo al museo della birra nell’enorme Plaça do Comèrcio un’ottima birra servita con la specialità del locale la “pastel de bacalhau” e in un caratteristico locale dell’Alfam gustiamo un altro piatto sempre a base di bacalhau (la leggenda narra che esistono ben 365 modi per cucinarlo).
28/8 Lisbona – Cabo Da Roca – Sintra – Ericeira : km. 115
Lasciamo Lisbona e percorrendo la N6 arriviamo a Cascais elegante cittadina di villeggiatura con signorili ville e lussuosi alberghi; dopo 20 km circa arriviamo a Cabo di Roca il punto più occidentale d’Europa con l’impressionante falesia scoscesa a picco sull’Atlantico.
Proseguiamo per Sintra suggestiva cittadina dai palazzi estrosi, affascinanti ville e le bianche casette del centro storico che si affacciano su tortuose viuzze in pietra animate da vivaci localini e negozi. Degna della menzione di Patrimonio mondiale dell’Umanità assegnatale dall’Unesco!
Visitiamo il Palácio Nacional de Sintra riconoscibile all’esterno dai due imponenti comignoli e con gli interni ricchissimi di azulejos (€ 10 + 8,50 sénior). Sintra avrebbe meritato una visita più approfondita con il delirante Palácio Nacional da Pena (che ricorda il castello bavarese di Neuschwanstein) il parco e il castello, ma il parcheggio e l’area di sosta nei pressi del campo di calcio, segnalataci dall’Ufficio del Turismo, erano isolati e vuoti per cui abbiamo deciso di proseguire il viaggio.
Il primo campeggio che incontriamo sul mare è il Parque de campismo di Ericeira – Estrada Nacional 247 km 49,4 – N 38°58’50” W 009°25’07” (€ 17).
29/8 Ericeira – Óbidos : km. 68
A 15 minuti a piedi dal campeggio, lungo una bella passeggiata sull’alto della scogliera che si tuffa nell’Oceano Atlantico, si arriva al centro di Ericeira. Scopriamo una stupenda cittadina, con le sue bianche casette bordate di azzurro, porte e finestre finemente orlate di azulejos; questa tipica ceramica (araba e poi andalusa) verniciata di azzurro è presente ovunque: nei palazzi, nelle cappelle, nelle targhe delle strade, nei cartelli segnaletici… Il cielo blu, le lunghe spiagge sabbiose dorate bagnate dalle lunghe onde dell’oceano ne fanno un paesaggio letteralmente da cartolina!
Prossima tappa Óbidos lungo la statale N8 che corre tra frutteti, vigne e boschi di eucalipto. Arriviamo all’area camper libera, ma con acqua e scarico (€ 6) poco fuori le mura di questa cittadina medievale.
Passeggiamo per le strette stradine di ciottoli, ammiriamo l’interno della Chiesa di Santa Maria interamente rivestita di azulejos (azzurri e gialli), fotografiamo i tetti di tegole rosse e le facciate bianche delle basse casette riccamente fiorite dall’alto delle mura e, a conclusione di una bella giornata, beviamo la ginjinha di Óbidos: liquore sciropposo a base di ciliege servito nelle coppette di cioccolato!
30/8 Obidos – Bathala – Fatima : km 88
Proseguiamo lungo la statale N8 e raggiungiamo Batalha. Andiamo a visitare lo spettacolare monastero di Santa Maria da Vitória uno dei capolavori mondiali dell’arte gotica. Dalla chiesa con le altissime colonne della navata, si accede alla Capela do Fundador, con la magnifica cupola a stella e al Claustro Real con sorprendenti arcate traforate e colonnine in stile gotico manuelino.
Prima di ritornare al camper parcheggiato in apposita area dedicata e ben segnalata (proprio dietro il monastero), acquistiamo da contadini locali con le bancarelle allineate lungo la strada vari tipi di frutta (fichi, pere, albicocche e prugne) ad un buon prezzo. Veramente squisita!
Dopo 28 km arriviamo a Fatima e cerchiamo il Parking n. 4 per i camper. Il Santuario di Fatima si presenta con una tale purezza (di colore bianco), disponibilità (senza cancelli), generosità (numerosi parcheggi, wc con docce totalmente gratuiti) e devozione (pellegrini che si incontrano lungo le strade statali che procedono a piedi indossando i gilet gialli catarifrangenti o che avanzano inginocchiati lungo l’enorme piazzale) che, al di là del proprio credo religioso, invita alla riflessione sull’apparizione della Madonna ai tre pastorelli. Alla sera, il suono delle campane e la luna piena rendono ancora più suggestiva l’atmosfera!
31/8 Fatima – Coimbra : km 104
Assistiamo alle ore 8 alla Messa in italiano e dopo una bella colazione con le pastéis de nata ripartiamo in direzione di Coimbra. La periferia della città è piuttosto deludente con vecchi palazzi fatiscenti e costruzioni incomplete abbandonate da tempo. L’Ufficio del Turismo in Largo da Portagem ci segnala un’area sosta camper nel parcheggio del Centro Nautico sulla riva opposta del fiume Mondego (Avenida Ines de Castro). Dal parcheggio un comodo ponte pedonale permette di riattraversare il fiume e, costeggiandolo, si raggiunge il centro storico.
Prima di iniziare la scalinata scopriamo in Plaça 8 de Maio il Mosteiro de Santa Cruz con all’interno decorazioni in azulejos, più su, oltre l’Arco de Almedina si raggiunge la Sé Velha (cattedrale romanica del 1162) con la facciata simile ad una fortezza e con il più antico chiostro gotico del Portogallo.
Continuando a salire lungo strette stradine si raggiungono la Cattedrale nuova, le diverse università e soprattutto l’Università vecchia, una delle più antiche del mondo installatasi nell’ex Palazzo reale nel 1540 (fondata nel 1290 a Lisbona, poi spostata a Coimbra e di nuovo a Lisbona, per necessità di spazio, venne definitivamente spostata a Coimbra quando il re Dom João III mise a disposizione il suo palazzo). Dalla enorme piazza antistante l’ateneo, in cima alla collina, si gode un notevole panorama sulla città e sul rio Mondego.
1°/9 Coimbra – Porto : km 120
Dopo aver consultato la nostra guida del Portogallo, decidiamo di andare a vedere la vecchia università prima di lasciare Coimbra (ticket € 10 + 7 senior). Saggia decisione: oltre alle sale del mondo accademico si visitano la Capela de São Miguel costruita nel 1547 con splendidi azulejos che ornano la navata e l’organo barocco, ma soprattutto rimaniamo colpiti dalla magnificenza della Biblioteca Joanina comprendente 200000 volumi dei secoli XVI, XVII, XVIII disposti in tre sale successive sontuosamente arredate nello stile barocco del Settecento.
I soffitti sono altissimi con pregevoli dipinti ed ornati di stucchi dorati, i mobili e le boiserie in legno scolpito laccati in rosso, verde e oro (la realizzazione di questo capolavoro è stato reso possibile dalla scoperta dei diamanti nella colonia del Brasile!) lasciano letteralmente estasiati… non ricordiamo di aver mai visto Biblioteche di tale ricchezza!
Ripartiamo e percorrendo la trafficatissima IC2 (evitiamo volutamente l’autostrada visto l’alto costo) arriviamo al Parque de campismo Orbitur Madalena – rua do Cerro 608, praia da Madalena a Vila Nova de Gaia (€ 17), 10 km a sud di Porto.
2/9
Anche se dal campeggio un comodo autobus porta in tre quarti d’ora in centro città abbiamo deciso di utilizzare lo scooter per poterci muovere con più libertà e vedere più cose possibili vista l’enorme estensione di Porto (seconda città del Portogallo). Nella città bassa passeggiamo lungo la riva destra del Douro nel quartiere Ribeira ed ammiriamo dal basso l’alto ponte in ferro Dom Luis 1° in attesa delle 14.30, l’ora stabilita dalla biglietteria per visitare il Palácio da Boisa (€ 4/pers).
La prima impressione che proviamo è di una città grigia e sfiorita dal tempo, un po’ decadente… forse anche a causa del colore della grigia pietra di granito che riveste gran parte dei monumenti, ponti e palazzi. Anche la chiesa São Francisco del 1245 all’esterno si presenta fredda e austera, mentre all’interno navata ed altari sono totalmente rivestiti di legno scolpito dorato (si dice che richiese all’epoca mezza tonnellata d’oro): un delirio barocco! Il Palazzo della borsa fu fatto costruire nel 1842 come camera di commercio e industria.
L’esterno della facciata in severo stile neoclassico contrasta con le sale interne ricche di decorazioni, dipinti e legni preziosi; il salone arabo è un vero gioiello con le pareti totalmente decorate con stucchi e rivestimenti in legno delicatamente intagliati, vetrate raffinate e parquet intarsiati. La costruzione e decorazione di questo salone ha richiesto 18 anni di lavoro!
Nella città alta visitiamo la Estação de São Bento con splendidi azulejo che illustrano scene di vita e la storia del Portogallo e la Cattedrale con l’aspetto di una fortezza… granitica e massiccia; poi raggiungiamo ed attraversiamo il ponte metallico Dom Luis 1° con una magnifica vista sul Douro e la città.
Sempre con lo scooter andiamo a scoprire la riva dell’oceano dalla foce del Douro (sulla sponda sinistra) al Forte di San Francisco Xavier, zona residenziale con belle villotte che si affacciano su un lungomare alberato e ordinati giardini.
Alla sera ceniamo al Ristorante S.Martino a Valadares sul lungomare e beviamo il vino verde portoghese (simile al nostro prosecco ma molto più leggero: 9°)
3/9 Porto – Amorosa : km 205
Ieri, nel nostro tragitto con lo scooter per andare a visitare Porto avevamo apprezzato la bella posizione del nostro campeggio a Villa Noia de Gaia a 300 metri dalla lunga spiaggia sabbiosa che si tuffa nell’oceano e con un bellissimo lungomare affiancato da una lunga pista ciclabile.
Oggi è una giornata stupenda quindi decidiamo di godere della bellezza del posto facendo la nostra attività preferita: footing e corriamo fino alla foce del Douro (sponda sinistra) fermandoci estasiati ad ammirare ora le passerelle che hanno creato per proteggere la vegetazione nelle dune naturali di sabbia, ora improvvisi ed enormi massi erratici, ora distese di fioriture di “fichi degli ottentotti”!
Nel pomeriggio riprendiamo il viaggio verso nord ed impostiamo il navigatore scegliendo di percorrere la N13 per rimanere sul mare; Antonio (così si chiama la voce) ci ha fatto fare un percorso da cardiopalma facendoci attraversare Porto con il camper percorrendo le vie della periferia e del centro con le tortuose strade che si arrampicano e improvvisamente scendono dalla città alta. La positività di questo percorso è stata quella di vedere Porto in una bella giornata di sole, ed ecco che il grigiore del giorno prima (nuvoloso) sparisce scoprendo case colorate (anche se demodé) addossate le une alle altre e vivaci strade animate da una moltitudine di persone!
Nel programmare il nostro viaggio in Spagna e Portogallo avevamo anche manifestato il desiderio di percorrere un centinaio di chilometri a piedi lungo il Cammino di Santiago se non ci fossero stati contrattempi a impedircelo. Sì, ci sentiamo pronti… per cui la nostra prossima tappa sarà Santiago di Compostela dove lasceremo il camper, prenderemo il pullman per Sarria e in 5 tappe arriveremo al Santuario.
Decidiamo quindi di passare ancora una notte al mare prima di dirigersi verso la meta spagnola. Ci fermiamo una decina di chilometri prima di Viana do Castello in un paesino il cui nome ci ispira: Amorosa; sostiamo a fianco di una duna di sabbia e ammiriamo dal camper il sole che sta tramontando tuffandosi nell’oceano!
4/9 Amorosa – Padron : km 152
Al mattino dopo la consueta colazione al bar con i buonissimi “pastis de nata” (sempre al prezzo economico di € 3 per 2 pastis, un caffè e un cappuccino) facciamo una lunga camminata sulla profonda spiaggia sabbiosa rinfrescandoci i piedi nella gelida acqua dell’oceano (dove comunque alcuni temerari facevano anche il bagno)!
Dopo Viana do Castello la N13 diventa più scorrevole e in poco tempo raggiungiamo Valença do Minho l’ultima città del Portogallo che visitiamo all’interno delle spesse mura che la cingono.
Così come l’attraversamento del fiume Guadiana ha salutato il nostro ingresso in Portogallo, ora il ponte sul fiume Minho ci segnala che stiamo entrando in Spagna. E spostiamo le lancette dell’orologio avanti di un’ora.
Ci fermiamo a dormire in un paese ad una ventina di km prima di Santiago di Compostela.
5/9 Padron – Santiago di Compostela : km 28
Raggiungiamo il camping As Cancelas in rua do 25 de Xullo 35 (€ 24,80). Il campeggio si trova in una nuova zona con vicino un grande centro commerciale e a due chilometri dal centro.
Ci attiviamo subito per organizzare il nostro Cammino francese da Sarria accordandoci con il gestore che per il periodo in cui non saremo presenti ci farà pagare solo la sosta camper (€ 12,60) e andiamo a comperare alla stazione dei bus poco distante i biglietti (Santiago di Compostela – Lugo – Sarria).
In centro l’Ufficio del Turismo ci da la documentazione necessaria per stabilire le varie tappe e l’elenco delle pensioni, alberghi, case del pellegrino accreditati all’accoglienza, mentre all’Oficina de acogida de peregrinos ritiriamo il certificato che deve essere timbrato ad ogni tappa per ricevere l’ambita Compostela, attestato che certifica di aver portato a termine il pellegrinaggio.
Girando per le viette del centro storico, che circondano la grandiosa Cattedrale e soffermandoci nella spettacolare Praza do Obradoiro con i pellegrini seduti o sdraiati a terra ad ammirare la facciata principale della Catedral, l’Obradoiro (opera d’oro) meta faticosamente raggiunta, si respira una calorosa atmosfera di serenità, allegria, accoglienza e spiritualità! Peccato che, arrivati in camper, cercando in internet le sistemazioni per la notte nelle varie tappe prefissate non abbiamo trovato disponibilità in nessuna località!
6/9 Santiago di Compostela
Oggi è domenica e per assistere alla Messa in Cattedrale facciamo una coda di oltre un’ora… ma ne vale la pena… al termine delle funzione viene fatto oscillare il botafumeiro (enorme incensiere d’argento di 80 kg) dedicato in particolare ai pellegrini: suggestivo, veramente!
Dopo aver visitato il centro storico ed ammirato i monumentali palazzi in pietra nera di Galizia raggiungiamo il Monte do Gozo seguendo, in senso contrario, la conchiglia indicante la via ai pellegrini per raggiungere in cima al monte le due statue bronze che indicano la direzione della Cattedrale. Vabbè… almeno 5 km del Cammino li abbiamo percorsi! Alla sera ceniamo alla Braseria Agrella del campeggio e gustiamo degli ottimi piatti di pesce ad un adeguato rapporto qualità/prezzo.
7/9 Santiago di Compostela – Sarria : km 126
Con il camper percorriamo … a ritroso il Cammino francese fino a Sarria fermandoci a visitare deliziosi paesini medioevali; incrociamo lungo il percorso numerosi pellegrini che con zaini più o meno grandi, in gruppi oppure da soli, giovani o anziani, donne in particolare, camminano sotto il sole verso l’agognata meta…. dando una sensazione di forte interiorità … qualunque sia la motivazione che anima il loro cammino! A Sarria dormiano in una AS camper vicino ad un centro multifunzionale.
8/9 Sarria – Veguellina de Orbigo – Leon : km 172
Una decina di chilometri dopo Sarria andiamo a visitare il Monastero di Samos del VI sec. e a O Cebreiro il bellissimo villaggio di origine preromanica a 1300 metri di altezza con le pallozas (abitazioni preromane in pietra di forma circolare con il tetto di canne).
Percorriamo poi la veloce autovia A6 in direzione León e dalla segnaletica stradale rileviamo che Madrid è a soli 350 chilometri più a sud e…. come spesso accade nei nostri viaggi, prendiamo in considerazione l’idea di abbandonare il percorso programmato (León – Burgos – San Sebastian) e dirigerci verso Madrid che ancora non conosciamo. Decidiamo quindi di fermarci al campeggio La Manga – Veguellina de Orbigo (€ 5,70) poco dopo Astorga ed organizzare il nostro viaggio verso la capitale.
9/9 Veguellina – Astorga – Veguellina de Orbigo : km 40
Prima di lasciare la strada del Cammino francese andiamo a visitare Astorga, storica cittadina romana, importante tappa del cammino e andiamo a vedere la Cattedrale con il museo e il Palacio Episcopal, costruito nel 1894 da Gaudì, con all’interno il Museo de los caminos. Pernottiamo nuovamente al camping LaManga.
10/9 Veguellina de Orbigo – Madrid : km 338
Sull’autovia A6 riprendiamo il nostro viaggio con direzione Madrid. Dopo un centinaio di chilometri usciamo per andare a visitare Urueña paesino medioevale circondato da alte mura (dal 2008 definito Villa del libro)… all’apparenza completamente disabitato! In serata arriviamo al camping Osuna, c/ Jardines de Aranjuez- Madrid (€ 21,50).
11-12-13/9 Madrid
A Madrid splendida capitale europea dedichiamo tre giorni completi. Dal campeggio, 10 minuti a piedi, si raggiunge la metropolitana linea 5 (fermata Canillejas) e in meno di mezz’ora si è nel cuore della città. Il primo giorno visitiamo il centro storico con le animate calli pedonali che conflui scono in grandi e singolari piazze fiancheggiate da eleganti palazzi.
Visitiamo il Palazzo Reale e l’adiacente Cattedrale. Alla sera mangiamo un’ottima paella al Restaurante “La paella de la reina” in calle de la Reina 39 (ristorante segnalato da un camperista nel suo diario di bordo).
Il secondo giorno attraversando il “polmone verde” di Madrid, la Casa de Campo tenuto in parte a bosco e in parte a giardini, raggiungiamo il Templo de Debod (tempio egizio iniziato nel IV sec. a.C), l’antica estación del Norte magnificamente rinnovata e il tempietto neoclassico San Antonio de la Florida con splendidi affreschi di Goya.
Ritornando nel centro storico ci concediamo una buona birra in plaza de San Miguel apprezzando la chiassosa atmosfera dell’antico mercato in ferro caratteristico luogo di ritrovo dei madrileni dove si può gustare piatti e tapas di vario genere accompagnati da vino, sangria e boccali di birra!
Il terzo giorno percorriamo le importanti arterie Calle de Alcalà e la Gran via con nobiliari e monumentali edifici fino a Plaza de Cibeles dove saliamo al Mirador di Palacio de Cibeles per godere di un vasto panorama a 360° della città. Andiamo poi a visitare lo splendido museo del Prado con capolavori della pittura (€ 14 + 7 senior) e concludiamo l’intensa giornata passeggiando nel grandioso Parque de el retiro.
14/9 Madrid – Toledo : km 85
Raggiungiamo a Toledo il campeggio El Greco – Ronda el olivar de los pozos – Carretera CM 4000 km 0.7 (€ 25,80) nel primo pomeriggio. Scaricato lo scooter andiamo a scoprire questa bellissima città arroccata su un alto sperone circondato da un’ansa del fiume Tago. Camminando in strette e tortuose viuzze con negozi turistici di souvenir e ristorantini si arriva alla splendida Cattedrale gotica (seconda per dimensioni solo alla Cattedrale di Siviglia) con all’interno un ricchissimo patrimonio artistico (€ 8 a persona).
La cerchia muraria con alcune porte monumentali, l’enorme fortezza quadrata, le case abilmente restaurate con eleganti bovindi in ferro battuto illuminate all’ora del tramonto di un caldo colore dorato regalano a questa città una speciale atmosfera medioevale.
15/9 Toledo – Saragozza : km 395
Con negli occhi e nel cuore le immagini di questa suggestiva città… riprendiamo la via del ritorno verso casa.
Decidiamo di percorrere un itinerario diverso rispetto all’andata, quindi anziché risalire lungo la costa percorriamo l’autovia del Noreste A2 E90 che si snoda in un affascinante paesaggio semidesertico aspro e selvaggio in cui il vento ha modellato enormi sculture naturali…l’outback spagnolo!
In questo arido altopiano a 1.100 metri slm (siamo in Aragona) all’improvviso, e a chilometri di distanza tra di loro, appaiono borghi abbarbicati sui colli dello stesso color ocra della terra, o paesini dalle case in pietra, la stessa pietra usata per costruire i muriccioli che delimitano i pascoli… scenari da film western!
Nei pressi di Saragozza non trovando il campeggio indicato sull’atlante stradale chiediamo gentilmente a una famiglia di poterci fermare con il camper per la notte vicino alla loro casa. (sobborgo S.ta Isabel – lat. 41,671791 N – long 0,8121550.
16/9 Saragozza – Le Barcarès : km 459
Questo panorama desolato e selvaggio ci accompagna fino quasi ai piedi dei Pirenei da dove, incredibilmente, il terreno arido e sassoso viene sostituito da estesi campi coltivati o nuove piantagioni di pini e pinete a perdita d’occhio! Saliamo sui Pirenei e a 1300 mt di altezza attraversiamo il Tunel de Cadì (€ 11,65).
Nel versante francese, la strada sale ancora a 1600 mt di altezza e dopo un susseguirsi di tornanti mozzafiato (con guardrail quasi inesistenti) ed aver attraversato graziosi paesi attrezzati per un turismo estivo, ma soprattutto invernale (il Massif du Canigou raggiunge i 2784 mt di altezza), scendiamo a Perpignan e raggiungiamo l’AA camper a Le Barcarès (€ 13,80). Passeggiata per scoprire il paese e cena a Le Vivier sul porticciolo con un’ottima grigliata di pesce e crostacei.
17/9 Le Barcarès – Lunel : km 227
Visitiamo questa località (nuova e ordinata… le case uguali color ocra, i viali con giovani palme e parcheggi organizzati) e passeggiamo sul lungo e profondo arenile sabbioso prima di riprendere il viaggio. Arriviamo a Lunel in tarda serata e trovando il campeggio chiuso pernottiamo in una piazzetta alberata a ridosso di alcune villette vicino al centro del paese.
18/9 Lunel – Ars sur Formans : km 316
Al mattino veniamo raggiunti da Veronique la figlia di nostra cugina Marie-Rose la quale ci accompagna a casa sua e di fronte ad un buon caffè ci raccontiamo le “nostre vite”.
Come un pò tutta l’organizzazione di questa vacanza è stata decisa di giorno in giorno così per una precisa coincidenza di tempi e di “suprema” volontà stabiliamo di arrivare in serata ad Ars sur Formans dove in questo week-end il nostro Sacerdote di fiducia Padre Piero viene raggiunto dai suoi parrocchiani per festeggiare insieme i suoi XXV anni di Sacerdozio.
Pernottiamo al camping in Chemin du Bois de la Dame – Ars (€ 11,94).
20/9 Ars sur Formans- Gap : km 305
Ad Ars sur Formans dove c’è un bellissimo Santuario dedicato al Santo Curato (Giovanni Maria Battista Verrey) – patrono dei Sacerdoti di tutto il mondo – trascorriamo una intensa giornata “spirituale” a completamento di questo nostro variegato e stupendo viaggio.
Il giorno successivo riprendiamo il viaggio di ritorno verso casa e, volendo evitare il tunnel del Frejus per l’alto costo di una sola percorrenza, decidiamo di scegliere la seconda alternativa offerta dal navigatore: il colle del Monginevro arrivando da Grenoble e poi Briançon. Ma, ahimè, dopo Grenoble scopriamo che la strada per Briançon è interrotta e il traffico deviato sulla N85 Route Napoléon per Gap! È quindi già buio quando arriviamo all’AS di Gap.
21/9 Gap – Grugliasco (Torino) : km 190
Ribadiamo, al termine del nostro viaggio attraverso la Penisola Iberica per complessivi 6.000 km., le considerazioni riportate nel precedente Diario di Bordo.
Abbiamo scoperto una Spagna in grande crescita, attrezzata ed accogliente per tutte le forme di turismo (anche plein air). Le autovie, strade scorrevoli a doppia corsia, sono gratuite e dispongono di stazioni di servizio pulite, con bar e self-service organizzati e wifi free.
I campeggi e le aree di sosta si trovano a breve distanza dal centro delle città e sono facilmente raggiungibili a piedi o con pratici mezzi pubblici. Ovunque, in particolare nelle località di grande interesse turistico, abbiamo rilevato la rassicurante presenza della Guardia Civil (in particolare a Madrid).
In Portogallo le autostrade sono invece tutte a pagamento; anche se non ai livelli della Spagna c’è una diffusa attenzione per la pulizia e il rispetto del verde pubblico e dei siti monumentali.
I prezzi sono inferiori ai nostri sia per quanto riguarda i generi di consumo, bar, ristoranti ed il prezzo del gasolio (€ 1.25 medio in Spagna – € 1.07 medio in Portogallo).